*Capitolo 5*
Nel frattempo
vicino al fiume….
Ino,
ascoltando le voci soavi di Naruto e Sakura che riecheggiavano per la
foresta –
Ma senti quei due!!! Povero Sasuke che deve sopportare i loro richiami
d’amore
tutto il tempo. –
Sakura –
SASUKE E’ FERITOOOOOO!!!! STA MORENDOOOOO!!!! –
Naruto,
arrivato da Sakura – Maledizione dovevo essere io ad
ucciderlo!!!! –
Ino –
SASUKEEEEEEEEEEEEE!!!!!
Choji e
Shikamaru –
Richiami d’amore, eh???? –
Ino –
Forza
ciccione, forza pigrone, andiamo a salvare Sasuke. –
Shikamaru
–
Non ho voglia, e poi, perché dovrei salvare uno sbruffone
come quello? –
Ino, con il
volto contorto in una smorfia demoniaca – Come
hai osato
chiamarlo??? Ripetilo se hai il coraggio!!!!
–
Shikamaru
– Ai
suoi ordini, andiamo!!! –
E si
incamminarono…….
Nel
frattempo…..
Lee –
Maledizione qualcuno ha ferito Sasuke e forse la dolce madamigella
Sakura sarà
in pericolo! SAKURAAAAAAAAAAAAAAAAAAA STO ARRIVANDOOOOO –
Neji –
Scordatelo –
Ten Ten –
Noi
non ci andremo –
Lee – Non
siete per niente altruisti!! Avete mai sentito la forza
dell’amore bruciare in
voi?! –
Ten
Ten e Neji – ………..
–
Ten
Ten – E’ pazzo.... Catturiamolo e
portiamolo al manicomio. –
Neji –
Figurati se mi fa voglia di sprecare energie per quel deficiente.
–
Lee –
Insensibili!! – e si avviò nella boscaglia, poi
quando fu sparito al suo
interno gridò – Tanto fra poco, rosi dal senso di
colpa, verrete umilmente a
chiedermi perdono!! –
Neji –
Sicuramente. –
Ten Ten –
Io
vado a letto, se muore non stare ad avvertirmi. –
Nel frattempo,
Sakura era stata raggiunta da Naruto e stavano fronteggiando
Orochimaru….
Sakura rivolta
ad Orochimaru – Brutto biscione deforme, cosa hai fatto a
Sasuke? –
Orochimaru
–
(Biscione deforme?! Accidenti, non ho il tempo di ammazzarla!!) Gli ho
messo il
mio segno. Se è abbastanza forte sopravvivrà e
otterrà la forza necessaria alla
sua vendetta, altrimenti… morirà! –
Sakura –
Cosa?! –
Naruto –
Noo!!
Volevo dargli io il colpo di grazia!! –
Orochimaru
–
Maledizione si stanno avvicinando gli istruttori… Meglio
tagliare la corda. – e
scomparve nell’ombra.
Sakura –
Quel
maledetto! Guarda come ha ridotto Sasuke! E ora come facciamo?!
–
Naruto –
Come
sempre. Anzi, ora c’è una razione di pesce
più grande. –
Sakura –
No!!
Deficiente, intendevo che lo stesso chakra che ha attirato lui,
probabilmente
attirerà molti altri ninja! Non siamo in grado di
affrontarli!! –
Naruto –
Embè?
Di che ti preoccupi? C’è il grande Naruto con te,
penserò io a difenderti!! –
Sakura –
……….
– e corse a tentare di svegliare Tsunami, Fu e Yasha.
Sakura –
Meglio affidarmi a loro. Anche se sono antipatiche, ispirano
più fiducia. –
Fu e Yasha,
ferite gravemente (ovvero più in là che in qua)
non si svegliarono, però
Tsunami, quella che era ferita meno gravemente di tutte, riprese i
sensi.
Tsunami –
Uuuhh… Sakura! Cosa ci fai qui?! –
Sakura –
Sasuke è stato attirato da un chakra molto potente
sprigionato qui da qualcuno.
Però una volta arrivato, quel tizio con la faccia da
serpente gli ha fatto
qualcosa…. e…. –
Tsunami si
girò verso Sasuke e vide che era svenuto anche lui, poi, a
proposito di persone
svenute, si ricordò di Yasha e di Fu.
