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Autore: Julya    17/10/2012    1 recensioni
Una storia come tante, purtroppo.
Una storia vissuta in silenzio.
Una storia di una ragazza in un corpo 'non suo'.
Una storia triste, drammatica.
Una storia fatta di dolore,lacrime,delusione.
Degli occhi di ghiaccio che hanno visto il buio per troppo tempo ma che un giorno vedranno il cielo, un giorno vedranno l'universo riflesso negli occhi di uno sconosciuto.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 1.

 

6 MESI DOPO

''Signora guardi sta aprendo gli occhi''

''Oh mio dio... tesoro... come stai?''

''Signora non le faccia domande si limiti a stringerle la mano''

''Va bene dottore''

Dove sono? Dove mi trovo? Sento delle coperte, un lenzuolo. Ok sono in un letto, ma non nel mio. Apro lentamente gli occhi, la mia vista è appannata. È troppo faticoso così li richiudo. Sento una mano liscia stringere la mia. ''Mam...'' non riesco a finire la parola, la mia voce scompare. Sono stanca, sono troppo stanca. Mia madre dice qualcosa ma io non capisco, le parole rimbombano. Sembra quasi che io mi trova in una campana di vetro. Non so quanto tempo è passato prima che io ebbi la forza di aprire completamente gli occhi. Mi ritrovai mia madre davanti insieme a due persone. Ecco dov'ero. In un ospedale, in un fottuto ospedale. Cerco di mettermi seduta ma mi fermano e mi indicano una flebo. Sono presa dal panico. Come mai sono qui? Domanda idiota. Io so perché sono qui. Ho esagerato questa volta, ho veramente esagerato. Mia madre inizia a piangere. Mi fa pena, si ritrova una figlia del genere. Povera. È la terza volta che finisco in ospedale ma stavolta poteva essere l'ultima. Almeno a parer dei dottori. Mia madre come al solito mi chiede il perché. Il perché dei miei gesti folli. ''Come mai non vuoi mangiare?''. Rido ma non perché la domanda è ironica ma perché solo mia madre può fare delle domande del genere. Mi rifaccio seria e sussurrando rispondo ''Voglio scomparire..''. Mia madre abbassa lo sguardo e continua a farmi domande idiote. ''Cosa ti ha causato tutto questo?''. ''Voglio solo scomparire.. lasciamelo fare mamma...''. ''Non posso... mi dispiace...''. Silenzio. Quel silenzio mi turba. Il silenzio fa male. Fa più male delle botte. Fa più male dei tagli che ho ai polsi. Fa più male dei crampi di fame che ho provato in questi mesi. Fa più male della sensazione di vomito provata ogni giorno. Non scende nemmeno una lacrima sul mio volto. Le ho finite, scusa mamma, ma le ho esaurite. ''Cosa posso fare per farti smettere?'' continua. ''Andiamo via'' sbotto. Tanto mia madre non lo farà mai. Tanto non ha il coraggio di mollare il lavoro,il suo amato fidanzato e le amiche. ''Va bene...'' mi risponde. Quella risposta mi fa rabbrividire. L'ha veramente detto. Quella non è lei. Quella non è mia madre. In quell'istante una lacrima scende dai miei occhi azzurri ghiaccio, quasi bianchi. Scusa mamma, ne avevo ancora una di riserva.


Cosa ne pensate? Voglio la verità!! Ditemi tutto perché è la mia prima FF e voglio migliorare (: vedrò se continuare o no questa storia.. spero in un paio di recensioni. Ciao :)
-Julya

  
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