Crossover
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Autore: Elisahq    22/04/2007    7 recensioni
Ciao siamo Elisahq e Ladyvale! Questa è la nostra prima fanfiction su dragonball...speriamo possa piacervi, anche perchè abbiamo messo tutto il nostro impegno ed il risultato non è poi così tanto male XD
Due misteriosi ragazzi mascherati immersi in una ricerca ricca di pericoli e insidie; un tenebroso individuo sul loro cammino; Orochimaru e Kabuto....Orochimaru e Kabuto??
Cosa vogliono dai guerrieri z? E perchè i ninja di Konoha sono sulle loro tracce? E cosa hanno a che fare con tutto questo i due giovani mascherati?
Quando i mondi di Naruto e DB si incontrano...cosa succederà?
Lo scoprirete solo leggendo questa ff...buona lettura! ps: RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE THANKS!!!
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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1. Tra buio e luce: l'inizio

“Niente ripensamenti? Nessuna esitazione?"
“No, niente di tutto questo. Dobbiamo saperne di più, riesumare ciò che è stato, la nostra vita, il nostro passato...solo così potremo capire davvero."
Era una fredda notte d'inverno e due individui mascherati -cappotti lunghi fino alle caviglie, sciarpa e cappello che coprivano interamente il viso lasciando liberi solo gli occhi- erano in cammino, diretti verso ovest.
“Ormai sono giorni che viaggiamo, -disse la persona con il cappotto beige- le provviste scarseggiano e dobbiamo fare ancora parecchia strada..."
“Se vuoi ritirarti -lo interruppe quello con il cappotto nero- sei ancora in tempo per farlo. Ma ricordati che, se lo farai, non potrai più tornare indietro."
L’altro sembrò esitare, dopodichè, con tono deciso, disse:
“Hai ragione! Per quanto dura sia non possiamo mollare proprio ora! La verità è più importante di ogni cosa al momento! Ma...la sete di conoscenza ha logorato molti nel corso della storia umana...."
“E non ricominciare con i tuoi discorsi filosofici! Non vorrai riempirmi la testa con le tue "perle di saggezza", vero?" lo schernì il compagno, i grandi e penetranti occhi color del fuoco stanchi e divertiti.
“No no -rise lui, con gli occhi limpidi come il ghiaccio, azzurri come il cielo- stavo solo pensando ad alta voce, niente paura...ma ora riprendiamo, altrimenti rimarremo indietro sulla tabella di marcia.”
“Possiamo anche permetterci una pausa, se dopo proseguiamo a passo svelto…ah già, dimenticavo...tu sei una lumaca.”
“Che cosa?! -gridò la figura con gli occhi azzurri- Ma se sono veloce come il vento!”
Ci fu un attimo di silenzio, poi entrambi scoppiarono a ridere. Due misteriosi personaggi. Due vite normali fino a quel momento...due destini presto sconvolti. Nessuno di loro poteva immaginare le incredibili vicende cui sarebbero andati incontro.


L'uomo non si sentiva molto tranquillo in quella stanza sotteranea, circondato da strani oggetti magici e dall'aspetto tetro e poco rassicurante, ma quello che rendeva la piccola stanza così oscura era lui, la figura seduta nella penombra...era lui che emanava quell'aura di malvagità e potenza che aleggiava in tutta la stanza e rendeva il cuore opprimente.
"Proprio così signore, sono venuto a conoscenza di favolosi oggetti magici in grado di esaudire qualsiasi desiderio..."
"Oggetti magici?"
"Si...sette sfere che una volta riunite saranno in grado di realizzare tutti i vostri desideri, è una leggenda che si tramanda nelle regioni dell'estremo ovest. Ora maestro...potete darmi la mia ricompensa?"
Gli occhi dell'uomo si accesero di avidità, finalmente tutte le sue fatiche sarebbero state ripagate.
"Ricompensa eh? Sì...dopo tutto te la sei meritata..."
