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Autore: AxlCharityBip    16/09/2012    2 recensioni
Zayn non avrebbe dimenticato. Zayn avrebbe sofferto, mentre si scopava una bionda nel bagno di un bar. Zayn avrebbe pianto, nascosto dal fumo della sua sigaretta. // FF Zarry.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

I'll also show you a sweet dream next night.


Zayn si era precipitato nella stanza di Liam, qualche giorno dopo la sera fatale, in cerca di conforto. Ormai nei pensieri non aveva che Harry, le sue labbra, i suoi capelli, le sue mani, il suo corpo.. 
«Liam, ho bisogno di aiuto.» Fu tutto ciò che disse, prima di essere accolto nella camera da Liam, preoccupato e curioso al tempo stesso. «Certo, dimmi.» Gli rivolse un sorriso gentile, come sempre, d’altronde. Sembrava che avesse una paralisi facciale, dato che aveva quel sorriso stampato sul volto ventiquattro ore su ventiquattro. A volte Zayn si chiedeva se Liam avesse mai avuto delle reali preoccupazioni, se si fosse mai arrabbiato, se avesse mai avuto paura.
«Okay.. è difficile da spiegare, è strano, sto diventando pazzo!», ammise il moro, con una punta di agitazione nella voce. Dopo un cenno della mano di Liam, si convinse a continuare. Incrociò le mani dietro la testa e chiuse gli occhi, facendo un respiro profondo. «Credo di.. essermi innamorato.» a quel punto l’amico scoppiò a ridere, dando una pacca sulla spalla di Zayn. «E dove sta il problema?» chiese ingenuamente, attendendo spiegazioni. Harry, era il problema. «E’.. un ragazzo.» Abbassò lo sguardo, incapace di sostenere quello di Liam, che per la prima volta in quei due anni mostrò un segno di tentennamento. «Non c’è niente di male.. le fans e i manager capiranno, gli parleremo insieme.» disse, senza scomporsi. “Dannazione, che vadano al diavolo lui e il suo fottuto ottimismo!” Pensò Zayn, stavolta. Avrebbe preferito che gli urlasse contro che non poteva farlo, che era sbagliato, che gli avrebbe fatto conoscere una bella ragazza. Che doveva farlo per la band, per tutti e cinque, perché c’era di mezzo la loro vita, la loro carriera. «No, no Liam, tu non capisci..» E finalmente Liam sembrò ricordarsi di quella sera di quattro giorni prima, del bacio tra Harry e Zayn, che sembrava si mangiassero con gli occhi. «Non dirmi che…» Zayn si coprì il viso con le mani, in preda ad una crisi nervosa. «Harry.» si limitò a dire il moro, assaporando il sapore dolce del suo nome tra le proprie labbra. 
In un impeto di rabbia, sbattè il pugno al muro, nascondendo le lacrime. «E' tutto fottutamente sbagliato!» Sbraitò, correndo via da quella stanza troppo stretta, dallo sguardo sbalordito di Liam, dal rumore della TV. 'Styles e la sua nuova fiamma, An..' non si fermò ad udire il nome pronunciato dalla giornalista. Uscì, fuggì, nella gelida città. Non si premurò di prendere un cappotto, niente, voleva sentire il freddo nelle ossa. Voleva che il suo cuore si congelasse e non fosse capace di provare amore.
Avrebbe.. avrebbe chiamato Perrie e tutto si sarebbe risolto. Avrebbero fatto l'amore e si sarebbero stretti l'uno all'altro, felici di stare insieme. Perrie.. la dolce Perrie. Non aveva nemmeno pensato a lei, preso com'era dagli occhi di Harry che non lo abbandonavano nemmeno un secondo. No, no, no, non poteva farlo. Perrie era sempre stata lì, per lui, l'aveva tirato fuori da quel brutto periodo, e lui non poteva semplicemente dirgli di essere innamorato di un'altra. Anzi, di un altro. Sbagliato. Solo quella parola rimbombava nei pensieri di Malik. Sbagliato. Asciugò le lacrime, un po' dovute alla rabbia e un po' alla tristezza, ed andò verso l'altalena al centro del parco, vuoto a quell'ora della sera. Si sedette ed iniziò a dondolarsi piano, fino a quando il telefono non squillò: Harry. 
Con le mani che tremavano, prese il cellulare e lo portò all'orecchio. «Hazza..» mormorò, senza riuscire a nascondere un singhiozzo. «Amico, tutto bene? Sei scappato...» si bloccò un attimo, per poi continuare, sentendo la voce tremolante di Zayn. «Ehy, che hai?» aggiunse, con un tono preoccupato. «Io.. niente, niente..» chiuse gli occhi, nel tentativo di calmarsi, mentre il vento gli scompigliava i capelli. «Senti, dove sei? Vengo a prenderti.» "No, Harry. Non venire." «Al parco.. sbrigati, per favore.» "Idiota. Coglione. Idiota." chiuse la telefonata e guardò lo schermo del cellulare, dandosi ulteriormente dell'idiota. Ed ora? Cosa gli avrebbe detto? "Ciao Harry, sono innamorato di te." sorrise, posando il cellulare nella tasca del pantalone.
Erano passati pochi minuti quando Zayn sentì i passi leggeri di Harry che calpestavano le foglie sul terreno. Non alzò lo sguardo, strinse la catena dell'altalena ed aspettò. 
Sentì il riccio passargli dietro e posargli un cappotto sulle spalle, per poi andare a sedersi sull'altalena accanto a lui e sospirare. Aveva il respiro affannato, come se avesse corso fino a lì, per arrivare prima. Finalmente Zayn ebbe il coraggio di guardarlo, anche se sapeva di avere gli occhi rossi e gonfi, e le guance inondate di lacrime.
«E' per.. Perrie?» Azzardò Harry, mordendosi il labbro. Zayn aveva voglia di baciarlo. «Sì. Sì, in un certo senso.» Tornò ad abbassare lo sguardo, guardando le mattonelle sconnesse che circondavano l'altalena. Sentì il rumore dell'altalena del riccio, fece per girarsi ma Harry gli aveva già preso il viso tra le mani, a pochi centimentri dalle sue labbra. «Beh.. male che vada, ci sono io.» Che stava facendo ora?  «E' meglio s-se andiamo a casa.» Harry lo guardò, inclinando leggermente il viso. Zayn iniziava a credere che in quegli occhi così innocenti, si nascondesse qualcosa di cattivo, forse troppa malizia. «Sì, hai ragione. Dormi con me oggi, ti va?» Si avvicinò ulteriormente alle sue labbra, continuando a sorridere. «N-non è il caso...» Zayn lo allontanò, ricorrendo a tutto l'auto-controllo che possedeva. Si alzò dall'altalena e si aggiustò il cappotto, guardando l'amico. «Oh andiamo, che sarà mai? L'abbiamo sempre fatto.» Harry lo prese per mano ed iniziò a camminare verso la sua auto, gli ricordava un bambino che fremeva dalla voglia di avere un nuovo giocattolo tra le mani. E aveva la strana sensazione che quel giocattolo si chiamasse Zayn Malik. 

