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Autore: a cello song    17/10/2012    6 recensioni
« Hey, Malfoy, ci credi nell’amore a prima vista? »
Colpo di fulmine. Rose Weasley non sapeva neanche quasi cosa significasse, questa espressione, prima di caderne vittima. Lui era uno sconosciuto; non conosceva il suo nome né la sua Casa, prima di quel primo settembre.
Colpo di fulmine. Scorpius Malfoy non ci credeva, come non credeva nell'anima gemella; non esisteva il destino, ciò che volevi dovevi creartelo con le tue mani. O con quelle di qualcun altro.
Amicizia. Chloe Ryan conosceva bene Liam Nott, suo amico d'infanzia, o almeno così credeva. Da quel primo settembre, cominciò a dubitarne.
Amicizia. Alex Lloyd odiava sua sorella Allen; ma ancor di più odiava la sua migliore amica Sarah Calvinson.
Stelle. Orion Aldebaran era il nuovo insegnante di Divinazione, e amava prevedere il futuro guardando le stelle.
Stelle. Adhara Sullivan era l'insegnante di Astronomia, e amava la sua materia quanto odiava la Divinazione.
"Ma all’amore non scappò nessuno di loro."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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hey the sixth

Sette – Dolcetto o scherzetto? #2

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Un grazie a Sam Ladybird, Duvrangrgata, _nichlillian, ohmymoretz, anise, MYH and ONE; scusate se non ho ancora risposto a tutte, lo farò presto

Ma un grazie speciale a Bess_Black, che mi ha betato il capitolo 

 

 

 

 
            Essere il marito della barista dei Tre Manici di Scopa aveva i suoi bei vantaggi, scoprì quel pomeriggio Orion. Non si riusciva quasi ad aprire la porta del locale, per quanta gente era stipata lì nell’entrata, tutti inevitabilmente in attesa di un tavolo libero. Ma per lui, Vitious e Hagrid non c’erano stati particolari problemi: dopotutto erano con Neville, a loro era bastato prendere il vassoio con le quattro Burrobirre e salire le scale che conducevano al piano superiore – alias casa dei coniugi Paciock – per trovare un posto tranquillo.
            Finalmente comodi, Orion poté assaggiare un sorso della famigerata Burrobirra di Hogsmeade, di cui si sentiva parlare così tanto in giro; si concentrò sul sapore del tutto nuovo di quella bevanda mentre gli altri attorno a lui parlavano.
            « ...Non pensi, Orion? » Gli chiese ad un certo punto Neville, facendolo rinvenire.
            « Come dici? »
            « Adhara. È partita in quarta, quest’anno: a quanto dice, è parecchio avanti col programma. »
            « Oh, sì, l’ho sentito dire anch’io, Septima e Rüf ne parlavano la settimana scorsa: lui non faceva altro che lagnarsi su quanto indietro fosse già, nonostante sia solo fine ottobre. »
            « Rüf è sempre indietro col programma. Lo sarebbe anche se iniziasse a fare lezione a giugno! » Esclamò Filius energicamente. « È sempre stato così, da quando insegno qui. E io insegno da parecchio, fidatevi di me! »
            « Non ci sta studente vivo che non ci abbia avuto Rüf, a Hogwarts. O almeno, io non ne conosco nessuno. » Ridacchiò Hagrid, scolando in un unico sorso un intero boccale di Burrobirra, nemmeno fosse acqua.
            Orion abbassò lo sguardo sul centrino che decorava la tavola: sembrava fatto a mano, probabilmente da Hanna. Forse aveva dei parenti Babbani che le avevano insegnato a lavorare all’uncinetto; che nostalgia. Però era proprio vero che Adhara era partita in quarta: sembrava inarrestabile, quella donna. Riusciva fare cinquemila cose al secondo, e non esaurire le energie; non era per niente sorprendente che fosse già avanti col programma, visto il suo modo di fare.
            « Orion? » L’uomo alzò lo sguardo al richiamo del collega di Erbologia; Hagrid e Vitious, di fronte a loro, stavano continuando a parlare dei vecchi tempi di Hogwarts. « Va tutto bene? »
            « Sì, assolutamente, perché? »
            « Sembrava... è da quando abbiamo cominciato a parlare di Adhara che sei ammutolito. » Fece. « Hey, amico, non è che ti piace? »
            Silenzio. Si poteva sentire il vento soffiare, il vociare del locale al piano di sotto e addirittura il ticchettio della pioggia sui vetri; durò una frazione di secondo, quel silenzio fatto di occhi sgranati... finché Orion non sputò in faccia ad Hagrid tutta la Burrobirra che aveva rimasta in bocca.
            « Merlino, Hagrid, scusami! » S’affretto a riparare il danno fatto con qualche incantesimo, prima di tornare alla domanda di Neville. « Ma no, Neville, no, per carità! Stimo la Sullivan: ha il suo bel temperamento, grinta e testardaggine da vendere; pensa sempre con la sua testa, e questo lo apprezzo, ma... andiamo, non la sopporto. E lei non sopporta me. È palese, amico! Come ti vengono certe idee? »
            « “Dall’odio all’amore il passo è breve”. »
            « Se fossi alto cinquanta centimetri, Neville, non lo diresti! » Esclamò Filius, con la sua solita buffa veemenza.  
            Ma Orion non lo udì quasi. L’unica cosa che fece fu pensare: fosse così semplice.
 

