Erano le 7.00 Del mattino, Il rumore dei tuoni e della pioggia che scendeva da più di 6 ore sulla strada fecero svegliare Amy. Un' altra triste giornata stava per cominciare. Si Alzò prese il suo bel Kimono rosa pallido e si recò in bagno...
Si guardò allo specchio, aveva la faccia distrutta due profonde occhiaie che le solcavano il viso, ovvio dopo aver pianto tutta la notte questo è il minimo; Si perchè ora mai era così che Amy passa le sue notti, tra pianti e camomille.
Vide nello specchio una ragazza che non era lei, non era la Amy che tutti conoscevano, si lavò la faccia con un potentissimo getto di acqua fredda, si legò i capelli in una cipolla e andò in cucina per fare colazione. 
Viveva da sola, anzi fino a poco tempo fa con la sua migliore amica, Alexia, una ragazza bella e dal carattere vivace, con dei lunghi capelli color cenere e gli occhi color miele, " Honey" Si era quello il soprannome di Alexia come Amy la chiamava. Le ragazze vivevano insieme da circa un anno, dopo che i loro genitori si divorziarono e si risposarono uno con l' altro ( papà di Alexia e mamma di Amy e papà di Amy e mamma di Alexia) La cosa di essere diventate quasi sorrellastre le rendava molte felice così decisero di staccarsi dalle proprie famiglie e di crearsi una vita insieme lontano da casa.
Amy se ne stava lei seduta in cucina da sola, sorseggiando il suo adorato caffè latte dentro la tazza color arancione che tanto amava, era un regalo che gli aveva portato Alexia dall' Italia, si perchè la ragazza ha origini italiane.
Dopo aver bevuto con tutta la calma del mondo il suo adorato caffè latte mangiò tre biscotti secchi e poi si andò di corsa a preparare per il rituale di ogni mattina prima di andare a scuola, andare a trovare Alexia in ospedale.
Andò nella sua camera, aprì l' armadio e si trovò davanti a cento vestiti, il dillemma di ogni ragazza.. Cosa mi metto?? Alla fine dopo aver guardo e gurado a lungo tra un vestito e l' altro, optò per una camicetta a quadretti rosa, bianca e azzura e un paio si jeans scuri, scarpe da ginnastica, coda alta e dritta in ospedale.
Amy percorreva ogni mattina la stessa strada,con le cuffiette nelle orecchie e gli occhi persi nel bel paesaggio naturale, quella mattina pioveva e Amy, avendò tanti pensieri per la testa, arrivò in ospedale zuppa dalla testa ai piedi.
Quel posto le faceva paura, le faceva tornare in mente la prima volta che dovette portare Alexia Lì, circa 6 mesi fa, per un improvviso svenimento dell' amica, alla quale dopo continue ricerche le diagnosticarono una Forte lucemia, gli sarebbero rimasti ancora pochi mesi di vita.
Salì al secondo piano e entrò nella stanza numero 17. Alexia era lì davanti ai suoi pallida come al solito, con più di 3 flebbo attaccate al corpo ma con la stessa voglia di vivere che aveva un tempo. Le baciò la fronte e si sedette vicino a lei...

Amy: Bungiorno Honey! 
Alexia: Hei Amy.. -Disse con un filo di voce-
Amy: Come va oggi??
Alexia: Io come sempre .. e tu? Ti vedo distrutta ai due occhiaie..
Amy: Oh accidenti questo fondotinta non vale niente - Disse con tonto ironico-
Alexia: ahahah .. -Rise tossendo-
Amy: Shh... non ti sforzare - disse accarezzandogli quel viso d' angelo-
Alexia: Allora vuoi dirmi cosa è successo?
Amy: Ma niente non ti preoccupare... Hai niente da raccontarmi??
Alexia:Io ? e che dovrei raccontarti? io ho smesso di vivere...anche se una cosa c'è..
Amy: Cioè? ?
Alexia: Vedi questa ragazza accanto a me??
Amy: Si.. quindi?
Alexia: bè è arrivata ieri, ha la lucemia anche lei.. ed arriva con un tipo..
Amy: Honey?? non me la racconti giusta..
Alexia: Bè era così  carino...
Amy: ahahahaha sempre la solita.. -Guardò l' orologio-
Amy: Emhh.. Honey ora io devo andare sennò farò tardi a scuola.. ci vediamo questo pomeriggio..
Alexia: Ok salutami tutti!

Uscì di corsa dalla stanza dell' amica, aprì la porta e si scontrò con un giovane assai strano, chiese scusa e continuò per la sua strada.
Arrivò  appena in tempo per il suono della campanella, calcolando che l' ospedale si trova a tre isolati dalla sua scuola ci mise davvero poco ad arrivare.
Appena arrivata nel parcheggio della scuola davanti al cancello, venne assalita da più di 100 persone. Erano tutti lì , tutti i ragazzi della squadra di football più quelle solite quattro o cinque lecchine che speravano di guadagnare pololarità aggregandosi alla reginetta del Liceo.

Drinn Forza entrate!

Per fortuna di Amy la campanella era suonata, non vedeva l' ora di entrare, voleva togliersi da vicino quelle quattro oche lecchine.
La prima ora di lezione era Psicologia, una materia che Amy amava letteralmente.
L'aula di Psicologia si trovava nel secondo edificio in direzione Nord, percorse il tragitto dal cancello fino all' aula in silenzio da sola.
Entrò e prese posto nelle ultime file, tutti i banchi erano occupati così dovette sedersi da sola.

Professore: Bungiorno a tutti ragazzi e bentornati!
Classe: Bungiorno!
Professore: Mmm.. Vedo che siamo sempre gli stessi!
Matt(ex ragzzo di Amy):Emh veramente No! c'è uno nuovo ..
Professore: E chi sarebbe?
Un ragazzo si alzò dagli ultimi banchi in fondò alla classe vicino alla finestra dal lato opposto di dove si trovava Amy..

ragazzo nuovo: eccomi .. sono io!
Professore: Bene.. vieni qui e presentati alla classe! - Disse sfoggiando un magnifico sorriso-


Spazio Autrice:
Salve genteeeeeeeeeeeeee!! sECondo voi  chi sarà il ragazzo misterioso???
ahahahahah ragazze come vi ho già detto questa storia la stò scrivendo sul momento quindi diciamo che mi stava prentendo un  pò Troppo >.< voi che ne pensate vi piace?? Vi prego fatemi sapere per me è molto importante.. Vi prego recensite !
Much Love FrancescaVeronica

P.S W LE SUSINE!!!! :D