Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Frankie92    09/10/2012    3 recensioni
Happy Klaine Week! Questo è il mio piccolo contributo per questa iniziativa, bellissima e necessaria per sopravvivere a queste lunghe settimane. Grazie a chiunque leggerà questa raccolta che spero vi regali un sorriso, anche se piccolo.
Day 1: Cooper + Klaine: Fratelli di troppo e boxer fortunati
Day 2: Roomates Klaine: Dalton Arrest
Day 3: Heroes!Klaine: New York's Hero
Day 4: Skank/Nerd Klaine: Smoke and Bowties
Day 5: Photographer/Model: Purple Album
Day 6: Dalton Klaine: Modellini, colazioni e sorprese speciali
Day 7: Winter in NY Klaine: Best moments with you
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dalton Arrest

Piccole avvertenze: ho considerato Dalton come un collegio; Sebastian frequentava (e frequenta) la Dalton prima dell'arrivo di Kurt (ma niente terzo incomodo) e alta dose di demenzialità e crisi isteriche.

Alla sua prima visita alla Dalton, Kurt era rimasto impressionato dal lusso dell'Accademia, dallo sfarzo e dall'austerità che essa emanava. Quando suo padre e Carole lo iscrissero, era stato certo di trovare insegnanti severi e studenti diligenti, sempre ligi al dovere. Blaine lo aveva avvertito che le lezioni avrebbero potuto essere dure all'inizio, ma si offrì subito di aiutarlo in qualunque modo possibile.
Le sue supposizioni sugli insegnanti erano esatte, erano severi, ma amavano il loro lavoro e riuscivano a trasmetterlo anche ai loro studenti.
No, quello che Kurt Hummel scoprì fu che, sotto quei blazer perfetti, si nascondevano dei pazzi che iniziò presto a chiamare amici.
E che avrebbe dovuto nominare testimoni al suo futuro matrimonio.
 
Tutto era iniziato con le assegnazioni delle camere, quando scoprì con piacere di essere in stanza con Blaine, il suo miglior amico e nonché cotta (ma questo era solo un piccolo dettaglio). La camera era abbastanza ampia per due persone, con due letti singoli ai lati, due armadi, un paio di scrivanie e un piccolo bagno privato (con una minuscola mensola che avrebbe dovuto contenere tutti i suoi prodotti più i barattoli di gel del suo coinquilino).
Blaine lo aiutò a sistemare tutto prima di cena e, una volta finito di ordinare ogni singolo vestito del soprano, scesero in mensa, dove fu presentato a tutti i Warblers.
C'erano Wes e David, che gli diedero il benvenuto ufficiale alla Dalton, felici di rivedere il loro nuovo amico; c'erano Nick Duvall e Jeff Sterling, due amici per la pelle dalla discussa sessualità per tutti tranne che per loro due; poi Thad Harwood membro del consiglio insieme a Wes e David; poi una sfilza di facce e nomi, Trent, Ethan, Flint e altri che non riuscì proprio a ricordare. 
Si sedettero al tavolo con i vassoi (lì il cibo era di gran lunga migliore che alla mensa del McKinley) quando Blaine notò la sedia vuota vicino a Thad. 
"Dov'é Sebastian?"
Thad guardò l'orologio "Dovrebbe arrivare a momenti, dopo gli allenamenti di lacrosse tende sempre a usare tutta l'acqua calda per farsi una doccia. A quest'ora o è pronto o è cotto come un’aragosta"
"E io che ti ho lasciato un po’ di acqua calda con tanto affetto. Thaddy, mi hai ferito"
La voce proveniva da dietro Kurt che si girò per vedere chi fosse questo Sebastian. Era un ragazzo alto, dagli occhi verdi e con una strana somiglianza con una mangusta. Ma forse non era il caso di dirlo.
Sebastian si sistemò sulla sedia vicino a Thad e gli circondò le spalle con un braccio mentre con l'altra mano gli iniziò a rubare qualche patatina.
"Smythe, non ti sei accorto di niente?" lo riprese Thad indicando con uno sguardo Kurt.
Sebastian alzò lo sguardo dal piatto e osservò per un minuto il nuovo arrivato, quando una folgorante epifania lo colpì.
"O mio dio! È quel cherubino dell'altra volta! Per colpa sua ci siamo dovuti subire Teenage Dream per due intere settimane, perfino quando facevamo se..."
Ma non terminò la frase che Thad gli riempì la bocca con una pagnotta di pane, salvando sia lui che Blaine da imbarazzi e doppi sensi.
Ok, Kurt non stava capendo niente della situazione.
"Scusalo, quando è stanco straparla troppo" spiegò Thad non del tutto convincente.
"Non è vero" mugugnò Sebastian ancora con la pagnotta in bocca.
"Non si parla con la bocca piena" lo ammonì di nuovo il ragazzo "Sei francese, pensavo foste i re del galateo"
Sorvolò sul "Ti odio Harwood" e si rivolse a Kurt "Allora, come è stato il tuo primo giorno qui?" 
"Abbiamo finito di sistemare nonostante QUALCUNO si lamentasse della giusta quantità di abiti che ho portato"
Blaine roteò  gli occhi "Ancora continuo a dire che quattro cappotti siano troppi"
"Ma è stato comunque buono. Mi preoccupo un po’ per domani, nuovi professori, nuove lezioni..."
"Non ti preoccupare, ti troverai bene qui" lo rassicurò Wes "Ti ambienterai presto in questa gabbia di matti"
Scoppiò a ridere a quel commento e la cena continuò tra le frecciatine di Sebastian, le buffonate di Jeff e Nick e la calda sensazione della mano di Blaine sulla sua spalla.
 
