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Autore: hugmeidols    03/10/2012    3 recensioni
"Cosa stai facendo?!" la voce si avvicinava sempre di più "Niente, mi sto divertendo con la mia ragazza" rispose "Non penso che a lei piaccia la cosa e, se devo dirla tutta non credo nemmeno che lei sia la tua ragazza" Beth smise di urlare e riprese a piangere, non aveva mai pianto tanto in vita sua "Cosa vuoi?" disse con far serio il ragazzo "Lasciala andare, o mi costringi a farti male" il ragazzo rise "Non credo proprio voglio divertirmi" così dicendo si girò verso Beth e fece per riprendere ciò che aveva cominciato quando gli arrivò un pugno in pieno volto che lo fece cadere a terra "Che cazzo fai?!" disse il ragazzo rialzandosi da terra "Ti avevo detto che ti avrei fatto male, adesso vattene" Beth rimase immobile, sembrava che le sue preghiere si fossero avverate e scivolò sul muro fino ad arrivare a sedersi a terra asciugandosi le lacrime "Io non me ne vado, levati dai coglioni" fece per tirargli un pugno ma il ragazzo lo scansò per pochissimo, per poi tirargli un altro pugno sullo stomaco e una gomitata sul naso facendolo finire a terra fra i cassonetti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: PWP
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Beth rimase a fissare la coppietta, seduta in un angolo del bar, che bisbigliava e ridacchiava felice, con la guancia schiacciata sul bancone e le braccia poggiate su quest'ultimo a peso morto mentre aspettava la sua cioccolata calda. 
Si era riparata in un locale irlandese imboscato in un vicolo di Londra prima che cominciasse la bufera e adesso era costretta a sorbirsi le gridolina e le risatine di due ragazzi innamorati che la stavano irritando e non poco.
E dire che fino a qualche ora prima anche lei era così, tutta zuccherosa e felice di essere fidanzata, per poi arrivare a casa del suo ragazzo e trovarlo a letto con un'altra, svuotargli il caffé bollente in testa e uscire senza far vedere che stava piangendo dopo avergli urlato un secco "vaffanculo" sbattendo la porta. Eppure lei quella volta ci aveva creduto, di nuovo. 
Aveva creduto che quella volta sarebbe potuta andare bene, ma non era così, non per lei. 
Non per una alla quale non va bene mai nulla, figurarsi una storia d'amore seria. 
Però quella volta Zayn era stato quasi convincente, con quei suoi "ti prometto che sono cambiato" - "non sono più così" - "sono stato uno stronzo ma ti amo davvero" e cose così, frasi che di solito trovi in quei biscottini scadenti che contengono frasi che dovrebbero aprirti la mente ma che alla fine sono solo frasi fatte e riutilizzate per anni. 
Ma lei non poteva farci niente, era innamorata e ci sarebbe cascata alte mille volte, bastava solo che Zayn la guardasse con i suoi bellissimi occhi castani per farla sciogliere e farla ricadere fra le sue braccia per poi farla stare male di nuovo. 
