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Autore: TheOnlyWay    18/09/2012    12 recensioni
Se c’è qualcuno che Lottie detesta con tutta sé stessa, quella è sua cugina Tiffany. Stessa età, ma quoziente intellettivo di uno yogurt scaduto.
Ed è proprio in virtù di quel misero Q.I. che Tiffany costringe Lottie a condividere con lei una sorta di diario.
Lottie non ha idea che lasciare quel quadernetto sul tavolo sarà la sua rovina: dopotutto, chi potrebbe mai interessarsi ad un oggetto così insignificante? E, soprattutto, chi mai avrebbe tempo, durante il lavoro, di mettersi a leggere quel delirio? Be’, i One Direction sono in attesa che il meeting con le fan abbia inizio. E Zayn non trova niente di meglio da fare, se non leggere un po’…
Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacio, Fede.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11

I need something to drink.
 




 
La grande sera, alla fine, era giunta.
E Zayn , intento ad allacciare i bottoni della camicia nera davanti allo specchio, non nutriva alcuna buona aspettativa in proposito, se non quella di vedere Lottie.
Erano un paio di giorni che non la vedeva e, nemmeno a dirlo, gli era mancata da morire. Era incredibile come fosse diventata fondamentale per lui, nel giro di così poco tempo.
«Sei agitato?» Liam fece capolino nella sua stanza, vestito di tutto punto e si sedette sul letto.
«Nh.» mugugnò Zayn, senza sapere bene cosa rispondere. Alla fine, non aveva detto a nessuno del messaggio che era riuscito a sbirciare, consapevole che i ragazzi l’avrebbero rimproverato per aver ficcanasato in faccende che non lo riguardavano affatto. Il problema, però, era che Lottie ormai era anche affar suo, perciò che loro fossero d’accordo o no, lui era certo di aver fatto bene.
E, comunque, ancora voleva sapere cosa Lottie aveva sotto controllo. Era impensabile che fosse in grado di gestire una situazione così complicata.
Non perché fosse stupida, anzi. Il problema era che Lottie aveva la leggera tendenza a parlare prima di pensare. O, peggio ancora, prima agiva, poi parlava e, infine – ma solo se c’era tempo a sufficienza – pensava.
«Vedrai che andrà tutto bene.» provò a rassicurarlo Liam, senza ottenere un granché. In effetti, c’era davvero poco da rassicurare.
Nemmeno lui si sentiva tanto tranquillo all’idea di conoscere l’accanita Tiffany. Certo, dubitava che Danielle le avrebbe permesso di avvicinarsi o di valicare certi confini, ma in ogni caso era meglio che si preparassero, tutti quanti, ad ogni eventualità.
«Si, certo.» replicò Zayn, sarcastico. Dopo aver infilato per bene la camicia nei pantaloni, si ritenne pronto. Seguì Liam fino al salotto, dove i ragazzi si erano riuniti per discutere gli ultimi dettagli.
Danielle ed Eleanor erano arrivate da poco e sedevano entrambe sul divano, con espressioni scocciate.
La prima, avvolta in un tubino color vinaccia, aveva la braccia incrociate. Rivolse al fidanzato un’occhiata in tralice.
«Non capisco perché volete costringere Lottie a questa messa in scena. D’accordo, Tiffany è una vostra fan e come vi pare, ma tutto questo mi sembra esagerato.» commentò, nervosa.
Eleanor, vestita di nero e bianco, annuì concorde.
«Lottie impazzirà, per fingere di stare al gioco. Non è giusto.» infierì. Nessuna delle due trovava giusto che Lottie dovesse sopportare tanto solo per poter tenere a freno una sottospecie di esaurita.
Non sarebbe stato tutto più semplice, se l’avessero chiusa in manicomio?
«Sentite, ve l’ho già spiegato.» le interruppe Harry, spazientito. Era tutto il giorno che quelle due scocciavano per quella storia e, ormai, gli stavano saltando i nervi. Possibile che non capissero?
«Se Tiffany vede che Lottie non si trova a suo agio, la smetterà di starle addosso. Ci vuole tanto?» ripeté, per quella che era, probabilmente, la settantesima volta.
«Si, ma…»
«Danielle, Harry ha ragione.» intervenne anche Liam, posando una mano sulla spalla della ragazza.
«E poi si tratta solo di una sera, cosa volete che succeda?» domandò Niall. A suo modesto parere, non c’era affatto bisogno di trasformarla in una questione di stato. Era tutto molto più semplice di come la vedevano: accontentata Tiffany, la storia sarebbe finita e Zayn avrebbe potuto dichiararsi senza incappare in qualche intoppo. Punto.
Zayn, suo malgrado, non poté fare a meno di sorridere, perché ancora una volta erano lì, tutti insieme, per lui. Poteva chiedere amici migliori? Stesso valeva per Lottie, che oltre ai ragazzi, sembrava aver trovato in Eleanor e Danielle due valide alleate.
«Bene, ora che siamo tutti pronti, direi che è meglio andare.» Louis batté le mani con energia, entusiasta come suo solito. In poco tempo, furono fuori di casa, diretti alla discoteca nella quale Harry aveva prenotato.
 
