Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Yukiko_Suzuki    19/09/2012    3 recensioni
Ok... anche il titolo mi deprime ma non sapevo come intitolarlo! ^^"
"Sul Pianeta Terra, il confine tra la realtà e la magia può essere visto solo da quest’ultima".
Un conflitto si sta per abbattere sulla Terra e due regni stanno per entrare in guerra, forse due persone possono impedire che ciò accada, qualcuno come i due principi dei due regni... chissà se riusciranno a salvare le loro terre?
[Yusei x Aki]
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Regno del Sole  ore 6:45 p.m.
Le ragazze erano tornate al palazzo e per loro fortuna nessuno si era accorto della loro assenza, a parte uno che si stava maledicendo mentalmente mentre si dirigeva dalla principessa.
-“Principessa Aki…”-
-“Posso fare qualcosa per te, Tydus?”- chiese la ragazza.
-“E’ fortunata, nessuno ha notato la sua assenza eccetto il sottoscritto…”-
-“Oh… ehm… Scusa Tydus, ma volevo farmi un giretto!”- disse facendo un faccino dolce, a cui Tydus per poco non arrossì.
-“Ma Principessa… se le accade qualcosa, mi prenderò responsabilità, in fin dei conti sono la sua guardia del corpo”-
-“Ehm… sì però… Dai, questa è solo l’ultima volta ok?”- disse con gli occhi da cucciolo.
-“E sia…”- rispose imbarazzato e distogliendo lo sguardo da lei, leggermente rosso in viso.
-“Grazie, grazie, grazie”- disse sorridendo e correndo via.
L’uomo pensò che se continuasse ad arrossire era perché si era innamorato della Principessa eppure doveva anche farci un doppiogioco, farle credere di essere dalla sua parte quando invece era contro. Era un ordine di Sayer e non poteva disubbidire nonostante fosse leggermente contrario, ma quello che diceva il suo superiore doveva farlo e basta.
Intanto, la ragazza si stava dirigendo da Luna per dirle qualcosa.
-“Luna, dobbiamo tornare lì, voglio rincontrare Yusei!”-
-“Ma Aki! Ho sentito che Tydus se n’è accorto! E comunque non ti preoccupare io e Leo abbiamo ingaggiato un messaggero!”- disse facendo l’occhiolino.
Luna mostrò alla principessa un piccolo e tenero animale, era una piccola volpe dal manto castano con una macchia sulla punta della coda color crema ed era talmente piccolo da sembrare un topolino visto da lontano; Aveva teneri occhietti neri e una pelliccia morbida come lana, cotone e seta messi assieme.
-“Che piccolo!”- disse Aki prendendolo tra le mani delicatamente.
-“Si chiama Foxy, è venuto Leo a mostrarmelo, ha detto che sarà lui a consegnare i nostri messaggi a loro”-
-“Bene, così non dovremo essere obbligate ad andare fino a quella montagna”-

