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Autore: Aven90    26/09/2012    5 recensioni
Fred e Asteria. Ancora una volta, sì, ma stavolta in maniera assolutamente demenziale!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il primo insegnante che venne a sapere della relazione clandestina fra un Grifondoro e una Serpeverde fu Albus Silente, il quale esclamò gioviale “Avete sentito? I tempi di divisione sono finiti! Pare che un ragazzo Grifondoro e una Serpeverde si amino! Che bello! E sarebbe ancora più bello se il ragazzo amasse me!”

Severus Piton venne fulminato da un dubbio: scorse con i suoi occhi neri tutto il tavolo verde/argento e trovò infine la colpevole: Asteria Greengrass, primo anno, che guardava sognante ciò che faceva Fred Weasley, quinto anno, ovvero il cretino.

La prima cosa da fare era parlare a quattrocchi con lei.

“Greengrass” Piton apparve come un pipistrello davanti al calderone della ragazza.

I Corvonero con cui dividevano la lezione si guardarono preoccupati: era la prima volta per loro che il professore rivolgeva la parola ai suoi studenti Serpeverde.

Asteria si limitò a dire “Sì, professore? Ho sbagliato qualche ingrediente?”

“Mettiamola in questo modo” rispose atono il professore “Perché sbagliando la combinazione giusta degli ingredienti, va a finire che il calderone esplode. Pertanto, è consigliabile dosare sempre gli ingredienti per una buona riuscita di una pozione, senza mescolarli alla cazzo, in quanto le conseguenze potrebbero essere... assai pericolose”

Parlava a ragion veduta, visto che aveva passato il suo tempo a Hogwarts ad ammazzarsi di seghe su una Grifondoro e poi non ne era uscito niente.

Asteria aveva capito dove voleva arrivare, in quanto non era stupida, tuttavia era stupida abbastanza da non ascoltare il professore e saltare addosso a Fred la prima occasione che le sarebbe capitata, fosse anche se tornasse da Erbologia tutto sporco di terriccio. Il terriccio le faceva schifo, quando lo aveva addosso.

Il giorno dopo, Fred Weasley incontrò la professoressa McGranitt all’ora di Trasfigurazione.

“Signor Weasley” esordì invece la McGranitt, molto più diretta della sua nemesi. “Vedo che hai sbagliato ancora questo incantesimo. Cosa c’è, sei innamorato?”

Fred tremò nel vedere lo sguardo a metà tra il languido e il sadico della professoressa. A George venne la bislacca sensazione che era uscita da una discussione con Harry Potter, il quale cercava ancora una fottuta firma per andare a Hogsmeade. E lei doveva aver perso la ragione nel spiegargli perché non poteva andarci manco per il cazzo.

Comunque il gemello rispose ”Non credo sia pertinente alla materia, professoressa”

Minerva si sentì colpita, ma riprese “Forse, se però vediamo il tuo rendimento negli ultimi tre esercizi, notiamo che da ‘Accettabile’ sei passato a ‘Desolante’. Come te lo spieghi?”

Fred non sembrava imbarazzato “Può capitare una flessione, il quinto anno è dura, me l’ha detto Percy”

La professoressa rispose “E allora, faresti meglio a NON distrarti, perché non vorrei perdere nessun tipo di Coppa quest’anno, sono stata chiara?”, alludeva al Quidditch.

“Lapalissiana” rispose Fred. Ma entrambi sapevano già che avrebbe fatto come cazzo gli pareva.

“Perfetto, allora” concluse la McGranitt, ancora tremante. Troppi problemi fra i Grifondoro.

Il tempo passava, tuttavia le cose si complicarono quando diedero la Mappa del Malandrino a Harry.

Quello che fu un atto di generosità visto che era Natale ed erano arcistufi di sentire il ragazzo con la cicatrice supplicare persino Gazza di falsificare una minchia di firma (finendo a fare da mocio per un po’, ndr) portandolo così ad infrangere le regole assieme al mantello dell’Invisibilità, Fred non avrebbe mai pensato che poi la cosa si sarebbe ripercossa contro di lui quel giorno di San Valentino.