Nonostante tutti loro, almeno una volta, si fossero immaginati questa fantomatica Tiffany, quando se la trovarono davanti non poterono fare a meno di catalogarla nel classico stereotipo della ragazzina viziata e in cerca di attenzioni.
Il suo modo di parlare, di muoversi, perfino di volgere lo sguardo, denotava un egocentrismo fuori da ogni limite.
Lei, Celine e Lottie li aspettavano, come d’accordo, all’entrata sul retro del locale. Harry,che aveva programmato tutto fin nei minimi dettagli, si era assicurato che nessuno potesse incrociarli e, tramite Celine, aveva fatto in modo che Tiffany non si lasciasse sfuggire niente riguardo a quell’uscita.
Si era giustificato dicendo che sarebbe stato scorretto nei confronti delle altre fan, ma la verità era che Celine stessa l’aveva supplicato di tenere quella storia lontana dai media. Non aveva voluto dire perché ed Harry non aveva insistito, anche se il sospetto che centrasse la madre di Lottie non l’aveva abbandonato nemmeno per un istante.
Ma, tornando a Tiffany, tutti loro rimasero a dir poco strabiliati dalla somiglianza con le sorelle Gaillard. Tanto per iniziare, erano tutte e tre bionde, anche se di tonalità diverse. Lottie aveva i capelli di un caldo color miele, mentre Tiffany e Celine li avevano di un eccentrico biondo platino.
Zayn non poté fare a meno di ridacchiare quando individuò le extension rosa di Tiffany, così tanto odiate e prese in giro da Lottie.
Non che fossero così tanto brutte, ma accostate al mini abito rosa shocking e alle scarpe dello stesso colore, erano davvero terribili. Per non parlare, poi, di come accidenti si era truccata Tiffany: sembrava che il rosa fosse l’unico colore esistente per lei.
Lì accanto, Celine faceva la sua splendida figura avvolta in un abito monospalla di un sofisticato color corallo. Aveva raccolto i capelli in un elaborato chignon e l’unico trucco che si era concessa era un rossetto rosso acceso che risaltava incredibilmente sulla sua carnagione chiara.
Ma l’attenzione di Zayn era tutta per Lottie, che teneva le braccia incrociate e lo sguardo basso, evidentemente stizzita.
Era palese che avrebbe preferito trovarsi da tutt’altra parte, considerato che non si azzardava a guardare Tiffany nemmeno per sbaglio. L’astio che provava in quel momento raggiunse Zayn come un’ondata.
Si ritrovò a sorridere, perché, per quanto si impegnasse, Lottie non sarebbe mai stata un’ottima attrice.
Quando i loro sguardi si incontrarono, le fece un occhiolino complice, che ebbe lo straordinario potere di farla sorridere. Dio, quanto gli piaceva vederla sorridere.
Il primo a farsi avanti fu Harry, che si avvicinò immediatamente a Tiffany.
«Finalmente, non vedevamo l’ora di conoscerti.» mormorò, sforzandosi di essere convincente. E, se Lottie era una pessima attrice, per Harry valeva l’esatto contrario, perché Tiffany ci cascò in pieno. Le sue guance si colorarono di rosso e sul suo volto si aprì un sorriso estasiato.
Una volta certo di essersi guadagnato la sua totale attenzione, Harry prese Tiffany sottobraccio e la condusse verso l’interno del locale, assicurandosi che tutti gli altri li stessero seguendo.
Zayn ringraziò mentalmente Harry, ripromettendosi che non avrebbe mai più dubitato della sua intelligenza, poi afferrò Lottie per mano e la trattenne il tanto necessario affinché si trovassero entrambi a chiudere la fila.
«Sei bellissima.» si complimentò. Lottie sbuffò e arrossì lievemente.
«Non dire stronzate, sembro una deficiente.» ringhiò, stringendo con rabbia il tessuto azzurro cielo del vestito che indossava. Era lungo e scendeva dolcemente fino a terra, coprendo completamente i piedi.
«E allora sei una gran bella deficiente.» ribatté Zayn, divertito. Lottie ridacchiò, ancora un po’ rossa in viso, poi lo trattenne per un braccio e sghignazzò.
«Guarda un po’ qui.» disse, sollevando il lembo inferiore del vestito. Zayn, che aveva dato per scontato che indossasse delle scarpe col tacco o, per lo meno, delle ballerine, strabuzzò gli occhi quando riconobbe i soliti anfibi.
«Sei allucinante.» rise, circondandole le spalle con un braccio.
«Spero proprio che se ne accorga.» cinguettò Lottie con aria innocente. Zayn rise ancora, salvo poi adombrarsi quando gli tornò alla mente il messaggio.
«Senti, Lottie, cosa significa che»
«Zayn, amore!» la voce acuta di Tiffany interruppe la domanda di Zayn. Lottie borbottò un “non la reggo, vado dalle ragazze” e si allontanò, lasciando Zayn in balia della sua fan più accanita.
Quando individuò Eleanor e Danielle sedute sul divanetto insieme a sua sorella, si affrettò a raggiungerle. Si sedette, imbronciata più che mai e con l’umore a terra.
«Minchia, quanto non la sopporto.» esordì, facendo ridacchiare sua sorella.