Regno della Luna  ore 8:00 p.m.
Yusei era appena tornato da una riunione con i ministri ed era sollevato che fosse durata poco, non sopportava tutti i ricevimenti, ma era costretto dato che servivano comunque per il bene del regno e del popolo. Ormai era ormai sera inoltrata e si vedeva la luce della luna splendere un po’ meno forte, il principe si avviò verso il giardino e si godé lo spettacolo delle sue rose della neve e della notte. Si avvicinò e accarezzò una rosa della notte, tra i due generi era quella che preferiva di più, poi i suoi pensieri si rivolsero ad Aki e la sua mente si riempì di un luminoso ricordo. Pensò al suo sorriso, dolce e sincero allo stesso tempo, ai suoi occhi, color nocciola, al suo corpo perfetto e al suo carattere. Ne aveva incontrate molte di ragazze della sua età, figlie di nobili, ma lei era la prima in cui aveva trovato un qualcosa di diverso.
Continuò a pensare a lei con un sorriso stampato in volto finché non fece un fischio; per un attimo tutto sembrò tranquillo, poi un ruggito ruppe il silenzio e dal cielo un maestoso drago argenteo e luminoso volava in picchiata verso il giardino. La creatura si fermò prima di toccare terra e atterrò piano sul prato di rose mentre Yusei gli si avvicinava per accarezzargli delicatamente il muso.
-“Come va, Stardust Dragon?”- disse sorridendo e continuandolo ad accarezzare.
Il drago rispose con un dolce grugnito mentre Yusei gli salì in groppa e il rettile sbatté le ali per poi alzarsi in volo. Quando acquistarono abbastanza quota, il drago tornò a movimenti abbastanza orizzontali e paralleli al terreno mentre il principe si godeva il panorama del suo regno. Si ricordava quando, da piccolo, quei giri li faceva con sua madre o con suo padre e con entrambi si divertiva, aveva nostalgia di quei momenti che non avrebbe più avuto.
Volarono intorno al reame finché non arrivarono al confine segnato dal Monte dell’Eclissi, indugiarono molto prima di avvicinarsi, anzi, Yusei indugiò molto prima di decidere di atterrare lì, non voleva essere assalito dalla voglia di andare da lei. Il ragazzo stette a osservare l’entrata della galleria finché non vide uscire da essa una figura molto famigliare.
-“Leo! Cosa ci fai qui?! Ti ho detto che è pericoloso!”- gli andò in contro Yusei con sguardo di rimprovero dopo aver fatto atterrare il drago.
-“Tranquillo Yusei! Era per un valido motivo!”- rispose mostrandogli una piccola volpe.
-“E questo…?”-
-“Aki è stata scoperta dalla sua guardia del corpo, ma ha sistemato la faccenda e nessuno verrà a saperlo, mentre io e Luna abbiamo escogitato qualcosa con cui potervi ‘parlare’; questo è Foxy! Il nostro piccolo amico che farà da postino tra noi e le ragazze”- disse fiero Leo accarezzando il piccolo essere.
Yusei sorrise ringraziandolo e si complimentò con lui per la grandiosa idea.
-“Ma… Foxy… non corre rischi dentro la grotta?”- chiese.
-“No! E’ un fulmine! E poi è molto furbo, per non farsi vedere dai nemici passa nelle zone buie”-
Il ragazzo accarezzò l’esserino complimentandosi della sua furbizia poi però si accorse di un particolare.
-“Un momento… Aki ha una guardia del corpo?”- disse stranamente con una fitta di gelosia di cui non capiva il motivo.
-“Beh sembra di sì, anche se da poco, penso che sia proprio quando quell’antipatico di Auron è entrato in servitù”-
Se a Leo sembrava una semplice coincidenza per il Principe non l’era, non pensava che fosse solo una casualità che nello stesso tempo due servi nuovi erano entrati nella servitù di entrambi i regni; i suoi sospetti cominciavano a essere fondati. Auron e quella guardia del corpo di Aki potevano essere infiltrati e membri del movimento ribelle di cui tanto sospettava.
-“Yusei a che pensi?”-
-“Eh? Ah, no niente… torniamo a casa?”-
-“Ok!”-
Yusei e Leo tornarono a palazzo con Stardust Dragon, ma il ragazzo, appena arrivato, venne immediatamente avvertito di un’altra riunione con i ministri così dovette lasciare il suo piccolo amico e il suo drago per dirigersi nella sala sbuffando scocciato; le odiava proprio queste cose.
Dal canto suo, il bambino era abituato a doversi separare dal Principe in questo modo, in fondo era suo dovere e lui non poteva fare altro che accettarlo; portò il drago nel giardino per poi giocarci un po’, poi lo lasciò andare. Sospirò, si annoiava come al solito e li a palazzo non c’erano bambini al di fuori di lui, se non fosse per Yusei si sarebbe sentito solo e la cosa lo rendeva triste.
La riunione durò troppo per il ragazzo, erano passate ormai due ore e mezza e quel parlare e cinguettare dei ministri lo stava stressando così ricorse a un’infallibile metodo per salvarsi da quell’agonia. Cominciò ad assumere unaria stanca, portò le mani a massaggiarsi le tempie e sospirò pesantemente fino a quando uno dei ministri se ne accorse.
-“Principe si sente bene?”-
-“Sì, non preoccupatevi…”-fece un altro sospiro -“Sono solo un po’ stanco”-
-“Forse ha lavorato troppo, dovrebbe concedersi una pausa, se vuole, continuiamo noi e poi le riferiremo quanto avremo deciso”-
-“Vi ringrazio per le vostre preoccupazioni, ma posso farcela”-
Le persone di fronte a lui insistettero così finse di non avere altra scelta, abbandonò la sala con un sorriso furbetto sul volto e andò a cercare Leo, gli dispiaceva lasciarlo solo ogni volta. Lo trovò nel giardino delle rose, si avvicinò a lui inginocchiandosi e accarezzò la testa chiedendogli se stava bene. Il bambino gli si rivolse con un sorriso dicendo se avesse finito e lui disse di si poi arrivò una guardia a informarlo di una cosa.
-“Scusi il disturbo Principe, ma i ministri le sono grati di quanto stia facendo per il regno e sono ammirati delle sue capacità di guidare un regno da solo e hanno pensato di concederle un giorno di riposo senza impegni né altro”-
-“Ma veramente io…”-
-“Così hanno detto i ministri, ultimamente lei appare molto stanco e stressato così hanno pensato di darle un po’ di riposo”-
La guardia se ne andò lasciando sbigottiti sia il ragazzo sia il bambino, prima d’oggi il Consiglio dei Ministri non aveva mai fatto una cosa del genere e ciò lasciava un po’ stupiti i due.
-“Che strano… non l’avevano mai fatto…”-
-“Già, però non lo trovi vantaggioso? Finalmente sei libero tutto il giorno! Quindi…”- Leo stava facendo gli occhi dolci.
-“Ok, ok ho capito cosa vuoi, dov’è Foxy?”-
-“Qui!”- esclamò il bambino dalla cui spalla spuntò fuori il musetto del volpino.
Il principe scrisse un messaggio e lo mise nel collare dell’animaletto che subito corse a una velocità inaudita per un essere piccolo come lui verso il Monte dell’Eclissi.

