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Autore: Franky93    13/09/2012    3 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.46:
Ritorno a casa

Lasciatisi alle spalle la città di Ebanopoli, Alex e il suo gruppo si era ancora una volta rimesso in viaggio e aveva incominciato a dirigersi verso Borgo Foglianova, dove lo stesso Alex non solo avrebbe avuto modo di allenarsi in vista dell’evento della Lega Pokémon, ma avrebbe anche rivisto dopo tanto tempo il Prof. Elm e sua madre, i cui “pacchi regalo” si erano rivelati utili in più di un’occasione. Prima di raggiungere casa, però, il moro e i suoi amici dovettero affrontare la discesa che presentavano i Percorsi 45 e 46, che essendo collocati in zona montana erano sinonimo sia di “natura incontaminata” che di “pericolo costante” in quanto sarebbe bastato un solo passo falso per andare incontro ad una fine certa. Fortunatamente nessun incidente in particolare coinvolse la comitiva, in compenso sia Alex che Fran ebbero modo di catturare nuovi Pokémon per i loro team, rispettivamente un Phanpy e un Teddiursa, mentre Matt fu abbastanza fortunato da impiegare finalmente il suo Ekans in battaglia contro alcuni Spearow.

-Oh yeah!- esultò il chitarrista dopo aver visto ancora un volta il suo Pokémon Serpente all’opera, strimpellando con  la chitarra una sorta di “jingle di vittoria” -Questo è il mio Ekans!-

-Cavoli, hai fatto un record! 10 vittorie su 10 lotte, complimenti- lo prese un po’ in giro Fran, per poi rivolgersi ad Alex e chiedergli -Scusa, quanto hai detto che manca a casa tua?-

-Ancora poco, per fortuna- rispose l’interpellato, controllando la mappa sul PokéGear “Ancora un po’, e sarò di nuovo a casa…” aggiunse tra sé e sé mentre sorrideva contento.

-Guarda come sei felice- commentò allegramente Amy mentre si avvicinava al suo ragazzo -Te lo si legge in faccia che non vedi l’ora di tornare-

-Eh? Davvero?- domandò il moro, arrossendo.

-Certo- gli rispose la rossa -Così come io non vedo l’ora di conoscere tua madre. Sono certa che andremo molto d’accordo, questo è poco ma sicuro-

-Io invece vorrei visitare il Laboratorio del Prof. Elm…- proferì Dylan -Scommetto che alcune delle sue ricerche potrebbero tornare molto utili al Prof. Oak…-

-Beh, da quello che mi ricordo il Prof di Alex è una persona molto gentile e disponibile- intervenne Matt, raggiungendo gli altri una volta richiamato Ekans -Quindi non dovresti aver problemi se c’è qualcosa che ti interessa sapere da lui-

-Ma ora che ci penso…- lo interruppe Fran -Non è che potresti spiegarci che tipo di Pokémon era quello che hai usato per salvare Riolu?-

-Oh, intendi Bulbasaur?-

-Proprio quello- continuò la castana -A giudicare dall’aspetto non sembra un Pokémon di Johto, dico bene?-

-Indovinato, infatti si tratta di uno dei tre Pokémon che il Prof. Oak da agli Allenatori di Kanto in modo da poter iniziare il loro viaggio…- spiegò l’albino, tirando fuori la Ball contenente il tipo Erba -Si può scegliere tra Bulbasaur, Charmander e Squirtle e, per farla breve, quando me ne andai di casa e iniziai a fare un po’ il giro di Kanto, mi capitò di incontrare il Prof. Oak a Smeraldopoli-

-E giusto per sapere, che ci faceva da quelle parti?- gli chiese Alex.

-Doveva presiedere ad un seminario per gli Allenatori esordienti, al quale decisi di partecipare anch’io- rispose il ragazzo dagli occhi scarlatti -Per quanto le sue teorie su i Pokémon, così come le parole di incoraggiamento per i nuovi Allenatori, fossero già ben conosciute, il sentirle dal vivo mi aveva in qualche modo affascinato, al che una volta finito il seminario gli chiesi se potevo divenire il suo assistente-

-E lui cosa rispose?- domandò Matt.