Tsunami –
Accidenti!! Ehi voi due, come state?! –
Ma non gli
arrivò
risposta. Fu era talmente immobile da sembrare morta, Yasha invece si
contorceva nel sonno in preda ad un dolore atroce. Tsunami si diresse
verso Fu,
la quale sembrava la più grave di tutte, dato che aveva una
profonda ferita sul
petto e respirava a malapena.
Tsunami la
esaminò per un secondo – Accidenti… Ha
perso molto sangue! Non so se riuscirò a
curarla, ma devo almeno fermare l’emorragia! –
Tsunami fece
appello alle scarse tecniche curative che conosceva e, dopo aver
raccolto il
chakra sul palmo delle mani, cercò di curare la ferita di
Fu. Nonostante il
poco chakra rimasto in seguito alla battaglia con Orochimaru
riuscì perlomeno a
fermare l’emorragia. Fatto questo, si girò in
direzione di Yasha.
Tsunami –
Scusami Fu, vorrei curarti meglio, ma ora che sei fuori pericolo
è meglio
pensare a Yasha. –
Sakura e
Naruto nel frattempo guardavano da lontano, aspettando che Tsunami si
accorgesse di loro.
Sakura
– Ehm… Tsunami…. Quand’è
che ti prenderai cura di Sasuke? –
Tsunami si
girò verso Sakura con un largo sorriso – Quando ho
fatto, non rompere!! –
Però,
quando
Tsunami si girò e guardò meglio Yasha ebbe una
brutta sorpresa.
Sakura,
accortasi dell’espressione stupita di Tsunami – Che
succede? Devo venire a
darti una mano? –
Tsunami –
NOO!! Nel senso, resta pure lontana, non c’è
bisogno che vieni qui a vedere….
(Maledizione! Yasha ha addosso i segni dei demoni! Allora, deve essere
una di
quelle rare creature che nascono dall’unione di un uomo e di
un demone…
Accidenti, se lo scoprono gli esaminatori la ammazzeranno!! Le creature
che
hanno sangue demoniaco non sono ben accette…
E ora che faccio?! Sento che si stanno
avvicinando… ) –
Tsunami
restò
qualche secondo a riflettere, poi le venne l’idea.
Tsunami –
( Ma
certo! Potrei sigillare il demone che è in lei! Non
sarà una cosa definitiva,
anche perché ho troppo poco chakra per fare questa tecnica
come si deve, ma
almeno gli esaminatori non si accorgeranno del suo chakra demoniaco
quando
arriveranno. ) –
Tsunami
posizionò le mani e cominciò la sua tecnica del
sigillo. Sakura la osservò per
identificare la tecnica che stava facendo, ma un po’ a causa
della lontananza e
un po’ a causa dell’eccessiva velocità
di Tsunami, non ci capì nulla.
Tsunami –
(
Sigillo!! ) –
Dalle sue mani
si sprigionò una luce abbagliante, e una volta che le ebbe
appoggiate sul petto
di Yasha la luce venne risucchiata all’interno del suo corpo.
Un lieve bagliore
percorse tutto il corpo di Yasha, andando a formare degli strani
simboli
luminescenti, che dopo aver brillato per qualche secondo si ritrassero
velocemente verso il punto in cui Tsunami aveva appoggiato le mani
inizialmente, riunendosi tutti in un simbolo più grande
proprio sullo sterno di
Yasha. Dopo un lampo finale la luce si dissolse, lasciando solo il
simbolo
azzurro.
Tsunami
crollò
a terra – Anf…. Anf…. Anf….
E’ una tecnica inventata di sana pianta da me, ma
l’importante è che abbia funzionato….
Non potevo sigillarla come si usa
solitamente, perché ci avrei messo troppo tempo e poi
l’avrebbero capito subito
a che serviva quel sigillo…. –
Stavolta
Sakura, nonostante gli avvertimenti di Tsunami, corse verso di lei
preoccupata.
Una volta arrivata guardò Yasha e vide che non si agitava
più come prima, e che
dormiva tranquillamente ora.