Regno del Sole  ore 10:45 p.m.
Il regno era entrato tra le braccia di Morfeo, ma qualcuno era ancora sveglio. La Principessa non si era ancora addormentata, pensava a qualcuno, quel ragazzo, il Principe del Regno della Luna, Yusei.
Era come se aspettasse qualcosa, come se voleva che accadesse qualcosa d’inaspettato ma bello e così fu.
Si sentì leccare la nuca e delle zampine morbide le si strusciavano contro, si girò nel letto, vide il piccolo Foxy con un messaggio nel collare e una forza sovrannaturale la fece scattare in piedi curiosissima di leggere quello che c’era scritto. Allungò la mano tremolante prendendo piano il bigliettino dal collare, poi sempre con delicatezza da operazione al cuore o cervello, lo aprì e per poco non si mise a urlare dalla felicità. In punta di piedi, percorse il castello finché non arrivò nella stanza dove dormiva Luna, la scosse leggermente per farla svegliare e la bambina rispose con un mugolio.
-“Hmh…che c’è Aki…?”- rispose la piccola con voce da chi è appena svegliato.
-“Dai, alzati, Yusei e Leo ci hanno mandato un messaggio!”- disse a bassa voce per non farsi sentire da altre persone se non Luna.
Al sentire i due nomi, sgranò gli occhi e velocemente si alzò chiedendo cosa dicesse, Aki lesse piano il contenuto del messaggio.

“Alla bellissima Principessa Aki e alla graziosa Luna,
 spero vivamente di non avervi disturbato durante il vostro sonno, ma vorremmo avvisarvi della nostra possibilità d’incontro nel vostro Regno, sempre che sia possibile. Attendiamo una vostra risposta.

