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Autore: Ran Malfoy    04/05/2007    2 recensioni
Le persone sole,tribolate,segnate,sentono spesso il bisogno di qualcuno,di qualcuno che sappia capirli ed aiutarli...a volte,arrivano persino ad immaginarselo,tanto lo desiderano...ma sarà solo immaginazione? Oppure c'è veramente qualcuno che sa parlare al cuore...?
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Draco,non hai mangiato quasi nulla…-

-Draco,non hai mangiato quasi nulla…-

-Non ho fame.-

-Se non vuole mangiare,Narcissa,lascialo stare. Non è più un bambino,quando avrà fame allora se ne pentirà.-

Pur di non darla vinta a te,sarei disposto a digiunare per il resto dei miei giorni…

-Vado a farmi un bagno,ne ho bisogno sono veramente stanco…-

-Va bene,caro,ma mi raccomando,non stare molto nell’acqua e asciugati i capelli quando esci o ti prenderai un malanno!-

-Va bene,mamma. Buonanotte.-

-Buonanotte,tesoro.-

-Buonanotte.-

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Potrò farmi un bagno qui dentro? L’acqua è melmosa e c’è un odore di ruggine che dà il voltastomaco!

-Tu!-

-Si,signorino-

-Rendi questa vasca un po’ meno lercia.-

-Come vuole,signorino.-

-Chiamami quando hai fatto.-

Nel frattempo,io me ne starò qui,nel totale far niente,steso su questo letto a cercare di vuotarmi il cervello. Mi sento come un libro,si,un libro a cui hanno cambiato improvvisamente la copertina e stanno tentando di scrivere qualcosa sulla sua storia. Ho la sensazione di essere stato strappato con violenza e trapiantato in una vita che non è la mia.

Queste pagine…pagine e pagine di un racconto che ho vissuto come un’apparizione,da protagonista che ero,vivendo al margine di una guerra non mia,divenendo soldato dell’ideale di qualcun altro…

Oramai,non riesco più a ricordare la favola felice della mia infanzia,i giochi spensierati dove il mondo era ristretto a me e alla mia fantasia,sconfinata landa popolata di unicorni,di fate,di streghe cattive che finivano bollite nei loro pentoloni…

Ma la realtà è che questa sfera in cui viviamo è un concentrato di odio,di malvagità,di vendetta,dove i più forti schiacciano i più deboli,senza rimorsi;dove il male si moltiplica,come le cavallette bibliche,infestando ogni cosa,divorando anime su anime,creando una schiera di zombie senza cuore che si spacciano per esseri umani;dove le cose più belle e più delicate sono rare e sfuggevoli,come un fiore,una farfalla,un sorriso…

Non avrei mai creduto che,sprofondando nei miei agi,nella bambagia in cui sono nato e cresciuto,un giorno avrei potuto sentirmi l’aria mancare,avrei potuto sentire il vuoto insanabile di una libertà che non ho mai avuto.

Ora fuggo. Fuggo dalla società magica,che ci perseguita come fedeli del male. Fuggo da questa vita,che opprime,chiede e basta,senza darmi spiegazioni,senza darmi nulla. Fuggo da me stesso,perché non mi riconosco più.

Che strano,non ho più 5 anni,eppure quel cielo,così lontano,così grande,ancora mi ricorda tutti i sogni,tutte le preghiere e le speranze che affidavo alla prima stella della sera. Tutti i giorni,mi inginocchiavo davanti alla finestra,all’inizio molto scocciato,era una posizione scomoda,ma poi mi abituavo e iniziavo a raccontare quanto fosse bello questo o quel giocattolo e quanto mi sarebbe piaciuto averlo in camera,oppure quanto avrei voluto scollarmi di dosso le ochette del secondo anno per i prossimi,diciamo,tre anni,o quando desideravo non essere così tremendamente solo…

E oggi che mi dici,stellina? Oggi che avrei così tanti altri desideri da farti che potrei rimanerci notti intere,tu mi ascolterai? Brillerai per me,come quando ero piccolo? Illuminerai questa notte che scorre,inesorabilmente,buia e silenziosa,giorno,dopo giorno,dopo giorno?

Stellina,io sono pronto a donarti quella poca fede che mi rimane,se esaudirai il mio più grande e bruciante desiderio,l’ultimo desiderio di questo pupazzo,vuoi?

Ecco,io vorrei…vorrei che domani mattina i miei occhi si aprissero su una camera come le altre,in una casa come le altre,tranquilla,non voglio il palazzo reale dove sono cresciuto…poi,vorrei essere una persona come le altre,portare un nome come gli altri…voglio sapermi distinguere per ciò che sono,perché io ho talento da vendere,ma il mio nome lo ricopre di inutile superficiale nobiltà…vorrei non avere nessun segno sul corpo e nell’anima,vorrei avere tanti amici,essere in pace con tutto e con tutti…sto chiedendo troppo? Stellina?

