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Autore: Chasing dreams    23/10/2012    2 recensioni
[JLS] Ciao a tutti, siamo Giada e Tania e questa è la nostra raccolta di One Shot sulla boyband JLS.:)
P.S: QUESTA è LA PRIMA STORIA IN ASSOLUTO SUI JLS.
1. Oritsé.
2. JB.
3. Marvin.
4. Aston.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Aston.

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Sono nel bel mezzo di una signing. Mentre sto firmando gli autografi, un urlo di un’ intensità impressionante arriva alle mie orecchie, facendomi immediatamente alzare lo sguardo:
“Aaaaaaaast!”
In mezzo a tutta questa confusione, popolata da un’ innumerevole quantità di facce e di altrettante voci che risuonano, non riesco a riconoscere chi l’abbia detto, o meglio, gridato. Ovviamente.
Abbasso nuovamente lo sguardo sulle cartoline con le nostre quattro facce, che aspettano solo la mia firma, una A un po’ attorcigliata terminante in uno scarabocchio. Le nostre fan mi passano davanti, sono tantissime, e io sorrido a ognuna di loro. Il nostro incontro dura un attimo ma è la manciata di secondi più bella che possa esistere, un momento in cui poter dimostrare la mia assoluta gratitudine per il fatto di essere qui dove sono, a fare il lavoro che amo e che ho sempre sogn.. 
“Astooooooon! Ti amoooooo!”
Mi mordicchio il labbro inferiore un po’ imbarazzato, aprendo poi la bocca in un timido sorriso. Nonostante il trambusto credo di riuscire a riconoscere la sua voce.: è la ragazza di prima. Stavolta non me la lascio scappare, e la seguo con lo sguardo mentre si avvicina dove io e i ragazzi siamo seduti. La osservo: è una ragazza un po’ rotondetta dagli occhi color cioccolato e con i capelli rossi, che ricoprono in parte le sue guance paffute. Indossa una t-shirt nera con la scritta “JLS” e sullo sfondo la copertina del nostro primo album. Oh no, che faccia da idiota che avevo! E lo penso anche se qualcuno potrebbe dire (come è già successo):
“Ma no, eri figo!” Si vabbè, come no. Guance scavate, capelli dritti come un istrice, e tanto per finire, quel naso schiacciato. Per fortuna adesso sono migliorato (modestamente).
Mentre faccio queste riflessioni, la ragazza si ferma davanti a me, fissandomi con gli occhi spalancati e poi portandosi una mano alla bocca.
“Ciao”, le dico.

Lei emette un gridolino acuto, facendomi sussultare. In teoria dovrei essermi abituato a questo genere di cose, ma ogni volta in realtà è sempre come se fosse la prima volta, davvero. Non è passato che un secondo, e già il suo viso si sta inondando di lacrime. Credo di non poter mai capire fino in fondo come io sia arrivato a far piangere delle ragazze.
Intanto in mezzo a noi la confusione aumenta, tanto che la ragazza, a cui tendo la mano per farle tornare il sorriso, non riesce a sentire i miei “Non piangere” e “Dai, piccola”. La guardo mentre continua a singhiozzare , e mi fa così tanta tenerezza che vorrei stringerla forte forte tra le mie braccia, rassicurarla. Faccio per alzarmi, ma una guardia del corpo si fa avanti, mettendosi tra noi e allontanandoci.
Vedo la sua mano allungarsi verso di me. Mentre la stringo sento uno strano movimento delle sue dita, sembra quasi che mi stia facendo il solletico.
Succede tutto in un attimo: il mio sguardo interrogativo, il suo invece più sereno anche se ancora rosso dall’emozione, io che stendo il palmo della mano e trovo…un foglietto? Lo spiego frettolosamente, curioso di leggere quello che c’è scritto.
“No, non mi dire! Ti hanno lasciato il numero!” scherza JB al mio fianco. Sempre il solito, Gill.
“Ma se non ho ancora letto!”
“Beh, quando lo farai tienimi informato!” mi risponde, concludendo con un occhiolino e una risata.
Il resto del tempo trascorre velocemente, tra autografi e incontri con un numero imprecisabile di fan. E sono qui, tutte per noi. E’ fantastico.
Le JLSters sono meravigliose, bellissime, energiche, dedicate. In una parola, perfette.
C’è solo una cosa che…ecco, mi fa un certo effetto. Non voglio dire che mi dia fastidio, questo no, (come potrebbe?) ma… mi fa un certo effetto.
Di solito nelle boyband c’è sempre un cantante che “spicca”, non perché abbia più talento degli altri, semplicemente perché è quello che, per una ragione o per un’altra, piace di più ( basti pensare a Nick Carter o Lee Ryan) e sembra che nella nostra le fan abbiano scelto me. A sentire loro sono “il più sexy del mondo”, “la bellezza fatta persona”, e addirittura “un angelo sceso dal cielo con una voce che fa sognare”. Ho saputo anche che su Twitter, sotto le mie foto, molte scrivono diversi commenti, in cui mi ribattezzano “Fisico a tartaruga”. E pensare che io non le ho mai sopportate, le tartarughe. Nonostante questo piccolo dettaglio devo dire che i loro apprezzamenti mi lusingano molto, e delle volte mi lasciano spiazzato per la loro schiettezza. Tipo, qualche mese fa eravamo in America, ed una ragazza mi fa :
“Ti andrebbe di farci una foto?”
Io avevo accettato sorridendo, e, avvicinatomi a lei, mentre le mie braccia si posavano sulle sue spalle, le sue si erano appoggiate con una manata sul mio didietro, con un imbarazzo da parte mia che non sto qui a raccontare. I ragazzi mi presero in giro per tutto il tempo, quella volta.
Certe ragazze sono molto…intraprendenti. Altre invece sono più timide e tranquille, peccato che siano molto di meno rispetto alle prime.
La signing, dopo due ore, sta finendo. Firmo gli ultimo autografi, regalo gli ultimi sorrisi, mi guardo intorno ammirando la schiera di fan che riempie questo posto e tra le labbra sussurro un “grazie”. Io e i ragazzi ci alziamo, raggiunti da un manager e dalle guardie del corpo che ci accompagnano fuori. Molte fan si accalcano verso l’uscita, alcune in lacrime, altre urlanti, altre ancora a correre.
Un “Marry me Merrygold!” mi arriva forte e chiaro mentre mi sto facendo spazio tra la folla. Sorrido. Ma davvero sono così…desiderabile?
“Aston! Astoooon! Sei bellissimooooo!” Sorrido di nuovo.
“Ragazzi non ve ne andate!” esclama una ragazza, con voce disperata.
Marvin si gira e saluta tutti con la mano, seguito a ruota da me, Oritsé, e JB.
“Vi vogliamo bene!” grido. Adesso sono io quello a fare casino.
Siamo in macchina, e tra poco torneremo al nostro albergo. Seduto sui sedili posteriori mi ricordo del biglietto che quella ragazza mi aveva dato. Frugo bene nella tasca sinistra: niente. Sarà in quella destra? Si, eccolo. E’ un po’ spiegazzato, ma eccolo. Lo apro.
“A scuola tutti mi dicono che sono grassa, brutta e inutile. Ma sai una cosa? Io non dò ascolto alle loro parole, anche se mi fanno male. Come tutte le ragazze ho bisogno di essere amata, apprezzata, o semplicemente considerata. E se loro non vogliono amarmi, apprezzarmi, preferendo considerarmi un oggetto piuttosto che una persona, facciano pure. Io ho TE. Se non sono nulla per loro, voglio esserlo almeno per te, che sei il mio idolo e la mia forza. Tu non lo sai, ma ogni volta che ascolto Love You More e la tua voce mi sussurra nelle cuffie “ ‘Cause everyday I love you a little bit more” mi sento bellissima come non mai. E lì mi rendo conto che niente o nessuno potrà mai distruggermi. Se a volermi bene ci sei tu, non c’è nemmeno un motivo per cui io non debba essere felice.”
                                                                                               Grazie di tutto. Jess xx
 
