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Autore: AngelinaSpring    10/09/2012    12 recensioni
- ZIAM . Dal primo capitolo -
“Ragazzi avete perso, poche storie, lo dovete fare” dice il riccio incrociando le braccia sul petto.
“Ma Harry, cerca di ragionare!” lo supplico.
“No way Liam!” mi risponde, non vuole sentire ragioni.
“Harry ha ragione, non avreste dovuto scommettere, adesso vi tocca” si intromette Niall.
“Ma..” fa per parlare Zayn.
“Niente ma, a partire da oggi, per i prossimi trenta giorni, voi due siete una coppia” afferma Lou sorridendoci. Io e Zayn ci guardiamo senza aprir bocca, consci del fatto che ogni nostro tentativo di lamentela sarebbe inutile.
“Ah, e non dimenticate le condizioni che abbiamo posto..” ricorda Niall allegro e in quel momento penso di odiarlo, speravo nessuno se ne ricordasse.
“Dovete tenervi per mano, non potete negare la vostra relazione, e.. ”
Ecco sta per dirlo, penso.
“Vi dovete baciare in pubblico. Ma baci veri, con la lingua, tanta lingua.”
Tutti e tre ci fanno un sorriso a trentadue denti. Ci godono gli stronzi.
“Possiamo evitare quest’ultima parte?” chiedo esitante all’idea di baciare Zayn.
“No!” risponde Harry oltraggiato dalla mia proposta.
“Che sei scemo? È la parte più divertente della scommessa!”
“Posso immaginare lo sia per voi..”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi sciacquo il viso, mi passo le mani tra i capelli e sospiro profondamente.
 
“Ma fai quel che cazzo vuoi Malik, non m’importa.”
 
Mento ad alta voce, con tono sprezzante. Cerco di auto convincermi che davvero non è affar mio quello che fa della sua vita, chi frequenta, ma non ottengo un buon risultato. Tanto vale restare chiuso nel bagno, mi volto e faccio per aprire la porta quando sento il cellulare che vibra nella tasca dei pantaloni, lo tiro fuori, guardo il nome sullo schermo illuminato e rispondo.
 
“Ciao mamma.”
 
“Amore mio! Tesoro, come stai?”
 
“Sto bene.”
 
Mi maledico per aver usato un tono di voce poco convinto e spero se la beva comunque.
 
“Ti sento strano, ma siete a Londra adesso? Com’è andata in Belgio?”
 
“Sì sì, siamo rientrati da poco, già in Hotel. Francia comunque, non Belgio.”
 
“Parlano pur sempre francese, stessa cosa, no?! E il viaggio? Non ti sei sentito male come all’andata, mi auguro.”
 
Sorrido, ecco da dove arrivano il mio proverbiale senso dell’orientamento e le mie conoscenze geografiche, nonché l’ipocondria che mi è valsa il nome di ‘Daddy Direction’. Mi siedo sulla poltroncina sistemata accanto alla spaziosa vasca da bagno, so già che andrà per le lunghe.
 
“Sì, insomma tesoro, è andato tutto bene?”
 
“Il viaggio di rientro è andato bene, breve e veloce, senza intoppi.”
 
Con un sorrisino sulle labbra ripenso a Lisa.
 
“I concerti sono stati un vero successo, non ci saremmo potuti aspettare un’accoglienza migliore, davvero meravigliosa.”
 
“Un successo come ogni cosa che avete fatto! Liam, io e tuo padre siamo così fieri di te, lo sai!”
 
“Certo, ti ringrazio mamma, per il vostro sostegno, per tutto.”
 
“Ma smettila..”
 
Ride.
 
“Gli altri quattro scapestrati come stanno?”
 
“Bene, come al solito. Harry si è goduto le attenzioni delle fan francesi, Niall oltre alle signorine, ha particolarmente apprezzato il cibo, e Lou, ha fatto in modo di tenere i fan al passo con noi continuando a postare su Twitter ogni nostra mossa.”
 
La sento ridere di gusto e sorrido anche io, mi manca sentirla ogni giorno, il calore del suo abbraccio o il buon odore delle sue frittelle ai frutti di bosco la domenica mattina.
 
“Che gruppo ben assortito siete!”
 
“C’è un po’ di tutto, sì.”
 
Concordo in pieno.
 
“Ma Zayn anche sta bene?”
 