"Thad e Sebastian stanno insieme?" chiese Kurt quella stessa sera mentre si finiva di preparare per la notte.
Blaine uscì dal bagno, vestito con un paio di pantaloni della tuta e una maglietta della Dalton (non l'aveva mai trovato così tanto adorabile) e si stava asciugando i capelli con un asciugamano.
"In questo momento credo di sì"
"In questo momento?" chiese l'altro confuso.
"Quei due vanno avanti così da un anno: prima erano diventati una sorta di amici di letto, per non dire altro. Sebastian non era mai stato il tipo da relazione fissa, il suo unico obiettivo era farsi qualunque essere maschile camminasse. È arrivato alla Dalton all'inizio dell'anno scorso e capitò proprio in stanza con Thad. I primi sei mesi furono l'inferno: non finivano di farsi scherzi a vicenda, tirarsi frecciatine e litigare per tutto. Poi un giorno tutto finì. Finirono gli scherzi, le prese in giro e le litigate. Era come se tutta la tensione fosse sparita nel nulla. Ma il giorno dopo ricominciò la tiritera, poi tornava la pace e nessuno capiva cosa stesse succedendo. Fino a quando Jeff non irruppe nella loro stanza, trovandoli completamente nudi nello stesso letto. Puoi immaginare cosa stessero facendo"
Kurt tentò di non arrossire troppo e annuì.
"Era il loro modo di scaricare la tensione. Non c'erano sentimentalismi né legami, non erano fidanzati, erano solo amici di letto. Così continuarono per altri due mesi in questo modo, ma poco a poco stavano cedendo: Thad non voleva che Sebastian uscisse tutte le sere per andare allo Scandals, il bar gay di Lima, e Sebastian fulminava con gli occhi tutti i ragazzi, sia etero che gay, che si avvicinassero troppo a Thad. Ormai quello scaricare la tensione stava diventando qualcosa di più, ma nessuno dei due voleva cedere ai sentimenti. Sebastian continuava a venire da me a lamentarsi di Thad, e Thad passava giorni ad ignorare Sebastian"
"E poi cosa è successo?"
"Finalmente affrontarono la cosa e decisero di provare a stare insieme. Non funzionò: si lasciarono in meno di due settimane. La tiritera continuò a lungo, prima insieme poi separati, quando finalmente all'inizio di quest'anno hanno trovato un equilibrio. Non chiedermi come ma è da due mesi di fila che stanno insieme, ma tendiamo a non parlarne per non cantare vittoria troppo presto"
"Una storia degna di un telefilm" disse Kurt impressionato "ma qui alla Dalton non vengono mai... presi in giro o peggio?"
Blaine lo guardò intenerito: la paura del bullismo non era facile da dimenticare. Si sedette accanto a lui e gli prese la mano. 
"La Dalton ha un codice anti bullismo che viene rigidamente rispettato. Sei al sicuro qui, te lo prometto. E per quanto riguarda quei due... Beh Sebastian ha la lingua lunga, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno"
"Eccetto da Thad" aggiunse divertito l'altro.
"Eccetto da Thad. Ma ora sarà meglio andare a dormire. Domani incominci le lezioni. Nervoso?"
"Da morire"
Blaine sorrise e lo abbracciò forte "Andrà tutto bene. Ci sono io con te"
Quelle parole così tenere, tranquillizzarono Kurt, ma non impedirono al suo cuore di battere più veloce.
 
