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Autore: Bella Finally Cullen    15/10/2012    0 recensioni
Nuova fanfic su Edward e Bella... lei fredda e distante con forse qualche scheletro nell'armadio incontrerà lui inizialmente distaccato ma con molta voglia di rimediare... ma di rimediare a cosa?
- "Non voglio che sia così, punto!!" dissi quando fu rientrato. Lui intanto stava sorseggiando il suo caffè caldo. Nonostante fosse davanti a me, mi avesse chiesto di ricominciare da capo e lo avrei rivisto per un po', ancora non riuscivo a concedermi anche solo dii pensare il suo nome.
Mi osservò scettico mentre portavo la tazzina alla bocca.
"Ti è sempre stato difficile dimenticare, anche se questa volta non vuoi dirmi il perché..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 2- Pensare, pensare e decidere

 

I paesaggi tipici della zona di Forks passavano veloci fuori dal finestrino.

Ero affascinata dal luogo in cui ero nata, era meraviglioso.

Il telefono squillo' ed io accettai la chiamata con le cuffiette.

Pronto!?” dissi

Bella, tesoro come stai? Dove sei? Cos'è questo casino?” urlo' una voce dall'altra parte.

Ciao mamma, sto bene, sono in macchina, è il vento del finestrino” dissi rispondendo accuratamente a tutte le sue domande.

In macchina? E dove stai andando? Non dovevi essere di turno oggi?!”

Storia lungapoi ti racconto... comunque se non ti dispiace ho pensato di venire da voi e bhé... sono già vicino Seattle! “ eclamai aspettando una sua...

Ma tesoro, è una splendida notizia! Non vedo l'ora di rivederti come anche tuo padre e Samantha...” come non detto “...quanto pensi di restare?” chiese

Non so... sono molto felice di rivedervi anch'io mamma...” ammisi dolcemente “... adesso però devo andare che devo uscire dall'autostrada, a più tardi Ma!” risposi frettolosamente.

Lei si sbrigò capendo che volevo staccare “Okok ciao!”

Risi. Mia madresapeva essere molto esuberante quando ci si metteva... pero' in effetti se mi avesse chisto del lavoro e gli avessi raccontato di essere stata quasi aggredita da un mio superiore si sarebbe messa a fare casino e a me davano fastidio certe cose.

Davanti a me inizio' una – sfilata – di cartelli pubblicitari. Uno di quelli era su uno studio penale di un avvocato. Si, me ne serviva uno per fare la festa a quel maniaco perverso.

Il resto del viaggio trascorse tranquillo e per quasi tutto il tempo ascoltai la musica o la radio... viaggiare da soli era un vero strazio!

Quando entrai nella mia vecchia cittadina mi brillarono gli occhi. Mi era mancata più di quanto avessi immaginato ed ero talmente felice di essere tornata.

Non era cambiato nulla, tutto come lo ricordavo, salvo alcuni particolari ma in effetti erano quasi 3 anni che tra studio e lavoro non tornavo.

Prima di andare dai miei pensai di passare in pasticceria, sapevo che mia sorella andava matta per i dolci e dovevo farmi perdonare per non essere stata molto presente.

Quando entrai in una pasticceria a me non nota, la campanelle della porta richiamo' l'attenzione del gestore e dei clienti.

Io timida sussurrai un – buongiorno – a cui tutti risposero abbastanza indifferenti.

Due occhi che mi fissavano richiamarono la mia attenzione.

Quando mi voltai non potevo credere ai miei occhi.

Angela!!” esclamai andandole incontro.

Bella!” mi salto' imbraccio portandomi le braccia al collo con la sua solita allegria.

Come stai amica mia? Oh, mi sei mancata cosi' tanto!!” disse con gli occhi lucidi.

Angela era una mia compagna d'università nonché amica sin dalle elementari, era un anno che non ci sentivamo.

Le raccontai un po' del mio lavoro a Vancouver compresa la ragione per cui mi ero licenziata.

Lei non aggiunse altro per non complicare il tutto.

Mi racconto' di aver cercato lavoro in Alaska.

Sai, l'Alaska offre molte possibilità in campo di medici e tutte quelle cose poi pero' ho deciso di tornare nelle grandi città dove trovare lavoro sarebbe stato più semplice e bhé, ho un bel lavoretto in un ospedale a Chicago! Mi trovo proprio bene...” lei per fortuna non noto' la mia sforfia di dolore alla parola - Chicago -... nonostante il tempo, faceva male... “... Bells, tu hai detto che ti sei licenziata percio' non hai lavoro in questo momento, no?! Ecco, nell'ospedale dove lavoro cercano personale e una bella strizzacervelli farebbe proprio comodo...” disse gesticolando, risi sotto i baffi “... che ne diresti di venire con me?! Ho una casa grandissima, postresti venire a stare da me! Che ne dici?” era cosi' esuberante, entusiasta... ci pensai un po' su... Chicago... lavoro... casa...

Angy, non so se...”

E dai...” mi prego' “... perlomeno tentiamo...”

Ma in fondo cos'era il passato? Non potevo rinunciare sempre per quello...

E va bene, mi hai convinta... qundo parti?” chiesi sconfitta.

Oggi pomeriggio con il pulman, ma presumo che tu abbia la macchina, giusto?!” chiese con gli occhi a cuore.

La mia amica riusciva a convincermi sin da quando eravamo bambine, una volta mi aveva addirittura convinta a lanciarmi giù da un tetto, cose da matti...

Rimanemmo che ci saremmo viste alle 2.00 davanti alla pasticceria e che saremmo partite insieme.

Quando arrivai dai miei, loro mi accolsero gioiosi compresa mia sorella.

Gli raccontai del lavoro, di Vancouver - tralasciando l'argomento “ti denuncio” - e del mio incontro con Angela fino alla nostra decisione.

Mia madre mi guardo' seria.

Sei sicura?” chiese preoccupata con uno sguardo d'intesa.

Purtroppo lei sapeva bene cosa mi fermava, conosceva il mio passato ed era preoccupata pero' capi' che ero sicura.

La mattinata passo' veloce e prima di andarmene dovetti tranquillozzare tutti cento volte.

Quando arrivai alla pasticceria, Angela entrò di getto in macchina caricando le valigie.

Allora, partiamo!” disse euforica.

Sospirai e premetti sull'accelleratore.

 

*** A Chicago... mi ha detto che si trasferirà a Chicago... una grande città... suo padre ha trovato lavoro in uno studio privato li' e partiranno fra pochi giorni, lui ha detto che non mi ama più e non vuole allungare questa cosa più del dovuto facendomi star male... ha detto cosi' prima di dirmi addio. ***

 

Allora, vi piace il nuovo capitolo? Si è aggiunta una persona molto importante per Bella, la sua amica Angela che sarà un personaggio molto importante per il resto della storia... e tutto inizierà da Chicago dove per Bella cambieranno tante cose... recensite e fatemi sapere, un bacio!!!

   
 
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