Strabuzzo leggermente gli occhi, non mi ero nemmeno reso conto di non averlo citato.
 
“Ehm.. sta bene, credo, sì.”
 
Rispondo semplicemente, e aggiungo prima che mi possa fare altre domande su di lui.
 
“Tu e papà come state?”
 
“Stiamo bene anche noi tesoro, tuo padre ha ricevuto una promozione proprio questa mattina, è al settimo cielo, dovresti vederlo, sembra un bambino che saltella felice in giro per casa! ”
 
“Finalmente quei cretini dei suoi superiori si sono resi conto della persona con cui avevano a che fare, e bravo papà, complimentoni da parte mia, più tardi gli mando un messaggio.”
 
“Voi Payne, maledetto sia il vostro orgoglio.”
 
Mi prende in giro.
 
“Tu hai novità?”
 
Le chiedo.
 
“Io? Se escludiamo il fatto che le figlie di tutte le mie amiche fangirlano in modo sconsiderato e chiassoso ogni volta che facciamo una cena, o un pranzo, e che cercano di intrufolarsi nella tua stanza facendomi esasperare, e se tralasciamo il fatto che il mio bambino è sempre in giro per il mondo e mi manca moltissimo e sono perennemente preoccupata.. tutto tranquillo e ordinario.”
 
“Mamma, non hai ragione di preoccuparti, e non sono un bambino da anni ormai! Greg ci tiene a bada, davvero. E.. tieni quelle pazze scatenate fuori dalla mia camera se ci riesci.. non oso immaginare cosa potrebbero farne delle mie cose se gli capitassero sotto tiro.”
 
“Sarai sempre il mio bambino.”
 
Aggiunge semplicemente, e sorrido come un ebete, immaginando sia qui ad accarezzarmi i capelli.
 
“Tesoro mio, ora devo proprio andare, ho del lavoro in sospeso. C’è qualcosa che ti sei dimenticato per caso di dirmi?”
 
“Certo certo mamma. Uhm.. no, non credo.”
 
Mi gratto la testa riflettendo.
 
“Niente di rilevante.”
 
Concludo.
 
“Va bene tesoro mio, allora ti saluto anche da parte del papi.”
 
“Grazie mamma, vi voglio bene.”
 
“Anche noi te ne vogliamo.”
 
Aspetto sia lei ad attaccare.
 
“Ah.. Liam, tesoro.. noi lo sappiamo, lo abbiamo saputo questa mattina, lo abbiamo sentito alla radio, e fa nulla se non hai voluto dircelo, possiamo comprendere.  È stata una cosa improvvisa, una notizia sconvolgente per alcuni versi, ma siamo felici per voi, siamo felici per te. Lo siamo davvero, anche papà.”
 
Non riesco a dire una parola.
 
“Zayn è un bravo ragazzo, tu lo sei. Ma ora io mi chiedo solo.. perché invece che sentire un immensa gioia sento tristezza e rancore nella tua voce?”
 
Resto in silenzio, con la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati. Non so nemmeno io cosa mi aspettavo, che la notizia non fosse giunta alle orecchie attente di mia madre? Santo cielo che cretino. Credevo di non aver fatto trasparire il mio dolore, credevo almeno quello passasse inosservato.
 
“Mamma io..”
 
Provo a dire.
 
“Non è necessario che ti spieghi con me, chiarisci ciò che non va con Zayn, se sta in lui il problema.. e a noi racconterai come stanno le cose di persona, non via telefono.”
 
“Sì..”
 
“Ti voglio bene bambino mio.”
 
“Ti voglio bene anche io..”
 
Sussurro appena prima di chiudere la telefonata. Poggio il cellulare a terra, accanto ai piedini della poltrona. Sfilo le scarpe e tiro le ginocchia su al petto, le circondo con le braccia e vi appoggio sopra il capo. Chiudo gli occhi. In Zayn non c’è nulla che non vada, penso. Lui non ha nessunissimo problema. Lui è perfetto. Il problema sono io, il problema è la scommessa, il problema sono i ventinove giorni che mi si presentano davanti come un tempo infinito.
 
“Liam..”
 
Mi chiama con voce dolce e bassa, dà un paio di colpetti alla porta. Io e lui siamo solo amici, i baci, le carezze, le parole dolci.. è tutto parte della scommessa. È tutto una finzione, una commedia.
 