Aveva deciso che il 14 febbraio era il giorno perfetto per confessare ad Asteria ciò che provava, e visto che ormai era qualche settimana che camminavano mano nella mano, quel giorno era il momento buono per arrivare a un gradino superiore.

Asteria aveva ricevuto l’invito scritto in forma anonima di presentarsi alla statua della strega orba, però dentro di lei non sapeva esattamente cosa pensare del Weasley.

Era stato gentilissimo con lei, ma non le piaceva il modo in cui la guardava, sembrava pazzo.

Era stato un amico, ma quando si girava, le dicevano che il ragazzo sbavava sul suo sedere.

Era stato un cavaliere con lei, ma a sentire le malelingue, sembrava che passasse molto tempo in bagno gridando a squarciagola il suo nome.

Era molto simpatico e con la battuta sempre pronta, ma più stavano insieme, più notava che le battute erano a sfondo sessuale.

Era molto loquace, ma quando si accomiatavano, le sue labbra si trasformavano come se dovesse agguantare le sue a mò di ventosa.

E così via.

Giunto il momento, trovò Fred già in fibrillazione, ciondolando avanti e indietro davanti la strega orba, agghindato col suo vestito migliore (probabilmente di terza mano) e con un mazzo di rose in mano.

“Salve” salutò cauta.

“Ciao Asteria! Che onore per me guardarti!” salutava sempre così.

Le porse i fiori.

“Questi fiori non potrebbero mai eguagliare la tua bellezza” disse Fred.

Asteria era d’accordo: erano un po’ appassiti, e lei era sicura che perlomeno non sembrava una appena uscita dal letto.

“Asteria, io… sono innamorato di te”. Ecco. L’aveva detto. Era ciò che lei aveva temuto di più.

La sorella di Daphne prese un po’ di tempo prima di rispondere, poi disse “Weasley, sei stato molto carino ad aiutarmi col socializzare in questo mio primo anno e ciò che hai fatto di buono resterà sempre nel mio cuore, ma credo che io sia troppo giovane per avanzare di grado con te, per così dire”

Fred se l’aspettava, la coscienza con la voce di George esultò trionfante “Io te l’avevo detto che era troppo giovane, stupido!”, ma tutto ciò non gli impedì di avere un piccolo mancamento. E proprio nel momento in cui Harry Potter fece la sua comparsa nella scena.

Si tolse il Mantello dell’Invisibilità perché dentro il tunnel della strega orba non gli sarebbe servito e prese la bacchetta per mormorare ‘Dissendium’ come al solito, ma le due persone che vide erano proprio le ultime che si aspettava di incontrare.

“Che succede?” chiese Harry ad Asteria, in quanto da solo non ci arrivava.

Era ovvio, Fred agghindato, le rose cadute a terra e i cocci del cuore del fratello di Ron sparsi a caso sul pavimento…

Asteria rispose “L’ho respinto. Non me la sento di intraprendere una relazione con lui, né del resto con chiunque altro”

Harry socchiuse gli occhi “Questo vuol dire che vuoi uccidermi?”

Fred urlò in preda alla disperazione: ma chi glielo aveva detto di dare la Mappa del Malandrino ad Harry? Avrebbe preferito venire compatito persino da Ron, ma non da un disadattato che in quel momento se la stava prendendo con Asteria, urlando parole a caso come “Quidditch” “Hogsmeade” e “Sirius Black”.

Quando Fred si innamora e viene respinto, è il massimo dell’umiliazione veder arrivare Harry che deve fare le sue cose ad Hogsmeade, anche se non era in programma alcuna gita per quel giorno. In ogni caso, nessuno parlo più di quelle settimane per il resto dell’anno.

Chissà se ci sarà un sequel! Per adesso, beccatevi questi capitoli!

   
 
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