Infondo Zayn era fatto così, era il solito tipo figo che se ne frega dei sentimenti delle persone, che pensa solo a se stesso e a ciò che potrebbe essere un vantaggio per lui, tutto il resto è inutile, insignificante e forse, anche Beth era insignificante per lui, ma dal suo punto di vista, Zayn non era poi così insignificante, la sua prima vera volta era stata con lui e anche se per lei significava tanto per lui sicuramente era solo una botta e via, come tutte le altre. Beth continuò a guardare i due piccioncini per qualche minuto finché il barista, un ragazzo biondo con due occhi azzurri mozzafiato, richiamò la sua attenzione "Ecco a lei, una cioccolata calda fumante" posò la tazza sul bancone ma Beth le diede poca importanza e tornò a guardare i due "sono carini eh?" commentò il barista, la ragazza lo guardò "Chi? Loro?" fece un cenno con la testa "Sisi, proprio loro, sono dolci" Beth fece una smorfia "Sono fastidiosi con tutti i loro -ihih- e i -haha dai mi fai solletico-" commentò imitandoli con una vocina stupida, il ragazzo rise "La tua è solo invidia" aggiunse per poi voltarsi per mettere a posto i bicchieri "Invidia?! Per favore, ho chiuso con le storie d'amore" rispose acida prendendo la tazza con la cioccolata "Ah sì? E da quando?" il barista si voltò verso di lei e la guardò intensamente poggiando il gomito sul bancone e successivamente la guancia sul palmo destro "Da oggi.." il ragazzo inclinò la testa "Una storia finita male? Che è successo, si è dimenticato dell'anniversario?" rise, ma Beth rimase seria "Era a letto con un'altra, ti basta come risposta?" il ragazzo smise di ridere e tornò serio "Oh, mi dispiace, ma credo che il tuo voler farla finita con le storie d'amore sia esagerato, non sono tutti così i maschi sai?" le sorrise "Ormai non ci credo più, secondo te mister -pucci pucci- o come lo chiama quella cosa lì" fece un cenno verso la ragazza bionda e intelligente come una pigna secca "le resterà fedele per sempre? Pft, per cortesia sii un po' realista..c..coso" 
"Chi sarebbe coso?" le chiese il ragazzo "Saresti tu, sai, non sono veggente, non so indovinare il tuo nome" rispose bevendo la sua cioccolata "Aaah..piacere io sono Niall" aggiunse il ragazzo asciugandosi la mano sul grembiule per poi porgerla a Beth "Piacere" gli porse la mano "io sono Beth" forzò un sorriso e finì di bere la sua cioccolata "Piacere mio, comunque, Beth" sorrise "per tua immensa gioia mr.pucci pucci sta andando via" schioccò le dita verso la loro direzione "Scusa ma, non pagano?" Beth li guardò "Hanno pagato prima, a proposito mi devi due sterline" per poco Beth non sputò fuori tutta la cioccolata per restituirgliela tanto che era rimasta scioccata "Due sterline? Scherzi!! E' un furto!" Niall fece spallucce "I'm sorry" commentò con il suo stranissimo accento irlandese "questi sono i prezzi, sgancia bella" rise e le porse la mano "Sei un ladro" commentò "Grazie" le sorrise "Figurati, non contare sul fatto che io torni qui sai" 
"Ah ah, ne faccio a meno della tua presenza, Beth" scandì bene il suo nome "Ah ah ah, ciao mister simpatia" così dicendo scese dallo sgabello e si avviò verso la porta "Simpatico come un cactus in culo proprio" 
"Ti ho sentito" le urlò dietro "Ma davvero? Beh, sai spero che quel lampadario ti cada in testa, il rumore di quella lampadina mi stava triturando le orecchie, la tua baracca cade a pezzi" continuò dando un leggero pugno sulla porta "Almeno io lavoro, ah ah!" 
"Chi ti ha detto che io non lo faccia" rispose Beth poggiandosi a muro "Si vede che sei un tipo che non lavora, sono le tre del mattino e sei ancora in giro, una persona che lavora alle undici massimo crolla" Beth rimase in silenzio, non sapeva come controbattere perciò decise di andarsene "Sta volta hai vinto, ma la prossima non la passi liscia" gli fece la linguaccia e si avviò fuori sentendo la risata del barista che se la stava ridendo di brutto. 
Beth si avviò per il vicolo con passo svelto, quando era entrata nel locale non era poi tanto buio ma adesso era alquanto inquietante perciò cercò di farsela il più velocemente possibile. 
Una ragazza sola, di notte, in un vicolo buio non è mai al sicuro, soprattutto se nel vicolo si aggiura gente abbastanza losca come i tre tipi che facevano avanti e indietro commentando il fondoschiena e il corpo di Beth che faceva di tutto pur di non sentirli. 
Il vicolo sembrava non finire più e Beth cominciò ad avere abbastanza paura quando sentì alcuni passi avvicinarsi, ma non si sarebbe mai girata, nemmeno sotto tortura, aveva troppa paura ma non poteva nemmeno cominciare a correre perché, beh, non era poi così veloce perciò si limitò a camminare ancora più veloce di prima sperando di uscire da quel posto il prima possibile, cosa che non accadde perché qualcuno le posò la mano sulla spalla facendola trasalire. 
