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Autore: medahmalfoy_    29/09/2012    1 recensioni
Dal testo
"non volevo credere che fossi un ragazzo presentuoso ed arrogante, pieno di risentimento verso nati babbani e mezzosangue, come credono tutti. Ma forse quelle persone che credono che tu sia cattivo non hanno tutti i torti” dissi io seccata e delusa allo stesso tempo.
La mia bolla di speranza si era disperatamente frantumata.
Il suo sguardo era vacuo. Non riuscivo a cogliere del sentimento.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2

 

 

 

 

 

 

La sua risposta era quasi imprevedibile. Avrei voluto che smentisse almeno quelle voci ma si era limitato ad accettarle, senza battere ciglio. Senza aspettare nessuna risposta , volsi una rapida occhiata al ragazzo e me andai di filato. Lui non cercò di fermarmi, non proferì parola, anzi, era rimasto con la solita aria sofferente, seduto sotto l'albero come l'avevo visto, prima di parlargli.

Com'era possibile che fosse così presuntuoso e pieno di se?

Avevo finalmente raggiunto la Torre dei Grifondoro. Sbuffai irritata. Il ritratto della Signora Grassa non c'era, probabilmente se ne sarà andata a zonzo a ciarlare con ritratti di altri dipinti. Diavolo.

Poche lacrime mi percorsero il viso, le asciugai con le dita.

Non potevo piangere per Draco , ma ero totalmente delusa.

Aveva distrutto ogni mia vaga speranza di avere un rapporto stabile e solido con lui.

Ero una ragazza stupida e sciocca. Ma probabilmente mi sentivo in quel modo perché ero innamorata di lui. Ormai non dovevo mentire a me stessa.

Avevo messo in dubbio i sentimenti che provavo per il Serpeverde ma la mia mente si ritrovava spesso a pensare al suo viso dalle fattezze angeliche. Il mio cuore ormai batteva al solo pensarlo, talmente forte da fracassare le mie costole.

Mi sedetti , leggermente scossa dalle mie emozioni, sul pavimento aspettando che la Signora Grassa si facesse viva.

Straordinariamente il corridoio era vuoto, quindi potevo disperarmi in tranquillità.

Non odiavo Draco, non riuscivo a provare negatività nei suoi confronti.

La sua perfezione riusciva a sminuire qualsiasi cosa facesse di cattivo e arrogante.

Era sofferente in viso e non ne sapevo il motivo.

Mi aveva snobbato, era il suo stile secondo il corpo studentesco, ma io volevo andare a fondo. Non mi sarei arresa, avrei saputo qualsiasi particolare su Draco, anche quello più crudo.

Mi alzai e guardai speranzosa verso il ritratto. La Signora Grassa si era decisa a tornare, finalmente. Dissi la parola d'ordine e mi intrufolai nella sala comune. I  grifoni discutevano animatamente, Ginny mi salutò con la mano.
Era con Dean Thomas.
Feci una smorfia irritata mentre vedevo  la rossa posare le sue labbra contro quelle del ragazzo. Vederli mentre si baciavano, avvinghiati come due sanguisughe era disgustoso.
Il loro modo di dimostrare amore era una cosa che non potevo sopportare, nessuno avrebbe voluto vederseli davanti mente si baciavano in maniera quasi ossessiva.

Dean se ne andò soddisfatto. Colsi quel momento per andare incontro a Ginny che dal suo viso spento pareva non essere, al contrario di Dean, su di giri.

“Come stai Beth?” disse lei, sorridendo.

“Mai stata meglio” mentii. Nessuno doveva scoprire il mio dilemma per il Serpeverde.

“Senti Beth, è normale provare qualcosa per un altro ragazzo?” mi chiese la rossa.

Io la guardai accigliata. Quella domanda era alquanto strana.

Per caso stava nascondendo qualcosa che avrei dovuto sapere?

Una vocina nella mia mente mi condusse alla conclusione del mio imminente dubbio verso la sua domanda. Era semplice. Ormai non negava di essere innamorata di Harry. Lo era sempre stata, dal primo anno. Me l'aveva raccontato una sera, quando non riuscivamo a dormire.

Hermione le aveva consigliato di scegliere altri ragazzi con cui stare, visto che, come sapevamo, il Prescelto aveva dei problemi molto più grandi di lui, non poteva preoccuparsi dell'amore al momento. Ginny però non riusciva a nascondere i suoi sentimenti e ne soffocava il pensiero invano.

“Non starai forse parlando di Harry, Ginny?” chiesi inarcando le sopracciglia..

“Sono innamorata Beth, non posso non... non pensare a lui, vorrei stringerlo a me, baciarlo, ma qualcosa mi impedisce di farlo. Harry ha tanto a cui pensare e non gli sono mai piaciuta veramente a dirla tutta” disse infine sconsolata.

Non era del tutto vero. Hermione mi aveva confidato in segreto che ormai Harry non vedeva Ginny come una semplice amica, ma non voleva che orecchie indiscrete ne sapessero il fatto.

Lottavo con me stessa. Il piacere di dirle la verità stava lottando contro la sensazione di nascondere il tutto. Optai per la seconda opzione.

“Non ti abbattere, sei o non sei una Grifondoro eh? Vedrai andrà bene” le dissi io, abbracciandola con affetto. Lei sciolse dolcemente l'abbraccio e mi sorrise.

“Sai sempre come tirarmi su di morale. Andiamo a dormire adesso. Gli allenamenti di Quidditch mi hanno stremato”

Fece un lungo sbadiglio e mi trascinò dritto nei dormitori femminili.

Quella fu la notte in cui per la prima volta sognai di ritrovarmi tra le braccia di Draco Malfoy.

  
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