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Autore: adropintheocean    17/10/2012    2 recensioni
-Ancora qui a stressarci con la tua presenza mezzosangue?-
Una voce gelida sibilò malvagia nel corridoio, all’indirizzo di una chioma riccia.
La ragazza si voltò con insufficienza verso il ragazzo che la fissava con uno strano ghigno stampato in viso.
Il colore delle sue guance si colorarono presto di porpora, non certo per l’imbarazzo ma per il nervoso che si stava impadronendo di lei.
-Tu non dovresti essere ad Azkaban con il tuo paparino Malfoy?-
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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One heart to break
 

non hai scampo


Era mezzanotte ed il re indiscusso delle serpi vagava senza meta tra i corridoi del castello.
Disinvolto come sempre non si preoccupava di poter essere scoperto da Gazza o da qualche altro professore che avrebbe potuto ritrovarsi davanti.
Un ghigno insoddisfatto però segnava il suo viso.
Non riusciva a dormire, come era ormai abitudine, e nulla riusciva a distrarlo dal pensiero di Azkaban. Era rimasto una sola settimana in quel luogo ma era sicuro di aver attraversato l’inferno.
Il suo carattere ne aveva risentito parecchio, ora era molto più diabolico, subdolo con un’aurea di vendetta che premeva per uscire.
Dentro di sé era sempre furioso ed arrabbiato con il mondo intero, sentiva di poter arrivare a fare cose che non avrebbe mai pensato, non c’era più paura in lui.
Si vedeva di troppo in quel castello che mai aveva sopportato, mezzosangue e traditori del proprio sangue camminavano in quei corridoi, occupavano un banco nella sua stessa aula.
Gli faceva tutto schifo eppure era lì.
Perché?
Sua madre l’aveva convinto ancora una volta e lui non poteva di certo rifiutare una richiesta da lei, la persona più importante che aveva al mondo. Probabilmente pure l’unica.
Ormai era passata più di un’ora da quando era scivolato fuori dal suo covo e percorso i sotterrai fino a raggiungere i piani più alti della scuola.
Non si era nemmeno accorto di aver fatto così tanta strada finchè non alzò lo sguardo davanti a sé notando finalmente dove fosse. Non un’espressione si disegnò nel suo fisso.
Il rumore dei suoi passi ricominciò portandolo verso l’ala ovest, quella deserta.
Con stupore però quella notte ospitava già qualcuno.
Piccoli bisbigli impercettibili arrivarono a lui che con uno sbuffò li caccio dalla sua mente mentre si appoggiava alla ringhiera davanti alla grande vetrata.
Sbirciò fuori ma il buio incombeva non permettendo una buona visuale e la luna quella notte era coperta da nuvole nere. Quel tempo non prometteva nulla di buio.
-Ah..Ron-
Quelle due parole lo riportarono sull’attenti.
Non poteva non riconoscere la voce di quella ragazza. La Granger.
Un risolino divertito uscì dalle sue labbra mentre già un’idea gli ronzava in testa.
Con passo felpato e senza fare il minimo rumore si avvicino alla stanza dal quale provenivano quei sussurri e gemiti.
Pochi passi ed appoggio la mano sulla porta in legno vecchio aprendola molto lentamente finchè quei pochi centimetri gli permisero di sbirciarvi all’interno.
Con suo sommo stupore realizzò che la so tutto io e lenticchia, oltre ogni previsione, stavano veramente facendo sesso.
Si passò le mani sugli occhi non ancora convinto. Era davvero sveglio?
Beh di certo se avesse sognato una cosa del genere avrebbe dovuto andare a farsi visitare.
Che schifo, fu il pensiero che seguì quei suoi silenziosi ragionamenti.
Per di più su un tavolo? Non avrebbe davvero mai potuto immaginare che quei due consumassero addirittura dentro una classe, anche se ormai in disuso.
Anche se sconvolto per quella scoperta si ritrovò a fissare il viso arrossato della ragazza, i capelli scompigliati che le ricadevano nelle spalle nude e la bocca schiuda dove pulsano rosse le sue labbra.
Un gemito acuto  e di venerazione urlò nella stanza.
Patetico, pensò il biondo con la spalla sulla porta. Quello stupido di Weasley era davvero patetico.
-Oh Hermione- continuò Ron riempiendo di baci il viso della ragazza che sorrise al gesto impacciato di lui.
Un sospiro intanto proveniva da fuori la stanza. Che schifo.
Quando finalmente quel babbeo si tolse da davanti la ragazza, Draco rimase quasi paralizzato a contemplare quel corpo perfetto dalla pelle candida.
Si diede mentalmente dello stupido quando si rese conto che era come ipnotizzato dalla figura che si stava alzando, con eleganza, dal tavolo ed abbassarsi mostrandogli il lato B in tutto il suo splendore.
Gli occhi famelici del ragazzo proseguirono la loro strada sulle gambe snelle per poi risalire lentamente su dove le mutandine coprirono la sua intimità.