"Ehi ciao" Beth non si girò, rimase immobile "non è cortese non guardare negli occhi la persona che ti sta parlando, sai?" era una voce maschile, sembrava divertito ma lei non lo era affatto. 
L'uomo o il ragazzo, Beth non lo aveva visto, puzzava di alcool da fare schifo e da come si reggeva sulla sua spalla sembrava quasi che non avesse intenzione di lasciarla andare. 
"Sto parlando con te" continuò il ragazzo, ma lei non si girò "ho detto, sto parlando con te!" alzò un po' il tono della voce e Beth serrò gli occhi cercando di non cominciare a piangere in preda alla paura "L..lasciami, ti prego" disse con voce tremolante, il ragazzo scoppiò a ridere "E perché mai?" le palpò il sedere con l'altra mano e Beth si girò di scatto tirandogli uno schiaffo. 
Il ragazzo rimase immobile, non si mosse di un centimetro, in compenso riprese a ridere "Non avresti dovuto farlo sai?" si massaggiò la guancia e la spinse a muro "Adesso dovrai pagare" si scombinò i capelli e la guardò dalla testa fino ai piedi inumidendosi le labbra "Non mi toccare" cercò di dare alla sua voce un tono più sicuro in modo da non far trasparire il fatto che se la stesse facendo sotto "E chi me lo impedisce? Siamo soli qui, a meno che tu non voglia che io chiami anche gli altri due" Beth non rispose, si limitò a fissarlo negli occhi "ecco" continuò "hai fatto la scelta migliore" sapeva che se avesse parlato o semplicemente pianto sarebbe andata a finire ancora peggio, anche se, la situazione in cui si trovava non era una delle migliori, era sempre meglio averne davanti uno solo piuttosto che tre "Allora, allora, allora" il ragazzo cominciò ad accarezzarla piano piano partendo dall'interno coscia, Beth non si mosse, chiuse di nuovo gli occhi con forza sperando che non le facesse nulla o che qualcuno la raggiungesse e l'aiutasse, il ragazzo si avvicinò sempre di più a lei dandole un bacio sul collo, Beth chiuse i pugni e si scansò subito dopo "Ehi, che fai scappi?" il ragazzo le alzò il viso con l'indice e Beth serrò i denti respirando velocemente "Non puoi scappare" sorrise maligno e la girò con forza spingendola con la faccia verso il muro e strusciandosi su di lei dandole altri baci sul collo. 
Beth si lasciò scappare qualche lacrima e cominciò a pregare che tutto finisse presto, voleva solo andare via, ma nessuno l'avrebbe sentita, nessuno l'avrebbe aiutata. 
Il ragazzo la girò di nuovo e iniziò a baciarla con forza mentre Beth cercava di spingerlo via, senza alcun risultato, non aveva nessuna speranza contro di lui, ma non si sarebbe arresa così facilmente, anche se, la situazione si stava mettendo male. 
Il ragazzo la tenne ferma con una mano mentre con l'altra, le sbottonava i pantaloni per poi infilarle le mani nelle mutande, Beth cominciò a gridare ma le tappò la bocca in modo che quello nessuno potesse sentirla, le tolse le mani dalle mutande e anche lui si sbottonò i pantaloni. 
Beth cominciò a spingerlò e provò a tirargli dei calci, ma nulla serviva, non poteva farcela da sola in più non riusciva a smettere di piangere. 
Ma non avrebbe smesso di gridare, avrebbe gridato finché non sarebbe rimasta senza voce. 
Più Beth cercava di dimenarsi, più il ragazzo diventava violento, le rinfilò le mani nelle mutande e cominciò a farle male, più Beth lo respingeva più lui andava oltre. 
