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Autore: VidelB    19/04/2007    9 recensioni
La mattina seguente il matrimonio di Goku e Chichi... mi pareva interessante provare a immaginarmeli anche in questa situazione XD. Il finale de "Il bacio" mi era sembrato un po' troppo "sfumato" e così, presa dal raptus della scrittrice, ho avuto l'idea di dare un tocco in più alla storia. Una ff non è necessaria all'altra, per cui sentitevi liberi di leggera in ogni caso ^_^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goku la guardava ora sorpreso del gesto e le lasciò guidare la propria mano finché tornò al punto di partenza: la bretellina ricadde morbida sul braccio, senza far rumore. Il ragazzo ebbe uno strano presentimento e il cuore palpitò. Stava per domandarle spiegazioni, quando la giovane lo mise a tacere premendo le labbra sulla sua bocca. Lo stava baciando, lo tratteneva leggermente chinato su di lei, gli stava facendo respirare il suo profumo… e le sensazioni divennero d’un tratto chiare nella mente di Goku. Da quei particolari ricordò ogni cosa, e con esse acquistò una nuova sicurezza.

Si separò appena dalle labbra rosse per solleticarle una guancia col naso e affondare quindi il viso sul suo collo, a occhi chiusi. Sfiorò con la lingua la pelle lattea e sorrise al piccolo sussulto che ne seguì; una cosa tanto insignificante aveva il potere di incitarlo a proseguire senza ripensamenti, lo entusiasmava in modo strano. Si abbassò un attimo per poggiare il bastone che aveva avuto in mano fino a quel momento sul pavimento e nel raddrizzarsi la attirò con decisione per i fianchi… approfittandone per farle il solletico.

- Smettila dai!- rise Chichi contorcendosi fra le sue mani mentre tentava di liberarsi- Sei uno stupido… basta!- aggiunse con le lacrime agli occhi; si accorse in ritardo che quelle dita adesso si trovavano sotto la camicia da notte, a diretto contatto con la sua pelle e stavano lentamente risalendo, causandole una sensazione decisamente diversa. Scivolavano piano ora, lambendo con calma, lasciandosi dietro una scia di calore intenso.

- Come sei morbida…- commentò lui incantato, fermandosi infine sui suoi seni, stringendoli con delicatezza. La ragazza trattenne il fiato e sospirò poco dopo, mentre sentiva le gambe cedere al proprio peso. Non aveva indossato nulla sotto… non aveva previsto questo scendendo in cucina, non che le dispiacesse, chiaro, ma prima nella fretta… Goku nel frattempo aveva preso a baciarla sul collo. Chichi sentì di andare completamente a fuoco sotto quelle attenzioni e un languore s’impadronì di lei, inducendola a cercare qualche altro sostegno. La sposina barcollò all’indietro e si poggiò sul tavolo, trascinandosi il marito che di rimando si interruppe e, sollevandola, la riposò seduta sul piano di legno. Quindi la riguardò negli occhi titubante. Lei non capiva.

- Posso vederti senza questo?- domandò lui sollevando un lembo della camicia da notte ormai stropicciata.

La giovane fu leggermente stupita da quella intraprendenza ma annuì; un secondo più tardi si ritrovò nuda sotto quegli occhi attenti e arrossì come la sera precedente. Il compagno semplicemente sorrise come intenerito e ricominciò a baciarla sulla bocca, mentre iniziava ad esplorare lo stomaco e l’addome con una mano; d’un tratto svoltò dietro la schiena, spingendola a sé. La ragazza gemette alla pressione sempre maggiore contro il proprio ventre… l’aveva incoraggiato senza dubbio… e ora… ora… cercò il suo sguardo per incrociarlo nuovamente e vi vide riflessi i suoi stessi pensieri, il suo stesso particolare desiderio. Lo sfiorò sotto l’ombelico e lo sentì chiaramente tremare, respirare a fatica.

- Goku…- sussurrò in tono reverenziale, era strano vederlo così affannato per opera sua.

Lui la scrutò: le iridi profondamente scure e turbate, in attesa.

Chichi credette di aver intuito il motivo a prese la parola:

- Non devi trattenerti, non c’è problema, anche se siamo in cucina.- gli bisbigliò in un orecchio.

Il giovane deglutì nervoso. In realtà stava riflettendo sulle proprie sensazioni, ma le parole della giovane lo fecero rendere conto della stanza in cui si trovavano e si stavano comportando da… da marito e moglie insomma.

- Avevi detto che questo non è un posto adatto.- ricordò pensieroso, allontanandosi leggermente.

- Ma adesso non fa niente- lo interdisse- Lascia stare quello che ho detto ieri; io, ora, voglio restare qui.- mormorò imbarazzata ma convinta, strusciandosi sul suo torace come in cerca di protezione dalle proprie parole.

- Sicura, davvero?- chiese stupito.

- Sì…- annuì posandogli un bacio alla base del collo- E tu?

Lui non rispose, impegnato a smorzare uno starnuto sul nascere: un capello gli stava solleticando il naso. Scosse la testa e abbracciò con più forza Chichi, riconcentrandosi su di lei, mentre il fastidio spariva. La udì ridacchiare piano ma lui sentiva tanto, troppo caldo; quel corpo morbido contro il suo lo stava facendo diventare matto nonostante l’imprevisto; non avrebbe resistito molto, presto avrebbe perso del tutto il controllo delle proprie azioni. E poi quell’odore invitante… voleva sentirlo più chiaramente.

Senza preavviso toccò fra le gambe la ragazza, la quale sobbalzò come percorsa da una scarica elettrica e si ritrasse un poco col bacino, ma allo stesso tempo gli si aggrappò disperatamente alle spalle.

- Ah…

Goku continuò a giocherellare finché l’odore non si fece più intenso e un grido strozzato scaturì dalle labbra della compagna scossa dal piacere. Quest’ultima gli si accasciò contro; un velo di sudore le ricopriva il corpo esile.

Goku inspirò profondamente col cuore che batteva violentemente nel petto; non poteva tornare indietro ormai.

*

Nella piccola abitazione risuonarono ancora per qualche minuto gli ansiti dei due ragazzi, troppo presi per accorgersi dell’orologio a pendolo che suonava mezzogiorno o dell’aria che entrava dalle finestre aperte ma non poteva rinfrescarli abbastanza. In quel momento non conoscevano nulla e nessuno all’infuori di loro stessi. Erano isolati in quella casetta e non se ne preoccupavano affatto, avrebbero cercato di viverci in pace e in tranquillità, finché avrebbero potuto.

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Spero che qualcuno si sia ricordato di questa ff e sia arrivato a leggere fin qui.

Ho alzato il rating della storia visto che l’argomento del capitolo è uno solo, anche se affrontato in modo “leggero” ^^’ Non vorrei aver fatto fuggire dei possibili lettori o aver bloccato chi mi seguiva, ma avevo in mente di provare a scrivere un capitolo lime in questa ff e così è stato. E’ il mio primo esperimento su questo genere, per cui aspetto ancor di più  commenti costruttivi ^_^!

Ringrazio ancora tutti coloro che hanno commentato i capitoli precedenti e commenteranno quest’ultimo.

Ci sentiamo presto ;P (minaccia!!), ciao! :*

  
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