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Autore: missimpatia    22/10/2012    1 recensioni
-Perchè cazzo scappi sempre da tutto?- mi chiede guardandomi negli occhi. Perchè sono una codarda, una fifona, perchè alla prima difficolta scappo. Eccola la verità. -Perchè ho paura- rispondo io. -Ma paura di cosa?- sbraita agitando le braccia. -Sono tante le mie paure. Partendo dalla paura di rimanere sola, quella di non avere nessuno sincero al mio fianco. Fino ad arrivare all'atelophobia cioè la paura di non essere mai abbastanza.A dirti la verità, io ancora ho anche paura del buio.- Rimase a bocca aperta senza dire una parola. -Sono ridicola, lo so.- dico abbassando la testa. Sono una stupida bambina ridicola. -Sono io ridicolo.- sussurra imbarazzato. -Stai zitto. Tu sei la persona più perfetta che abbia mai incontrato. Perchè riesci a farmi incazzare in un modo che amo. Perchè non posso stare incazzata con te più di qualche secondo, perchè poi mi manca l'aria. Perchè quando ti bacio il mio cuore sale a mille battiti orari-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lo leggo e sobbalzo.Il cuore si ferma, muoio per qualche minuto. In quella stanza, c'è il mio corpo, ma dentro sono morta. I miei occhi diventano lucidi, ma non mi va di piangere davanti a loro, così corro in camera lasciando tutti con il dubbio.
Mi butto nel letto e inzuppo il cuscino. Quel bastardo. E io come una cogliona sono ancora innamorata di lui. Dopo che per il suo amore ho perso la dignitá. Bussa qualcuno alla porta.
 -posso entrare?- dice una voce accogliente e calda. -fai pure, ma potresti affogare-. Sento il suo profumo avvicinarsi e il letto sprofondare per il suo peso.
 -cos'è successo?- mi giro a guardarlo, é Harry. É la persona meno indicata per sfogarmi, ma sto scoppiando, ho bisogno per forza di parlare con qualcuno.
-è il mio ex. è la prima persona che ho amato veramente. e mentre io lo amo ancora va in giro a dire che sono una puttana- singhiozzo queste poche parole, incomprensibili. 
Harry mi passa la mano sulla guancia e si alza per prendere un fazzolettino sulla scrivania. 
Poi scompare senza dire niente. 'Pff, America, sei una povera cogliona. A quello non gliene fotte niente dei tuoi problemi.' Mi dico in testa. E ripiombo nella tristezza.
Mi chiedo cos'ho di sbagliato, e mi faccio una lista di difetti che potrebbe essere lunga da qui fino al Giappone. So di non esserlo, una puttana, ma detto da lui è diverso.
Detto da lui non è un comune insulto, detto da lui fa male. 
-dove sta questo povero coglione?- sento urlare alla mia porta. É mio fratello. -che t'importa?-, -ha offeso mia sorella-, -sai che ti cambia-.
Si avvicina con aria minacciosa.-dimmi dove sta o me lo faccio dire da Jey- lei ha un debole per lui, quindi rinuncio e glielo dico, tanto, verrebbe a saperlo comunque nel giro di qualche minuto.
-ragazzi, che dite, gli facciamo una visita?- dice Harry guardando tutti. Gli altri annuiscono. -ovunque andiate, ci sono anche io- dico nascondendo il volto bagnato.
-se oserà solo guardarti, morirá- risponde mio fratello abbracciandomi dal bacino.
 
La porta ce la apre lui. Me lo ritrovo davanti, in mutande. -cazzo vuoi ancora, puttana?- mi urla in faccia. 
Qualcuno mi tira da dietro e si mette di fronte a me. È Harry. -dillo un'altra volta- lo intima guardandolo negli occhi. 
-cosa dovrei dire? Che è una povera puttana? Che urlava da puttana mentre me la scopavo?- la voce di Josh, é un martello pneumatico che mi perfora il cervello e le sue parole mi rimangono impresse. 
Amavo davvero questa persona? Eppure non riesco ancora a togliermelo dalla testa. Lui,che sulla mia testa c'ha messo i piedi e io che avrei fatto di tutto pur di averlo al mio fianco.