 Principe Yusei e Leo.”

Esultarono entrambe, ovviamente in silenzio, scrissero immediatamente una risposta e il biglietto lo misero al collo di Foxy che subito corse via.
Le ragazze uscirono dal castello silenziosamente e presero un cavallo su cui salirono e si diressero verso l’ingresso della galleria che portava all’altro regno.

Regno della Luna   ore 10:55 p.m.
 Yusei e Leo aspettarono l’arrivo della risposta e intanto si erano diretti verso la galleria con Mistral, il cavallo nero di Yusei, la cui particolarità era che la sua criniera era nera con qualche sfumatura di blu.
Aspettarono qualche minuto prima di intravedere una piccola figura avvicinarsi a loro molto velocemente, la riconobbero subito, era Foxy con un messaggio da parte delle ragazze.
-“E’ proprio veloce!”- fu il commento di Yusei.
Leo lo prese tra le mani delicatamente e mostrò al ragazzo che aveva un biglietto sul collare che il principe prese e lesse.

“All’impavido Principe Yusei e all’energico Leo,
non preoccupatevi del disturbo, anzi, siamo davvero felici che voi possiate venire nel nostro Regno, vi attenderemo all’ingresso della galleria. Siate prudenti.

Principessa Aki e Luna.”

-“Fantastico! Andiamo nel Regno del Sole!”- esclamò Leo.
-“Già…”- disse il ragazzo quasi fosse un sospiro mentre la sua mente si riempiva del ricordo del sorriso di quella fanciulla che tanto l’attirava.
Leo lo guardò confuso chiamandolo un attimo e, come risvegliatosi da un sogno, Yusei tornò alla realtà sgranando un attimo gli occhi e spostando lo sguardo sul faccino del bambino.
-“Regno della Luna chiama Yusei! Ehyyyy!”- lo chiamò ancora.
Il Principe si svegliò definitivamente dai suoi pensieri e balbettò qualcosa rassicurando, anche se con scarso successo, Leo che continuava a guardarlo disorientato da quella strana reazione, ma poi se ne dimenticò, per fortuna di Yusei, che lo prese ai fianchi e lo caricò sul cavallo, poi salì anche lui e si avviarono alla volta dell’altro regno.

