Capitolo 2.


I medici, molto preoccupati, decisero di far tornare la ragazza a casa e nel tempo iniziare una terapia per aiutarla con la memoria. Le possibilità che la riacquistasse erano pari alla formazione di un acquazzone in Africa.
La mattina dopo,Jayne era nella comera, seduta sul letto, e singhiozzava, l'idea di andare a vivere con sconosciuti la spaventava molto e aveva paura di non potersi mai fare una vita; la sua compagna di stanza, era appena tornata da una radiografia e vedendo Jayne in quello stato decise di parlarle,
-Jayne, devi stare tranquilla, tutto tornerà come prima!- disse la vecchina,
-E' esattamente questo che mi spaventa! E se non dovesse tornare come prima? E se prima non andava bene e qualcuno ha voluto darmi una seconda opportunità? Ho paura, tanta paura.-,
-Non devi aver paura. Ascolta, questo è il mio numero, per qualsiasi cosa, chiamami. Anche per sfogarti un po'.-, Jayne guardò la signora e l'abbracciò, 
-Grazie, davvero grazie, ma posso sapere come si chiama?-,
-Chiamami Rose.-, la loro conversazione venne interrotta da un ragazzo,
-Scusate se disturbo, Jayne, dobbiamo andare.-,
-Arrivo.. Rose grazie di tutto! A presto!-, disse prendendo la valigia e andando incontro al ragazzo.
L'ospedale era dietro di loro e mentre aspettavano che il taxi si fermasse il ragazzo parlò,
-Mi sei mancata tanto.- disse abbraciandola, Jayne era un po' sconvolta ma quando respirò il profumo che emanava quel ragazzo si accese una lampadina nella sua mente,
-Tu, tu ti chiami Louis, giusto?-, 
-Ti stai ricordando di me!?- le rispose con le lacrime agli occhi,
-No, ho letto solo il nome sulla meglietta!- disse scoppiando a ridere,
-Tu.sei.perfida. Ricominciamo, piacere sono Louis e può semprare strano, ma tu sei mia sorella!-,
-Piacere, sicuramente tu sai chi sono io!-,
-Sei in vena di scherzare!- le rispose, salirono sul taxi e andarono verso una destinazione sconosciuta.

-Ci  lasci qui, grazie- disse Louis al tassista, e dopo aver preso la valigia e aver pagato, si fermarono davanti ad un'enorme villa,
-Casa dolce casa.- sospirò Louis, 
-Mi stai dicendo che tu abiti qui?-,
-Non io, noi!-,
-Ma cosa? Come te la puoi permettere, insomma, è maestosa!-,
-Stai tranquilla, non è solo nostra!-,
-Ah, ma non capisco..-,
-Calma, ora rilassati e goditi il silenzio. Niall dev'essere uscito, è tutto troppo tranquillo.-,
-Niall? Chi sarebbe?-,
-Il nostro coinquilino! Biondo, occhi azzurri ti dice niente?-,
-No, niente!-, neanche tre minuti dopo una musica assordante eccheggiò per la strada,
-Eccolo.-.
Da una macchina gialla, scese un ragazzo, un po' strano, si tolse gli occhiali e cominciò a fissare Jayne,
-Cosa ha da guardare?- sussurrò Jayne a Louis, 
-Jay, sei la mia Jay? Dio, da quanto tempo!- disse abbracciandola in una morsa da cui era impossibile uscire,
-Si, hai proprio ragione..tu devi essere Niall, giusto?-, un po' sorpreso dalla sua risposta guardò Louis,
-Ehm..parliamo dopo Niall, ora Jay, ti faccio vedere la tua camera, così puoi riposare un po'.-.