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Autore: Jupiterian    07/10/2012    1 recensioni
Harry e Louis.
Due corpi, un solo cuore, una sola anima, fino a quel maledetto giorno di fine Dicembre.
Un terribile incidente, un riveglio inaspettato e tutto cambiò.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al mio risveglio la prima cosa che vidi furono due occhi blu che mi fissavano. Louis.
"Hey,da quanto sei qui?"
"Non lo so, circa mezz'ora,forse anche di più" sorrise.
"Potevi svegliarmi"
"Mi è sempre piaciuto vederti dormire" sorrise di nuovo prima di riprendere "Poi avevi bisogno di riposare,è successo tutto così in fretta questa mattina" mi limitai ad annuire,capendo che non aveva ancora finito di parlare. "Sono qui per diriti che ero con te la sera dell'incidente e che i medici ritengono che nessuno meglio di me può aiutarti a capire quello che ti è successo e chi eri precedentemente, perciò appena te la senti di parlarne non esitare a chiamarmi,tanto non mi muovo di qui" fece un altro sorriso, diverso dagli altri che mi lasciò perplesso. Era un sorriso forzato, quasi per cercare di rassicurarmi, ma capii subito che tra i due quello più vulnerabile e fragile era lui. Leggevo nei suoi occhi ancora rossi dal pianto il peso dei ricordi che gli premeva addosso e che impediva al suo respiro di essere regolare. Non sapevo chi fosse ma per me era come un libro aperto.
"No Louis, ho bisogno di sapere tutto adesso. Ho il diritto di sapere cosa sei per me, ho un sacco di confusione in testa e ho bisogno di risposte." mi affrettai a rispondere dopo aver preso un profondo respiro.
Afferrò la mia mano. Stava tremando. Accarezzò l'anulare della mano sinistra facendomi notare la fedina d'argento che portavo. Mi soffermai sulla sua mano e notai che lui ne portava una uguale. Le sue dita si intrecciarono con le mie e i nostri sguardi si incrociarono, ma dopo qualche secondo lui lasciò la presa e sfilò la sua fedina mostrandomela, probabilmente pensando che ancora non avessi capito del tutto. Ma io avevo già capito. Come pensavo dentro c'era scritto il mio nome e una data, il 24 Dicembre 2010. Cercai il suo sguardo e lo trovai. Non cercavo delle lacrime, ma trovai anche quelle. Il primo istinto fu quello di abbracciarlo e così feci. Mi trinse forte piangendo sulla mia spalla e presto le mie lacrime si mischiarono con le sue.
"Andrà tutto bene, te lo prometto. Adesso però ho bisogno che tu mi parli di me, di noi." 
Annuì cercando di ricomporsi e iniziò a parlare tenendomi la mano. Mi raccontò tutto nei minimi dettagli. Il nostro primo incontro, i miei amici, il mio carattere buono, mia madre, il lago ghiacciato, i soprannomi stupidi che ci davamo, il nostro modo di prenderci sempre scherzosamente in giro, le nostre avvenuture, la nostra storia. Cercò di dimostrarsi forte, ma la sua voce tremante e i suoi occhi lo smascheravano. Si fece anche scappare un sorriso raccontandomi di quando siamo saliti sul London Eye. Era il giorno dopo Natale, due giorni prima dell'incidente. Avevo insistito per salire e alla fine mi ero avvinghiato al suo braccio come una femminuccia perchè avevo paura delle altezze. Quando arrivò a parlare dell'incidente ebbe un blocco.
"Lo so che è difficile per te, ma ti prego continua a condividere con me i tuoi ricordi, ne ho bisogno Louis" cercai di rassicurarlo. Si schiarì la voce e ricominciò a parlare.