I due mesi che ne seguirono furono i più belli, pazzi e scatenati mesi della sua vita: nonostante le lezioni fossero più difficili, se l'era riuscita a cavare piuttosto bene e, con una futile ma necessaria audizione, entrò ufficialmente nei Warblers, con i quali pareggiò con le New Directions alle Provinciali. Ma quello che non si aspettava era che la frase che Wes disse al suo arrivo ora avesse un senso: erano una gabbia di matti. Jeff e Nick organizzavano ogni sera partite di poker, freccette, calcio balilla (ancora non capiva come diavolo avessero fatto a procurarselo) e una versione fatta in casa di bowling, utilizzando le bottiglie vuote e una pallina da tennis. Inoltre quei due organizzarono un pre-party prima della gara canora e un after party, come se il primo non fosse bastato. Poi arrivò finalmente il Natale: fu organizzato anche lì un party natalizio, dove furono scambiati regali, versati fin troppi fiumi di champagne e cantata una versione stonata di Jingle Bells Rock.  Blaine lo aveva preso in disparte, consentendo così uno scambio dei doni più tranquillo: Kurt gli regalò un bellissimo maglione verde (sì, lo aveva scelto perché era perfetto per i suoi occhi) mentre Blaine si presentò con quella sciarpa su cui sbavava da mesi (e che avrebbe messo ogni singolo giorno fino a primavera).
Oh, un piccolo dettaglio: entro Capodanno era sicuro di essersi innamorato di Blaine Anderson. 
La sera del 31 la passò con le New Directions che l'avevano gentilmente invitato (o meglio costretto) ad andare a casa di Puck. E come ogni Capodanno, si accontentò di un bacio di Mercedes allo scoccare della mezzanotte.
 
Era Gennaio inoltrato e Kurt se ne stava nella sala comune della Dalton (molto stile Hogwarts) sospirando per cosa fare con Blaine: da una parte la voglia di dichiararsi era tanta, dall'altra non voleva perdere la splendida amicizia con il ragazzo.
"Ehi Kurt" Sentì una voce chiamarlo e si girò, trovando Thad che si stava avvicinando a lui.
"Ciao Thad" gli fece spazio sul divano "Sopravvissuto al compito di storia?"
"Il compito più difficile dell'anno, giuro! Ma spero di averlo superato, altrimenti Sebastian mi ucciderà per avergli ripetuto fino alla nausea la guerra di secessione"
Kurt scoppiò a ridere "Ti offro ospitalità nella mia camera: puoi dormire nell'armadio di Blaine, tanto è mezzo vuoto"
"Oh, Sebastian mi troverebbe comunque, fidati. Ma grazie dell'offerta"
Kurt annuì appena e tornò a fissare il fuoco nel cammino.
"Tutto bene?" chiese Thad un po’ preoccupato. 
"Solo qualche pensiero di troppo"
"Vuoi parlarne?"
Kurt lo guardò incerto: dopo Blaine, Thad era il suo amico più stretto alla Dalton. Forse parlarne con lui non era una cattiva idea.
"Ok, ma devi giurare di non parlarne con nessuno, specialmente con Blaine"
Thad si incupì "Kurt, qualcuno ti sta dando fastidio? Possiamo andare dal preside e..."
"Nono! Qui tutti mi trattano benissimo. È un altro tipo di problema"
"Ok, dimmi"
"Si tratta di Blaine. Fondamentalmente mi sono innamorato di lui"
L'espressione di Thad cambiò: sembrava quasi trattenersi dal ridere.
"Kurt, non è come pensi! Non sto ridendo di te, ma della situazione"
"Che situazione?"
"Diciamo che quasi mezza scuola sa della tua cotta, eccetto ovviamente Blaine"
Kurt arrossì e si portò il viso tra le mani "O mio dio!"
"Maaaaa mezza scuola sa anche che Blaine ha una cotta per te" 
Gli occhi di Kurt si spalancarono "Non ci credo. Non è possibile! Sarà qualche stupida voce di corridoio"
"Come può darsi di no. Andiamo, passate tutto il tempo insieme"
"Siamo coinquilini, è ovvio che stiamo sempre insieme"
"Andate sempre a bere il caffè insieme"
"È un dolce peccato, che male c'è?"
"Ti devo ricordare la performance di “Baby it's cold outside” alla recita natalizia?"
"Infatti, stavamo recitando"
Thad sospirò "Il punto è che voi due vi piacete, ma non avete il coraggio di dirvelo"
Kurt si alzò in piedi "Thad, per Blaine sarò sempre un amico e preferisco averlo in questo modo che perderlo per sempre. Ora scusami, ho una relazione di inglese da finire"
E se ne andò via quasi correndo, lasciando solo Thad, intento ad escogitare un piano per risolvere il problema.
 