«Si tratta solo di un paio d’ore, Lottie. Poi, se tutto andrà secondo i piani, tu e Zayn avrete un po’ di tempo per stare da soli.»
«Piantala di prendere per il culo, Cel. Io e Zayn siamo solo ottimi amici.»
«Si, come no. È così evidente.» proclamarono Danielle ed Eleanor, in perfetto sincrono. Lottie masticò qualche parolaccia tra i denti, poi sbuffò.
«Che rottura di palle, che siete.»
«Che dolce, sei diventata tutta rossa.» rise Celine.
«Al diavolo, vado a prendere qualcosa da bere, che è meglio.»
Intanto, Zayn era alle prese con Tiffany e, ad ogni secondo che passava, sentiva la voglia di suicidarsi accrescere dentro di lui come un fiume in piena.
Tiffany aveva occupato i primi venti minuti a tessere le lodi della sua parrucchiera, che quella sera aveva davvero superato sé stessa, ed ora si era lanciata in un entusiasmante monologo sulla sua migliore amica.
«Colette è un po’ stupida, ma per lo meno è fedele. A scuola mi porta sempre la borsa e non sbaglia quasi mai i compiti. E poi si prende sempre la colpa anche quando non ce l’ha. Non ti sembra fantastico, Zayn caro?»
«Mi sembra incredibile.» replicò Zayn, sull’orlo di un collasso. Intanto, con lo sguardo cercava Lottie, tanto per assicurarsi che non stesse combinando niente di strano.
Quando la vide seduta davanti al bancone – era incredibile come spiccava, vestita d’azzurro – assottigliò un po’ lo sguardo. Perfetto, ci mancava solo che cominciasse a bere come un’alcolizzata e poi quella sarebbe stata, senza ombra di dubbio la serata più bella della sua vita.
«E poi Charlotte mi ha detto che sono una stupida oca senza cervello.» Tiffany, intanto, era andata avanti con il suo blaterare insensato senza che Zayn capisse come accidenti aveva fatto a passare da Colette a Lottie con così tanta facilità.
«Che errore imperdonabile.» mormorò, passandosi una mano sulla fronte. Gli stava per scoppiare la testa, quello era certo. Così come era certo del fatto che se qualcuno dei ragazzi non gli avesse dato il cambio, sarebbe impazzito a breve.
Per sua fortuna, circa mezz’ora dopo – mezz’ora in cui i cocktail bevuti da Lottie erano saliti a quota cinque – Harry e Louis corsero in suo aiuto, come dei bravi aiutanti.
«Ehi, dolcezza, posso avere questo ballo?» così dicendo, Harry trascinò Tiffany in pista, dando a Zayn un po’ di sollievo.
Che non durò a lungo.
Louis infatti sembrava piuttosto preoccupato e continuava a guardarsi intorno con aria nervosa.
«Che succede, adesso?» domandò Zayn, pronto a sopportare ogni eventualità.
«Be’, le cose non stanno andando come previsto, purtroppo.» commentò, con aria grave.
«Perché?»
«Lottie potrebbe aver bevuto un po’ troppo. Pare che l’alcool non abbia un bell’effetto su di lei, così ora – oltre a ballare con chiunque le capiti a tiro – ha deciso di andare a strappare le extension a Tiffany. Danielle, Celine ed El la stanno tenendo occupata.» spiegò velocemente. Zayn sbuffò, poi alzò gli occhi al cielo.
«Idea geniale, quella di Harry. Andiamo in discoteca, tanto io sono un genio.» borbottò, prima di chiedere a Louis le chiavi della macchina.
«Ed ora che fai?»
«Cosa vuoi che faccia? Vado a prendere Lottie e la porto a casa. Fatemi il piacere di tenere quella psicopatica occupata, grazie.» rispose, avviandosi verso il centro della pista dove Lottie era impegnata a ballare come una pazza.
«Zayn!» cinguettò, quando lo vide. «Balliamo insieme, dai! Ti ho già detto che stasera sei bellissimo? Ma proprio tanto! Tanto, tanto, taaaaanto…» blaterò, prendendolo per mano e attirandolo a sé.
Zayn rimase serio, si scostò dall’abbraccio di Lottie e, tenendola per mano, la trascinò verso l’uscita.
«Dove mi stai portando?» farfugliò lei, confusa.
«A casa.»
«Tua?»
«Si.»
«E perché?»
«Perché sei ubriaca, Lottie.»
Alla parola ubriaca, Lottie scoppiò a ridere come se avesse appena sentito la cosa più divertente del mondo.
«Sai, non te l’ho mai detto, ma io ti voglio davvero tanto bene!» trillò, sempre più allegra.
«Solo che tu non ne vuoi a me.» proseguì poi, improvvisamente triste.
«Non dire assurdità, certo che ti voglio bene.»
«Davvero?»
«Si.»
«Mi vorresti bene anche se vivessi in Francia?» domandò poi.
«Cosa centra questo?»
«Lo sapevo io, che preferivi Tiffany.»
«Piantala, non è vero.»
«Davvero parlo come uno scaricatore di porto?»
«Ogni tanto.»
«Cazzo, mi sa che hai ragione.»
«Ti và se facciamo un gioco?» propose Zayn, infine. Era sull’orlo di un esaurimento nervoso e Lottie continuava a passare da un argomento all’altro con una velocità che gli dava il mal di testa.
«Si, giochiamo!» esultò Lottie, al settimo cielo.
«Conta fino a che non arriviamo a casa, voglio vedere quanto ci mettiamo.»
Lottie annuì, concentrata. Poi cominciò a contare ma, arrivata a ventisette si addormentò. Zayn sospirò, tornando a concentrarsi sulla guida.
Perfetto, che serata del cazzo.
 