“Liam va tutto bene?”
 
Mi chiede, c’è preoccupazione nel suo tono di voce. Il mio cuore manca un battito. Mi chiedo se ci sia una soluzione al mio problema più grande.
 
“Devo buttare giù la porta?”
 
Alzo la testa e scoppio a ridere mentre mi immagino la scena di Malik Hulk che spacca tutto.
 
“No, arrivo..”
 
Rispondo semplicemente. Mi alzo, raccolgo il cellulare e le scarpe e mi piazzo davanti alla porta, giro la chiave e la apro. Me lo ritrovo a dieci centimetri di distanza, appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate sul petto, il sopracciglio alzato. Si è cambiato, ha addosso i pantaloni della tuta ed una maglietta dei Boyce Avenue. Fa girare la testa per quanto è bello e sexy.
 
“Che stavi combinando? Ho sentito dei rumori anomali..”
 
Mi chiede con un mezzo sorrisino, si sposta verso il letto e ci si siede sopra. Appoggio le scarpe all’entrata.
 
“Ha telefonato mia madre.”
 
Apro l’armadio, noto con piacere che tutte le mie cose sono già state ordinatamente disposte all’interno. Prendo i pantaloni di una tuta e una maglietta dalle maniche corte a caso.
 
“Oh.. quindi?”
 
Mi slaccio i pantaloni e me li sfilo, solo nel momento in cui li piego e li ripongo nell’armadio mi rendo conto di avergli sventolato il culo, con solo i boxer addosso, praticamente in faccia, vista la posizione reciproca dell’armadio e del letto. Sento il viso diventare rosso all’istante. In fretta mi infilo la tuta e cambio la maglietta cercando di sembrare il più disinvolto possibile.
 
“Quindi cosa?”
 
Chiedo, mi giro e rivolgo a lui la mia attenzione, prego di non essere più rosso peperone.
 
“L’hanno presa bene?”
 
“Ah..  benissimo direi.”
 
“Perfetto.”
 
“Sì, perfetto.”
 
Mi siedo sul divano di fronte alla grande vetrata. C’è una teiera al centro del tavolino, un piattino con biscotti assortiti e il giornale di oggi.
 
“Ti va del tè?”
 
Gli chiedo mentre me ne servo un po’.
 
“Volentieri, ti ringrazio.”
 
Si siede sulla poltroncina in faccia a me. Meglio, più che sedersi ci si svacca sopra come farebbero Harry o Nì.
 
“Senti.. per prima..”
 
Inizio, mi rigiro nervosamente il cucchiaino da tè tra le mani.
 
“Io non volevo farmi i cazzi tuoi, per la storia del colosso..”
 
Ride leggermente, alzo lo sguardo dalle mie dita e mi godo il suo bellissimo sorriso.
 
“Intendi Channing? Non ti preoccupare, non mi ha dato alcun fastidio. Anche se credevo sinceramente tu te la fossi presa..”
 
Continua con la fronte corrucciata.
 
“Hai fatto una faccia quando lo abbiamo incrociato in corridoio..”
 
Abbasso la testa colpevole.
 
“Della serie ‘se lo sguardo potesse incenerire’ adesso avremmo un buonissimo incenso Tatum.”
 
“No, hai frainteso..”
 
Cerco di giustificarmi.
 
“Lui è stato il primo per me, sai?!”
 
M’interrompe. Strabuzzo gli occhi e spalanco la bocca, mi chiedo perché me lo abbia detto.
 
“Ci siamo frequentati per quasi un anno.. ma sapevamo entrambi che non era nulla di serio, solo buon sesso e attrazione fisica, ci volevamo bene, sì, ma non è mai stato amore..”
 
“Ah..”
 
“Certo all’inizio mi batteva forte il cuore quando stavamo assieme, mi sentivo lo stomaco sottosopra.. ma era probabilmente solo perché era tutto nuovo.”
 
Rivolgo il mio sguardo alle auto parcheggiate nella strada davanti all’Hotel, cerco di disconnettere le orecchie. Ha descritto esattamente come mi sento io ogni volta che siamo assieme, ogni volta che anche solo penso a lui. Ma se, come dice lui, non fosse amore, penso. Potrebbe essere semplice attrazione, potrebbe..
 
