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Autore: Reo    18/10/2012    0 recensioni
Londra 1856,
Una città meno innocente di quello che sembra,un circo che fa spettacoli solo dopo la mezzanotte,un bordello dove non devi farti ingannare dalle apparenze,un ragazzo con strane cicatrici,ed una ragazza che crede di poter scappare dal destino.Sedetevi comodi e godetevi uno spettacolo circense tinto di nero e rosso.
-Ci sono molte cose che butteremo via volentieri se non temessimo che qualcun'altro le raccogliesse- disse Allen. - Lascia da parte gli aforismi di Oscar Wilde,la verità è una:Ti sto seguendo solo perché non so dov'è la stazione,non perché ho intenzione di far sesso con te!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IV) Rica,tenebra. 

<< Papà,mi hanno preso di nuovo in giro perché non ho più una mamma >> sussurò appena una bambina,trattenendo le lacrime. 
<< Chi ti ha preso in giro?David?Manuel?Sai che scherzano!Vedessi le loro madri! >> disse un uomo.
<< Però hanno ragione,io non ho più una mamma >> 
La bambina iniziò a piangere,svariate lacrime le scorrevano sul viso,continue e irrefrenabili,lacrime trattenute a lungo,e con orgoglio.
<< Selene,anche se tua madre non c'è più,ci sono ancora io,il nonno,la zia Anne,e anche quei pazzi del Mighnight >> 
L'uomo si inginocchio per vedere la bambina in viso,per asciugarle le lacrime. 
<< Forse anche voi un giorno andrete via come ha fatto la mamma >> 
<< Stammi bene a sentire,e ricorda le mie parole.Anche se un giorno io,o gli altri,dovessimo morire,o andare via,sappi che continueremo a volerti bene. Ricorda,Selene,tu non sei sola >> 
 

"Maledetti ricordi che ti assalgono nel cuore della notte" pensò Selene scendendo le scale che portavano al pian terreno di quel particolare locale. 
Era quasi una settimana che Selene dormiva e mangiava lì,e nonostante i rumori sgradevoli,le persone moleste,e al dover ogni santo giorno fare la carità per strada,non si poteva dire che si trovasse malissimo. 
"Sempre meglio delle panchine" riflette la ragazza arrivata nel grande atrio del locale. 
A differenza degli altri giorni,quella mattina tutti sembravano in fermento.C'era il proprietario del locale Javis,seduto su uno sgabello,che dava ordini a destra e a manca, Alpha,il barista,con un secchio in una mano e uno straccio nell'altra,che puliva le finestre,ed ehm... le ragazze che in genere lavoravano lì,che sistemavano con cuscini ed addobbi vari l'atrio. 
<< Che diamine succede qui? >> chiese la ragazza a Javis,il quale nel pieno di una crisi isterica non si era nemmeno accorto di lei, 
<< Oh tesoro,cercavo proprio te!Per sta sera, trovati un posto dove stare,che ho il locale pieno >> le rispose brevemente l'uomo. 
<< Eh?! Cosa? Perché? >> continuò Selene agitando le braccia.
<< Già tu sei qui da poco,ogni sabato,la mia già numerosa clientela,triplica, e con sommo dispiacere ti informo che ho tutte le stanze occupate per tutta la notte,mi dispiace torna domani >> rispose l'uomo,dopo di che voltò le spalle alla ragazza,facendole intuire che non l'ascoltava più. 
<< Ma-ma, significa che dovrò dormire di nuovo sulle panchine? >> urlò disperata la ragazza cercando di attirare l'attenzione di Javis. 
<< Come se per te fosse una novità,barbona >> disse Alpha,guardandola. 
<< E se becco un maniaco sessuale? >> continuò Selene, 
<< Ne trovi tanti anche qui >> disse Javis,per poi tornare a impartire ordini a caso. 
<< Non avete nulla? >> chiese Selene con un piccola luce di speranza nel cuore. 
<< Nemmeno un divano per sedersi >> rispose Alpha,tornando a pulire i vetri. 
<< Posso venire a mangiare lo stesso sta sera? >> chiese Selene,non conosceva altro posto in cui andare a mangiare oltre che lì. 
<< Sì,però di nascosto,se no mi spaventi i clienti >> concluse Alpha.
<< Infami traditori >> borbottò Selene avviandosi alla porta.
<< Torna a trovarci! >> la salutò Javis sventolando un fazzoletto.

