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Autore: Echelon90    06/10/2012    1 recensioni
Tutti i nostri eroi si preparavano a tornare ai loro mondi ma successe una cosa inaspettata… Quel buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di dinamite dall’isola, fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o quattro… così che tutti i personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano tranquilli nei loro mondi si persero in altri.
Riuscirà la nostra nuova squadra di eroi a riportare tutti al loro posto???
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Di Concerti Saltati… In Aria

 

 

Quinta Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

Questa volta i nostri eroi furono teletrasportati, grazie a Goku, in un minuscolo atollo dove sorgevano una casetta rosa e una palma. E lì, su una sdraio, se ne stava un vecchio con occhiali da sole e un guscio di tartaruga attaccato alle spalle, intento a sonnecchiare con l’ultima uscita di PlayBoy abbandonata accanto, sulla sabbia.

“Toh, guarda: una tartaruga ninja. Un po’ invecchiata però!” fece Dean.

“Ora che manca Spike toccano a te le uscita idiote, vero?” gli disse John, inarcando un sopracciglio.

Dean boccheggiò: “E’ tu come fai a saperlo… sei con noi solo da due capitoli!!!”

“So tutto perché seguo ‘Una Storia un Po’ Confusa' dall’inizio!” fece il dottore.

“A ok!” fece Dean con un’alzata di spalle.

“In ogni caso, Dean, le tartarughe ninja sono tartarughe e quello è un vecchio maniaco. Per la precisione un vecchio maestro di arti marziali, molto potente a suo tempo” fece Sherlock. “Surclassato da alieni superdotati che si trasformano in Scimmie Giganti con la luna piena!”

John e Dean lo guardarono con occhi e bocche spalancate, poi John bisbigliò a Dean: “Non è incredibile!?!”

Sherlock sbuffò e si preparò ad insultarli, soprattutto Dean. In quella Spike venne scaraventato fuori dalla finestra chiusa, rompendo il vetro e lasciandovi la sua perfetta sagoma con tanto di mantello svolazzante. Subito dopo la finestra si aprì e saltò fuori una furia bionda che prese il vampiro per il colletto, strattonandolo con violenza.

“Avvicinati ancora a me e sei morto!” fece la bionda, aggressiva.

“Ma veramente…” fece per dire Dean ma fu fulminato, letteralmente, dallo sguardo del cyborg. “Volevo dire che Spike è già morto. Tutto qua… che suscettibile!” pigolò invece, rivolto agli altri due.

Crilin uscì allora: “C-18… lascialo perdere, si tratta solo di un errore!”

“Tu taci, pelato!” fece Spike puntandogli contro il dito.

C-18 gli diede una potente testata mettendolo definitivamente KO. Dean si fece avanti con un certo timore: “Hem… non per contraddirti, ma ci servirebbe Spike!”

“Non è che sia così indispensabile. Non fa niente se non blaterare cose inutili di tanto in tanto” fece Sherlock.

Dean lo guardò pensoso per poi sorridere allegramente: “Beh… In effetti… Un vampiro biondo in meno. Può sempre seguirci Goku. E’ molto più utile perché ci teletrasporta dove vogliamo! Sì, sì… Procedi pure biondina!” concluse incrociando le braccia al petto, soddisfatto del suo ragionamento.

Ma prima che C-18 sferrasse il suo colpo finale contro il vampiro esanime, un jet privato atterrò sull’isola. Ne scese una donna dagli improbabili capelli azzurri.

“Qui fanno a gara a chi ha la pettinatura più strana!” commentò John.

“Goku, eccoti qui… devi aiutarmi!” fece la donna avvicinandosi al cappellone.

“Bulma, che succede?”

“Vegeta stamattina stava guardando il Jersey Shore alla tv, quando è passata la pubblicità del concerto di un tizio. L’ha scambiato per te e si è parecchio arrabbiato perché perdi il tempo a fare concerti invece di allenarti, quindi è volato via per darti una lezione!!!” spiegò Bulma.