Regno del Sole  ore 11:05 p.m.
Le ragazze aspettavano davanti all’ingresso, una seduta su una roccia e l’altra sulla cavalla, l’animale si chiamava Melody, alla Principessa il suo nitrire suonava come una melodia, ecco perché l’aveva chiamata con quel nome. Aspettavano con ansia i due ragazzi, ogni tanto si domandavano se fosse successo qualcosa, ma poi pensavano che erano in gamba se la sarebbero sicuramente cavata con i pericoli dentro quel tunnel.
Finalmente sentirono qualcosa proveniente dal passaggio, ma non erano passi, erano ‘passi’ da animale, tipo un cavallo e infatti uno stallone nero con sfumature blu sulla criniera si avvicinava a tutta velocità e pian piano si delinearono le figure di Yusei e Leo. Le due si misero in piedi dai loro posti e aspettarono che si avvicinassero di più, poi, appena i due scesero dal cavallo, le ragazze corsero in contro a loro, Luna abbracciò, quasi soffocandolo, la sua fotocopia versione maschile mentre Aki si avvicinò a Yusei, il quale, dopo aver accarezzato il muso di Mistral, fece un piccolo inchino e fece il baciamano alla principessa. Entrambi non poterono negare che al gesto furono percorsi da un brivido lungo la schiena.
-“E’ bello rivedervi…Principessa Aki…”- sussurrò con una tale dolcezza che pure lui stesso non ne capiva né motivo né origine.
-“Anche per me Principe Yusei”- rispose attratta da quegli occhi blu, freddi come il ghiaccio eppure così magnetici e profondi in cui la ragazza si perdeva.
-“Se non ricordo male, abbiamo detto ‘niente formalismi’”- disse lui piano quasi gli mancasse aria.
-“Giusto”- rispose sorridendo.
Rimasero un po’ a guardarsi negli occhi e a sorridersi come non avevano mai fatto prima. Leo e Luna li osservavano, una aveva gli occhi sognanti, l’altro era totalmente disorientato. La bambina era felice per l’amica, aveva finalmente trovato il ragazzo giusto, ma la sfortuna voleva che fosse proprio il Principe dell’altro Regno e come tutti sapevano, Regno della Luna e Regno del Sole non andavano molto d’accordo tra di loro, però i principi attuali si erano incontrati e questo era un avvenimento che non si poteva trascurare.
Leo rivolse un attimo lo sguardo verso il sole arancione, ma si pentì subito del gesto, infatti, si ritrovò a chiudere gli occhi e girarsi da un’altra parte come se la stella lo avesse accecato.
-“Ah! C’è troppa luce!”- esclamò cercando di riprendersi.
Yusei si girò un attimo e dovette socchiudere gli occhi e mettersi una mano davanti.
-“Non siamo abituati a così tanta luce, Leo, è normale che ti dia fastidio”-
Yusei prese da alcune borse appese sulla sella del cavallo degli occhiali neri e li porse al piccolo amico che li prese e li indossò. Luna chiese cosa fossero e il ragazzo rispose che appartenevano agli umani e si chiamavano “occhiali da sole” proprio per proteggersi gli occhi dalla troppa luminosità o per i raggi ultravioletti o semplicemente per moda.
Il bambino rivolse lo sguardo al sole e sorrise esclamando che riusciva a vederci anche senza bisogno di coprirsi, Yusei cercava di abituarsi senza usarli, anche se gli era un po’ difficile.
Cominciarono il”tour” del Regno del Sole, ma a differenza dell’altra volta nel Regno Lunare, stavolta avevano più tempo per godersi quei momenti insieme, i bambini giocavano beatamente tra di loro su Melody, andavano molto d’accordo, mentre i due principi, in sella a Mistral, parlavano come se fossero amici da chissà quanto tempo, erano in completa sintonia, ma il ragazzo sembrava ancora dare cenno della sua freddezza.
-“Ehm… Yusei…”- cominciò la ragazza abbassando un attimo lo sguardo mentre lui la guardava aspettando il continuo della frase.
-“La domanda dell’altra volta…Quella un po’… diretta…”- continuò.
Il Principe si ricordò subito di quella domanda forse un pochino diretta, ma probabilmente la ragazza aveva i suoi motivi.
-“Ecco io…Non volevo essere così…Esplicita…E’ che… io voglio un mondo di bene ai miei genitori…e pensare che qualcuno li abbia persi…m’induce a pensare che quella persona possa aver dimenticato come si ama…ecco…”- balbettò incerto se stesse dire questa cosa fosse sì o no una buona idea.