Anche gli occhi della figura si accesero di avidità e bramosia, ma non era l'oro che lui bramava...no lui aveva solo due interessi...il potere ed il sangue.
"AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!"
L'individuo, che fino ad un istante prima stava comodamente seduta nella penombra, con uno scatto velocissimo raggiunse l'informarore, l'uomo non fece nemmeno in tempo ad accorgersi di quello che stava succedendo che già la vita lo stava abbandonando, il suo corpo rotolò a terra con un tonfo sorto.
"Era davvero necessario, Orochimaru-sama?”
Per la prima volta da quando l'uomo ormai privo di vita era entrato nella stanza, Kabuto aprì bocca.
"Kabuto, sei troppo tenero…ormai non era più di nessuna utilità, perchè lasciarlo in vita? Ma in effetti è stata una chiaccherata interessante..."
Orochimaru notò una piccola goccia di sangue schizzata via sulla sua guancia e, compiaciuto, la portò alla bocca con la lingua, assaporando il suo dolce sapore.
"Intendete credere a quel poveraccio?"
Kabuto aveva seguito l'intero colloquio tra Orochimaru e l'informatore con un sorriso sarcastico stampato in faccia...sfere magiche che esaudiscono desideri? Era un po' troppo grande per credere ancora alle favole ed inoltre la regione dell'ovest era così lontana, oltre il confine delle terre ninja e non sarebbe stato facile raggiungere quella terra, senza contare che non avevano nessun tipo di indizio se non le parole di un morto.
"Vedi Kabuto, la ricerca del potere non è mai stata una strada in discesa...se quelle sfere magiche esistessero davvero potrei riacquistare l'uso delle braccia e con esso tutte le mie tecniche e poi molto di più...il potere supremo...la conoscenza...tutto sarà mio! Potrò schiacciare quegli insetti di Konoha per sempre."
Il gelido sguardo del ninja si riempì di odio. "Andiamo!"
"Cosa? Partire ora? E come contate di trovarle? Non sarà..."
"Shingai" lo interruppe bruscamente Orochimaru.
“Shangai? Che c’entra?” disse Kabuto, confuso…
“Non SHANGAI, SHINGAI!”
Kabuto ebbe un brivido al suono di quel nome, non era per niente tranquillo quando aveva a che fare con quell'oscuro essere.
Avrebbe preferito “Shangai”, a qualsiasi cosa si riferisse.
"Intendete chiedere la collaborazione di quel demone? Non c'è da fidarsi di lui...è solo un pazzo!"
"E' per questo che mi piace". Un sorriso compiaciuto apparve sulle labbra del ninja leggendario.


Nel frattempo nella città dell'ovest tutti erano in fermento per l'imminente Tenkaichi che vi si sarebbe dovuto svolgere.
"Kakaroth!!!!!!!!!!!!!!! Dove diavolo sei? Vieni subito fuori!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Beh, qualcuno più degli altri. Un Vegeta più infervorato del solito stava mettendo a soqquadro l'intera Capsule Corporation per trovare il suo odiato rivale, che se ne stava comodamente seduto sul divano a giocare alla play con il piccolo Trunks.
"Kakaroth!!!!!!!!!! Ti ho trovato finalmente! Si può sapere cosa stai facendo, razza di stupido imbecille?! TRA POCHI GIORNI INIZIERA' IL TORNEO E TU PERDI TEMPO COME UN MOCCIOSO? SEI VENUTO QUI PER ALLENARTI, NON PER UN'ALLEGRA VACANZA IN COMPAGNIA!!!"
Il giovane sbuffò. Sempre il solito quel Vegeta...
"Vegeta, rilassati...è solo un torneo..."
"SOLO UN TORNEO?! No questo non è un torneo, ma IL torneo...in cui finalmente riuscirò a prevalere e a dimostrarti la mia superiorità! Ti sconfiggerò, questa volta puoi starne certo! Non ti scordare che io sono..."