§§§
 
            « Certo che questo posto non si può guardare... » mormorò Scorpius arricciando il naso di fronte a tutti quei fronzoli. « Ora ricordo perché non c’ho mai portato nessuna ragazza. »
            « Perché non ne hai mai avuta una, piccolo Don Giovanni? » Liam gli diede una gomitata.
« Forse avrei preferito stare sotto la pioggia, o a Hogwarts. » Replicò Scorpius, ignorandolo.
            « Quanto sei triste, Malfoy, cerca di divertirti! » Sbuffò Rose. « Dovresti imparare a guardare il lato positivo delle cose: siamo all’asciutto, al caldo, e possiamo anche divertirci alle spalle delle coppiette presenti. Guarda là, per esempio » Rose gli mise una mano sulla spalla, indicandogli il punto aldilà della testa di Liam che doveva osservare, « sapevi di mia cugina Lucy e quel tipo, il prefetto di Tassorosso... come si chiamava... Hanks? »
            « È Banks, Weasley, Banks. Dopo più di un mese devi ancora imparare i nomi degli altri Prefetti? E dire che sono tuoi coetanei, dovresti conoscerli da un pezzo. »
            Rose arrossì a quell’affermazione: in fin dei conti, lei fino a quel primo settembre non conosceva nemmeno Liam. E non si capacitava di come potesse esserle passato inosservato!
             « E comunque no, non lo sapevo. » Aggiunse Scorpius, con una mezza risata.
            Rose sorrise a sua volta. « Ecco, visto? Non lo sapevo nemmeno io. E se non fossimo seduti a questo tavolo circolare apparecchiato con una tovaglia di seta lavanda e puntellato qua e là di fiocchi color lillà non potremmo stabilire gli occhiali di chi sono più ridicoli, no? E io voto per Lucy e la sua montatura di corno – sembrano quelli dello zio Percy. »
            « Non puoi fare un paragone del genere, Rose » s’inserì Liam. « Banks non indossa un paio di occhiali, ma due sfere di cristallo. »
            Rose non riuscì a trattenere una risata. Non certo perché fosse una battuta divertente, anzi, era alquanto pessima, ma piuttosto per come Liam l’aveva pronunciata, lo sguardo e l’aria che aveva – e perché avrebbe riso per qualsiasi battuta il ragazzo avesse detto, qualsiasi.
            « Certo che sei strano, eh. »
            Liam alzò un sopracciglio. « Be’, se è per questo, tu sei più strana di me. »
            Rose avvampò di nuovo e abbassò lo sguardo.
Strana. Mi considera più strana di lui. Ora, il punto è: lui si considera strano? Perché, se non si considerasse strano, di conseguenza non sarei troppo strana nemmeno io, ma se lui stesso pensa di essere strano, oh, allora io cosa sono? Più strana di un tipo che già si considera di per sé strano. Troppo complicato! Dovrò chiedere a Malfoy. Ma se lo facessi sarei strana? Aaaaargh!
            « Hey, è positivo! È... è una stranezza positiva, la tua. Positivo come un test di gravidanza. »
            Rose si sentì congelare. Ma la risposta positiva a un test di gravidanza non è da considerarsi sempre positiva, no? Cioè, non è sempre una buona cosa, no? Quindi siamo daccapo! 
            « Ah, no aspetta. Non è una cosa sempre positiva quella... » Liam si scompigliò i capelli.
            Rose si sentì più leggera di un fiocco di neve. « Sei più triste di Scorpius. » Fece, scuotendo la testa.
            « Positiva. Sì, sei positiva. » Continuò Liam.
            « Ehm, io... dovrei... ecco... andare in bagno! » Esclamò a quel punto Scorpius, sorridendo prima a Liam e lanciando un’occhiata eloquente poi a lei. Scomparve in un batter d’occhio.  
Scommetto che non sa nemmeno dov’è, qui, il bagno.
            « “Eccellente”. » Disse Rose dopo un po’.
            « Uhm? »
            « “Eccellente”. È un voto positivo. Per rimediare al paragone di prima, sai. »
            « Oh, ah, già. Era pessimo, vero? »
            « Abbastanza! » Sorrise.
Io. Liam. Madama Piediburro. Soli. Scorpius Malfoy, meriti un monumento placcato oro nell’atrio della scuola!
            « È che non sono in vena. Di solito sparo cazzate a gogò, ma la pioggia confonde. » Liam arricciò il naso, voltandosi verso la finestra. « Confonde. »
            Era strano, Liam Nott in quei panni. Rose era abituata a vederlo sempre col sorriso e la battuta pronta, quello che appena vede qualcuno che conosce si getta ad abbracciarlo o a dargli pacche su una spalla; solare ed espansivo, sintetizzando. Che gli era successo? « Hey Liam, va tutto- »
            « Liam! » Rose riconobbe la voce che l’aveva interrotta all’istante; squillante più di un campanello, Sarah Calvinson si gettò al loro tavolo seguita diligentemente da quella che Rose riconobbe come Elle Moriarty, Tassorosso, terzo anno.
            « Sarah! » La salutò con entusiasmo il ragazzo. « Elle. Begli orecchini: hai distrutto il lampadario della tua sala comune per procurarteli? Be’, no, è impossibile: è fin troppo bello, quel lampadario. Avanti, sto scherzando, come sempre! » Liam le fece l’occhiolino.
            Be’, doveva esserci lo scherzetto di Halloween, dopo il dolcetto, no? Ma qualcosa mi dice che non scherzi affatto, Liam Nott.
 