“Urca, vado subito a fermarlo prima che uccida un’innocente!” fece Goku preparandosi per teletrasportarsi.

“No, un momento… veniamo con te.” disse Sherlock lasciando tutti di sasso. “Ma dopo dovrai venire con noi!”

“Ok, forza avvicinatevi!” fece il sayan. “Non abbiamo tempo da perdere!”

Così Dean e John recuperarono Spike ancora svenuto e insieme a Sherlock si avvicinarono a Goku, che li teletrasportò al concerto prima che Vegeta commettesse una strage.

Comparirono troppo tardi su di un palco gremito di gente dove un ragazzo dall’assurda capigliatura era a terra esanime.

“Vegeta, che hai fatto?” fece Goku passando lo sguardo dal suo sosia a terra al principe dei Sayan appollaiato ad un angolo del palco con aria indifferente.

“Io proprio niente… Ho solo fatto esplodere qualche luce con la mia aura sproporzionatamente potente, e quel tipo e svenuto!” rispose Vegata con noncuranza.

“Ma anche tu… Vegeta, come hai fatto a scambiarlo per me?” chiese Goku tirando fuori il sacchetto dei fagioli magici e portandolo dal gruppo che cercava di far rinvenire il cantante dei Tokio Hotel, Bill Kauliz. “Tenete sono fagioli magici lo faranno riprendere in un baleno!” disse, ficcando in bocca al ragazzo uno dei fagioli e facendoglielo ingoiare a son di scossoni, rompendogli pure qualche costola.

“Hey, hey, fermo… ma che fa?” ansimò il manager del gruppo in preda ad una crisi di nervi, facendosi avanti di corsa.

Quando arrivò il giovane cantante, con un rantolo molto inquietante, schiattò davanti a tutti.

“Hem… che è successo?” chiese Dean.

“E ovvio che è allergico ai legumi!” fece Sherlock.

“Quindi è morto?” disse il manager impallidendo di brutto.

“Per favore, meno ovvietà. Mi state facendo venire il mal di testa!” continuò Sherlock.

“Ops!” fece Goku sentendosi decisamente in colpa.

“Kakaroth, combini sempre sti casini?”

“Ma Sherlock… E’ MORTO!” urlò John dopo essersene accertato di persona.

Intanto il manager e gli altri componenti del gruppo cominciavano a disperarsi per la prematura morte del cantante.

“Tumblr ci andrà a nozze con questa storia!” urlò il manager cedendo sulle ginocchia.  “Ucciso da un fagiolo!”

Intanto il fratello di Bill, Tom, piangeva disperato accanto al fratello cosi pure come gli altri due componenti del gruppo, Gustav a Georg.

Dean richiamò Sherlock, John e Spike che intanto si era ripreso: “Hem… ora che facciamo?”

“Beh, non è il primo incidente di percorso. Lasciamo stare e continuiamo con la missione!” disse Spike ricordando quando nella prima missione erano state uccise le Mew Mew e Gollum.

“Sono d’accordo con il vampiro!” fece Sherlock.

John li guardò sconcertato: “Ma non possiamo…”

“Cosa? Non è nemmeno colpa nostra. Sono stati quei due!” fece Sherlock indicando Goku e Vegeta che bisticciavano.

“E va bene!” disse John con un sospiro rassegnato.

“Goku, dai, ci avevi promesso che venivi con noi!”

“Ah, sì, ok!” fece il sayan avvicinandosi al gruppo.

“Hey, un attimo dove stai andando, Kakaroth!” li fermò Vegeta.

“Li devo aiutare a trovare la loro amica. Hanno detto che è molto forte!” spiegò Goku.

“Coooosa… è tu vorresti affrontarla senza di me? Vengo anche io!” sentenziò Vegeta.

Dean fece per parlare ma Spike lo fermò in tempo: “Zitto, non vedi che muscoli hanno? Se si arrabbiano siamo morti!”

