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Autore: smarties89    14/09/2012    4 recensioni
Un incontro casuale...una donna distrutta dalla perdita del marito...un uomo che forse, dopo tanti anni, ha ritrovato la sua strada. Sono Danielle e Jeff, e il loro incontro cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Della serie, una botta di vita questa FF, leggendo l'introduzione ;) Salve a tutti, sono qui per l'ennesima volta! Povere voi!! Non chiedetevi come mi è venuta fuori questa storia...anzi sì, mi ha aiutato un film, che magari avete visto anche voi, 'P.S. I love you'. Non sarà una FF tragica anche perchè, a mio parere, almeno qui dobbiamo poter sognare, dato che già la vita di tutti i giorni è sufficiente...La storia è ambientata nel 2002 e la narrazione sarà alternata con i punti di vista dei personaggi, per ora Danielle e Jeff, poi in seguito vedremo. Ok, non mi dilungo oltre. Ringrazio in anticipo tutti coloro che perderanno un po' del loro tempo per leggere!! :) Un bacione!

 

L'ultima cosa di cui avevo voglia in quel momento era il cibo; ma, nonostante questo, mi recai al bar della stazione dove ordinai.

 

Un panino con prosciutto e formaggio da portare via, per favore!”

 

Pagai, ben 3.50 euro per quello che probabilmente sarebbe stato uno dei panini più disgustosi della mia vita e, dopo aver preso il sacchetto, tornai ai binari.

Mi trovavo a Cork, in Irlanda, e dovevo andare a Dublino per prendere l'aereo che mi avrebbe riportata a casa...Los Angeles.

Ciò che mi portava in Irlanda non era certo una cosa bella...mi specchiai nella vetrina del bar, guardando il mio vestito nero, troppo serio e formale per il viaggio che dovevo fare, ma che non avevo avuto il tempo di cambiare.

L'Irlanda era la terra di mio marito...il mio defunto marito...poche ore prima c'era stato il funerale, e ora tornavo a casa. Desideravo solo quello, potermi sedere sul divano del mio soggiorno e piangere, piangere fino ad aver esaurito tutte le lacrime che avevo in corpo, dato che quel giorno non ne avevo versata nemmeno una, con grande disgusto della famiglia di mio marito.

Non che mi avessero mai amata alla follia, intendiamoci...avevo conosciuto Robert a New York, ad una mostra di miei quadri. Sono una pittrice e lui era un critico d'arte; era stato un colpo di fulmine e, benchè fossimo giovani, io 23 anni e lui 26, ci sposammo dopo appena sei mesi, provocando non poco scompiglio nelle nostre famiglie.

Andammo a vivere a Los Angeles e il nostro fu un matrimonio sereno e felice per ben 10 anni, stupendo tutti coloro che non avrebbero scommesso un centesimo sulla nostra coppia.

Fino a quel maledetto giorno, in cui diagnosticarono la leucemia a mio marito; aveva fatto delle semplice analisi del sangue e dei valori estremamente sospetti lo avevano portato a fare degli accertamenti. E questo era stato il responso finale.

Le cure non erano servite a nulle e dopo 10 mesi di agonia lui se ne era andato, lasciandomi sola; avevo abbandonato tutto per stargli accanto, anche la pittura, la mia grande passione.

Ma non era servito.

Ora, stavo aspettando quel maledetto treno per andare a Dublino...forse...se riuscivamo a partire.

 

Odio i treni!” dissi ad alta voce quasi senza rendermene conto.

 

Un uomo alla mia sinistra, con indosso una coppola nera, una camicia di jeans e dei pantaloni neri mi guardò.

 

Mi creda, non è l'unica!”

 

Lo fissai: aveva un qualcosa di familiare, come se lo avessi già visto. Chi accidenti era?

 

Ci conosciamo?” gli chiesi.

 

No, non direi...”

 

Lei ha un'aria...familiare...”

 

L'uomo non mi rispose, limitandosi a ridacchiare...chissà poi cosa c'era di così divertente! Sentii un moto d'ira arrivarmi alla bocca dello stomaco, ma riuscii a trattenermi.

 

Dove è diretta?” mi chiese.

 

A Dublino...”

 

Anche io. Viaggio di lavoro?”

 

Ora toccava a me ridacchiare. “Più o meno...”

 

Finalmente annunciarono l'arrivo del treno e, senza degnare di uno sguardo quello strano personaggio, me ne andai verso il binario due.

Salii sul treno e mi accomodai; accidenti, che treni scomodi! Molto meglio quegli americani.

Presi il mio mp3 e mi ficcai subito le cuffiette nelle orecchie; i Rolling Stones esplosero subito nelle mie orecchie.

Quanti ricordi legati a quelle canzoni; erano il nostro gruppo preferito, mio e di Robert, e parecchie volte eravamo andati ai loro concerti insieme. Mi ritrovai a sorridere a quei bei ricordi. Non potevo credere che non ce ne sarebbero più stati... Mi sistemai meglio nel sedile e chiusi gli occhi, assopendomi dopo tante notti insonni. 

  
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