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Autore: _Havoc_    17/10/2012    2 recensioni
Questa Ballata è in realtà la storia di come una coppia ha trasformato il suo sogno d'amore impossibile in una realtà tangibile.
«What would you say if I told you that I'm to blame?
And what would you do if I had to deny your name?
Where would you go if I told you I loved you and then walked away?»
Prostitute, Guns n' Roses.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Dj Ashba , Izzy Stradlin, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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THE BALLAD OF TEMPERANCE AND DJ
Capitolo primo
Un carrattrezzi, due mani, fette di culo e... pinoli.


Era un pomeriggio buio e tempestoso e due ragazze avevano deciso che quello sarebbe stato il giorno giusto per andare a fare la spesa. In realtà non l’avevano deciso loro ma la loro madre che, troppo stanca per uscire, aveva delegato lo sporco compito alle sventurate e dato che il frigo era vuoto, il compito andava assolutamente svolto. Parcheggiata la macchina nel sotterraneo, le due si avviarono all’ascensore.
«Ma dimmi te, devo scrivere la tesi e lei ci manda a fare la spesa!» si lamentò la più grande che portava i capelli neri corti con dei riflessi rossicci.
«E lo dici a me? Lo sai bene che quando piove i capelli mi diventano un cespuglio vivente!» le diede man forte Temperance, la più piccola, che si lisciava convulsamente i corti capelli castani chiari con i colpi di sole guardandosi riflessa nello specchio nell’ascensore.
«Ma tu ha un’attenzione maniacale per quei capelli!»
«Senti chi parla: quella che appena mi giro la trovo con le mani nei capelli!»
«Non lo faccio mica a posta: è lo stress!»
«Seh seh... come no!»
La conversazione continuò per molto e, mentre girellavano per il supermercato, degli strilli attirarono la loro attenzione: una ragazzina stava supplicando un uomo di fare una foto con lei.
«Ma bada quello come si è conciato...» commentò una vecchietta accanto a loro che erano rimaste impalate a guardare la scena.
«Come darle torto ha la faccia da cretino!» borbottò Penelope, la sorella maggiore.
Temperance guardò attentamente la figura e il panico le dipinse il viso.
«Oh mio Dio!!! Quello è DJ Ashba!! Oh mio Dio! Oh mio Dio, Penny, che facciamo?» continuava a strillare toccandosi i capelli nella speranza di stenderli il più possibile.
«Andiamo a chiedergli se fa la foto pure con te, dai!» la esortò la sorella.
«Ma poverino... insomma sta facendo la spesa!» la buttò lì come scusa: la verità era che si vergognava.
«Ma ti pare, il suo ego non può che accrescere se un’altra persona lo riconoscerà ad un supermercato chiedendogli una foto!»
«Ok... ma aspetta... come stanno i capelli?» chiese disperata.
«Ti cadranno tutti nel giro di poco se non la smetti ti toccarteli e ora muoviti o andrà via!»
«Sì, però chiediglielo te, io mi vergogno...» mormorò Temperance.
La più grande sospirò rassegnata e poi disse:
«Scusa...» DJ Ashba si girò sorridendo con la sua inguaribile aria da marpione «Ciao! Senti non non ti volevamo disturbare ma mia sorella ci teneva tanto a fare una foto con te... non è che magari...» disse mostrando il telefono «Tanto è un secondo!»
«Ma certo!» rispose immediatamente «Davanti al banco frigo o a quello degli alcolici?» Poi senza nemmeno aspettare una risposta disse «Davanti agli alcolici è più figo!»
Erano passati dieci minuti ma Temperance non si era ancora ripresa... continuava a fissare la foto come se fosse un santino.
«Temp, io non vorrei mai disturbarti ma è dieci minuti che guardi la foto e lui si sta avvicinando alle casse... Affinché non ti scambi per una maniaca smetterei di guardare la foto... potrai sempre guardarla in macchina su!» disse la più grande cercando di strapparle il telefono di mano.
«Ok... sai una cosa Penny... non avevo mai visto una persona famosa andare a fare la spesa....» confessò la sorella minore.
«Non che tu ti sia mai persa qualcosa!»
Sistemati tutti gli oggetti nelle borse le due scesero nuovamente al parcheggio dove trovarono accanto alla loro Lancia Y una macchina all’ultimo grido.
«Penny fai attenzione a quando esci... se la graffi sono guai!»
«Ma ti pare... non voglio mica chiedere un mutuo per risarcire un riccone!» borbottò la mora per non farsi sentire dato che DJ puntava dritto alla sua macchina.
Caricate le borse della spesa e provata ad accendere la macchina, Penelope fallì miseramente...
«Penny non facciamo figure di merda! Fai partire questo catorcio che DJ Ashba ci sta guardando!» mormorò Temperance.
«Non ti agitare su!» disse ridando gas, ma fallendo ripetutamente.
«Oh, che figura del cazzo....»
Qualcuno bussò al finestrino del lato del conducente:
«Serve una mano?» chiese DJ.
«Anche due!» sorrise la mora scendendo dall’auto. A differenza della sorella, aveva sempre la battuta pronta.
«Altro che due mani con fetta di culo e pinoli... Qui serve un carrattrezzi!» mormorò la biondina scendendo a sua volta dall’auto.
«Temo che sia defunta» disse l’esperto di macchine dopo aver controllato per una ventina di minuti il macinino delle ragazze.
Penelope alzò un sopracciglio poco convinta ma poi concordò:
«Già... ormai è da un po’ di tempo che non ne può più! Vabbé dai, chiamerò il carrattrezzi... grazie comunque per averci aiutate!» rispose Penelope.
«Mi dispiace davvero tanto...Ci vediamo!» disse il chitarrista andando a sistemare le sue cose in macchina e accodandosi dietro le altre che aspettavano di uscire.
Temperance che nel frattempo aveva approfittato del fatto che il moro fosse chino sul cofano per ammirare il suo fondo schiena, fu richiamata dalla sorella:
«Temp, nel mentre che io aspetto il carrattrezzi avviati verso casa, altrimenti si scongela tutto!»
«Ok, Penny... Ci vediamo a casa!» disse, e dopo esserci messa il cappuccio e aver preso le due borsine, si avviò pure lei.
«Non ti preoccupare tesoro di mamma» disse Penny sorridendo e battendo amorevolmente sul cofano della macchina «Non è ancora arrivato il momento di farti rottamare!»