Cominciò a pensare che quella per lei, fosse davvero la fine quando qualcuno interruppe il ragazzo "Ehi tu!" una voce profonda fece ritrovare le speranze a Beth, anche se, aveva paura che potesse essere qualcuno che lo avrebbe aiutato, il ragazzo tolse nuovamente le mani dalle mutande di Beth ma lei, continuò ad urlare cercando di farsi capire. 
"Cosa stai facendo?!" la voce si avvicinava sempre di più "Niente, mi sto divertendo con la mia ragazza" rispose "Non penso che a lei piaccia la cosa e, se devo dirla tutta non credo nemmeno che lei sia la tua ragazza" Beth smise di urlare e riprese a piangere, non aveva mai pianto tanto in vita sua "Cosa vuoi?" disse con far serio il ragazzo "Lasciala andare, o mi costringi a farti male" il ragazzo rise "Non credo proprio voglio divertirmi" così dicendo si girò verso Beth e fece per riprendere ciò che aveva cominciato quando gli arrivò un pugno in pieno volto che lo fece cadere a terra "Che cazzo fai?!" disse il ragazzo rialzandosi da terra "Ti avevo detto che ti avrei fatto male, adesso vattene" Beth rimase immobile, sembrava che le sue preghiere si fossero avverate e scivolò lungo il muro fino ad arrivare a sedersi a terra asciugandosi le lacrime "Io non me ne vado, levati dai coglioni" fece per tirargli un pugno ma il ragazzo lo scansò per pochissimo, per poi tirargli un altro pugno sullo stomaco e una gomitata sul naso facendolo finire a terra fra i cassonetti. "Spero che la lezione ti sia bastata" disse il ragazzo massaggiandosi le nocche "non farlo mai più, sono stato chiaro?" continuò fissando il ragazzo a terra, quest'ultimo rimase tra i cassonetti ancora per qualche minuto per poi rispondere con un secco "Te la farò pagare". 
Beth guardò velocemente sia il ragazzo a terra che quello che l'aveva salvata, era ancora terrorizzata e non riusciva a muoversi, solo quando il ragazzo tra i cassonetti si mosse per rialzarsi lei fece uno scatto come per alzarsi e correre ma l'altro le si piazzò davanti come se volesse proteggerla a qualsiasi costo, avrebbe tanto voluto sapere chi fosse ma il vicolo era troppo buio per poter vedere. 
I due ragazzi si guardarono, o almeno così sembrava, per un tempo che sembrò interminabile, poi, quello fra i cassonetti si alzò del tutto e se ne andò, ma prima di sparire del tutto, si girò di nuovo verso i due e con voce seria disse "Non la passerai liscia" riferendosi a quello che l'aveva aggredito che, senza mostrare la minima preoccupazione si mise a ridere "Non credo proprio" uscì una mano dalla tasca dei pantaloni e mostrò il cellulare "sei in trappola" premette un tasto sul suo cellulare e lo rimise in tasca "adesso, vattene, prima che le cose si mettano peggio." si voltò verso Beth e le si avvicinò lentamente poi, quando fu abbastanza vicino le sorrise e le porse una mano "Ti aiuto ad alzarti" Beth annuì lentamente e gli diede la mano, così facendo il ragazzo l'aiutò e levandosi la giacca gliela mise sulle spalle. 
L'altro era ancora lì, un po' più distante ma c'era ancora. 
Il ragazzo le mise una mano sulla spalla e guardò verso l'altro che poco dopo sparì nel buio del vicolo senza lasciare traccia, così facendo le accarezzò la schiena e l'accompagnò fuori da quel posto. 
Durante il tragitto, quel poco che mancava, Beth si strinse nella giacca che aveva sulle spalle, profumava di limone ed era calda e molto piacevole. Avrebbe voluto sapere di chi fosse, avrebbe voluto vedere sin dall'inizio il volto della persona che l'aveva salvata da quel tipo ma ormai, non avrebbe dovuto aspettare più di tanto, s'intravedeva già la fine del vicolo illuminata dai lampioni della strada principale, la neve ormai ricopriva ogni cosa: panchine, lampioni, macchine e persino quasi tutta la strada, ormai Beth riusciva a vedere ogni cosa in modo nitido, non aveva mai amato le luci della città così tanto prima di quel momento e non aveva nemmeno amato il profumo di limone ma stranamente quello che ne riempiva la giacca che aveva sulle sue spalle sembrava il più bel profumo del mondo. 
