[Harry]
- Sapevo che ti avrei trovato
qui…-
disse Daphne, raggiungendomi di soppiatto. Ero seduto di fronte alla
tomba di
Asteria. Le avevo portato dei fiori, dei gigli. Le piacevano tanto. Una
volta
glieli avevo regalati a un suo compleanno.
- Ciao, Daphne.- le risposi con
voce atona. Ero appena tornato dal "non matrimonio" di Hermione e mi
sentivo vuoto. Avevo lasciato la mia migliore amica con Ginny ed ero
scappato,
schiacciato dal peso di vedere Hermione in quello stato.
Vidi Daphne avvicinarsi a me. Aveva
un vestito viola acceso, elegante, ma non si preoccupò di
sporcarlo quando si
sedette a terra di fronte alla tomba di sua sorella. Io feci lo stesso.
- Le volevo bene, lo sai? - mi
disse, fissando il nome di Asteria inciso sulla lapide.
- Anche io.- risposi con un soffio
malinconico.
- Sapevo che lei era innamorata di
te. Me lo disse subito, quando vi siete incontrati a Hogwarts la sera
della
guerra. Io le dissi subito che tra voi non ci sarebbe potuto essere
nulla.
Anche in seguito, quando avete continuato a vedervi, io l'ho sempre
allontanata
dal pensiero di un futuro tra voi due. Lei mi rispondeva: "Stai zitta!
Harry mi ama e un giorno lascerà Ginny per me!". Cercavo di
farla
ragionare, di farle capire che tu non avevi neanche una volta confuso
il vostro
rapporto in qualcosa di più di una semplice amicizia, ma
niente, non lo voleva
capire. Quando è morta, io ti ho odiato con tutta me stessa.
Cosa avevi di
tanto speciale da farla innamorare? Cosa avevi di tanto speciale da
ucciderla
dal dolore di un tuo rifiuto? Non lo capivo. - disse lei, con voce
vaga. Io
abbassai la testa.
- Mi dispiace…- provai a
dire, ma
lei scosse la testa.
- Poi ti ho incontrato qui. Ti ho
visto e tutta la rabbia che cercavo di nascondere stava per riaffiorare
a
galla. Come osavi venire qui a tormentare mia sorella anche nella
tomba? Mi
sono avvicinata per scacciarti, ma poi mi hai guardato e mi hai
sorriso. La
rabbia era sparita all'improvviso. Era nato il desiderio di rivedere il
tuo
sorriso in qualsiasi attimo della giornata. Tu per me non sei stato un
passatempo, Harry. Tu mi piaci davvero. Come ad Asteria… e
come lei, mi sono
sentita morire dentro quando mi hai "lasciato" l'altra sera. Non ti
preoccupare, non avrai un altro suicidio amoroso sulla coscienza. Io
sono più
forte di lei… ma anche più testarda. Io non ho
intenzione di lasciarti andare
senza neanche conoscermi. Perché io l'ho sentito quello che
hai provato nei
miei confronti.-
- Daphne, io ti conosco,
però Ginny
è mia moglie… e io l'amo.- affermai con sicurezza.
- No, Harry, tu non mi conosci. Tu
conoscevi mia sorella. Le volevi bene, anche se non l'amavi. Ma io non
sono
lei. Tu hai cominciato a frequentarmi, perché in me vedevi
lei, ma io non sono
lei! Io sono Daphne, una ragazza snob, con la puzza sotto il naso,
chiacchierona, sfrontata forse. Non sono lei. Tu puoi venirmi a dire
che hai
avuto cinque anni per capire di non amare Asteria, ma non puoi dire di
non
amare me, perché non mi conosci. In tutto questo tempo hai
sempre creduto di
vedere Asteria, non me! Quindi, no. Non mi arrendo con te,
perché io non sono
come Asteria, io non muoio di dolore, io lotto per combattere il mio
dolore. Se
vuoi ti do tempo, non ho fretta. Un caffè, un pranzo, una
cena, quello che
vuoi… per conoscere Daphne e non Asteria. Tutto il tempo che
vuoi, anche un
anno. Io ti aspetto.- si alzò e si allontanò da
me con passo lento. Mi mancava
il respiro e il mio cuore batteva fortissimo. Sospirai lentamente,
sapendo di
sbagliare, sapendo che non era giusto, ma era la cosa che mi sentivo di
fare.
Non perché dovevo farla, non perché mi sentivo in
colpa, ma perché volevo!
- Daphne!- la chiamai, prima che si
allontanasse troppo dalla mia visuale. La raggiunsi di corsa e lei mi
sorrise
dolcemente.
- Dimmi, Harry.- mi disse,
sfrontata come si era descritta lei.