§§§ 
 
            Quando Scorpius tornò, trovò due tazzine di porcellana bianche e rigorosamente decorate di rosa sul loro tavolo, e Rose intenta a mescolare qualcosa col cucchiaino. Quando sentì il ragazzo alzò lo sguardo. « Oh. Ti ho preso del tè, va bene? Era l’unica cosa decente del menù, fidati. » Disse.
            « S-sì. Dov’è Liam? » Chiese, sedendosi di fronte a lei, il posto prima occupato dall’amico.
            « È andato via », Rose fece le spallucce, « sono venute Sarah e Elle Moriarty, e l’hanno trascinato via più o meno a forza. Cioè, no, lui era fin troppo consenziente, ma loro la forza l’avrebbero usata, se ce ne fosse stato bisogno. Oh, sì. » Rispose, annuendo.
            Scorpius scosse la testa in segno di disapprovazione. « Quando se n’è andato? »
            « Qualche minuto dopo che te ne sei andato tu. A proposito, erano belle le decorazioni del bagno? Devi essere stato a osservarle parecchio. »
            Sorrise. « Dopo un’attenta analisi durata all’incirca trenta minuti, posso concludere che... no, fanno schifo come tutto qua dentro, ovviamente. » Sospirò. « Scusalo, è un deficiente. Non capirà mai. Piuttosto, se l’avessi saputo, non t’avrei lasciata sola finora. »
            « Neeeeessun problema. Sono sana e salva nonostante gli sguardi taglienti di Sarah, e anche se molti dei presenti mi hanno rivolto occhiate compassionevoli pensando che avessi preso un due di picche, oh, sto bene. »
            « Sicura? »
            « Ah-ah. Piuttosto, ora che siamo soli e non abbiamo niente da fare, puoi anche dirmelo. »
            Scorpius alzò le sopracciglia. « Che? »
            « Del perché mi stai aiutando. Tessa Garfield mi ha detto che, non troppo tempo fa, le hai detto una frase tipo: “Scorpius Malfoy non aiuta mai nessuno”. Ma lo stai facendo, con me. Quindi, perché? »
            Non aveva mai visto Rose così seria. E così abbattuta. Poteva dire che stava bene, ma andiamo, s’era appena vista portar via la prospettiva di un pomeriggio insieme a Liam dalla Piediburro, e non era poco!
            « Se ti dicessi che non lo so? » Sospirò.
            « Non ti crederei. Devi avere un doppio fine per forza, Scorpius Malfoy. »
            Non mi crederesti? « Sarah. Non sai che tortura averla sempre, ogni giorno, appresso. Dovrei staccarmi da Liam per non averla più tra i piedi, ma... non è che il mio cognome sia molto ben visto, a Hogwarts. È quasi sinonimo di “Mangiamorte”. Liam è uno dei pochi di cui mi fidi davvero, e di cui mi possa fidare davvero. E se si decidesse a uscire con qualcuna che non sia Sarah, be’, lei magari prima o poi getterebbe la spugna. O almeno è quello che spero. »
            Era la prima cosa che gli era passata per la testa. E, in fondo, era anche la verità, nonostante non il suo fine primario.
 