Sebastian uscì dal bagno con i muscoli doloranti: gli allenamenti quel giorno erano stati piuttosto pesanti.
Notò il suo ragazzo sul letto, lo sguardo fisso su un punto indefinito del muro.
"Thaddy? Luce dei miei occhi, unica ragione per vivere in questo mondo..."
"Cosa ti serve, Smythe?"
"Ho le spalle distrutte e la schiena a pezzi. Non mi puoi fare uno dei tuoi fantastici massaggi?"
Thad annuì e aprì le gambe, così da far sedere Sebastian, e iniziò a massaggiargli le spalle.
"Mmh, le tue mani sono magiche, te l'ho già detto?" mugugnò di piacere il ragazzo.
"Mmmh"
"Magari dopo potremmo usare queste meraviglie per qualcos'altro, no?"
"Mmmh"
"Harwood, ho scopato con il mio partner di laboratorio, che mi ha anche proposto di fare una cosa a tre insieme a Gus, lo studente straniero. Va bene se accetto?"
"Mmnh"
Ok, qui c'era un problema.
Sebastian si girò completamente verso di lui "Thad, mi hai appena dato il permesso per un ménage a trois. Sicuro di stare bene?"
Thad sembrò risvegliarsi dal suo stato di torpore e schiaffeggiò un braccio di Sebastian. 
"Prova a farlo e giuro che non sarai più in grado di masturbarti!”
"Mi stai minacciando di castrazione?"
"Ringrazia che sia solo questo!" E gli diede un altro ceffone su una spalla.
"Calmati, sembri una ragazzina col ciclo! Non mi davi retta e mi stavo preoccupando"
"Non sei un dio. Non gira tutto intorno a te, Smythe" borbottò il ragazzo con un broncio adorabile.
“No, ma sarei un dio del sesso perfetto”
Thad alzò gli occhi al cielo “Possibile che pensi solo a quello?”
“Beh, tu sei qui con me, su un comodissimo letto e con una porta chiusa a chiave. A che altro dovrei pensare?” Gli sussurrò maliziosamente all’orecchio, facendo arrossire violentemente l’altro ragazzo.
“Comunque, hai intenzione di dirmi cosa stai macchinando in quella testolina, invece che pensare a me nudo nel tuo letto?”
“Si tratta di Kurt e Blaine”
Sebastian si accigliò “Che centrano quei due?”
Thad sospirò “Entrambi si piacciono, ma nessuno dei due lo vuole ammettere: Blaine sembra voler rimanere nella zona ‘mentore’ e Kurt non vuole rovinare la loro amicizia”
“E tu in questo centri perché…”
“Andiamo Seb! Non ti ricordano qualcuno?” lo esortò Thad “O più di qualcuno?”
Ci pensò un attimo “Sì, quelle coppiette nei telefilm di Disney Channel, quelli che tua sorella ti costringe a vedere e che tu mi costringi a vedere” Ricevette un altro schiaffo “La smetti di usarmi come sacco da boxe?!?”
“Non fino a quando non finirai di dire cavolate! Quei due mi ricordano noi. O meglio, una versione più romantica e meno sessuale di noi”
Sebastian scosse ferocemente la testa “Non provare a paragonarci a quei due! Non andiamo in giro a cantare una stupida canzone di Katy Perry o a comprare maglioni che si intonino agli occhi”
“Ok, lasciamo perdere!” lo interruppe Thad esasperato “Dobbiamo trovare un modo per farli mettere insieme”
Ed eccolo spuntare di nuovo: Thad Harwood, il paladino della giustizia e di tutte le cose belle.
Non sapeva se trovarlo imbarazzante o eccitante. Probabilmente la seconda.
“Thaddy, per quanto ammiri la tua missione di portare pace e amore nel mondo, lascia che quei due sguazzino nelle loro cotte da scolaretti di prima media e quando avranno capito che è ora di strapparsi i vestiti da dosso, lo faranno”
“Quindi mi stai dicendo che non mi aiuterai?” chiese il ragazzo quasi indifferente.
Sebastian si avvicinò alle sue labbra “Esattamente. Ora possiamo tornare alle tue mani magiche sulle mie spalle o anche più a sud…”
Ma Thad non sembrava della sua stessa idea. Si allontanò dal suo ragazzo, si mise sotto le coperte e spense la luce della lampada.
“Carino, stasera vai in bianco. Come anche domani sera e quella dopo ancora, fino a quando Kurt e Blaine non si fidanzeranno. Potrebbero metterci giorni come anche mesi, se non anni”
“Harwood, non sfidare la mia pazienza” ringhiò Sebastian sdraiandosi quasi completamente su di lui.
“Oh, non sto scherzando. Divertiti stasera con la tua mano destra. Buonanotte”
“Thad…”
Nessuna risposta.
“Thad…”
Ancora niente.
“Se accetto di aiutarti a fare Cupido, la possiamo smettere con questa farsa?”
La testa di Thad sbucò da sotto le coperte “Può darsi…”
“Allora va bene, ti aiuterò” cedette Sebastian mentre Thad si avvinghiò a lui e iniziò a baciarlo.
“Grazie, sei il miglior ragazzo di sempre” lo ringraziò con un lungo bacio “Anche se non avrei mai pensato di dirlo. Comunque, dobbiamo organizzare un piano! Chiamo anche Jeff e Nick, ci servirà una mano e… Seb, che stai facendo?!?” domandò il ragazzo guardando Sebastian che si spogliava con nonchalance.
“Ho accettato questa cosa, ma tu sei ancora in debito” E senza neanche dargli il tempo di rispondere, lo costrinse a sdraiarsi sul letto per ottenere finalmente la sua ricompensa.
 
