Arrivò coi polmoni evidentemente provati.
Troppo
tardi.
Si
diresse oltre il piccolo muro divisorio.
Vide
il corpo di Yashamaru straziato al suolo, accanto a
lui il piccolo bambino dai capelli rossi era circondato da sabbia, la fronte
sporca di sangue.
Troppo tardi.
<< Gaara? >>
Il bambino si teneva la testa, piangeva e si muoveva come
in preda alle convulsioni.
<< Sono solo… >>
Matsuri si avvicinò.
<< Sono solo al mondo… >>
Tentò di abbracciarlo, ma venne violentemente spinta da
lui.
<< STAMMI LONTANO! >>
Il piccolo si rimise la mani in testa, e lei approfittò
di questo momento di debolezza per abbracciarlo e usare la sua tecnica del
controllo del chakra.
<< Stai
tranquillo, andrà tutto bene, ci sono io a proteggerti non soffrirai
più... >>
<< Lasciami, io sono un mostro… LASCIAMI! >>
Lei continuava a stringerlo tentando di tenere separati i
due chakra, se l’avesse lasciato si sarebbe sicuramente trasformato in Ichibi.
Dal volto della ragazza presero a sgorgare piccole
lacrime.
<< Tu non sei un mostro, tu non sei destinato a
stare solo… >>
<< ALLONTANATI… ORA! >>
Un cumulo di sabbia appuntito stava viaggiando a grande
velocità contro la sua schiena, la ragazza strinse più forte quella piccola
creatura tra le braccia.
<< Se solo sapessi quanto ti voglio bene... se solo
trovassi il coraggio di dirtelo… >>
La
sabbia era vicinissima. Chiuse gli occhi.
<<
... amore mio >>