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Autore: GottaBeLou    12/09/2012    3 recensioni
Forse il destino voleva che io trovassi quella bottiglia in riva al mare, forse per quel famoso abbraccio che pensavo volesse la bambina della lettera di nove anni fa.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Second part.

«Harry?» mi voltai. Charlie. «Così ti chiami, giusto?» mi alzai.
«Si» le allungai la mano. La strinse.
«Camminiamo? Odio parlare da ferma..» propose.
«Certo, va bene»
«Mi spieghi perché ti sei finto un’altra persona?» chiese dopo qualche istante. Verità, solo la verità.
«Volevo parlare con te e ho pensato che forse avrei avuto più possibilità di riuscirci..»
«Ah, si? E come mai una celebrità voleva parlare con una povera ragazza di un paese sperduto?» sorrisi involontariamente. Aveva dei begli occhi. Verdi.
«È una lunga storia..»
«Io ho tempo» tirai fuori dalla tasca dei pantaloni le due lettere piegate. Gliele passai.
«Cosa sono?»
«Apri i due fogli» così fece. Non credo si aspettasse di trovare i messaggi che aveva scritto lei stessa. Aveva un sorriso malinconico.
«Hai trovato tu entrambe le bottiglie?» annuii.
«Sai non credevo che qualcuno sarebbe riuscito a trovarne una, tantomeno tutte e due. Forse non ci avevo neanche  pensato. La prima l’ho scritta quando avevo 7 anni il giorno successivo alla morte di mia madre. Quando si è piccoli la morte viene affrontata in modo diverso, ti fanno credere che sia quasi una bella cosa. Papà mi diceva sempre che la mamma era in un posto bellissimo e che mi avrebbe protetta da là. Poi quando mi ha lasciata anche lui, solo pochi mesi fa.. insomma..» le si ruppe la voce. Le avvolsi un braccio attorno alle spalle. Avevo paura che si potesse ritrarre ma non lo fece.
«Forse, anzi, sicuramente, non so quello che stai passando. Però sappi che tu sono vicino. Non mi conosci e ti starai chiedendo ‘perché devo ascoltare questo ragazzo?’ però sono venuto per dirti che mi dispiace. Per davvero. Ho conservato la tua prima lettera per quasi dieci anni e ho sempre sperato di poter conoscere la persona che l’aveva scritta. Quando la trovai pensai che tu avessi bisogno di un abbraccio. Poi, quando ieri ho trovato l’altra, ho pensato che forse, non lo so, era il mio destino quello di incontrarti. Non prendermi per stupido ti prego»
«Come potrei? Sono contenta che tu abbia deciso di venire, mi ha fatto piacere incontrarti. E.. grazie, grazie davvero»

«Il famoso abbraccio?» chiese. Sorridendo la strinsi a me, mi sembrava di conoscerla da secoli.
Quando mi lasciò notai che aveva le guance rigate di lacrime. Si asciugò gli occhi.
«Allora..» continuò lei sorridendo «canti? Come lavoro, intendo..»
«Diciamo di si.. non hai mai sentito la nostra musica?»
«Il mio è un paese piccolo e io sono presa con la scuola e l’emporio.. diciamo che non trovo molto tempo per me.. vuoi cantarmi qualcosa ora?» Questa non me l’aspettavo.
«Che canzone dovrei cantare?»
«Non lo so, quella che vuoi»
«Baby you light up my world like nobody else the way that you flip your hair gets me overwhelmed..»
«Sei bravo per davvero!» sorrisi.
«Credo me l’abbiano detto..» mi fece la linguaccia.
«Ho una proposta da farti. Domani sera ci sarà un concerto di beneficenza per ricavare fondi per la città. Di questi tempi non navighiamo nell’oro e ci sono parecchie cose da sistemare. Insomma mi piacerebbe se partecipassi, non ti sto di certo obbligando..»
«Per me non c’è problema,  solo vorrei farlo con gli altri se per te va bene.. non come solista intendo. Siamo una squadra»
«Certo, sarebbe ancora meglio» mi guardava sorridendo. I suoi occhi verdi erano persi nei miei. Avvicinai il mio viso al suo e lei fece lo stesso. Eravamo a pochi centimetri quando le squillò il cellulare.
Tossicchiai per l’imbarazzo mentre lei prendeva il telefono dalla tasca dei pantaloncini. Era improvvisamente arrossita. Sembrava ancora più carina.
«È solo la sveglia. Devo tornare al lavoro, mi dispiace»
«Figurati, non c’è problema»
«Allora, ciao» disse lei «Senti, per domani.. il concerto inizia alle 9. Si farà sulla spiaggia quindi non credo che avrete problemi a trovare il posto»
«Va bene, grazie. A domani» la salutai sorridendo. La guardai andare via.
Avevo ancora un po’ di tempo prima che arrivassero gli altri quindi andai in spiaggia e rimasi a guardare davanti a me per un po’. Un paio di ragazze mi riconobbero e mi chiesero una foto, ma in molti passavano di fianco a me senza nemmeno notarmi. Era strano, ma mi piaceva.
Verso le 5 chiamò Louis dicendo che sarebbero arrivati in pochi minuti.
Sentii il clacson alle mie spalle andai verso la macchina e salii.
Passai il viaggio di ritorno senza parlare. Sorridevo, continuavo a sorridere.
«Ci vuoi spiegare?» chiese Niall appena arrivammo a casa. Raccontai loro tutta la storia, dall’inizio, da quel giorno di tanti anni fa in cui avevo trovato il primo messaggio.
«Quindi domani partecipare al concerto di beneficenza?» chiese Louis.
«So che non abbiamo fatto né prove né il resto, ma serve per aiutare..»
«Non ho detto che non lo voglio fare, era solo per avere una conferma» mi interruppe lui.
«Quindi ci state?»
«Io si, siamo una squadra giusto?» disse lui mettendo la mano al centro, io appoggiai la mia sulla sua e così fecero anche gli altri.

