Quella sera Matsuri non
resistette all’impulso di alzarsi e andare da quel bambino che adorava tanto.
Sapeva che Aky e le infermiere
la tenevano d’occhio, quindi decise di prendere un’altra strada, un passaggio
che il suo sensei le aveva insegnato in caso di
emergenza: Collegava l’ospedale col palazzo e passava direttamente negli
alloggi privati del Kazekage e la sua famiglia.
Arrivata a metà strada sentì delle voci.
<< Sta perdendo il controllo >>.
<< Ha fatto del male a quella ragazza, ai bambini…
ha ucciso un uomo… >>.
Riconobbe la figura del quarto Kazekage,
e riconobbe la voce di Yashamaru sentita quando
giocava a fare le forme di sabbia con Gaara.
<< Devo decidere il suo vero valore >>.
<< Ma kazekage… >>.
<< Parlagli di sua madre… >>.
<< Mia sorella? >>.
<< Mettilo alle strette >>.
<< Ma kazekage è soltanto
un bambino… >>.
Matsuri si sentì morire.
Il suo sensei una volta le
aveva raccontato com’era morto suo zio e come si era procurato quello strano
tatuaggio in fronte, i due avevano un rapporto molto confidenziale.
Sapeva esattamente cosa significava quel breve dialogo.
Doveva correre, doveva impedire che suo zio lo segnasse a
vita, e magari salvargli la vita.
Aveva pochissimo tempo.
Uscì dal passaggio e cercò in tutti i modi di trovare il
bambino, ma venne scoperta da un’infermiera, somigliava vagamente a Sari…
<< Ehi tu! >>.
<< Accidenti! >>.
<< Dove scappi? DOTTORESSA, DOTTORESSA AKY!
>>.
<< Maledetta! Che ne hai fatto di Matsuri? >>.
Aioko era stesa a terra ormai, ematomi e strappi ai vestiti.
<< Chi, quella mocciosa? >> gracchiò una
risata << non la troverete mai >>.
Gaara assisteva impassibile a quella tortura: il capo della ragazza si scoprì
essere solo una copertura, era lei che dovevano torchiare, anche a costo di
ritrovare il sadismo di un tempo.
Baki le sferrò un potente calcio allo stomaco.
Gaara chiuse gli occhi: oltre alla nausea, avvertiva uno strano senso di panico.
<< Kazekage! Venga è
urgente >>.
Matsuri era stata immobilizzata da due ninja.
Aky la puntava severa.
<< Dove pensi di andare? >>.
<< Per favore Aky… devo
andare, devo andare, è urgente!
>>.
<< Ti avevo detto che le spie non sono gradite qui
>>.
Matsuri riversò grosse lacrime indotte dal panico.
<< Ti prego Aky, devo
andare da Gaara ti supplico! >>.
<< Cosa facciamo dottoressa? >>.
Aveva poco tempo…
<< Mi perdoni Aky-samachan…
>>.
<< Cos… >>.
Con dei potenti colpi di arti marziali riuscì a
tramortire le tre kunoichi, poi si diresse il più
velocemente possibile sul tetto del palazzo.
Perdonate l'immane ritardo, gli impegni mi stanno mangiando viva.
Spero che il capitolo, anche se piccolino, vi sia piaciuto.
A presto (si spera) e recensite in tanti! Ciao!