§


Temperance, sconsolata non tanto per la strada che doveva fare, tanto per la pioggia, si accingeva ad uscire dal parcheggio quando una macchina si accostò:
«Serve un passaggio?» chiese il chitarrista dei Guns.
«Ti ringrazio ma credo che tu abbia già fatto abbastanza per me oggi!» esclamò la ragazza stupita di tanto interessamento.
«Beh, amo rendere le persone felici! Soprattutto se sono mie fan! Dai sali!»
Temperance non si lasciò pregare un’altra volta e acconsentì.
«Insomma?!» chiese gentilmente DJ mentre la ragazza si stava facendo dei filmini mentali.
«Cosa?» chiese arrossendo.
«Dove abiti?» domandò il ragazzo.
«Ti faccio strada via via!»
Non ci volle molto, di certo molto meno che se fosse andata con Penelope, DJ guidava veloce ma bene e il tragitto che solitamente si faceva in dieci minuti lui lo fece in nemmeno cinque. Dopo averlo ringraziato una marea di volte per la sua gentilezza, Temperance stava scendendo dall’auto quando il chitarrista chiese:
«Scusa ma, come ti chiami?»
«Ah scusa non mi sono presentata! Mi chiamo Temperance, piacere!» disse allungando la mano dal finestrino.
«DJ» disse il moro stringendo quella della ragazza «Il piacere è tutto mio Temperance, spero di rincontrarti presto!» e dopo un occhiolino che avrebbe fatto squagliare le calotte polari, se ne andò.
La ragazza rimase in uno stato contemplativo per un tempo non ben definito poi, vedendo una macchina a lei familiare si riprese.
«Ma tu che ci fai qui! Con la macchina scassata per giunta!»
«La mia macchina funziona perfettamente e il tuo amico non ci capisce un accidente di macchine, ma detto questo, devi raccontarmi cosa è successo!» disse Penelope uscendo dalla vettura con un certo stile e aiutando la sorella a portare le borse della spesa in casa.

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Salve a tutti!
Questa è la prima fan fiction che scrivo da sola. Spero tanto che vi piaccia!
Desclaimers: DJ Ashba e i GNR non mi appartengono. Le canzoni che citerò, se le citerò, non mi appartengono. Tutto questo non è mio successo. Temperance e Penelope sono miei personaggi.
Buona lettura!
_Havoc_
   
 
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