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Autore: Reysoul    12/10/2012    2 recensioni
Germania e Prussia non hanno mai avuto un buon rapporto, non sono mai stati complici. Germania, però, accorre alla sua richiesta di aiuto ma non ha la più pallida idea di quello che lo aspetta: dovrà fronteggiare il fratello per poter ottenere l'amore di Italia. Il triangolo amoroso è raccontato tramite il serio e bellicoso punto di vista di Ludwig. Il primo incontro tra i due riporta subito alla memoria di Ludwig il suo passato come Sacro Romano Impero, ribaltando la solita versione in cui è soltanto Italia a ricordarsene: Ludwig ricorda ogni cosa con bruciante vividezza e vergogna ed è sempre più desideroso di mostrare ad Italia quanto sia affidabile e quanto lo desideri. Italia di per sè, non prende una posizione netta e non si apre, è sempre solare ed allegro però c'è qualcosa in lui che non va...
Chi la spunterà? Prussia o Germania?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo Ventidue -Ciao! Ciao Spagna! Ciao Romano!- Italia si agitava, salutando a gran voce i due, mentre li guardava dalla groppa del cavallo nero. Quasi cadendo.

Germania sorrideva e fece loro un cenno col capo.

­-Penso di non averlo mai visto così felice, hai mai visto Germania sorridere così spesso?- Antonio parlava più per sé che con Romano, tanto sapeva che non avrebbe risposto quello che stava pensando. Gli piaceva interpretare i suoi pensieri e lo faceva per entrambi. Romano sapeva di non dover rispondere.


-Jeeeey...? Quand'è che siamo arrivati? Sono stanco...- si lagnava Italia, era infreddolito, stufo, voleva solo sedersi e stare comodo per qualche ora. Erano in cammino da giorni, si procedeva abbastanza velocemente ora che il conflitto era terminato. Certo la situazione rimaneva tesa.

Il cavallo lo aveva stufato, tutto lo aveva stufato.

- Italiaa! Smettila di lamentarti!-

-Ma uffa... Ve...- continuò con qualche piccolo Ve di rimprovero. Gli rivolse i suoi occhioni dorati pieni di lacrime, confezionate ad hoc.

Germania lo guardò e si lasciò abbindolare da lui.

-Ita-chan... mancano due ore e siamo a casa.-

Italia gli sorrise, rincuorato alla notizia.

E a casa dovrò fronteggiare Prussia, cosa gli dirò? Mi sento un traditore, gli ho portato via la persona di cui era innamorato...

­Il piccolo Italia gli si affiancò e osservò il suo sguardo. Non aveva mostrato tristezza o altro, non voleva che i suoi sentimenti trasparissero ma Italia sapeva, sapeva leggere il suo stato d'animo.

-Jey...?-

-Cosa c'è ancora Ciano?-

-Cos'hai...?-

Ludwig distolse lo sguardo, fece finta di niente sperando che se lui non avesse mostrato di aver inteso Ciano non glielo avrebbe più chiesto. Invece quello continuò a guardarlo con insistenza, chiamandolo con dei piccoli Ve.

-Mh... niente, pensavo a Gilbert.- Italia si irrigidì e non disse nient'altro. Poco dopo si spostò dietro di lui e non disse più una parola. Il suo sguardo era un po' abbattuto anche se si sforzava di ridere quando Lud si girava a controllarlo.

Non sopporto quello sciocco sorriso finto sul suo viso, piuttosto rimanga impassibile, se proprio non sta bene, ma smetta di sorridere così, è inquietante. Quello che mi fa più male è che sta così per Prussia, l'ho nominato ed ora lui sta così. Ma è così forte il sentimento che li lega? è davvero così forte che l'idea di stare con me a casa mia non lo è abbastanza da renderlo felice? Deprimente davvero...

Aumentò l'andatura.