"Si, si -lo interruppe Bulma, appena rientrata dopo aver accompagnato il padre ad una conferenza- il grande e indiscusso principe dei Saiyan. Piuttosto, rimetterai tu a posto il disordine che hai combinato, vero maestà? SI DA IL CASO CHE QUESTA NON SIA UNA REGGIA PIENA DI SERVITORI E CHE QUELLA CHE DEVE PULIRE SONO IO! QUINDI MUOVITI, SE NON VUOI RITROVARTI SENZA NEMMENO UN LETTO IN CUI DORMIRE!!!!!!!!!"
Trunks e Goku non poterono trattenere una sonora risata e Vegeta, seriamente turbato dalle minacce della donna, fece ciò che gli aveva imposto, non senza qualche sana imprecazione. Accidenti, perchè gli faceva quest'effetto quella stupida donna? Lui, il più temerario dei Saiyan, non scappava davanti a nulla...e temeva una semplice terrestre?! Ma soprattutto, perchè quando le stava vicino sentiva il mondo intero svanire e il cuore esplodere? "Vegeta, maledizione -pensò tra se'- ti sei lasciato rammollire da questo insulso pianeta! Se lo sapesse Kakaroth...NO NON DOVRA' MAI ACCADERE!!!!!!!!"
Proprio in quel momento sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.
In una frazione di secondo si sentì un urlo seguito da un esplosione e dal crollo di un muro.
Per un riflesso condizionato Vegeta aveva stampato Goku su una parete della Capsule Corporation.
"Vegeta…"
"STUPIDO IDIOTA!"
Mentre Goku si ripuliva dalle macerie, Vegeta si accorse si aver perso fin troppo tempo e tornò al suo allenamento.
Intanto, sul monte Paozi, Piccolo e Gohan combattevano sotto lo sguardo vigile e angosciato di Chichi.
"Gohan, amore, vieni a casa dai! E' tardi! E Goten è già rientrato e ci sta aspettando."
"Si mamma...anf, anf...solo un....ouch!"
Approfittando della sua distrazione, Piccolo sferrò un calcio decisivo al ragazzo, ponendo fine a una battaglia che durava ormai da tre ore.
"Tsk...mai abbassare la guardia! Mi sembrava di avertelo insegnato!"
Gohan stava per alzarsi e chiedere al suo maestro di concedergli la rinvicita, ma un prevedibile impedimento non glielo consentì: "MOSTROOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!! Cosa hai fatto al mio bambino!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chichi, in lacrime e con un poco rassicurante manico di scopa in mano, si scagliò contro il namecciano.
"VA SUBITO VIA, LASCIA IN PACE GOHAN, ESSERE CRUDELE!!!!!!!!!"
Prima che lei potesse raggiungerlo, Piccolo si levò in volo, facendo al ragazzo cenno che si sarebbero visti l'indomani.
"Gohan amore mio, stai bene? Oh tesoruccio caro, ci penserà la mamma a tenerti lontano da quella spaventosa creatura!!!!!"
"Ma mamma, sto bene...mi sono solo lasciato cogliere di sorpresa..."
"Non provare ad addossarti la colpa! Non voglio più vederti combattere con quell’essere spregevole!! Vedrai, da domani potrai tranquillamente dedicarti solo ai tuoi studi..."
Era inutile discutere con sua madre. Ma al torneo e agli allenamenti Gohan non poteva assolutamente rinunciare.
"Eh, povera mamma...se almeno fosse più ragionevole, non sono più un bambino! Posso cavarmela da solo...riuscirò a portare a termini gli studi e l’allenamento insieme! Non deluderò papà!"
Se Vegeta, Goku, Piccolo e Gohan si stavano preparando per il grande torneo, Yamcha, Crilin, Rif e Tensihan -riunitisi per l'occasione a casa del genio- non erano da meno.
"Ah-ah!" urlò Tenshian riuscendo ad atterrare Yamcha.
"Non fare tanto lo spavaldo, Tenshian...la tua è stata solo fortuna!"