Rimango per un lungo minuto a fissare questo foglio che ho in mano, e ogni singola riga mi scorre di nuovo nella mente. Senza nemmeno sapere perché, prendo carta e penna. Cerco di non fare rumore per non svegliare JB che russa da un’ora, e gli altri due che si sono appena addormentati. Preso tutto quello che mi serve, comincio a scrivere:
“Ehy. Grazie a te per queste bellissime parole, mi hai fatto quasi commuovere, sai? Capisco molto bene quello che stai provando: il non essere accettati all’interno di un gruppo di persone non è una cosa facile da affrontare e fa molto soffrire. Quando avevo solo undici anni, visto che ero il più piccolino della classe, ero stato preso di mira da alcuni miei compagni, che per il fatto di essere più grandi di me, alti e di corporatura robusta, mi incutevano molto timore. Io, che ero mingherlino, non sapevo affatto come difendermi e tutte le volte che loro mi lanciavano oggetti addosso, mi svuotavano lo zaino, mangiavano la mia merenda oppure buttavano i miei quaderni fuori dalla finestra rimanevo lì fermo, immobile. Ho vissuto quello che tutti chiamano “bullismo”. Ma poi un giorno ho trovato il coraggio di di raccontare tutto a mia madre e a parlarne anche con le maestre, e nessuno mi ha più disturbato. Nessuno ha il diritto di fare del male a qualcun altro. E sì, hai ragione, sei bellissima. Anzi, sai una cosa? Sei la ragazza più hot del mondo. E hai tutti i pezzi del mio cuore.
Girl I owe it all to you. No one, no one,  had aver reached me
You fixed all the pieces and you’re standing right in front of me
And my life is starting all over again
Like the sun coming up on a brand new day
Starting right here, starting right now,
You and me, girl, won’t let anybody stop us now
‘Cause my life is starting all over again.
You've got all the pieces of my heart
You've got all the pieces.

                                                                                                        Ti voglio bene.
                                                                                                              Aston. xx



Salve di nuovo!:D Eccomi qua con il secondo ed ultimo capitolo:) 
Stavolta è il turno di Aston, che reputo un ragazzo molto tenero e sensibile, e spero di averlo fatto trasparire dalla storia:) Ci tengo davvero ad aver fatto bene questo capitolo, non solo perchè chiude la storia, ma anche perchè Aston è il mio membro preferito della band dkgksklfd :3 
E ora, che dire? Io e la mia amica speriamo che vi sia piaciuta, e che non vi abbia annoiato troppo ahahahah
Baci, Giada xx
Twitter: @GiadyEsse
  
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