Si ritirò appena notando che la giovane ora era rivolta verso la porta. Un sospirò uscì dalle sue labbra e la lingua istintivamente gli bagnò le labbra.
Si prese un momento per riflettere sulla strana sensazione che stava provando ma poi un ghigno ritornò invadente così come il suo sguardo dentro la stanza.
Lenticchia era ormai vestito e con un bacio salutò Hermione che gli disse di andare da solo.
Appena in tempo per nascondersi dietro la porta e lasciar passare lo sfigato.
Lo guardò con poco interesse, solamente per assicurarsi che se ne fosse davvero andato e poi senza tante cerimonie entrò beffardo dentro l’aula.
-Chi c’è qui- ghignò verso la figura in piedi.
-Malfoy, che..maledetto pervertito- alterata raccolse la gonna e la camicia coprendosi in qualche modo con queste.
-Non fare tanto la santa ora, non dopo quello che ho visto-
-Vai al diavolo Malfoy- e con quelle parole lo superò arrabbiata andando verso la porta.
-Bel sedere Granger- disse prima di afferrarla per il braccio e farla girare verso di lui, per poi spingerla con poca dolcezza contro il freddo muro di pietra.
La studentessa modella si lasciò scappare un gridolino per la sensazione del muro a contatto con la sua pelle mentre i suoi occhi appena chiusi si aprirono rivelando due pozze cariche di coraggio.
-Lasciami subito- urlò.
-Se no che dirai? Che ti stavi intrattenendo qui su con il tuo fidanzatino?- sorrise beffardo lui.
-Primo non è il mio fidanzatino e secondo non sono cazzi tuoi-
-Era tanto per dire e mi sorprendi davvero, con quanti ti intrattieni mezzosangue?- una risata divertita lasciò il serpeverde.
-Mi fai schifo- sputò lei.
-Attenta alle parole Granger- disse portando una sua gamba in mezzo a quelle di lei e spostandogliela leggermente in modo da farle divaricare le gambe.
-Che vuoi fare?- un brivido di paura percorse la schiena liscia della grifoncina mentre i suoi occhi si dipingevano di paura.
-Quello che mi pare e piace-
-Ah..non vorrai sporcarti con me mangiamorte-
-Smettila di chiamarmi così CAZZO- urlò quell’ultima parola perdendo per un attimo il controllo mentre la sua mano batté forte un pugno sul muro vicino al viso di lei che sbarrò gli occhi.
-Ok scusami, ti prego non farmi male-
Non ricevette risposta però sentì le dita sagge di lui salire su per la sua gamba e poi deviare verso l’interno fino ad accarezzare la sua coscia, mentre l’altra mano stringeva in una morsa entrambi i suoi polsi dietro la schiena.
-Ti prego- sussurrò di nuovo lei, ma ancora una volta non l’ascoltò e continuò il viaggio sul suo corpo fino ad arrivare lì, dove le mutandine proteggevano la sua intimità.
Le dita esperte vagarono sul pizzo nero che la copriva, stuzzicandola come sapeva fare troppo bene, in modo da farla sciogliere.
Un provocatore nato con lo scopo di far cadere la propria vittima sotto il suo tocco.
Dopo poco quel piccolo indumento si stava ormai bagnando, annunciando la vittoria al re delle serpi che non ci mise più molto a spostare appena le mutandine facendo scivolare un dito dentro la sua intimità bagnata.
-Ah..no ti prego- supplicava una Hermione accaldata e con gli occhi pieni di lussuria.
-shhh godi e basta- disse iniziando a muovere il dito dentro di lei.
I suoi occhi grigi non lasciavano un secondo il viso della ragazza, per non perdere nemmeno una sfumatura di piacere che gli si dipingeva.
Al dito si aggiunse presto un secondo, ed insieme li muoveva ancora più veloce portandola ben presto
all’apice del piacere.
-Guardami- gli ordinò lui con il viso vicinissimo a quello di lei che per risposta non fece che quello che gli era stato detto.
Uno sguardo di passione e che chiedeva di più trafisse i suoi occhi grigi portandolo ad esaudire quella silenziosa richiesta.
Aumentò il movimento delle dita in lei, sempre più dentro e aggiungendo in fine un terzo ed ultimo dito che la fece gemere invasa da un’ondata di puro piacere.
-Aah- urlò percorsa da un fremito di puro appagamento.
Cioccolato e ghiaccio si fusero in quell’istante, ma durò tremendamente poco.
Con poca dolcezza il ragazzo tirò fuori le dita e si spostò da lei, che si accasciò a terra.
-Direi che ora hai goduto e non prima con quel sempliciotto- disse sprezzante.
-Ci si vede mezzosangue- e con quelle ultime parole la lasciò lì, in balia di un vortice di sensazioni nuove e molto più forti di quelle a cui era abituata, mentre lui vittorioso tornava nel suo dormitorio.

# my space
Eccomi di nuovo qui con il primo capitolo.
Sarei curiosa di sapere se la storia può piacere, quindi lasciate una piccola recensione
Spero siano positive ma accetto anche quelle negative ovviamente.
Ciao e al prossimo
  
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