"Io non credo -proruppe la vocina di Rif - Tenshian è molto più forte di te!"
"Che cosa?! Ma come ti permetti, sappiamo tutti che io sono il più forte!"
"Se era una battuta, bravo Yamcha! Fa proprio ridere"
"Ragazzi, ragazzi...vi sembra il momento di litigare? Tra poco inizierà il torneo e non sconfiggeremo Goku, Gohan, Piccolo e Vegeta azzuffandoci tra noi -li interruppe Crilin- no?"
Tutti asserirono.
“Hai ragione, dobbiamo dare il massimo negli allenamenti. Basta chiacchiere. BOTTEEE!!!!” urlò Rif con la sua vocina bianca in un raptus di pazzia e iniziò a prendere Yamcha a testate.
Il torneo...un'altra occasione per mettere alla prova le loro abilità. E magari, chissà, diventare campioni, questa volta. Si allenavano come forsennati da mesi per questo evento...dovevano vincerlo ad ogni costo! E così tutta la squadra di guerrieri z si preparava in vista di quello che non sapevano sarebbe stato un torneo molto, molto più interessante del previsto.


Intanto in una regione molto più ad est...era una giornata tranquilla come tutte le altre nella piccola Konoha. Dopo l'attacco da parte di Orochimaru il villaggio era stato completamente ricostruito e sotto la guida del nuovo quinto Hokage prosperava nuovamente.
"NARUTOOOOOOOO!!!!!!!!!! Torna subito qui!!!!!!! Le tue ultime missioni sono state un disastro...sei la vergogna del villaggio!!!!!!"
Una specie di furia scatenata con le sembianza di donna stava inseguendo un giovane ninja in tenuta arancione per tutto il villaggio, travolgendo chiunque per disgrazia fosse capitato sulla loro strada.
"Ehi vecchia Tsunade non è colpa mia!! Quelle missioni non erano alla mia altezza e io non ho tempo da perdere, devo allenarmi per diventare più forte!!!"
Quando Tsunade era così arrabbiata niente poteva fermarla e Naruto rinunciò a cercare di farla ragionare per concentrarsi su una poco decorosa ma molto più sicura ritirata strategica...dannato ero-sennin se ne era andato via lasciandolo solo mentre gli aveva promesso che si sarebbe dedicato al suo allenamento, gliel'avrebbe fatto vedere lui quando sarebbe tornato! Ma nel frattempo non restava altro da fare che allenarsi da solo, svolgere le solite noiose missioni e sfuggire alla vecchiaccia.
Il giovane ninja era così concentrato nella fuga che non si accorse di due figure che stavano arrivando a gran velocità dalla parte opposta. Naruto si trovò improvvisamente per terra.
"Ehi sopraciglione guarda dove vai la prossima volta!"
Il ragazzo si massaggiò il fondoschiena dolorante...ormai Tsunade l'aveva raggiunto e la sua fuga era fallita.
"Ah la forza della giovinezza!!!!! -proruppe un Gai più esaltato del solito- il mio cuore si commuove vedendo che un'altra giovane vita non viene sprecata inutilmente! Naruto unisciti a me e al mio adorato allievo nell'allenamento...andiamo incontro al sole nascente!!!"
"Sì, Gai-sensei!!!" Gli occhi di Rock Lee scintillavano di ammirazione per il suo maestro...ammirazione ben poco visibile in Naruto e Tsunade.
Improvvisamente altri due giovani ninja raggiunsero il gruppo:
"Gai-sensei! Rock Lee!” urlò Tenten (o perlomeno tentò di farlo) al suo maestro e al compagno. “Aspettatemi!”
“TenTen, la fiamma della giovinezza non è abbastanza ardente in te! Dovresti allenarti di più, prendi esempio da Rock Lee, lui non ha la benché minima ombra di stanchezza dopo questa corsetta di riscaldamento!”
“Si…ehm…certo…” borbottò Tenten, incapace di reggere il ritmo di corsa di quei due invasati.