Quindi Goku si preparò a teletrasportare tutti mentre il palco veniva sgombrato ed un gruppo di ragazzi di preparava per un’esibizione per intrattenere il pubblico che non aveva capito una mazza di cosa stesse succedendo sul palco. Ma il nostro gruppo venne di nuovo fermato dal manager dei Tokio Hotel: “Hey, non potete andarvene! Avete ucciso Bill Kaulitz!”

Goku allora si avvicinò al manager: “Non si preoccupi! Ho la soluzione. Vado a cercare le sfere del drago e lo resuscito!”

“Aspetta…” fece Dean. “Che sono ‘ste Sfere del Drago? Ne hai parlato anche prima a Sayid!”

“Oh, sono delle sfere magiche. Se le trovi tutte e sette ed invochi il drago Shenron puoi esaudire tre desideri!” spiegò Goku.

“Quindi potremmo cercare queste sfere per far tornare tutto come prima?” fece Spike.

“Ci siete arrivati finalmente!” disse Sherlock roteando gli occhi in un moto di esasperazione.

“Ma scusa perché non ce lo hai detto prima!” fece John.

Sherlock non fece a tempo a rispondergli che si vide arrivare un ragazzo basso con i capelli tirati indietro da kili di gel, con delle buffe sopracciglia triangolari e un farfallino rosa al collo che prese a cantargli: “When I Get you aloooone…”

“E questo che vuole?” fece John minaccioso parandosi davanti a Sherlock.

“Credo si sia preso una cotta per Sherlock!” fece Spike ridacchiando sotto i baffi finti che si era procurato chissà dove.

“No, Blaine, non di nuovo!” fece un ragazzo molto più alto vestito e pettinato alla perfezione raggiungendo il suo ragazzo e schiaffandosi una mano sulla faccia. “Jeremia, Rachel, Sebastian… Possibile che ogni volta ti prendi ‘ste sbandate?”

“Scusa ma è tuo amico il nano?” chiese Dean.

“Il mio ragazzo… ma ogni tanto si prende sta cotte improvvise!” fece il ragazzo. “Comunque io sono Kurt Hummel!”

“Interessante, sì… Ora c’è ne possiamo andare?” chiese Sherlock annoiato.

“Nooooo… perché… dai resta ancora un po’ qui… But you didn't have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger…”

“Ma se non vi conoscete nemmeno!” fece John sempre più irritato.

“Ok, lascia stare!” fece Sherlock. “Sono stufo di perdere tempo così!”

“Senti ho un’idea!” disse allora Dean.

Sherlock lo guardò scettico: “Impossibile!”

Dean fece per tirare fuori la Colt ma Blaine si parò davanti a Sherlock per fargli da scudo umano. Sherlock guardò Dean con un sorrisino sarcastico mentre John dietro di lui ribolliva di rabbia e Kurt gli faceva pat pat, comprensivo, sulla spalla.

“Lo so! Lo so! Siamo nella stessa situazione!” sentenziò infatti il giovane cantante del Glee Club.

“Ma che dici… io e Sherlock siamo solo amici!” si difese John anche se lo tradiva ancora lo sguardo da ‘I was a soldier. I killed people, if I had bad days!’.

“Stavo dicendo” fece Dean. “Ora andiamo tutti insieme a recuperare Buffy. Poi troviamo le sfere del Drago, così facciamo passare la cotta sia a Buffy che a Blaine!”

Spike annuì: “Ok, ma sbrighiamoci prima di combinare altri guai!”

Così tutti si avvicinarono a Goku che li teletrasportò via appena in tempo, prima che l’intero palco esplodesse in mille pezzi.

“Ottimo lavoro, Draco!” fece Jim Moriarty avvicinandosi al suo nuovo stagista. “Ancora poco e li avresti fatti saltare in aria tutti. Sarà per la prossima volta dai…” quindi gli mise un braccio attorno alle spalle e lasciarono le macerie del palco.