Tsunami
– Anf… Anf… Allora
dimmi…. Che ha fatto a Sasuke? –
Sakura
continuò a osservare Yasha incuriosita dallo strano simbolo
azzurro, poi lasciò
perdere e si rivolse a Tsunami – Non lo so di
preciso… Lo ha morso sul collo,
ha detto che gli ha messo il suo segno, e che tramite esso, se Sasuke
sopravvive, può ottenere un grande potere…. Ma
Sasuke sta molto male da quando
gli ha messo il segno, dubito che sopravvivrà!! –
Tsunami –
Uhm…
Il segno di Orochimaru…. Non ne ho mai sentito parlare
nonostante tutti i miei
viaggi, ma comunque penso che non si possa fare nulla. Io soprattutto,
dato che
ho esaurito quasi completamente il chakra. –
Sakura –
Allora… Sasuke morirà?! –
Tsunami –
E
che ne so?! Dipende tutto da lui! –
Detto questo
si allontanò per andare a controllare le condizioni di Fu,
dato che ora era lei
quella messa peggio.
In quel
preciso momento arrivò l’esaminatrice.
Esaminatrice
–
Che è successo qui?! Ho sentito un chakra demoniaco!!
–
Tsunami
cercò
di mantenere la calma – Si deve essere sbagliata.
E’ vero, c’è stata una
battaglia e sia noi che il gruppo avversario abbiamo usato molto
chakra, ma non
penso che qualcuno sia stato un demone. –
L’esaminatrice
la guardò sospettosa – E’ quello il
gruppo a cui ti riferivi? – disse
accennando al gruppo di Sasuke.
Tsunami –
No,
non sono loro. Quei tre ragazzi sono stati attirati dal chakra
sprigionato
durante lo scontro. –
Esaminatrice
–
Allora non ti dispiacerà se faccio un breve controllo alla
tua squadra, giusto?
– disse avvicinandosi a Fu e Yasha, che erano ancora a terra
svenute.
Tsunami –
(Speriamo che il mio sigillo fai-da-te funzioni, altrimenti Yasha
è fritta! ) –
L’esaminatrice
si avvicinò a Fu, dopo averla osservata da capo a piedi e
non aver percepito
nulla di demoniaco passò a Yasha. Tsunami trattenne il fiato
mentre
l’esaminatrice visitava la sua amica. Fortunatamente non
percepì nulla di
demoniaco, restò solo un po’ perplessa a causa
dello strano simbolo che Yasha
aveva sul petto.
Tsunami –
Ehm,
quello è un tatuaggio… Un po’ strano ma
i gusti sono gusti…. – si giustificò
lei.
Ancora un
po’
perplessa, l’esaminatrice si voltò e si diresse
verso il bosco.
Esaminatrice
–
Controllerò la zona qua attorno, forse è stato
qualcun altro e voi non ve ne
siete accorte perché eravate impegnate nel
combattimento… Vi auguro una veloce
guarigione. – detto questo se ne andò.
Tsunami –
Fiuuu… Ce la siamo cavata… Ora non mi resta che
riposare. Qualsiasi cosa
Orochimaru abbia fatto a Yasha sigillandole il demone è
guarita, mentre a Fu
deve solo rimarginarsi la ferita sul petto… Domani, quando
io e Yasha ci saremo
riprese la cureremo come si deve…. – dopo queste
parole crollò a terra
addormentata.
Sakura –
Ah… E
SASUKE?! –
Ma ormai
Tsunami dormiva profondamente.
Sakura –
Ma tu
guarda che gente!! Ora mi tocca badare anche a loro!! –
In quel
momento arrivò il gruppo di Ino e anche Lee.
Lee –
Sakura!!
Tutto bene?! –
Sakura –
….
Sì…. (Se non ti vedevo era meglio.) –
Ino –
Aaahhh!!
Allora è vero che Sasuke sta male!!!! –
Shikamaru e
Choji – Ehi Naruto, ci facciamo una partita a carte?
–
Naruto –
Perché no? –
Sakura e Ino
–
Ehi!!! Venite a darci una mano a curare Sasuke!! –
Shikamaru
–
……….. Dobbiamo proprio?! –
Dopo una lieve
scaramuccia fra i gruppi giunsero alla conclusione che Sakura si sarebbe occupata di
Sasuke mentre Ino e
gli altri si sarebbero divisi per andare a cercare aiuto.
Il tempo
trascorse fluido come l’acqua di un torrente e ben presto si
affievolì anche la
poca luce che filtrava fra le chiome degli alberi.