Lui le sorrise dicendole che non faceva niente e che in qualche modo la capiva, anche lui amava i suoi genitori e lo avrebbe fatto fino alla fine dei suoi giorni. Anche lei sorrise essendosi tolta il peso della domanda troppo diretta e continuarono a parlare mentre i piccoli stavano davanti a loro intenti a rincorrersi.
Arrivarono nei pressi di un fiume dall’acqua cristallina all’interno di una foresta verde, era un paesaggio naturale, dove l’uomo poteva stare in completa sintonia con la natura, la fauna e la flora. Andando più avanti si presentava un paesaggio sempre più roccioso ma non troppo e il dislivello del terreno creava delle piccole cascate che combinate con la luce del Sole, creavano piccoli arcobaleni che davano un’atmosfera magica.
-“Questa è la Foresta degli Arcobaleni”- spiegò Aki.
Disse che si chiamava così proprio per via degli arcobaleni che si creavano e che non sparivano mai e che secondo una leggenda, lì, gli ultimi Eredi destinati al trono del Regno dei Sogni si fossero dichiarati il loro amore eterno poco prima che le insorgenze del popolo non li divise dal loro destino infranto.
I ragazzi del Regno Lunare erano affascinati da quello spettacolo di madre natura e non staccavano gli occhi di dosso dalle cascate e dagli arcobaleni che si formavano di continuo. Era come se essi, appena ne spariva uno, dovevano subito farne ricomparire un altro per mantenere l’equilibrio di quel luogo.
Yusei si avvicinò alle rive del fiume e assaggiò l’acqua di cui rimase stupito per la sensazione di purezza che c’era nel liquido. Si fece sfuggire un Che buona… dalla bocca e, sotto il sorriso di Aki, non esitò a chiamare Mistral e Leo per far assaggiare loro quell’acqua.
-“Wow! E’ buonissima!”- esclamò il bambino prendendone un altro sorso con le mani, a momenti buttava direttamente la faccia dentro al fiume, ma poi andò verso Luna e iniziarono a giocare, quei due non si stancavano mai.
Aki si sedette vicino al letto del fiume e alle piccole cascate e Yusei si mise affianco a lei.
 La conversazione cominciò parlando del più e del meno, ma poi cadde sul personale.
-“Ehm…Yusei…sei già promesso sposo a…qualcuno…?”- balbettò.
-“No per fortuna…Sono io che decido quando e con chi mi sposo, tu invece?”-
-“Uff…Anch’io vorrei avere la possibilità di scegliere…quelli che mi propone mio padre sono tutti interessati al potere alla ricchezza…non ce n’è nemmeno uno di normale”- disse seccata pensando.
-“Quindi sei già…?”-
-“Promessa sposa? Secondo mio padre lo sono, ma non mi sposerò mai con un uomo che non amo! Fosse anche povero ma devo amarlo”- disse con orgoglio.
Yusei sorrise ancora, era proprio diversa dalle altre nobili che lui aveva incontrato alle poche manifestazioni che si svolgevano nel suo castello. Lei gli chiese se c’era qualcosa che non andava poiché continuava a fissarla.
-“Sei…come dire…Rispetto alle altre ragazze nobili, sei diversa, hai un modo tutto tuo cioè… voglio dire…”- per la prima volta non sapeva esprimersi correttamente.
-“Fammi indovinare…Le altre sono tutte oche, bambole e fissate con i pettegolezzi?”- disse con una tranquillità del tutto naturale, odiava quelle…ochette.
-“Vedo che anche tu hai certe persone a corte…”-
-“Uff…Quelle là mi snobbano dicendomi di essere la principessa meno principesca che sia mai esistita”- sbuffò quasi come una bambina.
Quanto si sbagliano… si disse il ragazzo e le rispose che lui la pensava diversamente, ricevendo un’occhiata confusa da lei.
-“Onestamente penso che tu sia la principessa più bella e aggraziata che abbia mai incontrato”- disse con punta d’imbarazzo.
Lei non poté fare a meno di arrossire, cosa che le risultò molto strana, molti ragazzi le facevano dei complimenti, ma stranamente lui faceva un certo effetto. Sorrise, ma uno “Splash” interruppe i due.