 
***
 
 
No, non è un allucinazione, ve lo giuro. Sono proprio io, e questo è il capitolo nuovo.
Che ne pensate?
A me non dispiace, se devo dire la verità. Anzi, pensavo che sarebbe uscito peggio, visto che ero completamente bloccata nella stesura della storia. Avevo tutto in mente, ma non ce la facevo a scrivere, poi oggi, mentre cambiavo lo smalto è tornata l’ispirazione.
Okay, probabilmente sarete un po’ deluse, perché vi aspettavate la realizzazione diabolica dell’idea di Harry.
Ovviamente le cose non vanno mai secondo i piani, e questa volta non fa eccezione. Ecco, finalmente avete conosciuto Tiffany un po’ più da vicino, che ve ne pare? Io la prenderei a sprangate.
Niente, spero che recensirete in tante, perché ci tengo davvero a sapere la vostra opinione, perciò non siate timide.
Vi ricordo che il banner abgsfaskfl è opera di extraordinharry e vi ringrazio per aver recensito lo scorso capitolo e per essere così numerose nel seguire-ricordare-preferire la storia.
Ora che mi sono “sbloccata” credo che gli aggiornamenti procederanno un po’ più in fretta.
L’ultima cosa, poi vi lascio in pace: se volete seguirmi su Twitter, sono @FTheOnlyWay
 
Vi adoro,
Fede.
   
 
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