"Era il 28 Dicembre 2011, tornavamo dalla festa di compleanno di tuo cugino. Erano le 3 di notte circa e la strada era semideserta. Stavo guidando tranquillo ed ero completamente sobrio, tu avevi bevuto qualche bicchiere ma eri comunque coscente, facevi solo qualche discorso senza senso sui cani con la testa di girasole, e mi chiedevi cosa ne pensassi delle biblioteche o degli autogrill, facendomi scappare qualche sorriso. E' successo tutto così in fretta, non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto della situazione. Una Jaguar di color argento luccicante bucò uno stop alla velocità di 80 km/h e ci travolse, proprio dalla parte del passeggero, proprio dove eri tu. Io me la cavai con qualche graffio e un polso rotto, non persi nemmeno conoscenza. Le tue condizioni erano gravissime. Avevi perso tantissimo sangue e in più avevi una trauma cranico piuttosto serio. Inizialmente ti diedero solo 24 ore di vita, che poi aumentarono prima a 48, poi a 72, fino al giorno in cui i medici ci avvertirono che le tue condizioni si erano stabilizzate, nonostante il fatto che tu fossi in coma. Da lì non ho mai perso la speranza di rivedere i tuoi occhi. Hai sempre dimostrato di essere più forte di me, lo stai dimostrando anche adesso.."
"Cosa è successo al conducente dell'altra auto?" 
"Era ubriaco fradicio. E' morto sul colpo. Era un ragazzo della scuola, si chiamava Josh Billington e aveva un anno in più di te. Assieme a lui in auto c'era Zayn Malik. Tua madre mi ha raccontato che eravate molto amici da piccoli perchè i suoi parenti vivono qua e lui veniva in vacanza nei periodi di Natale e spesso anche durante l'estate. Ci pensi alle coincidenze della vita? Uno si perde di vista per così tanto tempo e poi si ritrova nelle circostanze più assurde e tragiche. Le sue condizioni erano abbastanza buone, solo una lieve commozione cerebrale. Si è stabilito dai suoi parenti e ti è rimasto molto accanto in questi tre lunghissimi mesi. Sei un ragazzo fortunato Hazza,hai un sacco di persone che ti vogliono bene"
Non gli lasciai terminare la frase perchè l'istinto mi disse di allungare le mie braccia ancora deboli verso di lui cingendogli il collo. Ricambiò il mio abbraccio accennando un sorriso. Per un attimo non pensai al senso di vuoto che ancora avevo dentro, non pensai alla mia mente che si rifiutava di ricordare. Peccato che queste sensazione durarono solo un attimo. L'angoscia tornò e scoppiai in lacrime nuovamente.
"Harry andrò tutto bene, io ti starò accanto, tutti noi ti staremo accanto per aiutarti a ricordare"
"Non è la stessa cosa Louis, un racconto non può sostituire sensazioni,risate,attimi. Sono una persona totalmente vuota adesso, mi sento vuoto, apatico, incapace di ricambiare i tuoi sentimenti come invece dovrei" gridai sciogliendo l'abbraccio e mettendomi le mani tra i ricci folti.
Louis mi osservava, ma per la prima volta non riuscivo a interpretare il suo sguardo, dovevo averlo ferito con quell'ultima frase.
"Promettimi solo che mi starai accanto,che non ti arrenderai." mi rivolsi a lui con la voce spezzata dai singhiozzi.
"Se tu non ti arrenderai non lo farò nemmeno io. Adesso devo andare, si è fatto tardi e tu hai bisogno di riposare, i medici dicono che stai reagendo bene, ma il riposo è d'obbligo. Domanimattina mi ritroverai qua" mi schioccò un bacio sulla guancia e varcò la porta, lasciandomi di nuovo solo con la mia apatia.


Heeey!
Come promesso ho aggiornato!
Non ho avuto il tempo per rileggere il capitolo, perciò mi scuso per evenutali errori.
Ok, probabilmente è troppo smielato,depressivo,da diabete e ha mille difetti ma mi è uscito così, e spero che vi piaccia almeno un pò.
E' apparsa anche la figura di Zayn, avrà un ruolo abbastanza importante nella storia.
Grazie a chi ha recensito, a chi segue la storia e a chi la preferisce! Grazie anche alle numerose persone che la leggono in silenzio!
See you later, love.
F
  
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