Shikamaru, con
aria irritata – Ma quando si svegliano queste?! –
Sakura –
Devono aver combattuto una dura battaglia per ridursi in questo stato
pietoso…
Se non le sentissi respirare crederei che sono morte. –
Ino –
Anche se
lo fossero, non saprei se è un male o un bene… -
Sakura si
voltò verso l’amica – Dai, non sono poi
così malvagie… -
Ino alzò
un
sopracciglio scettica – Ah no? Vabbè lasciamo
perdere… Piuttosto, Sasuke è
ancora in condizioni pietose… che dobbiamo fare? –
Sakura
avvertì
una lieve stretta al cuore pensando al suo compagno di squadra
– Ci fosse
almeno un ninja medico fra noi…. –
Naruto - Io invece
scommetto tutta la mia paghetta che schiatta entro domani!! –
La voce acuta
del ragazzo fece sussultare le due ragazze.
Shikamaru
intervenne con voce controllata - No, no secondo me regge almeno per
altri due
giorni. -
Lee - Naa,
Sasuke non sa cosa sia la forza della giovinezza, non ha mai sentito la
dolce
brezza dell’amore accarezzargli – una gomitata da
parte di Choji gli fece
intendere di darsi una mossa – Vabbè, scommetto
che il suo intrepido cuore
cesserà la sua coraggiosa corsa stanotte. –
Una forte aura
maligna calò sul gruppetto di ragazzi.
Sakura, con il
volto cupo – Voi….. –
Ino,
impugnando un kunai con aria palesemente minacciosa – Come vi
permettete di
fare scommesse sulla vita di Sasuke?! –
Shikamaru,
terrorizzato – N-Noi, veramente….. –
Sakura,
sfogando la sua ira – INVECE DI FARE CRETINATE, ALZATE LE
CHIAPPE E VENITE AD
AIUTARCI A CURARE SASUKE!!!!! –
Senza nemmeno
rispondere i ragazzi si volatilizzarono per eseguire l’ordine.
Shikamaru
– Ma
tu guarda che mi tocca fare!! –
Naruto –
Zitto
e lavora!! Vuoi farti ammazzare dai due mastini?! –
Shikamaru
– Ma
ne va del mio onore!! Ti sembra il caso che io debba stare qui a
tergere la
fronte di Sasuke con un panno bagnato per fargli calare la febbre?!
–
Naruto – E
io
che dovrei dire?! Mi hanno mandato a raccogliere le erbe medicinali
come un
aspirante cappuccetto rosso!! –
Shikamaru,
sull’orlo delle lacrime – Almeno ci avessero fatto
accudire le tre ninja… -
Naruto –
Chi,
le tre boriose? Molto meglio accudire un nostro compagno che tre
perfette sconosciute!!
–
Shikamaru,
guardando l’amico fra il sorpreso e lo spaventato –
Ma sei sicuro di essere
normale? Cioè, di una “sponda”,
normale… -
Naruto,
iniziando a urlare il suo disappunto – MA CHE DISCORSI
FAI?!?! –
Il loro breve
battibecco venne interrotto dall’entrata di Lee nel loro
nuovo rifugio.
Infatti, dietro indicazione delle due SS (alias Ino e Sakura) i
maschietti si
erano caricati in spalla i feriti e li avevano nascosti al sicuro
all’interno
della cavità di un enorme tronco. Adesso se ne stavano
lì rintanati curandoli e
nel frattempo tentando di elaborare una strategia per sopravvivere.
Lee – Ino
e
Sakura vi vogliono fuori. Dicono che è urgente. –
Sollevati
all’idea di non dover più fare da infermierine a
Sasuke, Shikamaru e Naruto
schizzarono fuori dal rifugio.
Sakura e Ino
erano in piedi nel mezzo di uno spiazzo erboso davanti al tronco, a
parlare con
Choji e Lee.
Naruto –
Che
succede? –
Sakura –
Stanno arrivando dei nemici. Avevo piazzato una trappola con il chakra
nel
luogo dove ci trovavamo prima, in modo da essere avvertita quando
passava
qualcuno diretto qui. –
Naruto,
sobbalzando – C-Cosa?!-
Shikamaru
–
Accidenti, non ci voleva proprio in un momento come questo…
Abbiamo anche
quelle palle al piede da difendere… -
Sakura, con
voce minacciosa – Ehi…. Sasuke non è
una palla al piede!! –
Shikamaru
–
Nemmeno le ninja della nebbia sono deboli, ma svenute non servono a
molto… -
Ino –
Speriamo
almeno che siano deboli questi tipi… -
Si udì
una voce beffarda proveniente dal bosco alle loro spalle – Mi
spiace per voi, ma penso proprio che non sia così. -
Tutti i ninja
presenti si voltarono verso la voce, e videro il ninja del suono
Kinuta,
ricoperto dalle solite bende, uscire dall’ombra di un
cespuglio. Poco dopo
apparvero al suo fianco anche Abumi e Tsuchi.
