The last of the english roses
3 - Momento mancante numero tre
La puntina del giradischi scivola ancora una volta sulla superficie lucida del 45 giri, facendo risuonare nella stanza le ultime note di Cohen, poi si ferma.
Dorcas si perde nel silenzio che improvvisamente riveste gli oggetti, ma un bacio di Sirius la riscuote dolcemente e lei si lascia andare tra le sue braccia.
«Allora ci vieni?» le chiede.
«Dove?» risponde spaesata; ha la sensazione di sapere la risposta, ma le sfugge e si sente in colpa. Ci sono tante cose che si dimentica ultimamente, troppe. Cose che non ritorneranno più, momenti perduti e sorrisi dimenticati.
«Alla foto di gruppo» ricorda Sirius, accarezzandole distrattamente il ventre piatto e procurandole una scia di brividi.
«Sì, certo» risponde «Sono riuscita a rimandare l’appuntamento con l’avvocato. A che ora è?»
Nel domandarlo allunga il braccio nudo sul comodino per prendere una sigaretta e poi fa cenno al ragazzo di accendergliela. Ha preso la brutta abitudine di fumare - e di bere anche, di tanto in tanto. Sa che fa male, sa che la ucciderà. O quello o Voldemort.
«Lily e Alice stanno ancora organizzando. Saranno felici di sapere che ci sarai anche tu. Erano preoccupate che la morte tua madre ti impedisse di partecipare».
«Ah, mia madre» sospira in una nuvola fumo con rassegnazione «A volte ti invidio» conclude incrociando le braccia sotto il seno nudo e sistemandosi meglio tra le braccia di Sirius.
«Cosa invidi di me? Il mio nome cancellato dall‘arazzo o le maledizioni che mi lanciano?»
«Hai capito benissimo. Per voi Maghi è tutto più semplice, basta un colpo di bacchetta e tutto è risolto. Potessi io usarla per riempire tutte quelle scartoffie» risponde passandogli la sigaretta «Tra l‘altro credo che mia madre mi abbia tolta dall‘eredità».
La camera si riempie della risata di Sirius e Dorcas non può fare a meno di unirsi a lui.
«Siamo una coppia di diseredati» le dice con ancora l’ombra di un sorriso sul volto e la bacia.