Va bene,allora facciamo così,se tutto questo non ti è possibile,ti prego,ti supplico,stellina…non fare che io mi svegli domattina…

-Signorino,il bagno è pronto,signorino.-

-Vengo.-

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Quanto tempo che non mi facevo un bagno. L’acqua calda è così rilassante…

Non ricordo come si stava nel ventre materno,ma penso sia un po’ come immergersi completamente in una vasca,con i sali profumati,e sentire il caldo sulla pelle,che lava via le impurità e ti fa sentire libero e puro,come un bambino. Sarebbe bello se un po’ d’acqua bastasse a ripulirmi dei miei peccati,ma io sono un essere malvagio.

Il primo odio m’è arrivato dal cordone ombelicale che mi legava a mia madre,quando a sua volta fu marchiata. Io non ero che un embrione,ma ricevetti lo stesso quell’ indelebile segno di infamia,quella condanna a una vita macchiata,sudicia,lorda…non fui mai un bimbo innocente. Venni al mondo con un duplice peccato originale…

Ma mia madre non ne ha colpa. Lei è sempre stata quella mamma premurosa che ti rimbocca le coperte prima di addormentarti,che ti legge le favole,che ti culla quando le pieghe della tenda ti sembrano mostri sanguinari…

Lei non ha nessuna colpa. Lei è solo troppo buona,troppo fragile…è l’ennesima vittima di questo mondo selvaggio,è un fiore che è stato colto da un uomo senza scrupoli: mio padre.

Per tutti,è un grande uomo,potente,ricco,nobile,carismatico. Per me,è un verme. Un grosso,corpulento verme a cui devo portare rispetto sempre e comunque,perché sta sopra di me. Io mi vergogno di lui. Mi vergogno del suo cuore gelido,dei suoi modi di fare calcolati,del suo stare sempre dalla parte del vincente. Non sa fare niente per sé,striscia solamente davanti a chiunque può fargli comodo, e si erge imponente su chi non gli si può opporre.

E io dovrei essere il suo specchio,la sua copia in piccolo. Scordatelo.

Posso fingere,si certo,per amore di mia madre,che sa cosa mi aspetta se oso disobbedire e non voglio che lei pianga. Ma io non ho paura. Non ho paura di lui.

Almeno,posso vantarmi di una cosa: io sono bastardo sempre,non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno,sono strafottente e approfittatore,ma con stile. Potrò anche valere zero,ma questo zero,signori,è un cerchio perfetto,e ignorandomi ci rimettete voi!

-Draco,sei ancora lì dentro?-

Oh cazzo,ma che ore sono?

-No,mamma,mi sto asciugando!-

-Sbrigati,che è tardi.-

Oddio,ho la pelle della mani raggrinzita! L’asciugamano,dov’è l’asciugamano? Quella bestiaccia non mi ha neanche preparato di che asciugarmi! Che servizio incompetente,vedrai,coso buffo,quando lo dirò a mia madre!

Oh,,però non si sta tanto male bagnati con questo caldo asfissiante… certo,non sono il massimo della regalità,nudo in giro per casa,però…

Ma dove accidenti potrebbe stare?? Qui non c’è,neanche nell’armadio e nemmeno sul tappetino. Argh,che rabbia!! Non si può improvvisamente svezzarmi così dal mio adorato lusso,con calma,per favore,un passo alla volta! Qui fra poco mi ritroverò a camminare con una mano davanti e una dietro!

Esco. Spero solo che siano andati già a letto…

Guarda dov’era! Ma insomma,sul letto??

Poco male,almeno ora ho già i vestiti vicini. Dove ho messo la camicia? Ah,eccola. Come dice sempre mamma,la casa nasconde ma non ruba,a quello ci pensano gli elfi domestici.

Pantaloni…no,aspetta,me li cambio. Ecco,questi,neri. Mi piace il nero,ha un chè di raffinato e di elegante.

Ah,la finestra,l’ho lasciata aperta.

Stellina,ci sei ancora? Senti,già che sei lì e non hai nulla da fare,me lo faresti un favore? Prima…prima di morire vorrei poter dimostrare tutto quello che ho detto,vorrei dire a qualcuno ‘Hey,io non mi chiamo più Malfoy,capito? Non mi paragonare a quell’invertebrato di mio padre!’ Vorrei…vorrei essere me stesso,senza nome né cognome. Soltanto IO.

-Etciù!-

-Salute.-

-Grazie..-

I capelli! Mi prenderò qualcosa,è meglio….se….

-MA CHE DIAVOLO….?-

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Ben trovati a tutti voi!

Scusatemi,questa sera mi sento un fazzoletto soffiato, non credo che potrei dire nulla di sensato in questo angolino,quindi mi auguro solo che abbiate fatto una piacevole lettura^^

E’ tutto,alla prossima!

  
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