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Autore: Aven90    11/09/2012    5 recensioni
Fred e Asteria. Ancora una volta, sì, ma stavolta in maniera assolutamente demenziale!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I personaggi ivi descritti non mi appartengono, pertanto questa storia è stata pubblicata senza alcun scopo di lucro.

La voce del professor Vitious risuonò per tutta la Sala Grande.

“Asteria Greengrass!”

“Greengrass, eh?” bisbigliò George, notando la ragazzina minuta che incerta si avvicinava al Cappello Parlante. “Sicuramente passerà a…”

“Serpeverde!” urlò il Cappello Parlante assieme al fratello di Fred.

Quest’ultimo disse “Beh, ovvio, no? Quando si tratta di Purosangue...”

George rispose “Però... lo Smistamento non è più lo stesso. Ormai la carne fresca è troppo fresca anche per noi”

“Siamo dei fuori quota, fratello” sospirò Fred, giocherellando con la forchetta che avrebbe usato per mangiare di lì a poco.

“Ma abbiamo mai avuto una relazione?” chiese dopo qualche secondo, facendo partecipare anche Lee Jordan alla conversazione.

“Cosa? Relazione? Angelina com’è? È libera?” chiese a raffica in pieno delirio.

George guardò sconcertato l’amico di sempre “Lee, calmati. Nessuno ha nominato Angy, e dato che siamo anche noi in lizza ti prego di moderare i termini”

Era vero che Fred aveva finito di dire che erano dei fuori quota, ma non riusciva a distogliere lo sguardo dalla Greengrass, che dopo essersi seduta accanto alla sorella, aspettava composta la fine dello Smistamento.

“Cos’hai, Fred? Lee ha appena detto che vorrebbe un appuntamento con Angelina e ancora non gli hai rifilato una battuta? Una pernacchia? Un peto silenzioso?”

Fred si risvegliò dal coma “Eh? Beh, certo! Ormai non è più degno di attenzione!”

George scosse la testa dubbioso “Uhm… tu hai qualcosa che non va”. Fred stava per replicare, ma il suo discorso venne troncato da quello di Silente, nel quale stava annunciando che i Dissennatori avrebbero fatto la guardia attorno al castello per prendere il famigerato pluriomicida Sirius Black.

“Ed è per questo motivo che vi prego di non scassare le… ehm, palle… a quei brutti mostri orrendi e mal vestiti, e…”

Anche Asteria sentì l’annuncio e prima di attaccare con gli antipasti, commentò con la sorella “Al primo anno mi accolgono con i Dissennatori, eh? E cosa dovrebbero fare con l’ultimo?”

Daphne rispose “Divertente. Sono tre anni, comunque, che succede qualcosa: due anni fa la Pietra Filosofale, l’anno scorso la Camera dei Segreti, quest’anno i Dissennatori… mi chiedo a che gioco stia giocando quel Filobabbano”

Draco Malfoy s’intromise nella discussione “È solo per proteggere i Mezzosangue e Potter… non lo fa di certo per noi”

Asteria annuì: aveva molti meccanismi ancora da capire, come ad esempio perché i Grifondoro tendano ad osservare le matricole Serpeverdi.

Anche Daphne notò lo sguardo a metà fra il vacuo e il languido che veniva dal Weasley gemello, e si sentì di mettere in guardia la sorellina “Asteria, non farti mettere le mani addosso da quel traditore del suo sangue”

Asteria rispose “Certo. Mi farò mettere le mani addosso solo da Malfoy”

Daphne addentò con regalità un pezzo di carne “Visto che hai capito?”

Malfoy sorrise: avere la promessa sposa già in casa (Serpeverde) era un onore, ma poi chi lo avrebbe detto a Pansy Parkinson?

La ragazza con la faccia da carlino sfortunatamente sentì quello scambio di battute, quindi si sentì in dovere di intromettersi nonostante l’imponente presenza poco rassicurante di Goyle alla sua destra “Ehi Greengrass Uno e Due, come vi permettete a decidere il ragazzo senza consultare tutta la Casa?”

Malfoy schioccò le dita e Goyle minacciò con lo sguardo la ragazza, tenendo in bocca un pezzo di pane e pasticcio di rognone grosso quanto una casa e non ancora ingoiato.