Ogni volta che lo rivedo, il cuore sprofondra. Perchè lo vorrei ancora mio, nonostante tutto. Perchè so che riuscirei ad amarlo meglio di qualunque altra ragazza. 
E per amarlo intendo amarlo. Non stare distesa in un letto.
Corro via, non voglio vederlo ancora, non adesso.Le sue parole fanno troppo male. Il suo sguardo fa male. Il fatto che sia riuscito a continuare anche senza di me, che senza di lui mi sento niente, fa male.
 Sono una codarda,sono una vigliacca. Mi faccio schifo da sola. Ucciditi America, fai un favore al mondo. Li ho lasciati lì e ho paura che la situazione sia degenerata. 
I miei piedi corrono da soli, e fanno la cosa che gli riesce meglio, che gli è sempre riuscita meglio, SCAPPARE. 
Io e le mie fottute paure. Dovrei sciogliermi nell'acido insieme alle mie phobie e porre fine alla mia esistenza. 
Ma quando sono davanti a lui mi sento una bambina. Perchè io sono una bambina, ma lui aveva promesso di crescermi, ma non aveva mantenuto nessuna delle sue tante promesse.
Arrivo in un parco, non so dove sono, ma ne approfitto e mi siedo su una panchina, congelata. 
Ho freddo, tiro un bordo del maglione con la mano e lo mordo. Le mie lacrime, nere per il trucco, cadono sulla neve e fanno diventare anch'essa nera. Ogni lacrima che esce, una pugnalata al cuore.
-Vaffanculo a tutto- urlo facendo girare i pochi vecchietti e bambini che frequentavano il parco anche d'inverno. Lancio una pietra, ma il lago e ghiacciato e si ferma sul ghiaccio. 
-dove cazzo stavi andando?- mi sussurra una voce affannata da dietro. É Liam, stanco (penso abbia corso) che boccheggia appoggiato alla panchina. 
-Liam..- riesco a pronunciare solo questo, poi scoppio a piangere. -torniamo lì, la situazione stava sfuggendo di mano a tutti- pronuncia preoccupato.
 Mi alzo di scatto dalla panchina e comincio a correre. Se solo quel coglione sfiora uno di loro finisce male. Gli brucio la casa. Liam è più veloce di me e arriva prima, è una corsa che sembra durare un'eternità. 
Rischio la vita circa 10 volte, passando senza guardare la strada o con il rosso per i pedoni sulle striscie. Ma non posso perdere 1 solo secondo.
 Mi viene in contro qualcuno e mi tappa gli occhi. -lasciami- urlo isterica, in preda al panico e sull'orlo di una crisi di pazzia. Le mani che mi tappavano gli occhi mi abbracciano -è meglio che tu non veda- mi sussurra all'orecchio. 
Alzo lo sguardo e gli occhi di Louis mi rassicurano. -voglio vedere mio fratello- gli dico con occhi dolci sperando di convincerlo. -mi ha detto lui di non farti vedere niente, per adesso raggiungiamoli all'ospedale- sento l'ultima parola e piombo nella tristezza più totale.
 Ho paura e mi sento sola. Voglio mio fratello la sua chitarra e la sua voce. No, in realtà voglio sparire. 
 Salgo in macchina e fisso fuori dal finestrino la pioggia cadere. Non mi perdonderò mai niente. Mi farò sempre più schifo. Mi odierò sempre di più. E con il passare dei giorni odierò il mio riflesso nello specchio, e diventerò la nemica di me stessa. Dopo oggi, credo succederà questo. Sento le lacrime scorrermi sul viso e cadermi sulla mano. -tranquilla, devi stare tranquilla- mi sussurra Lou cercando di calmarmi.
 -Louis cazzo, non puoi chiedermi di stare tranquilla. Il ragazzo che amo e mio fratello sono in ospedale- sta zitto, sa che ho ragione. Però forse ho esagerato, gli ho urlato contro. E lui vuole solo aiutarmi, abbasso la testa anche questa volta, convinta di aver sbagliato.