-Inizialmente fu un po’ perplesso da ciò…-

-Vorrei ben vedere- commentò Fran -Non puoi mica decidere di punto in bianco di diventare l’assistente di persone importanti come lui-

-Ma decise comunque di mettermi alla prova- riprese a parlare l’albino -Perciò mi portò nel suo Laboratorio, e dopo avermi fatto fare numerosi test attitudinali e varie lotte di prova con il mio Growlithe, alla fine riuscì a conquistare la sua fiducia e, come premio per il mio impegno mi regalò Bulbasaur-

-Wow…- esclamò Amy con tono sorpreso -Se ti ha lasciato un Pokémon come quello vuol dire che si fida molto di te, o sbaglio?-

-No, non sbagli… anche se inizialmente potrà sembrare un semplice scienziato, il Prof. Oak ha comunque la sua buona autorità- disse infine Dylan, per poi rimettersi in marcia -E ora che vi ho svelato questa cosa, che ne dite se riprendiamo il cammino? Come ha detto Alex, dovremmo essere quasi arrivati-

E subito dopo, una volta superato con successo e con pochi imprevisti anche l’ultimo lungo tratto di strada di montagna, Alex e gli altri attraversarono in breve tempo anche il Percorso 29, per poi giungere finalmente a Borgo Foglianova, conosciuta anche come “La città dove soffia il vento di un nuovo inizio”. Guardandosi intorno, il moro notò che non era cambiato nulla da quando aveva iniziato il suo viaggio per la Regione di Johto, e infatti ciascun abitante, umano o Pokémon che fosse, sembrava rilassarsi senza alcun problema di sorta, cosa che lui e i suoi amici avevano pienamente intenzione di fare una volta raggiunta casa sua, ma quando il gruppo fu davanti alla residenza e il moro bussò, accadde qualcosa di inaspettato.

-E' qui! E' qui!- diceva una piccola voce eccitata mentre si faceva sempre più vicina, così come il rumore dei passi provenienti da dietro la porta della casa, porta che in un istante si aprì mostrando solo una minuta figura dai lunghi e lucenti capelli corvini. Caso volle che la piccola, vestita solo di un leggero vestitino azzurro chiaro, travolse Alex e lo abbracciò teneramente -Fratellone! Sei tornato!- esclamò in seguito la bambina con voce tenera e squillante mentre si specchiava negli occhi del ragazzo, verdi come i suoi.

-Melanie!- esclamò felicemente Alex, abbracciando di rimando la bambina -Birbante che non sei altro!-

-Alex, fratellone! Mi sei mancato tanto tanto- disse lei aprendo le braccia come a voler dare quantità alle sue ultime parole prima di alzare lo sguardo, irrigidirsi di colpo e cercare di nascondere il viso nella maglia del fratello -Fratellone Alex... Chi sono quelle persone?- gli chiese timidamente mentre le sue gote arrossivano visibilmente dalla vergogna.

-Oh, loro?- le disse il ragazzo, indicando Matt e gli altri -Non preoccuparti, sono brave persone- spiegò il quindicenne, mettendo giù la piccola e presentandola agli altri -Ragazzi, lei è Melanie, la mia sorellina. Melanie, loro sono i miei amici: Matt, Dylan, Fran e Amy-

-P-Piacere di conoscervi...- disse lei con tono molto educato, mentre ancora imbarazzata procedeva a nascondersi di nuovo, questa volta dietro la gamba di Alex.

-Ho... capito bene?- disse Matt, un po' sgomento per la notizia -Lei è... tua sorella?-

-Già- rispose l'interpellato -La più piccola della famiglia, ma non la meno importante. Dico bene, Melanie?-

-Certo!- disse felicemente lei.

-Cavolo, Al, questo però è stato un colpo basso! Perché non ci hai detto che non eri figlio unico?-

-Forse perché non glielo abbiamo mai chiesto?- gli diede corda Fran.

-In effetti...- rifletté Dylan -Ci sono parecchie cose che Alex non ci ha mai raccontato-

-Fratellone…- disse la bambina, prendendo Alex per mano -Entriamo in casa?-

-Eh? Oh, giusto! Venite, ragazzi, voglio presentarvi il resto della mia famiglia!-

-"Il resto"?- domandarono all'unisono Matt, Fran e Amy.

-Come volevasi dimostrare…- proferì l’argentato con tono ironico, per poi unirsi agli altri e seguire sia l’amico che la sua sorellina e entrare in casa.

-Mamma, sono tornato!- esordì il ragazzo, varcando la soglia della porta insieme agli amici.

-Oh, tesoro!- disse invece la voce femminile della sua genitrice, una donna dai capelli mori lunghi fino alle spalle, gli occhi verde scuro e gli abiti casalinghi che non appena lo vide corse ad abbracciarlo teneramente -Finalmente sei a casa! Anche se ogni tanto mi mandavi i tuoi messaggi, non smettevo di preoccuparmi...-

-Calmati, dai... sono comunque vivo, no? E' questo ciò che conta...- replicò il quindicenne.