Abumi – Ma
tu
guarda che bel gruppetto di poppanti… Non sarà
nemmeno divertente. –
Naruto alla
parola “poppante” si irrigidì, fece per
ribattere ma Sakura lo bloccò con una
gomitata.
Sakura -
Immagino che vi interessi il nostro rotolo… -
Kinuta,
inclinando lievemente la testa di lato – Non
esattamente… -
Il ninja del
suono si guardò attorno, come se mancasse qualcuno
all’appello. Poi il suo
sguardo si posò sulla cavità
dell’albero, da cui si intravedevano le figure
svenute di Sasuke e delle tre ragazze delle nebbie.
Il volto si
accese di un ghigno – Eccolo. –
Abumi –
Che
facciamo? Lo uccidiamo subito? –
Kinuta –
Sì,
però prima vi concedo di divertirvi un po’ con
questi sei inetti, se volete… -
Tsuchi –
Ma tu
guarda…. Anche le ninja delle nebbie sono ridotte male. Ben
gli sta a quelle
tre boriose, andavano a destra e a
manca con quell’aria di superiorità e alla fine
hanno trovato qualcuno che
gliele ha suonate… -
Fatal error.
Un chakra
malvagio, molto simile a quello demoniaco, si diffuse
nell’ambiente.
- Chi hai
chiamato boriosa?! –
Fu se ne stava
in piedi davanti alla cavità dell’albero, gli
occhi lampeggianti dalla furia
stretti fra le palpebre a
significare un
palese intento omicida. Già che era alquanto incacchiata con
quella biscia di
Orochimaru perché l’aveva sconfitta, cosa che per
lei era inconcepibile, poi le
vanno a dare della boriosa quando è ferita e facilmente
irritabile…
Fu, puntando
il dito contro Tsuchi – Tu, brutta racchia. Morirai oggi.
Qui. Subito. –
Dire che
Tsuchi ci rimase male è un eufemismo…
Fu, iniziando
a tirare calci alle compagne – Svegliatevi, esseri inutili!!
Dobbiamo difendere
il nostro onore!! –
Colpite una allo
stomaco e l’altra ad un rene, Yasha e Tsunami aprirono
lentamente gli
occhi, guardandosi intorno con le palpebre ancora impastate dal sonno e
dalla stanchezza.
Yasha – Ma
che…. Orochimaru…. –
Fu –
Sveglia!!
Preparatevi a combattere dobbiamo difendere il nostro onore!!
–
Tsunami,
illuminandosi – Ah, ho capito… Ti hanno chiamato
di nuovo boriosa… dobbiamo
difendere il “nostro” onore, eh… -
Yasha, guardandosi
intorno senza capire – Ma… e
Orochimaru…? Mi ha fatto qualcosa, poi… -
Tsunami la
guardò – Non preoccuparti, se
n’è andato perché stava arrivando
l’esaminatrice…
Poi ti spiego… -
Lo sguardo di
Yasha cadde sul proprio petto, notando lo strano tatuaggio azzurro.
Yasha –
Ma?!?!
–
Tsunami, con
aria stanca – Poi ti spiego anche quello… Non
è nulla di pericoloso… - notando
lo sguardo poco convinto di Yasha aggiunse – Dai, dopotutto
è trendy… -
Yasha –
Non è
una delle tue invenzioni…. Vero?! –
Tsunami,
pensando a qualche balla ma non trovandone nessuna abbordabile
– Bhe, in
effetti… si potrebbe definire così….
Ma era strettamente necessario, non avrei
mai messo in pericolo la tua preziosissima vita altrimenti… -
Yasha stava
per afferrare Tsunami per il collo e farle il terzo grado quando venne
interrotta da Fu.