Come al solito Londra non regalava tante possibilità ad una ragazza senza un soldo in cerca di un posto per dormire.Anzi solo una,prostituirsi,e piuttosto che farlo,Selene avrebbe dormito volentieri su una panchina,o per terra. 
Erano ore che Selene girava a vuoto,nel vana speranza,che una buona anima le desse un posto per dormire,ma niente,tanto valeva che andasse a chiedere alle persone se potessero darle un rene,forse un quel caso sarebbe state più fortunata. 
A Londra se non hai i soldi non ti danno nemmeno un pezzo di pavimento, ed ora Selene lo sapeva bene.Anche se avesse lavorato per due giorni non sarebbe riuscita a guadagnare abbastanza per una stanza in una locanda,e quello che aveva in tasca le bastava per andare a mangiare da Javis. 
"Beh,dormirò su un panchina,ho visto un parchetto qui vicino.." pensò Selene,camminando verso il parco. 
Raggiunse il parco in pochi minuti e vi entrò.Se visto dall'esterno le era sembrato piuttosto piccolo e abbandonato a se,all'interno era totalmente diverso: C'erano alberi e aiuole con rose ovunque,ricordava il giardino di una villa,c'erano anche diverse fontane con tanto di acqua corrente,e parecchie panchine.
Si sedette su una delle tante panchine in pietra,e si guardò intorno: A quell'ora c'era ancora un po' di gente,specialmente famiglie di borghesi,venuti in quel parco per passare un po' di tempo con i figli,e godersi quella rarissima giornata di sole.
Selene guardò attentamente tutte quelle famiglie,erano tutti così spensierati,allegri,ed uniti,emanavano calore e serenità anche a lei che tra poco ore su quella panchina ci avrebbe dormito. 
Dopo un po' qualche ora,il sole iniziò a tramontare,e le varie famiglie che Selene aveva osservato durante il pomeriggio se ne erano andate verso le loro case.Era rimasto solo un gruppo di bambini,ma anche loro probabilmente se ne sarebbero andati tra pochi minuti. 
Selene chiuse gli occhi e sospirò appena, alzò la testa in alto desiderosa di vedere quegli ultimi raggi di sole,ma quando li riapprì si ritrovò davanti la faccia sorridente di Allen,che la guardava curioso. 
<< Come mai qui,Sel? >> chiese il ragazzo inclinando appena il capo. 
Selene fece un salto indietro dallo spavento: 
<< Che ci fai tu qui?Perché eri sopra di me?e perché mi chiami Sel? >> cheise la ragazza parlando senza riprendere fiato, 
<< Ma se non rispondi prima tu alle mie domande,perché io dovrei rispondere alle tue? >> disse il ragazzo imbronciandosi appena. 
Finalmente dopo due minuti Selene si era ripresa dallo spavento,ed era riuscita a spiegare ad Allen tutto quello che le era successo.Il ragazzo stranamente non aveva mai fatto commenti equivoci,e si era limitato ha sorriderle tutto il tempo. 
<< Ed ora tocca a te rispondere alle mie domande >> lo incitò Selene guardandolo negli occhi. 
<< Toh guarda,il sole è tramontato >> disse il ragazzo spostando lo sguardo verso il cielo. 
<< Stai evitando le mie domande? >> gli chiese Selene. 
<< Su presto,andiamo da Javis,a mangiare qualcosa! >> propose Allen prendendo Selene per la mano ed iniziando a correre. 
<< Ma ti ho detto che non vogliono che io vada lì! >> urlò la ragazza. 
<< Dicono sempre così,ma non è vero >> disse Allen stringendo la presa della mano. 
Selene arrossì appena a quel contatto,in genere Allen la molestava e basta,invece quel giorno l'aveva ascoltata senza fare commenti,che l'aria di quel bordello gli facesse male? 
In pochi minuti erano arrivati davanti alla porta del locale,Selene era piegata in due dal dolore,Allen correva troppo veloce per lei. 
Il ragazzo bussò alla porta,e pochi secondi dopo si ritrovarono Alpha e Lud che li guardavano. 
<< Che diamine ci fate qui? >> chiese Alpha visibilmente arrabbiato. 
<< Beh ecco noi.. >> Selene accennò una risposta ma fu bloccata da un urlo. 
<< Aaaaalleeen! >> urlò Lud abbracciando e palpando il ragazzo ,come era solito. 
Con ancora Lud addosso Allen si rivolse ad Alpha: 
<< Su capellone!Che ti costa ci siamo anche noi?Tanto i tuoi clienti non scappano,tranquillo. >> concluse lanciando al biondo uno sguardo malizioso. 
<< Con te ho perso le speranze,Allen.Entrate ma al primo rumore molesto,vi caccio a pedate >> disse Alpha lasciandoli passare. 
<< Oh Selene ci sei anche tu! >> urlò Lud,andando a palpare anche il sedere della ragazza,e pensare che Selene sperava di passare inosservata. 

Proprio come aveva detto Javis,quella sera il locale era circa tre volte più pieno del solito,ed oltre alla solito clientela di ubriaconi,e barboni,c'erano anche molti stranieri,signori dell'alta borghesia,marinai,e tanti altri. 
Il locale adesso sembrava un misto tra un bordello cinese,e un mercato di spezie.Tra tutti quegli uomini,e ragazzi giravano sinuose delle ragazze vestite in abiti succinti e scollati,alcune portavano da bere ai clienti,ed altre si intrattenevano con loro.
Selene osservò quelle ragazze con tristezza,vendere il proprio corpo per soldi,non doveva essere molto gratificante.Ma quando non si ha di che mangiare,bisogna mettere da parte l'orgoglio,e la testardaggine,cosa che Selene non sapeva fare per niente. 