Erano arrivati a casa di Harry da pochi minuti, quando Zayn gli chiese di Louis. «Resta a casa di... E.. Ev.. El.. quella, stasera.» Disse, con una punta di acidità nella voce. Zayn sapeva che Eleanor non era mai piaciuta a Harry, forse era solo geloso che un'altra persona fosse entrata nella vita, e nel cuore di Louis. Harry si tolse le scarpe lasciandole ai piedi del letto. «Vado a preparare la cioccolata calda, Z. Approfittane per farti un bagno caldo e sistemarti per dormire, torno subito.» Gli sorrise, lasciandolo da solo nella stanza illuminata solo da una lampada sulla scrivania. Si avvicinò, notando dei fogli sparsi con delle frasi scritte sopra e poi cancellate, altri fogli accartocciati e gettati ai piedi della scrivania.. sembravano frasi d'amore. Scosse il capo, allontanandosi da lì: non voleva violare la sua privacy. 
Sospirò, entrando nel bagno collegato alla stanza di Harry. Aprii l'acqua calda e si tolse velocemente i vestiti, mentre la vasca si riempiva. Si guardò un attimo allo specchio, notando le occhiaie profonde e le labbra violacee e screpolate per via del freddo che c'era fuori. Si immerse nella vasca ormai piena, respirando l'odore di vaniglia e cioccolato del bagnoschiuma. Era lo stesso odore di Harry. 
Sentì dei rumori provenire dalla stanza di sotto, probabilmente era solo il riccio che combinava qualche casino cercando di preparare le cioccolata. Poi sentì le urla. E poi la voce di Louis. 
«DANNAZIONE HARRY, SMETTILA DI FARE IL BAMBINO! SAI CHE DEVO STARE CON LEI, COS'è CHE NON CAPISCI?» Il rumore di una tazza che si schiantava a terra fece sussultare Zayn, che però non aveva la forza di alzarsi e controllare che Harry stesse bene. Respirò profondamente e tentò di capirne qualcosa di quella conversazione, anche se sapeva che la fine non gli sarebbe piaciuta. «ODIO QUESTA SITUAZIONE, LOU! ODIO FARE FINTA DI NIENTE DAVANTI A TUTTI, ODIO NON POTER VIVERE UNA RELAZIONE NORMALE, ODIO NON POTERTI STRINGERE A ME TUTTE LE NOTTI. VAFFANCULO, LOUIS, VAI DA ELEANOR E LASCIAMI IN PACE.» Il silenzio regnò per qualche minuto, fino a quando una porta non si chiuse con violenza. Harry singhiozzava nell'altra stanza, Zayn lo sentiva, lo sapeva, ma non voleva andare da lui. Voleva affogare in quella vasca e non essere costretto ad affrontarlo. "Anche io odio non poterti stringere tutte le notti, Hazza." pensò, passando le mani nei capelli bagnati, nel tentativo di eliminare le ultime tracce di gel. Ora aveva capito tutto, gli sguardi, i sorrisi, aveva capito che non erano solo migliori amici, quei due. Uscì dalla vasca, iniziando ad asciugarsi, per poi indossare i boxer ed uscire dal bagno. Guardò Harry solo un istante, che stringeva le ginocchia al petto, con la testa appoggiata su di esse e continuava a piangere come un bambino. Ogni tanto i singhiozzi lo scuotevano, era disperato. Non sarebbe stata una sorpresa vederlo alzarsi e togliersi la vita. Rimosse quel pensiero dalla mente, e uscì dalla camera, scendendo al piano di sotto. La luce in cucina era ancora accesa, rivelando la tazza bianca a terra in mille pezzi, la cioccolata era ancora sul fuoco. Chiuse il fuoco e si chinò a raccogliere i pezzi, in modo che Harry il giorno dopo non si sarebbe fatto male. Alzò lo sguardo, notando che il riccio era sulla soglia della porta e lo guardava con gli occhi spenti, ma solo in quel momento Zayn si accorse che Harry stava sanguinando