Allo stesso momento spuntò anche Neji, affannato.
“Questi due pazzi hanno stremato anche me, non mi sorprendo che tu non ti regga in piedi” sussurrò alla povera Tenten, ansimante.
"Forza ragazzi!!! Ci siamo riposati anche troppo...altri 50 giri del villaggio e poi possiamo passare alla seconda parte del riscaldamento...di corsa!!!!!" li interruppe Gai, e senza nemmeno aspettare le loro risposte partì a tutta velocità, seguito da un entusiasto Rock Lee e da due molto meno entusiati Tenten e Neji.
"Ehi Naruto dove credi di andare?"
Il ragazzo stava cercando invano di mimetizzarsi tra il paesaggio per non attirare l'attenzione dell'Hokage...magari con tutto quel trambusto si era dimenticata di lui...
"Non pensare di cavartela così! Ho una missione da affidarti e vedrai che ti piacerà."
Il sorriso della donna non trasmetteva molta sicurezza a Naruto: "Chissà cosa avrà in mente quella vecchiaccia...una delle sue stupide missioni senza importanza!"
Ma giunto nell'ufficio di Tsunade ebbe una sorpresa: "Hinata! Che ci fai qui? Non dirmi che la vecchia ha fregato anche te?"
"Naruto-kun! Ci sei anche tu..."
"Che bello, ancora un'altra missione insieme dunque?”
“…”
“Che hai? Sei tutta rossa…”
“Ehi Naruto!” Dalla porta dell’ufficio fece capolino Shikamaru, con la sua tipica aria stanca e annoiata.
“Ciao Shikamaru! Anche tu qui per la missione della vecchia?”
“Si, che seccatura! E io che volevo riposarmi un po'...spero sia una missione poco impegnativa" mormorò Shikamaru. Non era per niente entusiasta all'idea di ricevere un nuovo incarico...pensava che la vita di un ninja fosse semplice ma da quando era diventato chuunin il lavoro era raddoppiato.
"Zitti voi tre e ascoltatemi!! Questa missione ti piacerà molto Naruto...si tratta di un compito importante...e forse potreste scontrarvi con un un nemico molto potente...per questo il capo della squadra sarà un ninja sarà un ninja esperto..."
Nel frattempo la porta si apre ed entra un uomo: lunghi capelli bianchi, kimono e zoccoli ai piedi.
"AAAAHHHHH ERO-SENNIN!!!!! -urlò Naruto alla vista del ninja leggendario- Cosa ci fai qui??? E quando sei tornato??? Avevi detto che mi avresti allenato e invece sei sparito senza dire niente!!!!!!"
"Uff lo sapevo che non sarei dovuto tornare così presto" pensò sconsolato Jiraiya. "Zitto! Ora non è il momento di pensare all'allenamento! Ho scoperto che Orochimaru è venuto a conoscenza di sfere magiche che possono realizzare qualsiasi desiderio ed è partito verso la regione dell'ovest...non possiamo correre il rischio che trovi simili oggetti per questo dovremo partire al più presto."
"Orochimaru????" Naruto sussultò al suono di quel nome.
"Sfere magiche??" chiese Hinata sorpresa.
"Partire al più presto?? Che seccatura." Shikamaru non era per niente contento all'idea della difficile missione che si prospettava.
La mente di Naruto si riempì di ricordi...forse con Orochimaru c'era Sasuke...magari sarebbe riuscito a riportarlo finalmente indietro...per la prima volta da quando il compagno se n'era andato aveva una pista sicura da seguire...sì l'avrebbe trovato e fatto ragionare...aveva una promessa da mantenere!
Miriadi di immagini attraversavano la sua memoria…Sasuke…lui doveva salvarlo, come può essere Hokage uno che non riesce nemmeno a salvare un amico?
Non gli importava nulla delle sfere, ora che si era parlato di Orochimaru il ricordo di Sasuke gli si era impresso nitido nella mente, l’avrebbe trovato a ogni costo!