La cancellata del suo palazzo era ormai vicina, più si avvicinava più l'inquietudine gli attanagliava le viscere. Fece cenno ad Italia di precederlo, in modo rapido e gli rivelò quanto fosse scontento. Il piccolo Italia si sentiva molto male per lui, quando gli passò di fianco si fermò alla sua stessa altezza.

Germania lo guardò spazientito e gli fece cenno di andare. Italia invece si fermò, gli sorrise con sincerità questa volta e si sporse dal suo cavallo. Lud lo sostenne perché aveva paura che cadesse, Italia lo strinse forte e gli diede un timido bacio. Gli sussurrò le parole che sapeva lo avrebbero reso felice.

Germania rispose al suo sorriso, sentendo la tensione allentata. Ciano sapeva davvero cosa doveva dirgli per farlo sentire meglio. Spesso si comportava in modo inappropriato o lo faceva arrabbiare, ma sapeva farlo stare bene.

Italia si incamminò e finalmente poté abbandonare il cavallo, Ludwig lo raggiunse a fianco della porta, gli posò una mano sul fianco e fece per entrare. La manina di Italia fermò la sua. Lo guardò negli occhi.

-Jey... io... voglio davvero bene a Prussia, ma voglio che tu sappia che non è come con te.-

-Con questo cosa vuoi dire?-

-Ve... voglio dire che quando gli starò vicino e tu ti sentirai male, devi tenere a mente che io amo te ok? Voglio bene a Prussia, gliene voglio tanto, ma amo te. Capito?-

-Come sarebbe a dire, quando gli starò vicino?- Germania lo fulminò con lo sguardo e con entrambe le mani lo prese e lo attirò a se, in modo molto possessivo. Lo baciò sulle labbra.

-E-ehi!-

-Ascoltami bene, Veneziano, e apri le orecchie!-

-Sissignore!- disse Italia in una reminescenza degli allenamenti.

-Non ti dividerò con Prussia ok? Se è questo che intendi per stargli vicino, io non sono d'accordo, io non posso vederti con lui, ok? Capito? Io non accetto di vederti con lui, se non puoi farne a meno, se non puoi scegliere tra me e lui, allora ho capito male tutto.-

Veneziano gli sorrise.

-Roger! Non intendevo questo Jey, dicevo che conosco bene Prussia e non voglio che sia triste e che intendo fare qualcosa per tirarlo su di morale. Lo so che non mi vuoi dividere, lo so che non sei disposto a farlo, lo so. Ti amo, ricordi?-

- Quindi che cosa comprendere questo fare qualcosa per lui?- lo guardò con lo sguardo contrito.

- Vuol dire che potrei cucinare per lui, che gli starò vicino, che cercherò di fargli capire che posso essere suo amico. E... che non lo bacerò.-

- E..?-

Ciano lo guardò senza capire, cos'altro?

- E?-

- E che non ti farai palpare! E che non ti lascerai baciare! E che non andrai più a letto con lui!-

Il ragazzo spalancò gli occhi per qualche secondo e poi fece un viso che Germania non gli aveva mai visto, un po' rimase spaventato quando lo vide arrabbiato. Italia lo fissò e poi si girò rabbiosamente. Spalancò la porta ed entrò senza molti riguardi.

Un maggiordomo cercò di avvicinarlo per prendergli il piccolo bagaglio e mostrargli la stanza ma quello passò oltre senza degnarlo di uno sguardo.

Fanculo Germania! Lo aveva ferito l'ultimo commento, insomma ok si era comportato male in passato, lo aveva ferito ma poi aveva scelto lui no? Lo aveva scelto, si era completamente aperto a lui, gli aveva dato tutto se stesso, avevano fatto l'amore, quello vero. Sapeva di non essere molto affidabile però, diavolo! Si fidava così poco di lui?

Prussia era molto più che un amico, era stato un compagno, era stato un amante molto dolce, era stato molto speciale.

Germania non poteva nemmeno immaginarsi quanto avesse fatto Prussia per loro, non poteva nemmeno lontamante capire quanto gli doveva, stupido! Idiota!

