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Autore: federicaMalik    19/09/2012    31 recensioni
Questa storia sarà assoggettata a REVISIONE
Holly: Una rossa che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto da Zayn Malik.
Chi era Malik?
Semplice, il classico puttaniere che crede di potersi portare a letto qualsiasi ragazza.
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Zayn l'aveva capito che lei era diversa, e per questo la desiderava più di qualsiasi altra cosa in quel momento. Non era più una semplice sfida contro quella rossa che tanto le somigliava, sicura, spavalda, arrogante..
No, questa volta il ragazzo più ambito della scuola aveva perso la testa per qualcuno che forse, non se lo filava di striscio (?)
_
Autrice: Ciao bellizzimi :3
Ecco la mia Fan Fiction, abbiate pietà faccio schifo nelle presentazioni D:
Comunque spero che leggerete almeno i primi capitoli, poi se vi intriga continuate ;33
Non so più che dì D:
Vabbè a parte, Holly e Zayn, ci saranno altre coppie :3
Ora vado, perchè ho esaurito le 200 parole a disposizione C:
SCIAO BELLI ^^
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2

Entrai in classe qualche minuto prima del suono della campana, cercando un pò di tranquillità. Ero letteralmente scappata di casa, Eleonor continuava, dal pomeriggio precedente, a raccontarmi di un certo ragazzo dagli occhi bellissimi di nome Louis, che aveva scontrato per caso prima di entrare in classe. Aveva illustrato, in un lunghissimo epilogo, tutte le emozioni e sensazioni che, quel ragazzo, con un semplice sorriso, le aveva regalato. Ascoltando disgustata il suo monologo ero arrivata a credere che il suo cervello si fosse preso una bella vacanza alla Hawaii, perchè è semplicemente impossibile innamorarsi di un ragazzo con cui hai scambiato al massimo 2-3 frasi. Io non credevo ai colpi di fulmine, perchè semplicemente le persone non sono mai come si vede dall'apparenza, molte volte  i soggetti peggiori si nascondono dietro a visi angelici. Quest' ultimo pensiero mi aveva fatto ricordare di quel ragazzo con la pelle ambrata del giorno prima, io li conoscevo quelli come lui, tutti dannatamente belli e tutti estremamente pieni di se, egocentrici, egoisti, puttanieri, insopportabili, montati e bellissimi. Perchè si, anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce, quel ragazzo era decisamente meraviglioso, la natura con lui era stata più che gentile: aveva una pelle ambrata, una cresta nera e un fisico perfetto, ma la cosa che mi colpiva di più erano i suoi occhi, pozzi profondi, osservandoli ti ci perdi. Già da subito, appena entrato in classe l'avevo visto splendido, ma poi si era rivolto a me con quel tono, e con quel sorriso strafottente, facendomi scordare, definitivamente, della sua bellezza. Mi risvegliai dai miei pensieri quando qualcuno, molto bruscamente, si era seduto vicino a me nel banco, senza spostare lo sguardo dalla finestra dissi sarcastica: " non avrai mica scordato la finezza sul comodino, stamattina". Sentii una risata leggera e spenzierata rimbombarmi nelle orecchie, girai il capo, quanto bastava, per ritrovarmi davanti una marea di ricci e due occhioni verdi che mi scrutavano divertiti, ma erano tutti belli i ragazzi di quella scuola? Se lo avrei saputo, mi sarei trasferita prima a Londra. Lascia sfogare i miei pensieri per pochi secondi  poi mi concentrai sul riccio, che d'un tratto era diventato serio, e mi guardava attentamente. Alla fine della sua radiografia esclamò fiero "Però sei proprio una gran strafiga." continuava a guardarmi, aspettando provabilmente un " grazie" con il tono emozionato e eccitato, ma dopo che io assimilai la sua affermazione alzai entrambe le sopracciglia e sbuffai, tornando a guardare la finestra. "Hey, non sarai mica allergica ai complimenti, non è questa la reazione giusta". Ero decisa a non rispondere alla sua affermazione, ma nello stesso secondo in cui l'aveva detta, mi era venuta in mente una risposta azzardata, fin troppo per quel momento, e sarebbe stato stupido rimanere in silenzio. Quindi mi girai verso di lui e dissi cauta con un sorrisino sulle labbra " non è la reazione quella sbagliata, ma la ragazza", lui mi fissava, provabilmentente non aveva afferrato il senso delle mie parole, e il suo sguardo mi invitò a continuare, presi un sospiro e conclusi " se volevi una reazione da ragazzina alle prime armi alle prese con crisi ormonali, beh ai sbagliato persona, quindi in questo caso non ho sbagliato io a reagire, ma tu a scegliere con cui attaccare bottone." conclusi quella frase estremamente fieri di me. Lui, che dopo la mia spiegazione aveva afferrato il concetto, si affrettò a rendersi meno odievole " Ok ok, tranquilla, dicevo solo che ti trovo molto carina, ma non ti scaldare. Non proverò ad attaccare bottone con te" rise e mi fece l'occhiolino e anch'io, finalmente, mi concessi una risata mentre la campanella suonava, quel riccio, dopotutto, mi stava simpatico.