-Ma basta parlare di questo, immagino avrai un sacco di cose da raccontarmi, vero?-

-Sì, ma...-

-Perfetto- concluse la donna, afferrando il figlio per un braccio -Allora vieni pure in soggiorno e raccontami tutto. Non voglio perdermi nemmeno una sillaba...- aggiunse, salvo interrompersi non appena vide che oltre al figlio c'erano anche altri "ospiti" -Oh, voi dovreste essere gli amici di Alex. Prego, accomodatevi-

-Ma certo, signora... uhm...- rispose Matt, un po’ indeciso su come rivolgersi alla donna.

-Oh, non serve la formalità con me, chiamatemi pure Alyssa-

-Ah, ok… Alyssa…- ripeté il chitarrista, sorpreso non poco su quanto la madre dell’amico fosse “alla mano” riguardo certe cose

-Vi faccio strada! Seguitemi, ragazzi-

E detto questo, la casalinga fece strada al figlio e al resto del gruppo fino in soggiorno, dove le sorprese non sembravano ancora finite ed erano rappresentate da un ragazzo sdraiato sul divano di casa a guardare la tv. La cosa che sorprese Matt e gli altri era che quel ragazzo era quasi simile ad Alex, ma con la differenza che era più alto, i capelli neri erano lunghi almeno quel che bastava per essere raccolti a coda bassa, e gli occhi erano di un verde più scuro. Il look che indossava invece era molto casual, e consisteva principalmente in un paio di pantaloni a trama militare e una t-shirt rossa.

-Tesoro, sono arrivati ospiti- disse Alyssa con tono un po’ severo rivolgendosi al ragazzo -Non dovresti mostrare un po’ di buone maniere?-

-Uh? Oh sì, scusami!- ubbidì l’interessato, spegnendo la tv e mettendosi in posizione corretta sul divano, per poi voltarsi verso i nuovi venuti e salutarli -Ehi, come va?-

-Ehm… e lui chi sarebbe?- domandò Amy con tono molto sorpreso.

-Il fratellone grande!- le rispose Melanie, la quale corse verso di lui tutta contenta.

-Io sono Zeke- si presentò l’interpellato, prendendo in braccio la piccola una volta che questa fu abbastanza vicina per poi farla sedere sulle sue gambe -E come ha detto la piccola Mel, sono il fratello maggiore di Alex. Lieto di fare la vostra conoscenza-

-My… God…- fu il primo commento del chitarrista -Se non fosse per il fatto che sei più alto e più grande d’età direi che saresti la copia spiccicata di Al-

-Ehi, questo non è carino nei miei confronti- si lamentò Alex, sentendosi chiamato in causa -A parte questo, non mi aspettavo di rivedervi, anzi è stata proprio una bella sorpresa- aggiunse poi con tono più tranquillo mentre si rivolgeva ai suoi due familiari.

-Rivederli? In che senso?- chiese una curiosa Fran.

-Oh, immagino che Alex non ve l’abbia detto- esordì invece Alyssa, intenta a preparare del tè per tutti.

-Detto cosa, esattamente?- domandò Dylan.

-Che il fratellone Zeke ama viaggiare tantissimo- fu la pronta risposta da parte di Melanie, attirando l’attenzione di tutti i presenti -Pensate che una volta ha viaggiato in una regione moooolto lontana, e vi ha anche catturato dei Pokémon che non avevo mai visto prima- aggiunse per poi voltarsi verso il ventenne e guardarlo con occhi quasi sognanti -Diglielo anche tu, fratellone Zeke!-

-Ok, ok… non c’è bisogno che ti agiti così tanto- la quietò il diretto interessato, accarezzandole dolcemente la testolina prima di iniziare a parlare -Ebbene sì, proprio come stava dicendo Mel, sono ciò che può essere considerato un Allenatore errante… viaggio in lungo e in largo per il mondo in cerca di avventure grandiose-

-Ma dai?- disse Amy con tono parecchio interessato -Scommetto che avrai visitato un sacco di posti esotici durante questi tuoi viaggi, non è vero?-

-Ovvio che sì, e immagino che anche voi possiate comprendere quanto sia affascinante l’atmosfera che una o più mete possono creare, o la sensazione di trovarsi in mondi del tutto nuovi…-

-Tesoro, io non metto in dubbio tutte le belle cose che hai detto- lo interruppe la madre, la quale oltre ad aver servito il tè a tutti si era accomodata anche lei -Ma non pensi di essere andato un po’ fuori tema?-

-Eh? Oh, giusto… la domanda di poco fa- ribatté subito il ragazzo, tornando coi piedi per terra -In sintesi, a causa di questa mia voglia di viaggiare mi capita quasi sempre di stare lontano da casa per molto tempo, specie se si tratta di andare in regioni molto lontane-

-Caspita…- commentò Fran.