dalla mano sinistra. «Fa male?» gli chiese, finendo di raccogliere i pezzi da terra. «Sì.» Zayn si alzò, avvicinandosi a lui e prendendogli la mano. «Sembra una ferita profonda.» Harry tremò, scosso da un altro singhiozzo. «Vai in camera, ti raggiungo subito.» Aggiunse Zayn, aspettando che il riccio gli obbedisse e se ne andasse. Buttò i cocci della tazza, spense la luce e chiuse la porta della cucina, nella sua mente c'erano solo domande su domande. Quanto era stupido Louis per farsi sfuggire Harry? Tornò nella camera, prese alcune cose dal bagno e si sedette accanto ad Harry, che non aveva ancora smesso di piangere. Gli riprese la mano, bagnò un fazzoletto con il disinfettante e tamponò la ferita, cercando di non fargli troppo male. «Mi dispiace.» Disse Harry, mordendosi le labbra cercando di soffocare i singhiozzi. «Per cosa?» Mormorò Zayn in risposta, finendo di pulire il taglio e prendendo una benda tra le mani. «Per.. Louis. Per la scenata di prima. E anche perché sto piangendo.» Gli fasciò la mano per bene, lasciandola ricadere sul letto. Posò tutto sul comodino accanto al letto e lo guardò, sorridendo malinconico. «Non fa niente.» Concluse la conversazione, sdraiandosi sotto le coperte azzurre, ma quando appoggiò la testa sul cuscino, sentì l'odore di Louis perforargli le narici. "Grandioso" si ritrovò a pensare, seguendo i movimenti goffi di Harry che cercava di togliersi i vestiti con la mano fasciata. Se la situazione fosse stata diversa avrebbe riso così tanto da morirne, ma si limitò a sorridere divertito. «Hazza, hai bisogno di aiuto?» Harry scosse la testa. «No, ce la faccio da solo.» Zayn si era già alzato, ignorandolo, gli ­­aveva fermato le mani e poggiato le proprie sul bordo del maglioncino blu che portava. Glielo tolse velocemente, sfiorando con le dita la sua pelle calda. Passò ai pantaloni, li sbottonò e fece per abbassarli, prima di essere fermato dalla mano di Harry. «Faccio da solo..» Ripeté, allontanandosi dal moro. «Certo, scusa.» Zayn tornò nel letto, aspettando che l'amico lo raggiungesse. Qualche minuto dopo, Harry si sdraiò accanto a lui, appoggiando la testa sulla spalla di Zayn, visibilmente confuso. «Ti da fastidio?­­» Chiese Harry, notando che si era irrigidito. «No, no.» Si rilassò, affondando il viso nei capelli del riccio. «Zay?» «Mh..?» Harry inspirò, stringendosi al petto di Zayn. Nonostante si fosse fatto il bagno, aveva ancora addosso l'odore di tabacco per via delle sigarette fumate. «Mi dai un bacio?» Per un secondo Zayn pensò d'aver sentito male. «Come, scusa?» Harry ridacchiò. «Dammi un bacio. Come fanno gli innamorati prima di addormentarsi.» Era evidente che stava ripiegando la delusione di Louis su Zayn, ma a quel punto Zayn non sapeva più se gli dispiaceva essere usato da Harry, se questo poteva aiutarlo a star bene. «Ma.. Louis..» Il riccio sbuffò, guardandolo. «Baciami e basta. So che vuoi farlo.» Zayn non aveva intenzione di farselo ripetere una quarta volta, così bloccò Harry sotto di lui e poggiò le labbra sulle sue, baciandolo con foga. Quanto gli erano mancate quelle labbra.. a malincuore, si allontanò, sapendo che Harry era sconvolto per la lite con Lou e non era il caso di andare oltre. «Buonanotte, Hazza.» Sorrise, lasciandogli un altro bacio delicato, per poi tornare al suo posto e dormire. O almeno, provare a dormire, con il sapore dolce delle labbra di Harry ancora sulle proprie. 