Il giorno dopo

Arrivammo sul posto verso le 20.30, volevo presentare Charlie ai ragazzi.
C’erano molte persone sotto il palco, in attesa. Dopo un po’ vidi la ragazza, aveva i capelli raccolti i una treccia e portava un vestito blu scuro lungo fino sopra il ginocchio. Appena mi vide venne verso di noi. Si era anche truccata.
«Ciao» disse timidamente.
«Ciao» risposi io, continuando a guardarla.
«Se volete vi lasciamo soli..» osservò Louis.
Io tossicchiai «Ehmm.. ragazzi, lei è Charlie» poi mi rivolsi a lei «loro sono Liam, Louis, Zayn e Niall»
«Piacere di conoscervi» disse la ragazza.
«Il concerto inizia tra un quarto d’ora, voi dovreste essere gli ultimi ad esibirvi, vi ho procurato la base quindi tutto a posto, vi diranno quando è il vostro turno» continuò lei.
Lei ci lasciò per andare a sistemare le ultime cose prima di cominciare.
Poco più tardi il concerto iniziò, si esibirono in molti, tra ragazzi, ragazze e gruppi.
Io e gli altri stavamo dietro al palco, non ci aveva ancora visto nessuno e forse era meglio così. Un uomo sulla cinquantina ci disse poi «Tocca a voi, siete pronti?» annuimmo e ci avvicinammo alla scaletta per salire sul palco.
Charlie era la presentatrice, e fece un piccolo discorso d’introduzione per noi.
«Come ultima esibizione abbiamo una piccola sorpresa, a concludere la serata ci penserà una band che molti di voi conosceranno. Ci canteranno due delle loro canzoni, ecco a voi i One Direction!» tutti applaudirono e noi salimmo sul palco. Partì la base e noi iniziammo a cantare, prima What makes you beautiful e poi One thing, per entrambe le canzoni mi ritrovai a pensare alla ragazza.
Quando finimmo scendemmo dal palco.
Charlie concluse con alcune parole salutò i presenti, poi ci raggiunse.
«Noi andiamo un secondo a vedere una cosa..» disse Louis.
«Che cosa?» chiese Niall.
«Quella cosa..» continuò lui indicando verso me e Charlie.
Si allontanarono subito dopo, tutti e quattro insieme, mentre io e la ragazza ridevamo, poi ci fu un imbarazzante momento di silenzio, che lei ruppe.
«Ti va se facciamo una passeggiata?»
«Certo, va bene» risposi io con un sorriso.
Ci incamminammo verso il bagnasciuga, lei si tolse le ballerine e io tolsi le mie Converse, poi mi arrotolai i pantaloni.
Per un po’ nessuno disse niente, poi ci fermammo, era finito il tratto di spiaggia, più avanti c’era una costruzione in legno, era impossibile proseguire, quindi ci sedemmo sulla spiaggia di sabbia finissima.
«Siete stati davvero bravi prima, ora capisco perché in così tanti vi seguono»
«Grazie, tu invece avrai sicuramente un futuro da presentatrice, hai del talento»
«Oh, ma grazie» disse lei ridendo. Mi diede una spinta amichevole.
Mi ritrovai a fissarla negli occhi.
In quel momento, dall’altra parte della spiaggia iniziarono i fuochi d’artificio e la nostra attenzione si spostò su questi.
«Sono bellissimi..» osservò lei.
«Non quanto i tuoi occhi..» aggiunsi io senza volerlo, le parole mi uscirono da sole «L’ho detto ad alta voce?!»
«Si e ne sono estremamente felice, io amo il tuo sorriso»
Mi persi un’altra volta nei suoi occhi, lentamente avvicinai il mio viso al suo, spostai lo sguardo sulle sue labbra e di nuovo sugli occhi.

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Ciaaao c:
Ecco qui la seconda parte della mini long, io spero vi sia piaciuta, sappiate però che nella prossima parte (l'ultima ewe) ci sarà una sorpresa, di cosa si tratterà? lo saprete tra qualche giorno lol
Niente, volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito, grazie mille davvero. Ringrazi anche chi ha messo la storia nelle preferite-seguite-ricordate e anche chi ha solo letto.
Che aggiungere? Lasciatemi una bella recensione che ci tengo c:
Vado a fare filosofia, a presto, gaia.

Ps. Se volete seguirmi su twitter sono @myskyistorn ricambio volentieri se me lo chiedete c:
Ps2. So che il carattere è diverso ma ho avuto qualche problema con Nvu lol

  
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