Il manager dei Tokio Hotel tornò in quel momento parlando al telefono: “No… Se devo decidere tra Justin Biber e Mily Cyrus scelgo le One Direction… No.. non ci siamo… E Bill Kauliz non è morto per aver ingerito un fagiolo… E stato l’effetto di una potente influenza intestinale!” Si bloccò vedendo il palco distrutto e il telefono gli cadde di mano. “E ora tutto questo chi lo paga?”

 

L’autrice si asciugò la fronte madida di sudore: “Oh… ce l’ho fatta a finirlo! SI-PUO’-FAAAAAARE! Muhahahahahahahahahaha…”

“Grapp, Grapp!” fece un bambinetto di un circa un anno arrivando di corsa e abbracciandola stratta.

Poi il bambino la guardò con uno sguardo criminale e corse via tenendo alto sopra la testa il portatile dell’autrice ridendo e urlando: “Bye, Bye, Grappy!”

L’Autrice dopo un momento di confusione prese a rincorrere il piccolo ladro urlandogli contro: “You've been hit by
You've been hit by

a smooth criminal”

 

 

N.d.A.

Allora… prima di tutto…. SCUSATEEEEEEEEE!!

Ho un motivo valido per questa luuunghissima assenza. Ho dovuto interrompere la scrittura di questa ff perché sono stata parecchio impegnata con i preparativi della mia fuga.

Ora infatti sono nella verde terra. Sì, vedete… La mia vena demente aveva raggiunto livelli preoccupanti quindi i miei hanno deciso di mandarmi nel manicomio della Terra di Mezzo. Quindi io sono scappata. Mi sono tinta i capelli di biondo e mi sono fatta crescere la barba e i baffi. Ma così sembravo Thor prima della cura e per poco Loki non mi uccideva credendomi suo fratello. Per questo mi sono imbarcata sul Titanic credendo fosse una semplice nave cargo offrendomi come vogatore. Quando ho capito l’errore ho chiesto un passaggio al Dottore sul suo Tardis, che mi ha portata nella terra verde. Ma lì ho speso i pochi soldi che avevo in Guinness . Quindi sono andata alla ricerca di un Lepricauno, che mi rivelasse dov’è la sua Pignatta D’oro. Purtroppo dopo la Crisi i Lepricauni hanno messo tutto il loro oro in banca. Ho tentato una rapina ma sono stata arrestata e messa a fare i lavori sforzati. In pratica tosavo pecore e raccoglievo patate da mattina a sera mangiando solo verze e bevendo l’acqua dei piatti. Poi però uscita di prigione sono stata ingaggiata come guardia del corpo della Nazionale di Calcio Irlandese dato che raccogliendo patate e tosando pecore sono diventata piuttosto forte e la barba incuteva timore. Quindi sono riuscita a procurarmi un computer per potervi scrivere.

XD

No, dai… sul serio… In realtà non trovando nemmeno mezzo lavoro in Italia ho cercato all’estero come ragazza alla pari. Quindi ora faccio la Babysitter per due bambini qui in Irlanda. Sono stata veramente incasinata tra i vari preparativi e poi arrivata qui ho dovuto ambientarmi e quindi ho trovato solo ora il tempo per scrivere. Mi dispiace davvero tanto ma spero che questo capitolo vi serva come primo risarcimento per tutto il tempo di attesa.

Vorrei precisare che l’ultimo pazzettino sull’Autrice e un omaggio al mio personalissimo Poltergeist. Ovvero il piccolo della famiglia Irlandese con cui vivo, Joseph. E’ un piccolo genio (criminale) e mi fa morire… in tutti i sensi ma lo adoro per questo. La scena con il Pc è successa realmente, ma al posto del Pc c’era il mio cellulare. Ripeto è un genio criminale!!!

 

Quindi… che altro dire…

Grazie a tutti quelli che leggeranno e buon divertimento,

dalla Vostra Autrice!!!! XD

  
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