§§§
 
            Tutti avevano avuto qualcosa di dolce da quell’Halloween: Audy era riuscito a entrare nelle cucine e portarsi via montagne di cibo che avrebbe condiviso coi suoi compagni di dormitorio quel pomeriggio; Sarah aveva portato Liam via da Madama Piediburro e con qualche scusa ci avrebbe trascorso la restante parte del pomeriggio; Elle aveva ottenuto una sorta di sconto della pena. Lei, invece, non aveva avuto ancora niente; col senno di poi avrebbe fatto meglio a non pensarlo, perché qualcosa le era stato riservato, sì, ma tutt’altro che dolce.
            Aveva individuato la sua vittima, finalmente: stavano insieme dall’anno precedente; erano entrambi illustri studenti; avevano età fin troppo diverse. Ed era il punto che Alex contava di usare per far scoppiare i tanto chiacchierati Lily Potter/Matthew Rogers.
            Cominciò ad appuntarsi tutto ciò che sapeva su di loro: nomi e cognomi, età, Casa, squadra di Quidditch, esami, altezza, peso, misure...
Incredibile quante cose si possono apprendere a Hogwarts se sai chi ascoltare!
            « Alex Lloyd? »
            Chi cazzo mi cerca in biblioteca?!
Alex alzò lo sguardo, per trovarsi a pochi centimetri da quello smeraldo di Albus Potter.
Merda! È il fratello, anche senza leggere il nome dagli potrebbe capire che è Lily la ragazza descritta qui... Cazzo, questo avrà letto la pergamena, e io manco me ne sono accorta!
            La ragazza si affrettò a coprire ciò che aveva appena scritto con altri fogli vuoti. « Che vuoi? » Chiese fredda.
            Albus le porse il cd. « Ti era caduto dalla borsa, così l’ho raccolto... e ho pensato di riportartelo. Poteva farti piacere. »
            « Ah. » Alex glielo prese dalle mani e lo ficcò nella tracolla, assieme a tutto ciò che aveva disposto sul tavolo. « Potevi anche non scomodarti », ribatté; prese la borsa e se la mise in spalla, avviandosi all’uscita.
            « E invece l’ho fatto. » A pochi passi da lei, Albus stava continuando a seguirla, chissà per cosa.
            « Potresti anche andartene, ora. »
            « Potresti anche ringraziare, ora. »
            « Grazie. Contento, ora? Ciao. »  Alex aprì il portone della biblioteca e scivolò fuori, in fretta. Se Albus Potter avesse letto ciò che aveva in programma per la sorella, probabilmente avrebbe trovato il modo di mandarla ad Azkaban.
            « Hey, Lloyd, aspetta! »
            La ragazza si fermò; cercò di calmare l’irritazione crescente che il ragazzo le alimentava, ma invano. « Che altro vuoi?! » Sbottò, girandosi verso di lui.
            « Niente. Solo conoscere la ragazza che mio cugino non mi ha mai presentato. » Il giovane Potter sorrise, apparentemente soddisfatto. « O meglio, che non ci ha
presentato. A nessuno. »
            Alex si sentì mancare per un attimo.
             Louis.



Here I am!
Scusate il ritardo, ma non sapete quanto la scuola mi sommerga... rimango a studiare fino a mezzanotte tutti i giorni, tanto per darvi un'idea ;_; (E poi ci sono i prof che si lamentano se di mattina alla prima ora sbadiglio, ma sorvoliamo.)
Bene, chi abbiamo qui? Elle. Uh, Elle. Di lei non dico niente, lascio pensare voi! ;) E... oh, Alex. Finalmente si scopre il nome del famoso ex ragazzo! Mi aspetto pomodori e/o ortaggi simili, sappiatelo, ma penserò per sempre che Alex e Louis stiamo benissimo insieme. Sono troppo carini, no? Okay, no, piacciono solo a me. Be', non è un problema dato che non stanno più insieme! :')
Il prossimo capitolo sarà pubblicato in una data per me moolto, moooooolto importante. Se tutto va bene, tra dodici giorni esatti!
Alla prossima, dunque ;)

   
 
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