<< Selene,ehi sei ancora qui? >> le chiese Allen sventolandole una mano sul volto. 
<< Sì sì,andiamo a mangiare che ho fame. >> rispose la ragazza,ma Allen la guardava ancora confuso.
<< Stai bene? >> le chiese avvicinandosi a lei,preoccupato. 
<< Non guardarmi in quel modo,sto bene,ho solo una fame del diavolo,quindi muoviti! >> gli urlò contro spingendolo verso il bancone. 

Selene,Allen,e Lud si sedettero davanti al bancone,e ordinarono da mangiare. 
<< Scusatemi >> I tre si voltarono contemporaneamente verso la persona che aveva parlato,e a quel spettacolo la mascella dei tre arrivò al pavimento. 
A parlare era stata una ragazza così bella da sembrare una di quelle principesse orientali,aveva lunghi capelli neri sciolti lucenti,la pelle chiarissima,occhi grandi marroni,labbra carnose,ed un corpo da dea. 
"Non c'è confronto tra me e lei.." pensò Selene toccandosi i suoi odiati capelli. 
<< Scusatemi >> ripetè più forte la ragazza. 
<< Conoscete il proprietario? >> chiese poi la ragazza,abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.Era così piccola,e delicata,come un petalo di un rarissimo fiore,sembrava quasi che anche un soffio di vento potesse farle del male.
<< Certo che lo conosco,dimmi hai per caso intenzione di lavorare qui? >> le disse Allen con uno dei suoi sorrisi fintamente innocenti.
<< Beh,in verità sì >> rispose la ragazza nascondendo il viso con una mano e arrossendo ancora di più. 
<< Dio è con noi! >> sussurò Lud ringraziando tutto il paradiso per quella notizia. 
<< Ah tu dovresti essere Ricca,la nuova arrivata >> disse Alpha comparendo da dietro il bancone. 
<< S-sì >> sussurò la ragazza sempre più in imbarazzo. 
Selene continuava a guardare la ragazza mentre finiva di mangiare.Le dispiaceva dal profondo del suo cuore per lei,chissà quanti guai aveva dovuto passare quella ragazza per prendere quella decisione,e pensare che Allen e Lud stavano morendo dalla gioia. 
Ad un certo punto i loro sguardi si incrociarono,e Selene colta sul fatto,distolse lo sguardo,diventando rossa dalla vergogna. 
<< Pia-piacere mi chiamo Ricca,mi chiedevo..però non prenderla come un offesa!Per caso lavori qui? >> chiese timidamente la ragazza a Selene.
<< N-no non lavoro qui,mi dispiace >> rispose Selene tentando di nascondere il suo viso rosso quasi quanto i suoi capelli.
<<  Ah,scusami allora >> disse Ricca,sembrava molto triste,e sconsolata,che sperasse che anche lei lavorasse lì?
<< Vieni ti accompagno dal capo,se tutto va bene inizierai sta sera >> disse atono Alpha.  
Ricca tirò un sospiro di rassegnazione,poi si volto verso Selene,la mano a mezz'aria in segno di saluto. 
Selene sentì una stretta al cuore a vedere quella ragazza così,guardò un ultima volta la sua cena,e poi si voltò verso Ricca, 
<< Ehm,che dici se ti accompagno io? >> chiese alla ragazza. 
<< Veramente? >> disse Ricca guardando Selene sorpresa. 
<< Sì sì,tranquilla.Ti accompagno volentieri! >> esclamò Selene. 
<< Grazie. >> disse Ricca,quasi sul punto di piangere. 
<< Dai tranquilla,andiamo.>> disse Selene saltando giù da dove era seduta. 
<< Sei molto gentile. >> continuò l'altra tentando di trattenere le lacrime. 
<< Proprio gentile. >> disse Allen sorridendo sarcastico a Selene. 
<< Andiamo al piano di sopra. >> esclamò Selene,trascinandosi Ricca dietro,e lanciando uno sguardo omicida al ragazzo. 
Quando le due ragazze sparirono dalla vista,Allen rivolto più a se stesso che a qualcuno in particolare,disse:
<< Selene,si è fatta un'amichetta >> 
Lud lo guardò ridendo,e Alpha sbuffò girandosi di spalle. 
"Le cose potrebbero farsi interessanti.." pensò tra se e se il ragazzo dai capelli bianchi. 



L'autrice parla..e partono i colpi di mazza agli stinchi!
Aah!Dopo tre giorni che ci lavoro ecco il quarto capitolo!Ed ecco Ricca *-* Ricca è liberamente ispirata ad una mia amica,e come vedrete poi ha una storia alquanto complicata.So che questo capitolo fa un po' schifo,ma mi serviva per il proseguimento del racconto,tra poco si entrerà nel vivo! *risata da elfo strafatto* 
*Torna nel suo angolino buio mentre le tirano pomodori e ortaggi vari* 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto,recensito,messo tra le seguite/preferite,la mia storia,GRAZIE *-* 
Alla prossima,Reo! 

   
 
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