Per Thad era un piano geniale.
Per Sebastian era un’idea stupida, ma non aveva voce in capitolo.
Lui era il braccio e Harwood la mente e non gli era concesso lamentarsi.
Tutto era iniziato la mattina dopo il loro accordo, quando Thad aveva acceso la televisione e rivisto una vecchia commedia, House Arrest (Arresti familiari), dove i figli rinchiudevano i genitori in cantina per farli riappacificare. 
Era geniale.
“Quindi venerdì pomeriggio li chiudiamo a chiave nella loro stanza e resteranno rinchiusi lì dentro fino a quando uno dei due non confessa” spiegò Harwood a Sebastian, Nick e Jeff “Ognuno di noi farà la guardia, anche se dubito che tenteranno di uscire dalla finestra. E ricordiamoci di prendergli i cellulari e i computer, altrimenti potrebbero cercare di chiamare qualcuno per salvarli. Poi gli nascondiamo qualche cosa da mangiare nell’armadio o sotto al letto, non vorrei essere accusato di averli fatti morire di fame. Tutto chiaro?”
“Continua a sembrarmi un’idea ridicola” borbottò Sebastian poco entusiasta.
Jeff gli lanciò un’occhiataccia “Stai scherzando, vero? È un piano perfetto! Almeno non dovremo più sorbirci la tensione sessuale tra quei due ad ogni prova dei Warblers”
 Nick annuì “Che l’operazione Klaine abbia inizio”
 
Kurt cancellò per l’ennesima volta il risultato dell’equazione “Adoravo la matematica prima che mischiassero i numeri con le lettere”
Blaine sospirò stanco “E io non capisco come la storia della Rivoluzione Francese mi possa essere utile. Che ne dici di fare una pausa e prenderci un caffè? Domani è sabato, possiamo finire queste torture con calma”
Kurt chiuse con un tonfo libri e quaderni e balzò subito in piedi “Caffeina. Serve caffeina”
“Lo prendo come un sì” disse Blaine con una risata mentre prendeva il portafoglio “Ehi, hai visto il mio cellulare? Non lo trovo più”
“Forse l’hai lasciato in macchina” ipotizzò l’altro “Io non riesco a trovare la chiave della stanza. Possiamo prendere la tua?”
“Ehm… non la trovo neanche io”
Iniziarono a cercare in tutta la camera, ma non trovarono né i loro cellulari né le loro chiavi.
“Proviamo a cercare in corridoio…” propose Blaine avvicinandosi alla porta “Magari ci sono caduti quando tornavamo da lezione… Perché la porta non si apre?”
Tentò più volte di aprire la porta, ma niente. 
“Mi stai dicendo che siamo chiusi dentro?!?” urlò Kurt in preda al panico.
“Ottimo spirito di osservazione, principessa!” disse una voce da fuori “Ora aprite le vostre orecchie dai dubbi gusti musicali e stateci a sentire”
“Sebastian, che storia è questa?” chiese Blaine arrabbiato.
“Siete ufficialmente rinchiusi lì dentro” spiegò un’altra voce che sembrava fin troppo simile a quella di Thad “Abbiamo preso i vostri cellulari, computer e chiavi, vi abbiamo lasciato delle provviste sotto al letto e qualche film da vedere, ma non verrete rilasciati fino a quando non affronterete un certo argomento”
“Di cosa diavolo stai parlando?” urlarono entrambi battendo più volte sulla porta “Fateci uscire!”
“Queste sono le regole. Ah, un’altra cosa. Sebastian vi ha fregato tutti i prodotti per i capelli, quindi o fate in fretta o finiranno nella spazzatura. E sappiamo quanto vogliano dire per voi”
Blaine impallidì “Io vi uccido! Fateci uscire subito da qui!”
“Le regole le conoscete. Buona fortuna!” 
Il moro sbuffò esasperato “Quei due idioti…”
“Blaine, siamo chiusi qui dentro”
“Sì, me ne sono accorto”
“Senza cellulari né telefoni”
“Lo so”
“Senza prodotti per capelli”
“Lo so” gemette Blaine guardando con odio la porta di noce che sembrava quasi ridergli in faccia.
“Ma non possiamo abbatterci così” 
Kurt lo guardò scettico “E cosa dovremmo fare?”
Blaine si avvicinò al letto e tirò fuori un sacchetto pieno di cibo “Innanzitutto calmiamoci: abbiamo da mangiare, un bagno, i letti e possiamo guardare qualche film. Ci dormiamo sopra e domani tentiamo di capire come riuscire ad uscire da qui e farla pagare a quei due pazzi”
“Sembra un’ottima idea” ammise l’altro con un piccolo sorriso “Aladdin e patatine?”
“Mi hai letto nel pensiero”
 