- Ti… ti andrebbe un
caffè? In… amicizia,
naturalmente. Conosco un bar, qui vicino.- le chiesi, timidamente. Lei
allargò
il suo sorriso.
- Portami a prendere un
caffè,
Harry… In amicizia, per ora.- sussurrò,
cominciando a ridere, felice. Ci
incamminammo a piedi, verso l'uscita del cimitero. Sapendo che era
sbagliato,
ma che, per una volta, forse, era la cosa giusta da fare.
[Hermione]
Passarono alcuni giorni dal mio non
matrimonio. Tutti i giornali ne parlavano e almeno ero riuscita ad
aiutare Ron
nella sua propaganda, in quanto ero passata per l'adultera e lui per il
povero
tradito.
Tra pochi giorni ci sarebbero state
le elezioni e anche io avrei dovuto votare. Chi avrei votato? Il mio ex
quasi
marito o il mio ex quasi amante? Sorrisi del mio senso dell'umorismo,
cambiando
canale alla televisione. Mi fermai in un canale che, guarda il caso,
parlava
delle elezioni. Il ministero si era adoperato per sviluppare nel mondo
magico
anche questo mezzo di comunicazione. Era in atto un dibattito tra Ron e
Draco.
Il rosso era nel mezzo del suo discorso.
- E sono sicuro che i cambiamenti
che apporterò saranno utili per colmare quel divario sociale
che da troppo
tempo divide il mondo magico da quello babbano.- finì con un
grande applauso da
parte del pubblico. La parola fu data a Draco. Lo vedevo dimagrito e la
barba
era lasciata crescere incolta. Doveva essere stanco, perché
i suoi occhi
sembravano avere una sfumatura di verde. Rimase in silenzio per attimi
interminabili, poi parlò.
- Io penso che il piano politico
del signor Weasley sia molto valido. Credo che lui sia l'uomo da
votare.- disse
il biondo, tra lo sgomento generale. - Io non voglio questo incarico.
Non
perché abbia qualcosa contro i babbani, ci ho vissuto per
sette anni, ma perché
non sono pronto a rinunciare alla mia vita per la politica. Ringrazio
le poche
persone che mi avrebbero votato, ma io mi ritiro dalle elezioni,
augurando al
signor Weasley buona fortuna per il suo incarico.- continuò
Draco, scendendo
dal palco e andandosene, sotto i mormorii dei giornalisti. La mia
espressione
sorpresa era peggiore di quella di Ron, che non si era trattenuto e
aveva
spalancato la bocca in un'espressione non proprio elegante.
Ripensai per due giorni al motivo
che avesse spinto Draco ad abbandonare le elezioni. Sembrava
così ansioso di
poter sconfiggere Ron in qualcosa, eppure non si era nemmeno mai
applicato. Non
una propaganda, non un'uscita pubblica. Ero sdraiata sul mio letto e
stavo un
po' fantasticando su Draco, quando il mio istinto mi disse di andare a
parlare
con il diretto interessato. Era anche giusto avere un confronto con lui
dopo
tutto quello che era successo. Non diciamo stupidaggini…
avevo un'irresistibile
e irrefrenabile voglia di vederlo.
Mi vestii con una morbida tuta e mi
materializzai a casa sua. Bussai alla porta e l'elfo mi fece entrare
senza più
stupirsi della mia presenza.
Trovai Draco in camera sua. Stava
facendo la valigia.
- Te ne vai?- chiesi stupita, un
po' disarmata.
- Sì, non ho più
nulla da fare qui.
- mi rispose secco.
- E Daphne? Non vi sposate
più?-
chiesi con finto interesse.
- Me ne vado per non doverla
sposare. Non ne sarà tanto dispiaciuta.- osservò
lui, piegando un maglione nel
baule.
- Non puoi farle questo! E'
già
devastata per la storia con Harry.-
Draco mi guardò con stupore
e
scetticismo.
- Ti interessa davvero di lei? E
comunque non ti preoccupare per lei. Penso che non sia così
triste al momento.-
spiegò Draco.
- Eppure l'altra sera non mi
sembrava che disdegnassi tanto la sua presenza… Mi sembrava
di aver interrotto
qualcosa. - osservai io piccata. Draco mi guardò finalmente
con attenzione.
- Se non te ne fossi andata,
avresti capito che Daphne si riferiva a uno stupido cruciverba. Eccolo
il
cruciverba. Lo stavamo facendo qui in camera mia, visto che l'avevamo
iniziato
con Karen, ma poi lei si è addormentata. Se tu sei una
pervertita, non è colpa
mia. - sbraitò lui, in fondo divertito. Rimanemmo in
silenzio per un po'.
- Perché ti sei ritirato
dalle
elezioni?- chiesi io dopo un po'. Lui sbuffò.