Nella sua corsa non sapeva nemmeno dove stesse andando, aveva la vaga sensazione che Germania avesse cercato di dirgli qualcosa per fermarlo, ma evidentemente aveva desistito. Finì in un corridoio che dava solo su di una sala, non sapeva nemmeno dove fosse ma con un po' di fortuna si sarebbe nascosto finché non gli fosse passata.

Invece era proprio nel soggiorno, aveva girato in tondo, in qualche maniera. Aprì la porta e  trovò uno di fronte all'altro i due fratelli. Prussia si girò con noncuranza verso di lui, quando si rese conto che si trattava di Italia strabuzzò gli occhi e dischiuse le labbra per la sorpresa.

Italia lasciò cadere la valigia. Non si vedevano da molto tempo, da quando aveva deciso il da farsi. Gli corse incontro e gli gettò le braccia al collo, lo strinse forte.

-Italia! Stai bene? Sono così felice.- Prussia godette ogni istante di quell'abbraccio, sentì quasi le lacrime agli occhi, respirò forte il suo profumo e lasciò che i suoi capelli gli solleticassero il naso. Sentiva in modo doloroso la stretta di Italia attorno al suo collo.

Ludwig li guardò sentendosi un intruso, distolse lo sguardo ferito. Ricordò quello che gli aveva detto poco tempo prima Italia.

Vuole bene a Prussia, gli vuole tanto bene, ma ama me. Ma ama me. E quando gli sarà vicino mi dovrò ricordare di questo.

Si coprì il viso distrattamente con una mano.

Ma fa male.

Italia allentò la presa e lasciò che Prussia sciogliesse l'abbraccio.

-Italia, sei stato via a lungo.- gli sussurrò Prussia, accarezzandogli il viso.

Ludwig sapeva che stava assistendo ad un momento molto intimo, e questo lo angosciava. Però doveva assistere, c'era qualcosa dentro di lui che gli diceva di rimanere. Anche se faceva male.

Lo sguardo di Prussia diceva tutto ad Italia.

-Ha funzionato...- gli disse -ora sei suo...- aggiunse con un filo di voce quasi impercettibile.

Prussia alzò il viso leggermente, e toccò il naso d'Italia con il suo, appoggiò la guancia a quella del ragazzo e strizzo gli occhi.

-Per favore Italia, ora chiedi della tua stanza, lasciaci da soli per qualche minuto.- disse, gli costò parecchio, si scostò da lui e strinse i denti. Italia lo guardò con aria triste ed uscì dalla stanza.

Prussia si voltò verso la finestra a braccia incrociate.

Il fratello lo guardava, non sapendo come cominciare.

-Bruder, volevo ringraziarti.- quello annuì ma non aggiunse altro.

-Non dimenticherò mai ciò che hai fatto, so che è grazie a te che...-

-Che? Avanti Bruder... dillo...-

-Che ora io e Italia ci siamo ritrovati...-

-Solo? Vi siete solo ritrovati?- disse con amarezza, Ludwig notò che sussultava.

-Beh...-

-Avanti dillo!- urlò Prussia.

- è grazie a te se ora Italia è il mio. Grazie bruder, per avermi restituito la persona che amo. Grazie per tutto quello che hai fatto.-

Prussia rimase in silenzio.

-Danke, per esserti fatto da parte Bruder.-

Prussia si girò a fronteggiare quel fratello, quello che lo aveva reso infelice. Le lacrime scorrevano sulle sue guance, ma decise di mostrarsi senza vergogna per quello che era.

Ludwig lo guardò con gli occhi grandi di sorpresa, non aveva mai visto suo fratello piangere.

-Lo amo, non sai quanto, l'ho fatto per lui.-

-Brud...- Prussia lo fermò prima che aggiungesse qualcosa.

­-The awesome me intende andarsene nelle sue stanze ora.- Passò veloce e si diresse verso la porta, il fratello si avvicinò a lui ma Prussia si divincolò. Lud non accettò di lasciarlo andare e fece qualcosa che sorprese il ragazzo. Lo strinse in un abbraccio, rude ma affettuoso.