La notte passò velocemente e nessun passo avanti era stato fatto. Avevano lasciato Nick e Jeff a fare la guardia durante la notte, trovandoli la mattina a dormire uno attaccato all’altro.
“E ancora sono convinti di essere eterosessuali” sbuffò Sebastian tirando fuori dalla giacca una trombetta da stadio per puntarla vicino alle orecchie di quei due.
“Seb, è davvero necessario?” chiese Thad semiserio.
“Dobbiamo svegliare i nostri piccioncini e questi due incompetenti: è strettamente necessario. Tappati le orecchie”
Premette il tasto e la trombetta suonò, un rumore assordante e stridulo.
Jeff e Nick si svegliarono di soprassalto, Jeff convinto di essere diventato sordo e Nick di aver avuto il suo primo attacco di cuore.
“SMYTHE MA SEI IMPAZZITO?!?” urlò Nick mentre Sebastian si sganasciava dalle risate “STAVO PER MORIRE DI INFARTO!”
“Oh, andiamo, dovevo svegliare i nostri cuccioletti innamorati” si giustificò Sebastian mentre bussava alla porta incriminata “Ehi principesse, siete sveglie?”
“Sebastian, tra il suono della trombetta e le urla di Nick, perfino gli eschimesi al polo nord si sono svegliati” ringhiò Kurt quasi del tutto sveglio.
“Qualcuno si è svegliato di cattivo umore”
“Provaci te ad essere rinchiuso in una stanza senza alcun motivo!”
“Hummel, un motivo c’è. Sta a voi scoprirlo. Io intanto vado a prendere una tazza di buon caffè e magari anche quei biscottini al cioccolato, quelli che piacciono tanto a Blaine”
“A questo proposito, grazie tante per non averli messi!” sbuffò il ragazzo in questione.
“Blaine, siamo rinchiusi e tu pensi ai biscotti al cioccolato?”
“Ho fame! Sono stanco di pop corn e patatine ed è passato solo un giorno!”
Thad sorrise “E allora cercate di trovare il modo per uscire, no? Vi abbiamo detto che c’è un motivo, tocca a voi capire quale”
“Ce la pagherete cara!” li minacciò Kurt “La pagherete cara!”
 
Thad aveva previsto cinque fasi che quei due avrebbero attraversato.
 
Negazione
“Non è possibile, non è possibile” continuava a ripetere Kurt.
Blaine intanto osservava fuori dalla finestra, calcolando ad occhio l’altezza da terra e ragionando su quanti lenzuoli avrebbe potuto legare insieme per arrivare fino giù.
Unico problema: faceva schifo a salire e/o scendere la corda.
Sospirò frustrato “Non è possibile. Questo è uno scherzo. Un pessimo scherzo.”
 
Pietà
“Jeff, giuro di passarti tutti i compiti di matematica fino al diploma!” propose Blaine disperato.
“No”

“Nick, ti aiuterò a scegliere un regalo d’anniversario per la tua ragazza!”
“Non ho una ragazza”
“Beh, vale per il futuro, no?”