“Ho riconosciuto la differenza tra amore e attrazione la prima volta che le gambe sono diventate molli al solo pensiero di una persona, quando la sua assenza mi ha lacerato, un solo sorriso mi ha fatto sentire leggero, una parola mi ha reso felice..”
 
Ad ogni parola mi sento sprofondare. Non può immaginare come mi senta adesso, non se lo sogna nemmeno il male che mi fa sentirlo parlare così di qualcuno che non sono io. Mi viene voglia di urlare. È amore.
 
“Tu Liam, le hai mai provate queste cose?”
 
Mi chiede serio. Mi volto e lo guardo negli occhi. Sembra che non sbatta nemmeno le palpebre, che non respiri nemmeno visto l’immobilità del petto. Ha le labbra serrate.
 
“No.”
 
Mento guardandolo negli occhi. Cerco di essere il più freddo possibile, il più convincente possibile. Riporto la mia attenzione al traffico fuori dalla finestra.
 
“Per la storia della scommessa.”
 
Dico con tono pratico.
 
“Potremmo limitare al minimo possibile le nostre apparizioni insieme, così da evitare i baci, e il tenersi per mano e le altre stronzate.”
 
Il petto mi va a fuoco, non mi sento le gambe ed è un miracolo che la mia voce non sia rotta mentre mi ferisco da solo nel peggiore dei modi. Lui resta in silenzio per un attimo, con la coda dell’occhio lo vedo passarsi una mano tra i capelli, lo sento sospirare.
 
“Come preferisci tu Liam.”
 
Dice poi con tono piatto.
 
“Non voglio il prossimo mese sia un inferno per te..”
 
Continua, appoggia la tazzina vuota sul tavolino e si alza. Si sistema la tuta tutta scomposta per via della posizione che ha assunto sulla poltrona.
 
“Se vuoi possiamo anche lasciar perdere..”
 
Conclude.
 
“No, non la voglio dare vinta agli altri, e ormai la notizia si è sparsa.. limitiamoci allo stretto necessario ed andrà bene.”
 
“Perfetto..”
 
Si sdraia sul letto, recupera dal comodino il cellulare e le cuffie.
 
“Mi riposo un po’, se per te non è un problema..”
 
Solo adesso noto i leggeri cerchi neri sotto ai suoi occhi. Mi sento uno schifo, una vera merda.
 
“Certo.. io vado a fare un giro..”
 
Si mette le cuffie e si appoggia di lato sui cuscini, mi dà le spalle. Così accoccolato, con la tuta, mi sembra tanto un bimbo. Mi viene una voglia pazzesca di mandare tutto a fanculo, le mie paranoie, le mie paure, di sdraiarmi semplicemente accanto a lui, abbracciarlo, passare la mano tra i suoi morbidi capelli ed aspettare che si addormenti con la testa sul mio petto, ascoltare il battito regolare e calmo del suo cuore, respirare il suo buon profumo..
 
“Cazzo Liam.. riprenditi!”
 
Scuoto la testa da destra a sinistra, cerco di scacciare quell’immagine, tanto meravigliosa quanto dolorosa di noi due addormentati insieme, dalla mente. Prendo il cellulare dalla tasca. Sblocco la tastiera, scorro nelle chiamate rapide fino alla H. Seleziono il numero ed avvio la chiamata.
 
“Pronto?”
 
“Harry, ti va un giro?”
 
La mia voce suona triste e strascicata.
 
“Tra cinque minuti all’entrata.”
 
Mi risponde e attacca.
 
“Per fortuna ci sei tu..”
 
Sospiro, e mi siedo in terra per infilarmi le scarpe. Mi alzo e quando ho già la mano sulla maniglia della porta mi volto per guardare il moro, è bellissimo, fa quasi male. Esco e richiudo piano la porta alle mie spalle.
 
 
 
Carissimi lettori, che storia d’amore sarebbe la mia se non ci fosse un po’ di drama? Non vi preoccupate, ho a cuore i miei tesorini, non farei mai a loro del male gratuito. Tutto ciò che accade, accade per un motivo, ed essendo io una incurabile romanticona, il motivo non può che essere un lieto fine(?). Ragion per cui, rilassatevi, non sono una cattivona sadica. ;D
Spero solo di non aver deluso nessuno, vi abbraccio forte forte <3
 
Lasciate un segno, un impressione, grazie! :D :D

  
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