Fu – Che
state
aspettando?! Ricomponetevi, uno scontro ci attende!! –
Tsunami-
Questa si è già scordata Orochimaru…
Non mi ha nemmeno chiesto che fine ha
fatto… -
Yasha,
sussurrando all’orecchio di Tsunami – Secondo me ha
rimosso il ricordo… Sai,
Orochimaru = sconfitta… -
Detto questo,
anche le altre due ninja delle nebbie si alzarono in piedi,
accostandosi alla
compagna.
Tsunami –
Forza, allora. Facciamo vedere loro che succede a mettersi contro le
mitiche
ninja delle nebbie. –
Abumi –
Tsk…
Malridotte come siete, non avete nessuna speranza contro il trio del
suono! –
Fu –
Questo lo
dite voi dannati boriosi… -
Tutti i
presenti si voltarono verso di lei, in silenzio.
Fu – Che
avete
da guardare?! E non vi azzardate nemmeno a pensare la frase
“chi lo dice sa di
esserlo” perché ve la faccio ingoiare!! –
Sakura –
Ingoiare una frase? –
Ino – Ssh,
lascia perdere… E’ fuori di sé dalla
rabbia, penso non sappia nemmeno dove si
trova… -
Yasha –
Tsunami, ma esattamente in cosa consistono le tecniche di un ninja del
suono? –
Tsunami, ironica
– Che
vuoi che ne sappia io… magari cantano. –
Yasha –
Davvero? Allora potrei fargli sentire una mia canzone!!! –
Tsunami,
rendendosi conto solo in quel momento del casino che aveva combinato
– No no
no!!! Non ce n’è bisogno Yasha, anzi,
riflettendoci bene sicuramente NON usano
il canto come arma!! –
Yasha –
Bhe,
ormai mi è presa voglia di cantare! Ascoltate tutti la mia
soave voce da
soprano! –
Tsunami –
N-….
–
Ma era troppo
tardi. Tsunami fece appena in tempo a tapparsi le orecchie prima che la
voce
terribilmente stonata e simile ad un ultrasuono le spaccasse i timpani.
Le note
“dolci e soavi” di Yasha ebbero lo stesso effetto
anche sugli altri, che si
accasciarono al suono con i palmi delle mani premuti sulle orecchie e
urlando
frasi come “ Oddiosantissimo fatela tacere”. In
effetti, forse le unghie di un
gatto che graffiano su una lavagna sarebbero state più
orecchiabili.
Il cervello di
Fu venne rintontito per un attimo dagli ultrasuoni, e grazie a
ciò riuscì a
riprendere il controllo riacquistando così la solita calma.
Poi con fare
noncurante prese dalla tasca dei tappi per le orecchie di cera e se li
infilò
nelle orecchie. Infastidita da Tsunami che le si era aggrappata alla
gamba in
cerca di salvezza, prese un altro paio di tappi e glieli
passò.
Fu – Tsk.
Dovevi pensarci prima di combinare questo casino. –
Tsunami,
sull’orlo delle lacrime – Hai ragione, scusami,
scusatemi tutti, anche tu,
mondo… -
Ma coloro che
reagirono peggio al canto da sirena di Yasha, furono proprio i ninja
del suono.
Le loro orecchie oltretutto erano più fine, tese appunto a
captare anche i più
piccoli suoni, quindi subirono l’impatto devastante in
maniera centuplicata.
I poveri
ragazzi, che in fondo avevano come unica colpa quella di essersi
addestrati
come ninja del suono, crollarono a terra.
Kinuta –
Aargh!! Basta basta!! Fatelo smettere!!
Fu, che nel
frattempo stava distribuendo i tappi anche agli altri ragazzi
– Tsk.
Smidollati. –
Tsunami,
facendo dei gesti per farsi intendere – Ma loro non hanno i
tappi come noi.
Inoltre sono più sensibili. –
Kinuta –
Cosa
volete per far cessare questa tortura?! –
Tsunami si
illuminò di un sorriso maligno – Ma, penso che il
vostro rotolo sarà più che
sufficiente… -
Kinuta – E
va
bene, va bene!! Tsuchi!! –
La ragazza non
se lo fece ripetere due volte, estrasse immediatamente il rotolo e lo
lanciò
alle ragazze della nebbia.