 -a dirti la verità tuo fratello non si é fatto niente. È Harry, che ti ha difesa a tutti i costi- spalanco gli occhi sentendogli pronunciare queste parole. 
Perchè Harry mi ha difesa? Mi conosce appena. Sono solo l'insignificante sorella di Niall, perchè dovrebbe difendermi e farsi male per me?
Hanno ragione, nelle situazioni importanti la strada e il tempo sembrano sempre più lunghi di quello che sono. Ma questa volta, sembrano infiniti.
La notizia sembra essere giunta a qualcuno, e l'ospedale è già pieno di persone. Ci facciamo spazio tra la folla e le ragazze che cercano un autografo o una foto da Louis, che lui però ,ovviamente nega, vista la situazione.
-nome e cognome- pronuncia una donna con un grembiule bianco e gli occhiali. -Louis Tomlinson e America Horan- dice occhi azzurri al mio posto, vedendomi in lacrime e sentendomi singhiozzare.
 -io voglio vedere il mio cazzo di fratello e i suoi cazzo di amici, i documenti li guarda dopo- urlo alla vecchia. Ho l'aria di una pazza e di un serial killer,messi insieme. 
-signorina, se vuole entrare, aspetta, e mi dia la carta d'identità- la mia faccia diventa bordeaux e i miei nervi salgono a 1000. Purtroppo non posso niente contro lei. Ma giuro che se la incrocio per strada le rigo la macchina e le scoppio le gomme.
 Louis mi prende la mano e la stringe, la sua é calda e per un secondo mi rassicura. 
Intorno a noi migliaia di fans, e quella vecchia della minchia é talmente anticappata che non riesce a scrivere bene il mio secondo nome. cazzo, é così difficile scrivere Dominique? 
-stanza 12- sussurra dopo una lunga attesa.ridandoci i documenti. Io lascio la mano di Louis e comincio a correre. Camera 12, entro senza bussare. 
Di fronte a me Harry, dorme in un lettino e sembra avere il braccio ingessato, Niall è nel letto accanto, sembra non avere niente. Liam è infondo alla stanza, seduto su una sedia, e Zayn? Per un secondo mi preoccupo, anche se non dovrei. -dov'è Zayn?- chiedo urlando. 
-fuori a fumare, tranquilla- risponde Liam con l'aria annoiata. Io corro incontro a Niall e lo abbraccio.-Avevo paura di perderti- gli susssurro all'orecchio.
-Non mi perderai mai, giuro.- è il fratello migliore del mondo, ne sono sicura. Il mio pianto, non osa interrompersi e la mia testa non smette di riempirsi di pensieri fino a scoppiare. 
-smettila di piangere- dice Niall asciugandomi la mia milionesima lacrima. Prendo un fazzoletto e mi asciugo il viso, fingendo un sorriso, lo faccio solo per lui.
La porta si apre e entra Louis con in mano delle carte. 
-America, Zayn ti vuole fuori- mi dice venendomi in contro. Mi stacco da mio fratello e esco. Il freddo di dicembre mi accoglie e mi risveglia dal dolce tepore che c'era dentro l'ospedale. Lo vedo affacciato ad una ringhiera, con in mano una sigaretta, un maglione pensante lo copre e dalla bocca, vedo il fumo uscire. 
-dimmi- gli dico spuntando da dietro. Lui salta in aria, vedendomi all'improvviso.


 BAAAAAAU RAGAZZUOLE. 
EIEIEIEIEIEEIIEI SUPERHARRY DIFENDE AMERICA E SI BECCA UN BRACCIO ROTTO. NIALL NON SI FA NIENTE, COME GLI ALTRI. 
E ZAYN? CHE VUOLE DIRLE SECONDO VOI?
OGGI HO VISTO UN RAGAZZO CON DEGLI OCCHI IDENTICI A QUELLI DI NIALL E SONO STATA ISPIRATA PER QUESTO CAPITOLO DA LUI.
LUI è IL MIO MUSO (?) E NON LO SA. 
COMUNQUE SIA, CONTINUO DOPO UN PAIO DI RECENSIONI.
CIAO BELLEZZE.<3
  
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