-Ma questo non vi ha causato molti problemi, vero?- chiese Dylan rivolgendosi ad Alyssa.

-Beh, non nascondo che all’inizio ero sempre in pensiero, ma col tempo ho saputo abituarmi- rispose lei, bevendosi con calma un sorso della sua tazza di tè.

-Io non avevo queste preoccupazioni, visto che mi bastava partire col presupposto che, se uno come lui aveva abbastanza coraggio da mettersi a viaggiare da solo, ciò poteva solo dire che sarebbe ritornato a casa vivo e vegeto… e fino ad oggi ce l’ha sempre fatta- aggiunse Alex con tono ironico.

-Recentemente, però, ho avuto anche occasioni di viaggiare anche nelle zone più misteriose di Johto, come la Grotta Scura o il Monte Scodella- continuò Zeke, dopo essersi schiarito un po’ la voce -E il caso volle che un giorno, quando dovevo andare alle Rovine Alfa, Mel mi chiese se poteva venire con me, e io accettai-

-Cheeeee?!- esclamò all’improvviso Fran -Ma che ti dice il cervello? Portarsi dietro una bambina in un luogo pericoloso come quello è da incoscienti!-

-Non dire così…- disse invece la bambina, abbracciandosi al fratello -Il fratellone Zeke è una brava persona-

-Fino a prova contraria, finché avevo i miei Pokémon, la piccola non correva pericoli- riprese infatti a parlare il ragazzo -In secondo luogo, dato che da quando faccio il giramondo non ha più avuto modo di passare del tempo con me, non potevo mica non esaudire questa sua richiesta-

-Oh, capisco…-

-A parte questo- intervenne Alyssa -La “gita” di Zeke si era rivelata più lunga del previsto, in quanto mi ha mandato un messaggio che diceva che ci avrebbero messo più del previsto per tornare a causa di alcuni imprevisti non programmati-

-Che genere di imprevisti?- fu la domanda espressa da Dylan in quel momento.

-Pokémon selvatici? Vi siete persi? La piccolina si è fatta male? I mostri marini?- aggiunse Matt elencando varie possibilità, finendo però con il ricevere una gomitata da parte di Fran.

-Adesso non esagerare, tu!- lo riprese giustamente la castana.

-Ecco… diciamo pure che io e Mel, durante questo viaggetto, siamo incappati in un gruppo di archeologi che studiava da tempo quelle rovine, e dato che mi sembravano in difficoltà con il loro lavoro ho voluto aiutarli-

-E a causa di questo non siamo potuti tornare a casa in tempo per salutare il fratellone Alex…-

-Ma ora che ci penso… quando siete tornati, esattamente?- gli domandò Alex.

-Qualche giorno dopo che sei partito- rispose Zeke -E puoi solo immaginare quanto Mel abbia sentito la tua mancanza… ma per fortuna è tornata contenta dopo aver sentito del tuo ritorno, eh eh-

-E ora che sei tornato… prometti che passerai più tempo con me?- domandò la bambina rivolta al suo fratellone quindicenne, avvicinandosi per abbracciarlo teneramente.

-Ma certo che te lo prometto- rispose il moro, ricambiando il gesto d’affetto mentre le passava con delicatezza una mano sui capelli, gesto che intenerì tutti i presenti -E domani ti farò anche una sorpresa-

-Davvero? Che bello!- esclamò la piccola, abbracciandolo ancora di più -Non vedo l’ora di sapere cos’è!-

Fine Cap.46

**Angolo dell'Allenatore** Salve gente ^^ vi sono mancato? Spero non tanto, in quanto ho un po' "tardato" ad aggiornare perché ho passato i vari giorni a fare la stesura di nuovi capitoli in modo da averne sempre abbastanza a mia disposizione. Ma bando alle ciance... come vi ho promesso, alla fine Alex è tornato a casa, e se avete letto bene questo capitolo, avrete anche intuito che ad accoglierlo non c'era solo la madre, ma anche una dolcissima sorellina e un simpatico fratello maggiore xD Per sapere che cosa accadrà insieme a loro, non preoccupatevi troppo e ricordatevi di continuare a seguirmi come avete fatto finora
   
 
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