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Autore: EliCF    14/09/2012    4 recensioni
Una raccolta di flashfic; siccome ho spesso in mente dei flash in cui i personaggi della saga raccontano in poche righe un momento particolare, eccone qui una raccolta. Enjoy!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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6. tangos and lipsick

E' dura affrontare il Tour della Vittoria dopo aver perso. 
Vincitrice degli Hunger Games certo, certo. Ma quando sono tornata, casa mia era vuota. 
A causa di un mio no. E qualche sputo, anche. 

«Mi state chiedendo di vendermi?!»
Sembrò avesse lasciato schioccare la lingua da serpente tra le labbra, prima di sibilare: «Appartieni a Capitol City, adesso...»

Danzano tutti, in questo maledetto Palazzo di Giustizia. 
Per la mia permanenza qui il Distretto 8 è addobbato di stoffe dorate e rosse, come la morte da cui sono fuggita e l'amore che ho perso.
Il rosso è anche il colore drappeggia tutto quello che mi è attorno: le pareti, le tovaglie, i fiori, il mio rossetto. 
La sala è zeppa di uomini e donne in nero, elegantissimi. Da tutta la sera gli strumentisti suonano ogni tipo di tango e la gente ruota su se stessa, si avvinghia al proprio partner, stringe una rosa, balla fino al vomito. 
Io vomito senza bisogno di ballare. 
Quando torno, un giovane uomo discretamente bello si presenta come figlio del sindaco. Poi mi offre una rosa, un bacio sulla guancia e la sua mano. 
Sono tentata dall'idea di sparire di nuovo con una scusa, ma ripenso al fatto che appartengo a Capitol City, adesso: così accetto. 
Nonostante le lusinghe del ragazzo non posso fare a meno di provare paura e altro disgusto: il tocco di nessun uomo potrà mai più darmi il calore e la felicità che mi hanno strappato dalle mani. 
Le sue braccia mi guidano e mi stringono, mi lanciano in una piroetta veloce e poi mi raccolgono in un abbraccio che si scioglie solo alla chiusura del pezzo. 
«Ti ringrazio di cuore, Johanna Mason.» mi bacia la mano. «Con un po' di pratica potrai diventare una ballerina eccellente»
Lo guardo allontanarsi e poi sparire tra la gente. Un po' come me: persa tra una folla immensa di persone che non conosco. 
Sgattaiolo in bagno prima che qualcun altro, giovane o anziano che sia, riesca ad agguantarmi. 
Mi sciacquo la faccia, poi il collo, le braccia. Mi congratulo mentalmente con il mio stilista per questo mascara che non si scioglie. 
Con il dorso della mano lavo via il rossetto, ma mi rimane attaccato addosso, denso. 
Inizio a strofinare il braccio contro lo specchio su e giù, fino a che non è sufficientemente sporco di rosso. 
Mi ci metto di fronte e ricordo tutto il sangue che negli ultimi mesi ho visto scorrere: sull'erba, sulla neve immacolata, tra le rocce, tra le mie mani. 
E spero che ce lo vedano anche loro.


NdA: Buona sera a tutti! Questo è il capitolo dedicato a quella donna tosta che è Johanna Mason. Ho descritto una tappa del suo Tour della Vittoria immaginando già il suo rifiuto alla proposta di Snow, con la piega che prendevano i suoi pensieri. 
C'è un piccolo appunto che mi sento di fare: l'ultima frase "E spero che ce lo vedano anche loro.", è intesa come "E spero che ce lo vedano anche loro in tutta la sua crudeltà". Insomma, è un'accusa per Capitol City, ma ho tenuto presente il fatto che sia sempre il popolo che si diverte vedendo il sangue. Anzi, più ne vede e più è contenta! Quindi, quella di Johanna, è più una denuncia al dolore che imparerà a sopportare, come tanti altri prima e dopo di lei. Spero di non essere stata troppo contorta :) 
Che dire? Al prossimo capitolo! 
Buon anno a chiunque abbia ricominciato la scuola :)


Elicf
   
 
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