-Danke, danke, danke.- Prussia si aggrappò al fratello per qualche secondo.

Quando lo lasciò andare aprì la porta e la richiuse sbattendola, fece un passò e non si preoccupò del viso rigato di lacrime. Entro pochi minuti sarebbe arrivato nella sua stanza.

Italia si parò davanti a lui e quello si fermò. Non era ancora finita la tortura?

-Cosa vuoi Italia?-

-Prussia... Gil!- Prussia distolse lo sguardo e strizzò gli occhi.

-Lasciami passare.-

-Non ancora! Ascoltami... siamo amici, ok?- Prussia lo guardò ancora più ferito, il fatto che dicesse amici e lo dicesse con quel tono non poteva essere che la prova, la prova definitiva che era tutto finito. Non si era mai fatto molte illusioni, sapeva che non l'avrebbe spuntata, lo aveva capito poco dopo che il fratello era arrivato a casa sua. Aveva cercato di negarlo i primi tempi, e aveva combattuto ma poi si era dovuto arrendere.

Cercò di tirarsi su di morale, cercò di risquotersi e pensò che facendo il bastardo forse sarebbe stato più semplice. Ogni giorno che aveva passato vedendo i due insieme, o vedendo Ciano che pensava a suo fratello...

L'unico momento in cui si era sentito veramente felice era stato quando Italia si era dato a lui, per quel tempo aveva dimenticato.

-Sono troppo magnifico per avere come amico uno come te! Ora vattene...- Italia gli sorrise debolmente, era abituato agli insulti, e quello non era detto col cuore. Semmai era vero il contrario. Si avvicinò a lui.

-C-cosa fai?-

Italia alzò il viso, con una mano gli accarezzò il profilo della mascella. Prussia fissò gli occhi nei suoi, e coprì la mano con la sua. Ciano avvicinò il viso al suo e dopo un secondo lo baciò. Lo fece lentamente lasciando che Prussia assaporasse quel momento. Prussia aggrottò le sopracciglia perché capiva benissimo, le lacrime ricominciarono a scorrere ma lui non emise un suono.

Italia pose fine al bacio e gli sussurrò poche parole.

- Questo è il mio addio per te, Gil. Sei l'amico che amo di più.- Gilbert continuò a fissarlo e poi annuì senza l'ombra di un sorriso.

-Ti amo Italia, ti amerò sempre, e se la mia amicizia ti rende felice, sarò tuo amico.-

-Va ora, vai da lui.- disse andandosene, ma non nelle sue stanze, prese il cavallo che più gli piaceva e se ne andò. Senza sapere quando sarebbe tornato o se l'avrebbe fatto.

Italia guardò le spalle del ragazzo che si allontanavano e quando non fu più in vista entrò nella stanza. Lud era seduto in quella che doveva essere la sua poltrona. Lo fissò mentre entrava, con uno sguardo triste.
 

Non so quello che è successo, preferisco non saperlo.

Il giovane uomo si avvicinò a lui e si sedette sulle sue gambe, lasciando che lo abbracciasse e traendo conforto dalla sua stretta. Germania era così forte, emanava un'aura di protezione e lui adorava sentirsi così.

Ma era troppo triste.

-Dov'è?-

-...andato.-

La notizia non lo colpì molto, del resto conosceva il fratello e sapeva che quando voleva stare solo con sè stesso se ne andava. Non era mai certo per quanto tempo ma non faceva mai qualcosa che potesse arrecare danno alla sua gente.

Accarezzò la testa di Italia.

-Non mi chiedere cosa ci siamo detti, ok?-

-Nein.-

-Come Nein? Nein che non va bene o nein che non me lo chiedi? Ve..?- chiese quello perplesso e un po' preoccupato.

- Nein non te lo chiedo... rimanga fra te e lui.-

-Grazie, Jey. E scusa.-

-Scusa di che?- gli occhi azzurri interrogativi.