“Andiamo Seb! In nome della nostra vecchia amicizia! Ti ricordi quando mi presi la colpa per il vaso di tua nonna?”
“Oh me lo ricordo, poi spifferasti tutto perché avevi paura che tua madre si riprendesse il papillon che ti aveva regalato a Natale”
“La casa in California! Puoi andarci quando vuoi, farci feste, usarla come base per bande mafiose, tutto quello che vuoi!”
“Anderson, sei penoso”

“Thad, sei uno dei miei più cari amici, perché mi hai fatto questo?”
“Un giorno mi ringrazierai, Kurtie”
“Ti ringrazierei adesso se mi facessi uscire!”
“Un giorno mi ringrazierai, magari al tuo matrimonio”
 
Rabbia
“È tutta colpa tua, Blaine!”
“Colpa mia?!? Che diavolo ho fatto adesso?”
“Sono i tuoi amici, non i miei! Sarei dovuto rimanere al McKinley!”
“Sono anche TUOI amici! E io non centro niente! Forse è colpa tua, cosa gli hai fatto? Erano semi normali prima che arrivassi tu!”
“Blaine, prima che arrivassi, Jeff andava in giro in boxer perché aveva le vampate di calore e credeva di essere in menopausa. IN MENOPAUSA, CAPISCI?”
“Almeno il mio fratellastro non credeva di aver messo incinta la sua ragazza in una vasca idromassaggio senza aver fatto sesso!”
“IN MENOPAUSA, BLAINE!”
 
Auto recriminazione 
Kurt si appoggiò alla spalla di Blaine “Mi spiace per averti dato dell’idiota con una testa a broccolo. Mi piacciono i tuoi ricci”
“Non me la sono presa. Mi spiace per averti messo in questa situazione. È tutta colpa mia e dei miei amici”
“No, Blaine” lo fermò Kurt stringendolo in un abbraccio “È colpa mia. Sebastian si vuole vendicare perché gli ho rubato l’ultimo budino a cena”
“No, è colpa mia. Ho battuto il punteggio di Nick a Flipper e ora questa è la mia punizione”
“Diciamo che è colpa di entrambi, ok?”
 
 
Depressione
“Ok, rileggi tutto” ordinò Kurt serio.
“Io, Kurt Hummel, in pieno possesso di tutte le mie facoltà mentali, decreto questo: lascio a mio padre e alla mia matrigna la mia intera camera, mobili compresi; a Rachel Berry l’intera collezione di CD e DVD di Broadway; a Mercedes Jones la collezione di sciarpe e a Brittany S. Pierce la mia vecchia collezione di peluche e tiare. I miei vestiti invece saranno conservati per i posteri, affinché possano beneficiare del mio fantastico senso della moda. Saluti e ossequi, Kurt E. Hummel” Blaine finì di leggere il pezzo di carta che aveva in mano “Va bene?”
“Assolutamente perfetto”
 
