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Autore: LeoLovesGaga    15/09/2012    0 recensioni
"Avventure nel pianeta dei sette regni" è una storia divisa in 7 piccole storielle. Una per ogni regno. E ogni storiella è divisa a sua volta in due o tre capitoli. (Dipende dalla voglia e dalla fantasia dell'autore). Nel primo regno, il regno della magia, troviamo Akira, una giovane maga che, non vuole seguire la via del bene. Riuscirà a trasgredire le regole e diventare principessa delle ombre, ma proprio quando è al suo massimo potere...
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avventure nel pianeta dei sette regni.

Akira, la sacerdotessa delle ombre – Regno della magia.

 
Capitolo II – Ora, finalmente, posso fare giustizia!
 
Scappata dalla città, mi rifugiai nella palude delle ombre. Luogo molto noto per la presenza di oscure leggende. Si narra della presenza del santuario lunare, luogo leggendario, eretto in onore di Eluna, dove si dice viva la Sacerdotessa delle ombre. “Lei è l’unica che può completare la mia trasformazione…e… una volta che sarò forte, distruggerò questo regno, pieno di malvagità e corruzione!”. Infatti, da quando il simbolo di Eluna aveva incrociato gli occhi del re, il sovrano era diventato schivo, e malvagio, stessa cosa la sua sovrana e tutti i suoi abitanti. Il re nel vedere il grande potere che egli stesso aveva tanto desiderato a un’altra, che sia o no sua figlia, fece oscurare il suo cuore. Il potere di Eluna, era molto distruttivo. Il potere di creare ombre e scagliarle contro l’avversario, e il controllo totale della magia oscura, era questa la forza, tanto ricercata dal re. La palude delle ombre, situata al confine tra il regno della magia e il regno della fama, era un luogo inesplorato. Per quanto, era sotto il dominio del regno magico, il confinante lo condizionava. Le acque erano dense e nere, si pensa che sia proprio questa, la fama. Un liquido nero, che ti attrae a esso. Sfuggirne è difficile, impossibile se si assaggia anche una sua goccia. Saltavo da un ramo a un altro, degli oscuri alberi della palude, evitando il contatto con il terreno, soprattutto con quel liquido. Si dice che consumi le persone fino a distruggerle del tutto. A me, questo, ora, non importava. Dovevo trovare il santuario, a ogni costo! Non so come, ma mi persi svariate volte là dentro. Era come un labirinto. Poi, dopo ore di cammino, vidi una strana pietra non lontano da me. Su ella vi era scritto:
 
“La divina notte,
dentro la morte risorta,
farà giustizia.”
 
Il significato di queste parole, mi restava sconosciuto. La divina notte? Chi mai poteva mai essere? Be, non potevo concedere altro tempo a quella lapide, ma, ne ero certa, era una profezia. Impresso bene nella memoria quelle parole, e mi rimisi alla ricerca del santuario. Quando finalmente visi un raggio di luna, che all’orizzonte baciava la terra, mi avviai verso quel punto, per arrivare finalmente, al santuario lunare. Lunghi capelli blu notte e occhi come il ghiaccio. Furono l’unica cosa che vidi, prima di sentirmi le spalle pesanti. Svenni. Al risveglio, mi trovai davanti Hakai, la leggendaria sacerdotessa delle ombre. “E tu, saresti la prescelta? Così debole da essere colpita alle spalle?” Affermò lei, con tono severo. “La mia trasformazione non è stata completata.” Dissi tutto di un fiato. “Ah, bene allora, come mio dovere, sarai mia allieva. L’allenamento sarà durissimo e intenso, ma durerà, giusto cinque minuti, se ci metti tanto” Disse, con aria serissima. Domani mattina ti aspetterò qui fuori, non tardare. Ne approfittai per riposare. La mattina dopo, infatti, la prova che avrei dovuto superare non sarebbe stata uguale a tutte le altre. “Qui” Disse solo Hakai. Sotto di me solo un’enorme voragine oscura e profonda. “Cerca di arrivare fino in fondo, e risalire. Viva.” Detto ciò, mi diete una spinta, e cascai dentro la terribile voragine, mentre il vento, mi muoveva i capelli e mi toccava. “COS'È QUELLO?!” Esclamai sconcertata, prima di essere risucchiata da un vortice di ombre. Non so cosa successe lì. Sentivo solo un grande potere, e un grande dolore entrare in me, senza sosta. Durò due minuti. Poi il vortice sparì. Senti un urlo di dolore. Era la voce di Hakai, che ormai era morta. Perché? Be, mi sembra ovvio, ora la nuova sacerdotessa delle ombre sono IO.
  
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