Pov's Eleonor

La quinta ora stava per finire e io ancora non avevo incrociato, per tutta la mattina lo sguardo incantevole del mio angelo. Ovvero non avevo ancora visto Louis. Mi sentivo disperata, ero stata completamente rapita da quel blu oceano e da quel sorriso perfetto, Holly diceva che ero la solita esagerata, ma se solo lei lo avrebbe visto, avrebbe capito quanto, quel ragazzo fosse perfetto. La professoressa aveva appena finito di spiegare e stava ponendo delle domande. Io alzai la mano, e appena la vide alla mia prof si illuminarono gli occhi, ma io , che non avevo seguito nemmeno una parola della lezione, troppo distratta da Louis, volevo solo chiedergli di andare in bagno, e quella sconfitta e dispiaciuta mi mandò. Entrai nel bagno, solo per sciaquarmi il viso e sistemarmi la matita. Quando avevo quasi finito, sentii delle voci provenire da una delle cabine del bagno.
"Dai Louis altri cinque minuti e andiamo" la voce apparteneva, senza dubbio, ad una ragazza. " No. dai è seriamente tardi" appena sentii quella voce, ebbi un stretta allo stomaco, e un nodo in gola mi impediva quasi di respirare. Il ragazzo di nome Louis, era Louis, il mio... Non finii di formulare il mio pensiero che un Louis spettinato e con la camicia aperta stava uscendo dalla terza cabina, seguito a ruota da una bionda alta un metro e un tappo, tutta tette in silicone e culo. Io ero lì, guardavo la loro uscita dallo specchio, facendo finta di niente, gettando occhiate con la coda dell'occhio. Louis si accorse della mia presenza e si ricordò di me, " Hey ciao El.", stavo per girarmi e urlargli contro che lui non doveva, non poteva chiamarmi in quel modo, ma quel briciolo di logica che mi era rimasto mi constrinse a restare ferma davanti allo specchio e a rivolgere il più falso sorriso che avessi mai fatto, anche se il risultato non fu proprio ottimo. Lui continuava a guardarmi strano mentre lui e la bionda-sonofattapermetàdisilicone, si rendevano presentabili, forse si aspettava un caloroso ciao, almeno come il suo, ma io ero troppo ferita. Infondo lui non mi aveva ne giurato amore eterno, ne mi aveva fatto intendere nulla, ma io ero così. Risistemai la matita e mi decisi a fare un uscita di classe, quindi mi girai facendo uno splendido sorriso-immaginando di aver davanti Gabriel Garko- a Louis, che sembrò sollevato dal mio gesto, e poi diedi uno sguardo di superficialità a Miss Silicone 2012, che masticava in un modo a dir poco volgare un chewingum, è uscii rapida da quel bagno, ferita e delusa.

Pov's Zayn

Ero stanco, annoiato, infastidito, scocciato, seccato e disgustato dalla scuola, ed eravamo solo al secondo giorno. Avevo sperato per l'intera mattina di incontrare la rossa impertinente del giorno prima. Io non sono un tipo che dimentica o che lascia correre, gli avrei dato una lezione. Avrei dimostrato, che, anche lei sarebbe caduta ai miei piedi  e mi avrebbe implorato come tutte le altre di farle godere un pò, di farla diventare una delle tante, una delle fortunate ad aver potuto sporcare le mie lenzuola. Raggiunsi l'uscita e vidi la testa riccia del mio amico Harry, stava parlando col resto del gruppo, Liam, Louis e Niall. Mi avvicinai con una faccia epica, che spigava loro il mio pessimo stato d'animo, appena mi videro, Louis e Niall scoppiarono in una risata più che divertita, mentre Liam mi dava una pacca sulla spalla, accompagnata da un " hai avuto una splendida giornata, a quanto pare" col tono fin troppo sarcastico, odiavo quando facevano i coglioni in questo modo, e lo facevano più che spesso. Ma una cosa attirò la mia attenzione, la voce del riccio ancora non aveva interferito, non che speravo lo facesse, ma era piuttosto strano. Guardai il riccio, notando il suo sguardo perso in qualcosa e lo seguii e così fecero anche gli altri tre. Appena vidi cosa Harry stava guardando, dissi serio " Ti puoi allargare riccio. La rossa è mia." lui mi guardò stranito e poi collegando la mia frase al suo sguardo, rispose quasi dispiaciuto, " Tanto non ci sta, amico, troppo difficile" io sospirai, " Appunto. Lei è mia, vedrai se non ci sta, Hazza"

SPAZIO AUTRICE:

Weeeee Gente :3

Ecccccco il 2 Capitolo, spero vi piaccccia almeno un Pochino :)

Volevo fare un ENORME ringraziamento a chi ha messo la storia nelle preferite e chi nelle ricordate e grazie a WEIRD DIRECTIONER, che è stata la prima a recensire questa FF.

Mi farebbe tanto tanto, ma che dico, TANTISSSSSSSSSSSSSSSIMISSSSSIMO piacere ricevere qualche recensione, quindi il prossimo capitolo lo metto a 3 recensioni. 

Vi saluto, Fèèè <3

AWWWWWWWWWW <3

  
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