Epifania
Erano seduti sul pavimento, con la schiena appoggiata alla porta e Blaine aveva la testa sulla spalla di Kurt “È domenica, pensi che ci faranno uscire?”
“Spero di sì, altrimenti spero che qualcuno noti la nostra assenza”
Il moro scoppiò a ridere e si appoggiò sempre di più sull’amico “Lo spero, sai?”
Kurt sorrise e intrecciò una mano con la sua “Non so se ridere o piangere per questa situazione”
“Beh, ridere fa bene all’anima, no?”
“E tutto questo ottimismo da dove viene?”
Blaine si strinse nelle spalle “Vedo le cose dal lato positivo: potevo essere intrappolato con chiunque, ma essere intrappolato con il mio migliore amico non è cosi male”
Migliore amico. Kurt stava odiando quella parola. Sospirò e si voltò verso Blaine: ora o mai più.
“Blaine, non so se usciremo da qui o se quei quattro ci terranno rinchiusi fino al diploma, ma c’è una cosa che devo assolutamente dirti” 
Blaine fece una faccia curiosa “Dimmi”
“Io e te siamo amici da tanto, vero? E, in tutto questo tempo, ho sviluppato dei sentimenti per te che vanno oltre l’amicizia. Amo passare il tempo con te perché insieme tutto sembra più bello: i caffè, i film, i dolci, le cene al Breadstix. Amo essere il tuo compagno di stanza perché riesci a capire quando sono troppo stanco per studiare, quando ho paura e tu fai di tutto per sollevarmi il morale. Amo sentirti cantare perché la tua voce mi manda in estasi  e amo cantare con te, perché le nostre voci sembrano fondersi insieme in unica armonia. Blaine, mi sono innamorato di te” 
Ecco, l’aveva finalmente confessato. Ce l’aveva fatta. Si sentiva come se si fosse tolto un peso dal cuore, ma un’improvvisa paura lo attanagliò: e se Blaine non avesse provato lo stesso? Se questo avesse posto fine alla loro amicizia?
Ma quella stupida paura fu cancellata dalle labbra di Blaine sulle sue, in un primo bacio pieno di attesa, speranza e amore. 
“Non sai da quanto tempo speravo di farlo” confessò Blaine ad un centimetro dalle sue labbra “Ti amo anch’io”
E quando gli occhi di Kurt iniziarono a brillare di felicità e uno stupendo sorriso gli abbelliva quelle labbra così morbide, Blaine non ci pensò due volte a trascinarlo sul letto e a ricominciare a riempirlo di baci e di carezze.
“Ce l’abbiamo fatta, finalmente!” esultò con poco entusiasmo una voce dietro di loro.
Si staccarono malvolentieri l’uno dall’altro e si ritrovarono Sebastian, Thad, Jeff e Nick sulla soglia della porta aperta, il primo con una faccia svogliata, mentre gli altri tre sembravano usciti dall’ultimo concerto dei One Direction.
Blaine sgranò gli occhi “Aspettate avete fatto tutto questo…”
“Per farci mettere insieme?” 
“L’operazione Klaine è andata a buon fine!” urlò Jeff felice mentre saltellava insieme a Nick.
“Per quanto mi riguarda, sono stato ricattato, anche se la tensione sessuale tra voi due era insostenibile. Sul serio, ci voleva tanto?”
“D’accordo, prima che vi uccida tutti” Iniziò a dire Kurt trattenendo la rabbia “Lasciate qui i nostri cellulari, i computer le chiavi e tutti i nostri prodotti per i capelli. Poi uscite di qui e non fatevi vedere per una settimana o un mese, non mi interessa. E tutto questo ORA!”
“Wow, Hummel, non ti facevo così grintoso. Ottima scelta, Anderson”
Thad uscì dalla stanza per poi rientrarci con un borsone “È tutto qui dentro e ora vi lasciamo soli”
Trascinò via tutti, ma Sebastian si fermò sulla porta “Nella tasca in fondo ci sono i preservativi. Consideratelo un regalo di congratulazioni”
Kurt prese un cuscino e glielo tirò in faccia “FUORI!”
E con un tonfo la porta si chiuse.
“Abbiamo degli amici pazzi, vero?” chiese Blaine con un piccolo sorriso
L’altro sospirò “Ci tocca sopportarli” 
“Lo sai che tireranno fuori questa storia fino alla morte, vero?”
Kurt annuì “Per questo non faranno da testimoni al nostro matrimonio”
“Al nostro matrimonio?” domandò Blaine divertito mentre accarezzava le guance arrossate del suo amore. 
“Possiamo evitare di parlare e continuare da dove siamo stati interrotti?”
Blaine annuì e iniziò a baciarlo dolcemente “Mi sembra un’ottima idea”
 
E sì, i Warblers potevano essere un gruppo di ragazzi incredibili, scatenati e pazzi. Ma grazie a loro, Kurt era riuscito a prendersi l’amore della sua vita.

Note d'autrice
Sul serio, questa è la mia storia più lunga: è stata come partorire tre gemelli tutti insieme.  Comunque, buon secondo giorno della Klaine Week a tutte!
Una parola su questo prompt: è stato il secondo più difficile da scrivere, ma alla fine un po' la noia sul treno, un po' la signora seduta davanti a me che borbottava sugli anni di colleggio (no, non gli avevo chiesto niente), è uscita questa shot, più demenziale che altro. Il titolo (e ovviamente metà fic) è ripreso da House Arrest (Arresti familiari --> 
http://it.wikipedia.org/wiki/Arresti_familiari) che avrò visto una volta, ma mi è rimasto impresso (per fortuna non ho mai dovuto provare a rinchiudere qualcuno in cantina...anche se un pensierino), mentre la presenza della coppia Thad e Sebastian mi è stata ispirata da delle meravigliose fan fiction e mi sono voluta cimentare a scrivere (anche perchè amo Sebastian, fino a quando non tiene lontane le zampe dal culetto di Blaine)  E ok, forse sto divagando troppo e ci sono troppe parentesi, quindi vi lascio tornare a leggere altri piccoli capolavori di questa settimana.
Complimenti a tutte le scrittrici di questa settimana: ho letto ogni storia e non sono mai stata così orgogliosa di appartenere a questo fandom :)
Grazie a chiunque sia arrivato a leggere fin qui (mandami il tuo indirizzo e ti spedisco un cestino di muffin e biscotti) e spero che questa storia vi abbia fatto sorridere di nuovo.
Grazie a tutte le persone che hanno recensito e inserito la storia tra preferite/ricordate/seguite: sono state un bell'incoraggiamento!
E infine (si, tranquille ho finito) un grazie alla mia splendida beta che ieri sera mi ha fatto morire dalle risate con i suoi commenti (giuro che volevo inserirli anche qui) 
Bene, ora vi saluto e buona giornata :)
Baci e sorrisi

Frankie
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Frankie92