Videro Luna ridere a crepapelle e Leo spuntare dall’acqua del fiume e mormorare qualcosa del tipo “accidenti”, “ops” ecc… Yusei si alzò e lo aiutò a tornare su terra ferma chiedendogli cosa fosse successo; il bambino, bagnato fradicio e gocciolante, rispose che era inciampato su un sasso e che aveva fatto un volo talmente lungo che si era ritrovato in acqua. Il ragazzo sospirò notando che effettivamente, il bambino aveva una piccola ferita sulla caviglia, probabilmente dovuto al sasso su cui era inciampato, da cui usciva sangue e non aveva intenzione di coagulare. Lavò un attimo il taglietto e ci mise su un cerotto poi il piccolo tornò a giocare mentre il Principe gli urlava di fare attenzione.
Aki si riavvicinò a lui chiedendogli se voleva molto bene a Leo.
-“Si…è uno dei pochi che considero come famigliari”-
-“Come uno dei pochi?”-
Il ragazzo si mise a raccontare un po’ del grosso cambiamento che ebbe dopo la morte dei suoi genitori, ammise di esser diventato freddo e diffidente con qualsiasi persona tranne due, il suo piccolo amico e il cuoco, nonché padre adottivo del bambino. Lei lo ascoltava in silenzio capendo di non poter mai essere in grado di comprendere quello che aveva provato lui in quei duri momenti, però la cosa che non aveva notato molto era quella freddezza di cui parlava, si era sempre mostrato gentile e mai distante.
-“Però…né con me né con Luna ti comporti freddamente…”- pensò a voce alta lei.
Yusei arrossì involontariamente e per motivi a lui ignoti rispondendo che non sapeva, non capiva perché con loro era così.
Purtroppo quel momento di serenità tra i due venne per l’ennesima volta interrotta, ma stavolta era qualcosa di un po’ più grave. Non sapevano che per tutto il tempo erano stati spiati da una certa persona che li osservava con rabbia e gelosia, specialmente guardava male il ragazzo, si diceva mentalmente che la Principessa era sua e di nessun altro. Era da un po’ che continuava a spiarli, ma poi si era stancato e aveva deciso di farla pagare a quel principe da quattro soldi.
Yusei, con il suo intuito, avvertì l’imminente pericolo e si alzò immediatamente. Lei è mia! Sentì urlare alle sue spalle prima di sfoderare la spada, girarsi e parare il colpo che stava per subire portando l’arma poco sopra la sua testa potendo vedere chi l’aveva attaccato. Era un uomo con un mantello il cui cappuccio gli ricopriva il volto non potendo vederlo in faccia, cosa che trovò strana dopo quell’affermazione su Aki, ma cercò di perdersi nei suoi pensieri il meno possibile e concentrarsi, piuttosto, sul combattimento, quello strano tipo non gli dava tregua.
Dal canto suo, Aki si era subito allontanata dai due combattenti per non creare fastidi e andò dritta dai bambini che appena sentirono quell’urlo, smisero immediatamente di giocare osservando la scena. La ragazza era preoccupata per il suo amico, il suo sfidante colpiva forte e il Principe non voleva far del male a un suddito che poi non era neanche del suo regno, forse. Il silenzio della notte era riempito dal rumore di spade che si colpivano a vicenda, i due sfidanti si guardavano, il ragazzo era quasi confuso non capendo il motivo di quell’attacco improvviso, mentre l’incappucciato lo guardava malissimo, anche se non si vedeva perché il suo volto non era proprio visibile, ma il giovane erede lunare si sentiva addosso uno sguardo pesante e minaccioso.
Yusei si difendeva a stento, fu costretto a contrattaccare, cosa che però non gli venne difficile, parò un paio di colpi per poi fare affondi, botte e risposte fino a ferirlo leggermente al braccio e disarmarlo. L’uomo indietreggiò seccato, sussurrando qualcosa a se stesso e poi correndo via dalla parte opposta rispetto al Principe sparendo nella vegetazione.
Sospirò mentre era raggiunto dai suoi amici che gli chiedevano se stava bene.
-“Yusei stai bene?”-
-“Tranquilli non mi sono fatto niente”-
In qualche modo, la sua mente riuscì a trovare qualche dubbio su quello sconosciuto, il suo stile di combattimento gli ricordava qualcosa o, per meglio dire, qualcuno che aveva conosciuto in passato, ma di cui non aveva più ricordo.

*Angolo Autrice*
Ehm.... Saaaalve a tutti... Mi ripresento dopo chissà quanto tempo dall'ultimo capitolo di questa ff
>.<  chiedo perdono! Susate il mio ritardo!
Spero che il capitolo vi piaccia!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito

Yukiko_Suzuki 

   
 
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