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Autore: Lady Memories    21/09/2012    6 recensioni
Lei mi scrutò accigliata e poi disse: “Su, su. Vada a sedersi al posto. Lì, si proprio lì. Vicino a Malik.”
Vicino a Malik.
Quella frase mi rimbombò per la testa all’infinito. Il mio peggior incubo era diventato realtà.
Vicino a Malik.Vicino a Malik.Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik.
Non potevo sedermi a fianco a lui. Se l'avessi fatto sarebbe arrivata la fine del mondo. L'apocalisse!
“Non voglio morire!”
Mi ero completamente persa nei miei pensieri e non mi ero accorta che ero ancora lì in mezzo alla classe, con i pugni stretti, la mascella serrata e gli occhi sgranati.
La professoressa mi matematica mi guardò incredula: “Si vada a sedere Simples. Sono sicura che Malik non ha nessun istinto omicida verso di lei.”
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando entrai in classe, fortunatamente prima della professoressa, notai con un pizzico di soddisfazione che la faccia di Zayn era ancora imbronciata. Anche se andava detto che quell'espressione sul suo volto gli faceva risaltare le labbra, e non in un modo molto casto... Sbattei le palpebre un paio di volte per far dissolvere un paio di fantasie malevole, che proprio non ne volevano sapere di sparire.

Mi diressi verso il mio solito posto a fianco a Liam, uno che occupavo per il solo ed unico motivo che, al contrario di tutti gli altri, era nell'ultima fila, proprio di fianco alla finestra. E Liam, in nome di una vecchia amicizia che si era più o meno dissolta, non mi disturbava più di tanto, quindi quello era un bonus aggiuntivo. 

Ma trovai il mio posto preferito occupato da Hannah, che stava blaterando qualche sciocchezza davanti all'espressione annoiata di lui.

Gli lanciai uno sguardo interrogativo, e, altro segno negativo, lui fece un’alzata di spalle ed evitò la mia occhiata. Nascondeva qualcosa, lo sapevo perché lo conoscevo fin troppo bene.

Scrutai la classe per analizzare i posti rimasti. Mi correggo: il posto rimasto.

No, ah no! Non mi sarei di certo seduta di fianco a lui. Mai e poi mai in vita mia!

Allora Simples, ha intenzione di restare in piedi a ciondolare o magari seguire la mia lezione?”

Saltai per aria dallo spavento, soffocando un gridolino allarmato all'ultimo istante.

Non mi ero accorta che quella zitella della professoressa di matematica fosse entrata in classe.

Lei mi scrutò accigliata e poi disse: “Su, su. Vada a sedersi al posto. Lì, sì proprio lì. Vicino a Malik.”

Vicino a Malik.

Quella frase mi rimbombò per la testa all’infinito.

Il mio peggior incubo era diventato realtà.

Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik. Vicino a Malik.

Non potevo sedermi a fianco a lui. Se l'avessi fatto sarebbe arrivata la fine del mondo. L'apocalisse!

Non voglio morire!”

Mi ero completamente persa nei miei pensieri e non mi ero accorta che ero ancora lì in mezzo alla classe, con i pugni stretti, la mascella serrata e gli occhi sgranati.

La professoressa mi matematica mi guardò incredula: “Si vada a sedere Simples. Sono sicura che Malik non ha nessun istinto omicida verso di lei.”

Dalla classe si alzò qualche risata divertita, mentre i miei compagni si divertivano a guardare la mia espressione disgustata e quella leggermente scocciata di Zayn. Si vedeva che non aveva nessuna voglia di sedersi di fianco a me. E il sentimento er sedetti.

Zayn mi osservava, divertito da quella situazionea del tutto corrisposto.

Ti sbagli vecchia zitella, pensai, evitando un'occhiata omicida da parte di un paio di ragazze, che chiaramente passavano le loro giornate a sbavare dietro la sua foto del profilo di Facebook.

Presi un profondo respiro e mi sedetti. Zayn mi osservava, divertito da quella mia titubanza.

Non vuoi morire, eh?” disse con voce di scherno.

Mi trattenni dal staccargli la testa a morsi e cercai di ignorarlo.

Adesso non mi parli neppure?”

Stava cercando di sfidarmi, mettermi alla prova. Ma io avrei resistito...

Ti parlerei, se tu capissi almeno metà delle parole che dico.” O forse no.

Sorrise sarcastico: “Oh non ti preoccupare Lisa, ho capito. Ho capito tutto.”

Ah sì? Riesci a capire quello che dico? Pensavo capissi solo nitriti, miagolii e versi vari, dato che la tua intelligenza è pari a quella del mio cane."

Il resto della classe, ci guardava, curiosa di come sarebbe finito quel battibecco, mentre la professoressa di matematica continuava a spiegare scrivendo sulla lavagna e evidentemente non accorgendosi che la classe non stava prestando la minima attenzione alla sua lezione.

"Fa la brava, Simples. Non ci vogliamo mettere nei guai, vero?” fece lui con una vocina irritante.

Sbuffai, picchiettando il piede per terra con movimenti ritmati: “Se non la smetti di parlare in quel modo, giuro che ti strappo le corde vocali.” lo minacciai, con la dolcezza di uno scaricatore di porti.

Avanti provaci”, mi sfidò lui.

Ma volentieri!”

Mi fiondai su di lui, facendolo cadere dalla sedia.

Iniziai a colpirlo in faccia mentre cercava inutilmente di difendersi, lo sentivo sotto di me mentre si divincolava e cercava di immobilizzarmi le braccia.

Si alzarono delle urla spaventate da qualcuna delle ragazze nella classe, e almeno quello parve attrarre l'attenzione della professoressa, che si girò verso di noi e cominciò a sbraitare con isteria di smetterla.

Alla fine lui riuscì a buttarmi a lato, ma io mi rialzai prontamente e mi preparai nuovamente all’attacco.

Intanto la classe, che aveva assistito a tutto, urlava, entusiasta della lotta tra me e Zayn, mentre la professoressa cercava inutilmente di riportare la calma.

Ma sei impazzita?” domandò Zayn con incredulità, ancora ansimante.

Sei tu che mi hai detto di provarci!” risposi, indignata.

Cercai di acchiapparlo, ma questa volta fu lui ad avere la meglio. Mi issò su una sua spalla, mentre io gli tiravo pugni sulla schiena, intimandogli di mettermi giù.

Basta!” La voce della professoressa aveva sovrastato tutto il chiasso che la classe stava facendo, “Vi sembra questo il comportamento da avere in classe? Non siete più dei bambini! Non ci si comporta così. Per oggi ne ho avuto abbastanza di voi. Dato che avete così tanta voglia di giocare come quando avevate tre anni non vi dispiacerà di certo andare in punizione. Adesso fuori da quest’aula. Io devo fare lezione!”

Beh, forse Zayn non aveva imparato molta matematica da quella lezione.

Ma una cosa era certa: lui aveva imparato a non sfidarmi.

Buonsalve! (?)
Grazie mille a tutte le bellissime lettrici che hanno recensito il prologo, e anche alle meravigliose otto persone che hanno messo questa schifezza tra le seguite!
Non so cosa dire... Il capitolo non mi piace, tanto per cambiare, spero he non sia stato troppo male xD
Lady M.

  
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