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Autore: Aven90    17/10/2012    3 recensioni
Seconda minilong della serie Fred/Asteria! Questa volta il nostro occhio indagatore si soffermerà sui turbolenti avvenimenti del quarto libro, con tutto quello che ne è conseguito! Quali saranno le reazioni di asteria a una anno di distanza? E Fred, è un po' cresciuto? Harry sarà meno invadente? Lo saprete leggendo!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I personaggi, i luoghi e gli incantesimi ivi descritti non mi appartengono, e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Alcuni mesi prima, Fred aveva ricevuto il suo primo “due di picche” della vita, da una undicenne, ma visto che nessuno era più entrato in quell’argomento dalle calende greche era come se non l’avesse mai preso, con grande gioia dell’esasperato fratello George, il quale era ben felice di poter riavere il suo gemello di sempre.

Si profilava per la famiglia Weasley un’estate anonima, finché Arthur non comunicò una grossa notizia, tornando dal lavoro:

“Ottime notizie, gente! Sono riuscito ad ottenere molti biglietti per la finale della Coppa del Mondo di Quidditch, come promesso!”

Tutti ebbero un fremito di gioia, anche le donne, le quali, non avendo avuto una Rita Pavone che cantava Perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di Quidditch non avevano quella gelosia insita nelle donne Babbane per un pallone.

A parte che il Quidditch ne prevedeva quattro.

“Bene! Non vedo l’ora di dirlo ad Harry!” esclamò Ron,m precipitandosi nella sua stanza per scrivere al ragazzo con la cicatrice.

Questo non sfuggì all’occhio di lince di Fred, il quale commentò “Ricevi come inaspettato dono nove biglietti per la finale di Coppa, l’evento sportivo più importante del mondo magico, e la prima cosa che fai è avvisare il tuo migliore amico? Non è una cosa abbastanza ambigua?”

George tentò di dare una giustificazione “Beh, sono molto amici…se Harry si sente solo, vede congiure ovunque.. non mi stupirebbe se si svegliasse urlando dopo aver visto in sogno Voldemort complottare con uno dei suoi servi”

In quella, Harry si svegliò di soprassalto dopo aver visto morire Frank Bryce.

In ogni caso, la missiva di Ron arrivò sana e salva, così come Harry, il quale però dovette distruggere il camino finto dei Dursley per arrivare alla Tana, com’era uso fare fra i maghi quando bisognava andare a prendere un tizio segregato dai Babbani.

La prima cosa che il ragazzo dai capelli corvini venne a sapere non era tanto lo stato di salute dei Weasley, quanto il fatto che Percy ebbe modo di troncare la sua relazione con Penelope Light, ormai divenuta talmente anonima da essere scomparsa persino alla vista.

“Te lo giuro, Harry” disse Ron mentre raccontava il fattaccio “Percy la stava scaricando, e lei è sparita alla vista come facciamo noi col Mantello dell’Invisibilità!”

Harry sbiancò “Dici che ce l’ha pure lei? E adesso si nasconde qui e attende di ucciderci tutti per vendicarsi?”

Ron sbiancò pure lui “Ma no, Harry? Che vai a pensare? Se vogliono uccidere, uccidono solo te, no?”

E così chiusero la vicenda.

Giusto in tempo per vedere arrivare Hermione, che non ha genitori di sorta.

O quantomeno, genitori Babbani che la lasciavano andare in una famiglia maga che hanno visto mezza volta due anni prima.

Con queste premesse, andarono tutti alla finale, che si sarebbe svolta in una radura deserta anti Babbani.

Abbiamo finito di dire che Fred non avrebbe mai più parlato di Asteria in vita sua, ma purtroppo per lui, mentre andava a cercare della legna, vide due facce ben note.

Asteria, un po’ più alta di come la ricordava, e Daphne, rimasta alta uguale, ma se possibile, ancora più arcigna.

George aveva già un cumulo di rametti per soddisfare il desiderio del padre di far fuoco alla Babbana, e notò subito che il gemello ne aveva preso appena uno, piccolo.

“Fred” esordì esitante “perché non stai raccogliendo legna?”

Ma suo fratello stava ascoltando quello che stava dicendo Asteria a sua sorella.

“… Senti, non m’importa se l’ho respinto! Mi sono sentita malissimo quando l’ho fatto! E anche Potter ha contribuito (vedasi il primo episodio, ndr)! Ma adesso mi sento pronta per una relazione! Con lui! Quello che abbiamo passato l’anno scorso , qualunque cosa sia successa, non potrò dimenticarlo solo perché Draco è figlio di Lucius e quindi può collocarmi in un buon posto al Ministero!”

“Non me la dai certo a bere, sorella!” ribatté Daphne. “Hai ancora dodici anni, non sei certo sicura di quello che vuoi!”

Era vero. Solo il giorno prima stava parlando di Fred come se fosse un traditore del suo sangue.

Ma questo Fred non lo sapeva.

Solo Asteria sapeva cosa stava succedendo dentro sé stessa, purtroppo per lei sentì la voce di Fred dietro di sé.

“Salve, oso salutare una Serpeverde” disse Fred.

Asteria e Daphne sgranarono gli occhi.

“E tu chi sei?” chiese la Greengrass maggiore.

 “Fred! Allora non sei arrabbiato con me!” Asteria ne era deliziata. Voleva davvero farsi pagare gelati e Burrobirre nelle prossime gite ad Hogsmeade (in realtà le trafugava lui e le faceva entrare di nascosto a Hogwarts, perché lei non poteva ancora andarci), anche se Fred non aveva mai soldi.

Anche Fred era deliziato, e seguì la partita con particolare entusiasmo,  vedendo tutti in giocatori dell’Irlanda con la faccia di Asteria e i giocatori della Bulgaria con la faccia di Daphne.

E ironia della sorte l’Irlanda divenne Campione del Mondo, cosa che Fred interpretò come un segno del destino.

Questi i suoi pensieri confusi: “Asteria batterà Daphne… ciò significa che ho ottime possibilità di infilarmi di nuovo nella sua vita. Tanto Baston si è ritirato, la Coppa del Quidditch l’ho vinta e i G.U.F.O. li ho passati tutti, o almeno quelli che mi interessava passare… sarà un anno scoppiettante”

Non so se Fred intendeva paragonare l’anno che sarebbe venuto agli scoppi che sono poi susseguiti al campus dopo la partita.

“MORSMORDRE!”

Un teschio verde gigante faceva muovere la lingua a forma di serpente (era un serpente) su nel cielo.

“Oh, misericordia! I Serpeverde sanno che hai salutato Asteria!” urlò George in preda al panico.

“Ti sbagli, George! Mi hanno trovato e vogliono uccidermi! Non muovetevi, vado a consegnarmi!” tranquillizzò tutti Harry Potter, il quale voleva davvero fare un atto eroico come quello di Krum, che col naso insanguinato aveva preso il Boccino.

Fortunatamente Arthur Weasley sapeva cosa fare “Tu non ti muovi di qui, Harry! Adesso ve ne andate a gruppi nel bosco, senza sapere che succede e se i criminali siano lì dentro, noi grandi andiamo a perlustrare!”

 

Fine Capitolo 1! Preferisco fermarmi qui prima di entrare nel vero oggetto della questione!

   
 
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