"Ehi?" una voce maschile riportò Beth alla realtà "Mh?" la ragazza si girò distrattamente verso il ragazzo, lo guardò di sfuggita, tornò a guardare la strada e subito dopo si ri-voltò verso di lui "Aspetta! Io..io ti conosco!" commentò con fare stupito "Tu sei.." il ragazzo la interruppe "Mr.pucci pucci" rise, Beth arrossì "Scusa" calò la testa "Non preoccuparti" le mise di nuovo la mano sulla spalla e l'avvicinò a se, Beth si voltò lentamente verso di lui e sorrise leggermente "come stai?" le chiese serio, la ragazza fece spallucce, avrebbe solo voluto piangere in quel momento "Capisco, non ti senti di parlarne, hai tutte le ragioni per non volerlo fare" le tolse la mano dalla spalla e se la mise in tasca, Beth si voltò nuovamente verso di lui, restò in silenzio e cominciò a studiare tutti i suoi lineamenti.Sembrava fatto di plastica, non aveva nulla fuori posto, tranne i capelli. 
Aveva i capelli ricci e scombinati, la pelle chiara e le guance arrossate dal freddo, gli occhi verdi ed un sorriso mozza fiato contornato da due fossette. Mentre Beth continuava a fissarlo il ragazzo si voltò di scatto facendola spaventare "Dicevo io che mi sentivo osservato" cominciò a ridere "comunque piacere, io sono Harry e, tu sei?" la guardò "B..beth" rispose a bassa voce "Beth eh? Bel nome" le sorrise di nuovo, non faceva altro che sorriderle e a lei infondo non dispiaceva. 
Era strano però, pensava che uscita dal vicolo gli sarebbe saltata addosso, iniziando a piangere e tremare come una foglia eppure, era tranquilla, si sentiva al sicuro con lui anche se non lo conosceva per niente, sapeva solo il suo nome ma riusciva a farla stare tranquilla anche solo standole vicino, non aveva mai sentito una cosa del genere, o meglio, con Zayn non era mai successo. 
"Beth?" la ragazza si girò di scatto verso di lui "Si?" chiese distratta "Ogni tanto entri in un mondo tutto tuo" accennò una risata "Ah" rise leggermente "mi succede spesso" gli sorrise "Ho capito, comunque se vuoi ho la macchina ti accompagno a casa" si offrì "Em.." Harry si morse il labbro "Capisco, non ti fidi eh? E' normale, tranquilla, volevo solo essere gentile" 
"No ma..lo apprezzo davvero è solo che..sono un po' scossa, scusa..comunque grazie, davvero" lo abbracciò senza rendersene conto, Harry sorrise e le accarezzò la schiena e la strinse leggermente "Non ringraziarmi" Beth si allontanò "Comunque abito a qualche isolato da qui..non ci metto niente a piedi, grazie ancora Harry..davvero" sorrise leggermente "Chiamami pucci pucci" rise e Beth rise con lui "Grazie ancora" sorrise e facendo un cenno con la mano si avviò verso casa a passo veloce, sapeva che Harry era a qualche metro da lei e che forse l'avrebbe aiutata ancora ma non voleva rischiare così, continuò ad aumentare il passo finché non cominciò a correre. 
Arrivò davanti casa sua dopo qualche minuto, aprì la porta e dopo averla chiusa bene a chiave, con le mani che tremavano, senza nemmeno spogliarsi, s'infilò a letto e cominciò a piangere ininterrottamente finché, verso le cinque, si addormentò.


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Okay eccomi qui con una nuova fan fiction, una nuova BARRY kjhbkjdshbk 
non vedevo l'ora di scriverne un'altra quiiiiiiiiiiindi eccomi qui uù 
Spero che questa fan fiction vi gusti çwç 
Se volete insultarmi sono sempre 
@hugmeidols 

PISELLOVE

  
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