Tsunami,
raccogliendo il rotolo – Benissimo. Ma tu guarda che fortuna:
è proprio quello
che ci serviva. –
Fu, contrariata
– Tsk. –
Tsunami –
Sì
lo so, ti scoccia perché adesso che ce lo hanno ceduto non
c’è più bisogno di
uccidere per averlo, però devi fartene una ragione, non
tutto va come si vuole…
-
Kinuta,
interrompendo Tsunami – Ehi!!! Che aspetti falla smettere!!
–
Tsunami
alzò
le spalle con aria innocente – Mi dispiace, non dipende da
me. Yasha canta per
conto suo, non accetta ordini. –
Kinuta,
capendo di essere stato fregato – Brutta
bastarda…. –
Tsunami –
Ladra, prego. –
Kinuta –
Argh….!! Ma te la farò pagare!!!
Tornerò!! –
Detto questo,
dato che non poteva sopportare oltre, anche se controvoglia fu
costretto a
battere in una veloce e scomposta ritirata nella foresta, seguito a
ruota dagli
altri membri della squadra.
Tsunami –
Yasha, puoi smettere. –
Ma l’amica
era
talmente concentrata nel suo angelico canto che non si accorse nemmeno
che
aveva parlato.
Tsunami –
Perfetto. Per quanto continuerà secondo te? –
Fu –
Affari
vostri. Io sono superiore. –
Tsunami –
E’
tornata quella di sempre. –
Sakura si
avvicinò preoccupata – Sentite, anche gli altri
sono al limite… quando smette?!
–
Tsunami –
Piacerebbe saperlo anche a me… -
Ma nessuno di
loro aveva tenuto conto di una persona….
Sasuke –
AAAAARGH!!!!-
Tutti si
voltarono verso il tronco dell’albero, e videro Sasuke che si
dimenava in preda
agli spasmi, non si capiva se causati dal dolore o dalla dolce melodia.
Sasuke
si alzò in piedi, e videro un segno nero, come un tatuaggio
che gli si
espandeva sulla pelle a partire dal segno sul collo.
Sasuke,
urlando in preda al dolore – Cos’è
quest’atrocità?!?!? FATE SMETTERE QUESTA
COSA TREMENDA!!! –
Sakura –
Oh
povero Sasuke!! Lui non ha i tappi e per di più soffre per
il segno… -
Shikamaru, un
po’ meno preoccupato – Quando si dice che la musica
resuscita i morti… -
Tsunami –
Poverino,
forse è il caso di dargli i tappi… -
Sasuke si
voltò verso Tsunami.
Sasuke –
TU!!!! –
Tsunami,
spiazzata dal tono imperioso e omicida con cui l’aveva
chiamata – Io? –
Sasuke –
Ora
morirai una volta per tutte!! –
Il segno si
allargò ancora di più, e anche il chakra del
ragazzo aumentò in maniera
esponenziale, accumulandosi intorno a lui sottoforma di luce viola.
Tsunami, che
invece non era nelle condizioni adatte ad affrontare uno scontro
– Oh, merda. –
Fu – Ah,
mi
piace l’intento omicida di questo ragazzino… -
Tsunami –
Parla per te. –
Infatti Sasuke
era in preda ad una vera e propria crisi isterica molto simile a quella
di Fu,
ovvero aveva subito un sacco di torti il povero ragazzo, era stato
morso da
Orochimaru, stava soffrendo le pene dell’inferno per colpa
del segno e adesso
aveva il 99,9999% di possibilità di diventare sordo a causa
di Yasha. L’unica
differenza è che mentre Fu non aveva nessun nemico che
odiava particolarmente
su cui focalizzare la furia, Sasuke ce l’aveva eccome.
Tsunami, osservando
il ragazzo che si preparava ad attaccare – Ma che ho fatto di
male? –
Sasuke –
Preparati a morire!!! – e scattò.
In quel
preciso istante il canto di Yasha, se possibile, salì di
altre ottave,
producendo un acuto talmente forte e improvviso da far sobbalzare
perfino chi
aveva i tappi. Chi ne era sprovvisto, come il povero Sasuke,
semplicemente
svenne in quanto quel canto infernale non era sopportabile dal normale
organismo di un essere umano.
Tsunami –
Sono
salva…. –
Tsunami si
avvicinò al ragazzo per verificarne le condizioni. Era
semplicemente svenuto, e
inoltre anche il segno si era ritirato, tornandosene alla sua normale
forma.
Almeno, quello scatto d’ira era servito a stabilizzarlo e a
fargli superare la
crisi.