"Forza andiamo!! Non c'è tempo da perdere la nostra missione ci aspetta!!"
Lo sguardo di Naruto brillava di eccitazione mentre tutti e quattro lasciavano Konoha alle loro spalle.


"Uhm...secondo la cartina dovremmo essere ormai in prossimità della città dell'ovest. Ci mancano poche miglia."
"Era ora...non ce la facevo più...per quanti giorni avremo camminato? 10? 15? Ormai non ho più cognizione del tempo." affermò esausto il ragazzo con il cappotto beige e gli occhi azzurri.
"A chi lo dici...questo viaggio è stato sfiancante...ma tra poco raggiungeremo la meta." lo rincuorò quello con il cappotto nero e gli occhi color rosso acceso.
I due si stavano per incamminare nuovamente, quando sentirono una voce provenire da dietro le loro spalle:
"Hyoushou del ghiaccio e Kaji della fiamma...siete voi vero?"
I giovani si voltarono di scatto e videro un uomo con un lungo mantello grigio che lo copriva lasciando vedere solo gli occhi, verdi come le foglie degli alberi in Primavera.
"E tu chi sei?" domandarono in coro.
"Chi sia io non ha importanza...posso solo dirvi che so cosa cercate e come ottenerlo." rispose lui.
"E cosa staremmo cercando?" domandò Kaji, il giovane con gli occhi di fuoco, mentre Hyoushou ascoltava attento.
"E’ inutile che ve lo ripeta, poiché lo sapete già. Se volete davvero trovare ciò di cui siete disperatamente alla ricerca siete sulla buona strada: domani, nella città dell'ovest, si svolgerà il famoso Tenkaichi, il torneo di arti marziali; lì troverete la chiave di tutto, la parte perduta di voi stessi."
"La parte...? Aspetta!"
Ma l'uomo si era già dileguato. Hyoushou e Kaji si guardorono perplessi.
"Ma cosa significa? E soprattutto...chi è quello? Possiamo fidarci di lui?" domandò Kaji.
"Forse mi sbaglierò ma...i suoi occhi...mi sembravano sinceri..."
"Oh Hyoushou....!"
Al contrario di Kaji, che era sempre stato prudentemente diffidente nei riguardi degli altri, Hyoushou era tendenzialmente portato a dare fiducia a tutti ricevendone, a dir la verità, più svantaggi che guadagni. Ma chissà...forse aveva ragione questa volta...forse quel ragazzo dagli occhi puri e ingenui aveva visto giusto...ad ogni modo, DOVEVANO fidarsi dell'uomo misterioso...la posta in palio era troppo alta per stare sulla difensiva! Dovevano rischiare se volevano ottenere ciò che si erano riproposti per quel viaggio, e questo Kaji lo sapeva. Per non contare che non avevano molti altri indizi utili.
Dopo aver fatto tra se' queste considerazioni, il ragazzo dagli occhi di fuoco incitò l'amico a proseguire il viaggio.
"Su andiamo! Faremo come ha detto quell'individuo: appena arrivati in città ci iscriveremo al tenkaichi!"
A queste parole il ragazzo dagli occhi azzurri sospirò.
"Sei instancabile...io speravo ci riposassimo e invece...ci toccherà un'altra faticaccia...ok, ok, non mi incenerire con gli occhi! Faremo come vuoi...uuuuuuuuuuuff!"
"Ahahah, sei uno scansafatiche…"
"Non è vero…io sono pieno di..energi..eeeeeeh!" Appena finito di pronunciare queste parole, Hyoushou si accasciò per terra, ma l'altro lo rialzò e lo trascinò via per un braccio.
"Piano! Ehi! Ok, cammino da solo!" protestò Hyoushou.
"Allora vedi di muoverti!"
E così i due ragazzi misteriosi, Kaji e Hyoushou, si recarono alla città dell'ovest...ma chi erano veramente? Chi era quell'uomo? E qual era il significato delle sue parole?
  
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