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Autore: nialleryeah    11/10/2012    1 recensioni
Da quando se ne era andata avevo passato un periodo di depressione, non parlavo più con nessuno e mi facevo del male.
Era passato esattamente un'anno e un mese dal giorno in cui lei scomparì.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-chapter two

 
 
Per un attimo pensai di tornare indietro, di fare finta di niente ma la voce nella mia testa non era della stessa idea. Sentivo che ripeteva: davvero? vuoi davvero andare via? no, è ovvio che no. vai da lui, adesso.
No,no, no.
Provavo una sensazione mista tra paura ed emozione.
Presi l'mp3, stoppai la musica e lo ritirai nella borsa. Iniziai a camminare verso di lui non sapendo esattamente cosa dire.
Tossii aspettando che si girasse.
-Ehi- dissi appena si girò a guardarmi.
-Ciao, anche a te Leslie ha detto di aspettarla qua?-
Nel momento in cui stavo per rispondergli mi squillò il cellulare.
-Pronto?-
-Sam, senti oggi non posso venire. Ti lascio con Niall-
-La prossima volta avverti prima almeno-
-Dai, lo so che sei contena! ora vado, ciao-
-Ciao Les-
Buttai giù e guardai Niall che stava ridacchiando.
-Scommetto che ha organizzato tutto questo apposta- dissi sedendomi sulla panchina, di fianco a lui.
Il sole era alto in cielo e si rifletteva sull'acqua del Tamigi.
-Sicuro. Ma ad essere sincero non mi dispiace affatto stare con te-
Mi guardò ed io involontariamente abbassai lo sguardo sorridendo ed arrossendo arrivando ad avere un colorito pari a quello di un pomodoro.
Quello era un'altro dei miei tanti difetti. Arrossivo molto spesso, anche per le cavolate.
-Che facciamo allora?-
-Io andrei a fare un giro al parco, va bene per te?-
-Certo che si- risposi sorridendogli.
Ci alzammo e iniziammo a camminare sul sentiero del parco.
Era tutto così bello. Mi sentivo quasi bene, come se quel vuoto che si era formato nel mio cuore si stesse riempendo.
Bastava solo la sua presenza a farmi stare bene. Il che è molto strano perchè sapevo poco e niente di lui.
Lo guardai; sembrava quasi un  angelo. No, non sto esagerando. Sembrava che nulla potesse togliergli quel suo fantastico sorriso.
-Sei inglese? - mi chiese sempre con il suo solito sorriso.
-No, veramente sono a Londra solo da due settimane-
-Come? Stai scherzando?-
-No, perchè dovrei?- dissi ridendo un po' vedendo la sua espressione.
-Perche parli bene l'inglese, sembra che tu sia inglese, appunto-
-Veramente sono italiana- dissi sorridendogli.
-Non ci credo. Devi portarmi con te la prossima volta che torni in Italia-
-Non lo so, devo vedere.- finsi di essere seria.
-Dai, ti prego!-
-No- dissi trattenendomi dal ridere.
-Ah no? Allora incomincia a correre-
-Cosa? correre?- non riuscii a dire altro che mi ritrovai a correre nel prato inseguita da mr. occhi azzurri.
Ad un certo punto cadde a terra tenendosi il ginocchio stretto al petto.
-Oddio, stai bene?- chiesi avvicinandomi a lui.
-No, mi sono fatto malissimo! aiutami a tirarmi su- disse allungando una mano verso di me.
-Certo, così poi io cerco di tirarti su e tu mi tiri a terra-
-Ma come puoi pensare questo? Aiutami, ti prego.-
-Ok, ma se mi butti a terra poi vedi- allungai la mano, lui la strinse e, come avevo previsto, caddi.
Mi ritrovai su di lui. Lui se la stava ridendo allegramente.
-Lo trovi tanto divertente eh? Allora vediamo se anche questo ti diverte- incominciai a fargli il solletico.
-Basta, basta! Ok, mi dispiace- disse tra una risata e l'altra.
Smisi di fargli il solletico e solo in quel momento mi accorsi che ero ancora su di lui.
Mi tirai in piedi velocemente e lui fece lo stesso asciugandosi le lacrime che gli erano scivolate sul viso a forza di ridere.
Mi sentivo un po' in imbarazzo in quel momento. Mi allontanai appena da lui ma mi tenne per  fianchi e mi tirò a se. Mi abbracciò; sentivo battere il suo cuore, veloce quasi quanto il mio, vicino al mio viso e il suo profumo riempirmi i polmoni.
Lo strinsi di più  a me chiudendo gli occhi. Volevo assaporare quel momento il più affondo che potevo.
Non mi sentivo così completa da tanto, troppo tempo. Mi allontanai di malavoglia da lui e lo guardai. Lui fece lo stesso e prima di tornare a passeggiare mi prese per mano.
Passammo tutta la giornata a parlare di noi, di quello che avevamo fatto e dei sogni che volevamo realizzare. Avevamo molte cose in comune. Era come se ci conoscessimo da sempre. Non ci rendemmo nemmeno conto di che ora si era fatta. Il sole oramai il sole stava tramontando.
Eravamo seduti al tavolino di un bar dove eravamo rimasti per un po'.
-Io dovrei andare a casa ora- dissi alzandomi svogliatamente.
-Ti accompagno a casa- disse alzandosi a sua volta.
La tipica scena da film: lui accompagna lei alla porta e lui la bacia. Solo che nella mia 'scena' al posto di un bacio ci fu un abbraccio, un fantastico abbraccio.
-Grazie per oggi, grazie per avermi fatta sentire finalmente meglio- dissi guardandolo negli occhi.
-Come meglio? Non stavi bene?-
-Non stavo male fisicamente,cioè, stavo male dentro. Ti racconterò- lo baciai su una guancia ed entrai in casa.
Pensavo e ripensavo a quella giornata. Per tutta la sera ebbi quel pensiero fisso.
Prima di andare a letto, decisi di farmi una doccia. Andai in bagno e mi misi sotto la doccia. Mentre mi stavo asciugando i capelli sentii vibrare il cellulare che avevo appoggiato sul davanzale della finestra.
Era un messaggio di Niall. 
'Oggi mi hai detto che ti avevo fatto stare meglio; ma non sai quanto bene tu hai  fatto a me. Con il tuo semplice sorriso hai reso tutto migliore. Ora vado a letto. Notte tesoro'
Mi guardai allo specchio, notai che involontariamente stavo sorridendo.
Si, le cose stavano andando per il verso giusto. Ero di nuovo felice, come una volta.
  
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