-Non me lo chiedere, no?-  Germania gli sorrise e scosse la testa. Sbattendosi il palmo contro la fronte.

-Italia se non vuoi che io sappia cos'è successo, perché mi devi mettere la pulce nell'orecchio? Non sta bene.-

Italia rise apertamente, rise fino a che le lacrime rigarono le sue guance.

So che piange per lui, anche se nel frattempo ride. Oh Italia, piangi e basta...

Gli diede tutto il conforto di cui era in grado.


****

Prussia non fece ritorno per molto a lungo, e quando lo fece era di nuovo il solito uomo felice, vivace, pieno di vita. Anche se i suoi sentimenti non erano cambiati, li teneva dentro di sè, preferiva essere amico suo per sempre e ricevere quel tipo di amore. Non era lo stesso che lui provava, non lo sarebbe mai stato, ma poteva farselo bastare.

Italia non era mai stato più felice, nonostante non fosse tutto rose e fiori e davanti a lui ci fossero molte difficoltà, guardava dritto di fronte a sè. Al suo fianco, Germania.

Io sarò al suo fianco. Sempre.

Italia non sarà mai solo, e nemmeno io lo sarò finché ci sarà lui.

Questo significa amare una Nazione, amare una Nazione è per sempre, significa spalleggiarla e proteggerla, significa fare tutto il possibile per aiutarla. Ed io lo farò sempre, anche se il mio popolo non farà sempre lo stesso col suo, lo farò come Umano e non come Nazione.

Ich liebe dich, Italia.  





****

A tutti voi che siete giunti fino a qui, grazie.

Così si conclude questa prima avventura insieme, spero di essere riuscita a strapparvi un sorriso, a farvi arrabbiare e anche a farvi commuovere, spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa.
Confesso, di nuovo, che mi sento molto triste mentre scrivo queste poche parole perché sento una sensazione di chiusura e anche un po' di abbandono.
Si chiude una storia che nella mia vita ha avuto una parte importante, ho speso molte ore a scrivere, ad immedesimarmi nei personaggi, a vivere con loro e ad interpretare quello che avrebbero fatto.
Sto salutando dei buoni amici.

Ringrazio sentitamente tutte le persone che hanno contribuito alle oltre 350 visualizzazioni  del primo capitolo, ma ancora di più ringrazio chi è arrivato fino a qui con me, grazie di avermi accompagnata.

Un grazie speciale va a WacciPC e Blody, per il lavoro lavoro di recensione che ha dato un po' di colore al tutto!


Ed infine grazie a te che leggi queste parole, e grazie a chi le leggerà in futuro.


*****


WacciPC: piaciuuuuto ehh? Ooooooh! Operazione baffi-di-birra, spamano, secsy taim riuscita hahah! L'ho scritta proprio pensando a questo, non alzo il rating per una scena sola, e contemporaneamente volevo che fosse coinvolgente... wiiiiiiin
Zighy, niente spin off, questa serie è finita, non la riprenderò mai in mano... peròòòòòò se questo può consolarti sono già  all'opera per una long fic, rating rosso, PruIta! Conto di finirla in un paio di mesetti poi la posto... ee.... hai presente Magic Mike? Ti dico solo una cosa: Bad Touch Trio.
Bellissimaaaa, questa avventura è finita ç_ç sono così tristeeeee!
Mi mancherai ç_ç Voglio da te un super commento-serie

Blody_354: mi sa che a te la spamano mmmmmh non ti è troppo piaciuta eh? Comunque ho un pensiero che mi vaga nella testa a proposito di una long fic con loro due <3 ma spain cattivello.
eeee le coppie con Prussia che mi piacciono sono: Germancest (MMMMMH cofcof) PruIta, PruAus (e se proprio lo devo confessare Prussia e Spagna....).
MaO! Anche da te mi raccomando Loooong loooong commento generale sulla fic, non deludermi ç_ç ciauuuuuu


UN CALOROSO GRAZIE A CHI COMMENTERà! Non siate timidi! ;)







  
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