- Pensavo che fossi una strega
brillante eppure non riesci ad arrivare alle cose più
semplici.- mi disse con
un sorriso rassegnato.- Non me ne fregava niente delle elezioni,
Hermione.
Volevo rivederti.- sussurrò le ultime parole con dolcezza.
La sua voce mi entrò
dentro e mi scaldò il cuore.
- Ah…- riuscii solo a dire.
- E se ti può interessare
non era
mia intenzione partire da solo…- disse lui poco dopo.
- Volevi partire con Daphne?-
chiesi io delusa. Lui mi guardò male.
- Ma sei stupida o che? Stavo per
passare a casa tua per chiederti se ti manca la tua vecchia casa a
Parigi.-
sorrise, continuando a fare la valigia.
- E se mi mancasse?- chiesi io, con
una nota di emozione nella voce.
- Beh, diciamo che potresti
accompagnare me e Karen nel viaggio, poi potevi decidere con calma se
rimanere
a dormire una notte da me, o due o tre…-
- E se volessi restare tutta la
vita?- chiesi con un largo sorriso, le lacrime che uscivano dagli occhi
dall'emozione.
- Se volessi restare tutta la vita,
dovresti esserne prima sicura, perché non ti farei scappare
una seconda volta.-
mi disse con un sorriso solare. I suoi occhi erano
azzurri e lo erano per me.
- Sicurissima.- dissi con un filo
di voce. Lui mi si avvicinò e prese il mio volto tra le
mani. Posò le sue
labbra sulle mie e il mio cuore cominciò a battere
all'impazzata. Con la coda
dell'occhio vidi Karen che ci spiava dalla porta e sorrideva.
Quando diciamo cose come "Le
persone non cambiano" facciamo impazzire gli
scienziati...perché il
cambiamento è letteralmente l'unica costante in tutta la
scienza. L'energia, la
materia…Cambiano continuamente, si trasformano, si fondono,
crescono, muoiono.
È il fatto che le persone cerchino di non cambiare che
è innaturale. Il modo in
cui ci aggrappiamo alle cose come erano invece di lasciarle essere
ciò che
sono. Il modo in cui ci aggrappiamo ai vecchi ricordi invece di farcene
dei
nuovi. Il modo in cui insistiamo nel credere, malgrado tutte le
indicazioni
scientifiche, che nella vita tutto sia per sempre. Il cambiamento
è costante.
Come viviamo il cambiamento questo dipende da noi. Possiamo sentirlo
come una
morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita. Se
apriamo le dita,
se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti… Possiamo
sentirlo come adrenalina
pura. Come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di
vita. Come
se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta...
THE END
Come sempre preciso che l'ultima parte, quella sul cambiamento, è una bellissima frase di Grey's Anatomy che per me era perfetta per concludere la storia. :)
Allora per quanto riguarda la parte finale tra Draco e Herm, non l'avevo immaginata sempre così. Però mi piace abbastanza come finale. Sono piuttosto soddisfatta. L'idea di Draco e Hermione finalmente insieme a Parigi con la piccola Karen mi piace molto!
Inizialmente non avevo scritto nulla sulla parte di Harry. Ma poi un paio di settimane fa, stavo scrivendo l'altra mia storia, Just the way you are, e ho avuto l'illuminazione XD Ho pensato. "No! A me piace Daphne! Non può finire così e basta!" XD
Allora vi dico una cosa... Inizialmente la storia di Harry Ginny e Daphne era nata in contrapposizione del triangolo tra Draco Hermione e Ron. Volevo che Harry scegliesse Ginny in contrapposizione del fatto che Hermione scegliesse Draco. Cioè, mentre Herm decideva di andare avanti e guardare al futuro con Draco, Harry doveva rimanere con Ginny, rimanere nel passato, nella stabilità. Il problema però è che, mentre scrivevo del personaggio, Daphne mi è piaciuta più del dovuto e alla fine mi dispiace lasciarla così. E' spocchiosa, snob e un po' acida, ma alla fine è anche molto dolce. Quindi ho deciso di darle una possibilità :D
Non si mettono necessariamente insieme. Harry esce con lei in amicizia. Possono benissimo rimanere amici, questa volta però mettendo al corrente Ginny, oppure possono diventare qualcosa di più che amici con il tempo. Ho lasciato questo discorso aperto in modo che se qualcuno vuole che Harry rimanga con Ginny non sia troppo deluso o chi come me lo vuole con Daphne può sperare che succeda qualcosa :D
Ringrazio comunque tutti quelli che hanno letto la mia storia... anzi, le mie due storie. A chi ha messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate... Un grazie particolare a chi si è soffermato a commentare i capitoli :D
Un grazie di cuore a tuttii!!!!
A presto!
Kiss