 
Angolo autrice

PEEEEEEEOPLE!
Mi scuso tantotantotanto per il ritardo, tra l'altro questo capitolo non mi soddisfa nemmeno. Quindi ci sono tre opzioni:
- Sono l'autrice, è normale non mi piaccia.
- Fa SCHIFO, schifo.
- E' solo il primo capitolo, andrà meglio, non devo abbattermi.

IO VOTO LA SECONDA! 
Btw, ecco qui questo straccetto di capitolo. AHA, non vi aspettatavate il Larry, eh, eh? :D
In realtà non me lo aspettavo nemmeno io. HAHAHAHAHAH, lol, mi è venuto mentre scrivevo. Le mie mani scrivono sole. 
E Zay.. povero ZAY! Non sa cosa lo aspetta, non lo sapete nemmeno voi. u.u Ma io, da brava autrice, so già la fine. >:D E so anche che mi picchierete con il mio peluche.
Me ne vado, sparisco, evaporo, PUFF! Recensite, mi raccomando, non vi cadono le dita.

Ps: Un ringraziamento
SPECIALISSIMO - esiste questa parola? - a YoloGirl, This Love Hurt Like Hell e __Bree__ per aver recensito il prologo. THANK YOU GIRLZ. 
Grazie anche a chi ha messo il prologo nelle seguite e nei preferiti, I LOVE YOU ALL. 
Inoltre, se volete seguirmi su twitter sono @AxlJH , mentre su facebook mi trovate al nome di Vanitas Lexa. 

Al prossimo capitolo. xx
 

 

 



Peace, love, and Zarry

  
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