Blaise Zabini rassicurò la Parkinson “Avanti, Pansy… ci sono sempre io. Bello e tenebroso”

Pansy squadrò Zabini “Soprattutto tenebroso. Com’era quella leggenda metropolitana sui ragazzi di colore?”

Mi sposto al tavolo dei Grifondoro, sperando che la discussione lì sia meno sporcacciona.

Harry ed Hermione erano appena tornati dallo studio della McGranitt, la quale, avendo intrattenuto entrambi per tutto quel tempo e non avendo il dono dell’ubiquità, aveva affidato lo sporco lavoro dello Smistamento al professore di Incantesimi, il quale, avendo a sua volta la sindrome da zerbino, accettò con gioia una richiesta della severa professoressa.

“Ok, Minerva. Lo farò solo per te” aveva detto. Ma non sono sicuro che a lei arrivò il messaggio.

Ma stavamo parlando del tavolo rosso/oro.

“Oh, eccovi” li salutò Ron, gelosissimo. “Che cosa voleva la McGranitt?”

Hermione rispose “Nulla”

Ron sbiancò un istante “Come, nulla? Vi ha chiamato solo per vedere le vostre facce?”

Harry si difese “Beh, a me ha detto che siccome sono svenuto avrei dovuto ingurgitare cioccolato come se non ne avessi mai mangiato”

Ron annuì comprensivo “E te, Hermione?”

Hermione non rispose nulla, attaccando il suo pasticcio di carne.

Sfortunatamente, il discorso di Hermione non interessava alla scuola, piuttosto lo svenimento di Harry Potter tenne banco per tutto il resto della cena, arrivando inevitabilmente anche alle orecchie di Malfoy.

Quest’ultimo lo seppe tramite Tiger, l’altra sua guardia del corpo “Cosa vuoi dire, con Potter che è svenuto guardando il cioccolato?”

Tiger fece spallucce “Questo ho sentito e sono venuto a riferirvelo”

Malfoy guardò Tiger “Ma se sei sempre stato seduto qui! Casomai hai origliato il tavolo dei Corvi qua accanto!”

Tiger annuì, intento ad assaporare il dolce.

Malfoy perse la pazienza. Doveva assolutamente sapere cos’aveva fatto Potter, così interpellò un tizio Corvonero “Ehi, tu” appellò imperioso.

Il Corvonero si girò paziente “Cosa c’è, serpe pallida?”

Malfoy decise di sorvolare, perché altrimenti sarebbe finita a gara di insulti “Cos’è che Potter ha fatto?”

Era incredibile come tutti sapessero tutto del ragazzo con la cicatrice “È svenuto perché ha visto il Dissennatore sul treno”

Malfoy ghignò: ce l’aveva in pugno.

“Bene, signori: dichiaro il regno di Potter finito da adesso”

Asteria chiese alla sorella “Perché Draco ce l’ha con Potter? Voglio dire, è un Babbanofilo e tutto, però perché si concentra solo su di lui?”

Daphne fece spallucce “Si vede che lo ama…”

Finita quella discussione, Asteria volle vedere Draco all’opera mentre insultava Potter. La curiosità insita in quella ragazza era un difetto, però era vero anche che avrebbe dovuto imparare in fretta i meccanismi psicologici del suo promesso sposo.

“Potter, e così sei svenuto, eh?” esordì il biondo senza troppi preamboli.

Harry,m che era guardato a vista dai suoi due migliori amici, si girò e rispose adirato “Embé? E che vuoi?”

Draco rispose “Nulla, ero solo venuto a vedere quante volte devi cadere quest’anno: Granger, Lenticchia, fategli da stampella” e, ridendo come un  forsennato,  scese nella sua Sala Comune.

“Lasciatelo perdere” intervenne Fred con aria saggia, prima che Harry potesse insultarlo in dialetto “ Era spaventato quanto Harry quando è venuto nella nostra cabina, vero George?”

George annuì “Chiacchierone all’inverosimile”

Asteria, che stava spiando da dietro un muro, ascoltò tutto quanto e fece i suoi calcoli.

Era vero che era un traditore del suo sangue, ma se l’alternativa era un puro che faceva solo muovere quella bocca, allora…

 

Fine Capitolo! Che ne pensate? Sono abbastanza pazzo? So bene che non c'entra col libro, infatti è stato "ridisegnato" per farci entrare Fred e Asteria!

   
 
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