Yasha,
terminato l’assolo finale, si rivolse ai presenti –
Come sono andata? E’
piaciuta? –
Tutti i
presenti la fulminarono con lo sguardo, trattenendosi dal picchiarla.
Tanta
ingenua innocenza faceva quasi tenerezza.
Fu –
Certo.
Sono scappati a gambe levate. –
Tsunami –
Ma
almeno abbiamo il rotolo che ci serviva. –
Yasha, che
ancora non aveva capito – E quelli del suono? –
Tsunami –
Lascia perdere Yasha… Ti spiego dopo… -
Fu – Direi
che
è ora di andare. –
Tsunami –
Già.
Non voglio essere qui quando il piccolo Uchiha si sveglierà.
Non ora che ha
anche il segno di Orochimaru. –
Yasha –
Eh? Ce
ne andiamo già? Nessuno vuole il bis? –
Fu si
limitò a
lanciarle uno sguardo di ghiaccio.
Tsunami –
Su,
andiamo, svelte. Devo anche mettervi al corrente di quel che
è successo durante
lo scontro con Orochimaru… eravate sempre svenute o
semi-incoscienti… -
Yasha –
Uffa…
va bene… allora arrivederci a tutti!! –
Yasha
salutò i
ninja come fossero una folla di fedeli ammiratori e poi se ne
andò insieme alle
altre.
Sakura,
interdetta – E…. e se ne vanno così?!
–
Ino – Che
sfacciate!! Nemmeno un grazie per esserci presi cura di loro!!
–
Sakura –
Ah,
almeno Sasuke ora sta bene… speriamo solo che ci senta
ancora… -
Shikamaru - Io non ci
giurerei… -
Dopo aver
zittito Shikamaru con uno sguardo, le due ragazze cercarono di far
rinsavire
Sasuke, senza riuscirci.
Naruto –
Perché intanto non ci diamo da fare coi rotoli? –
Silenzio.
Choji,
ammirato – Ha detto una cosa sensata. –
Shikamaru
– I
miracoli esistono allora… -
Dopo essersi
ripresi dalla sorpresa per il barlume di intelligenza di Naruto, i sei
ninja si
diedero da fare per elaborare un piano decente ora che Sasuke era fuori
pericolo e poteva collaborare, in modo da superare quella dannata prova
e
uscire indenni dalla foresta.
Tsunami –
Qui
va bene. –
Il gruppo delle
nebbie si fermò poco distante dagli altri, in un punto
abbastanza riparato e
lontano da sguardi indiscreti.
Yasha –
Forza,
allora, parlaci di questo combattimento… -
Fu – Che
abbiamo p… abbiamo p… -
Tsunami –
Perso, Fu, si dice perso… -
Yasha –
Sì, insomma,
che c’è di importante? –
Tsunami si
fece improvvisamente seria.
Tsunami –
Io
ora vi racconterò tutto, però…
Però voi ricordatevi sempre che noi, prima che
ninja, siamo amiche. Ricordatevelo qualsiasi cosa io vi dica. Nulla
deve
cambiare il rapporto che ci lega. Nulla. –
Fu e Yasha si
lanciarono uno sguardo, sorprese a loro volta dall’insolita
nota poetica di
Tsunami come poco prima lo era stato il gruppo di Naruto.
Yasha –
Non
preoccuparti, nulla ci può separare. –
Tsunami
sembrò
un po’ rincuorata, così cominciò a
raccontare tutto. Tutto, anche della
trasformazione di Yasha. Sperava solo che questo non avrebbe influito
sulla
loro vita.
Come si
sbagliava.
Minny: Grazie mille anche a te!! XD Come vedi abbiamo seguito il tuo consiglio, difatti stiamo cercando di rendere anche gli altri personaggi un po' più protagonisti... Il problema principale difatti è che inizialmente questa ff non era destinata alla pubblicazione, per cui l'attenzione era puntata principalmente sui nuovi personaggi, quindi abbiamo dovuto rifare molte cose, che ci hanno preso tempo... Riguardo al rendere "meno serie" le ragazze delle nebbie non preoccuparti, penseremo anche a questo *_* !!
Ringraziamo ancora i lettori!! E ricordate che le recensioni sono sempre ben accette, anche solo per dare nuove idee e spunti!!
Ciao!!