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Autore: lightinthedark    25/10/2012    0 recensioni
Matthew è un ragazzo quattordicenne olandese, preso in giro da tutti i suoi nuovi compagni del liceo, per il suo carattere chiuso e per il suo fisico in carne, un po' cicciottello. Venuto da un'infanzia dura, causata dal divorzio dei suoi genitori, ideò di essere veramente una persona non voluta da nessuno, inutile e insignificante. In realtà nascosto, all'interno di sé giace qualcosa di speciale e misterioso che neanche lui ne è a conoscenza, che lo cambierà.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il regno dei tre tesori invisibli esiste da quando esistono gli umani sulla terra, la nostra vita dipende da voi, dal nostro regno vi osserviamo, scaviamo dentro i vostri cuori per cercare i vostri più segreti desideri e cerchiamo di realizzarli, creiamo i vostri sogni, e soprattutto vediamo le cose che nel vostro mondo voi non vedete.
Il guarbenino finì il discorso con tono diretto e preciso.
Matt rimase con un filo di respiro dopo il discorso di quella creatura e rispose sorpreso e perplesso dalle sue parole –Cosa voi fate?-
Il guarbenino posò la tazzolina di thè sul tavolo come se non gli interessasse più e rispose –si.- 
Matt rimase senza parole e per qualche secondo scese un silenzio tombale, voleva scappare, voleva credere fosse un sogno.
Il silenzio finì quando la moglie del guarbenino, Sunbeam, raggio di sole, era il suo nome, dato che quando nacque già aveva i capelli color sole.
Entrò nella casetta con spensieratezza, che si vaporizzò quando vide Matt. Subito si mise a gridare e ci vollero minuti per farla tranquillizare da suo marito.
Dato che Sunbeam doveva cucinare, il guarbenino chiese a matt –Vieni con me, ti mostro il nostro regno, ansi il nostro villaggio, dato che nel regno ci sono vari villaggi.
Uscirono dalla casetta, il terreno era fangoso e per raggiungere il centro del villaggio dovevano attraversare ancora una collina fitta di alberi alti cento metri.
Matt era spaventato dal luogo lugubre, si sentivano i gufi che dall’alto lo fissavano come preda, e il rumore dell’erba secca pestata che gli emetteva una paura incontrollabile. 
Giunti al villaggio, concentrato tutto su una piazza che richiamava lo stile gotico, casette tutte attaccate e non molto stabili dall’apparenza, col tetto spiovente e il camino.
Poi dall’altro lato della piazza una collina, il guarbenino disse che era proibita, difatti era chiuso l’accesso da una cancellato barcollante.
In cima alla collina vi si trovava una struttura molto vecchia e lugubre avvolta da avvoltoi e gufi che vi giravano attorno.
Il guarbenino fece distrarre Matt da quella collina e pian piano si incamminarono per tornar a casa.
Durante il tragitto dal villaggio fino alla casetta del guarbenino c’era una domanda che gli tormentava la testa, una domanda forse un po’ ovvia dato che lui trovò il guarbenino in biblioteca, ma la domanda era perché il guarbenino gli consentì di venire qui, perché lui? Era speciale? 
Arrivati a casa del guarbenino Matt era più che deciso di porgli questa domanda.
Ruppe il silenzio quando si sedettero a tavola, i due guarbenini cenavano come se non mangiassero da anni, matt li interrupe e chiese al guarbenino –E’ da un po’ che ho in testa questa domanda..-
Il guabenino lo guardò un’attimo e ricominciò a mangiare, dopo un po’ gli chiese  - dimmi, matt.- 
Matthew disse – Perché mi stai mostrando il tuo regno dato che è segreto? Perché ti ho scoperto in biblioteca, è stato un caso o l’hai fatto apposta? Perché mi hai portato qui?
Il guarbenino lo fissò in silenzio, posò il cucchiaio sulla zuppa e si guardò un po’ attorno, dopo qualche attimo iniziò a dire qualche parola –Hai toccato un’argomento serio, te ne volevo parlare dopo cena, ma oramai parliamo adesso.- Si bloccò un’attimo e riprese il filo del discorso – Tu fai parte del regno dei tre tesori invisibili e anche di quello umano.
Matt lo interrupe subito con tono scontroso – Ma che stai dicendo?! Io faccio parte degli umani.-
Il guarbenino gli rispose sospirando –Eh no, una tua discendente faceva parte del regno umano ma si integrò qui, e ogni cinque generazioni uno del suo ramo fa parte di tutte e due regni, questa tua discendente ha cinquecentotrentadue anni , ed è il capo del regno e del villaggio.
E ora ti posso riprendere il discorso iniziale, tutto inziò quando la bisnonna di tua bisnonna desiderò a Natale un regno dove chi vi abitava creava i sogni agli umani, cosicchè il vostro regno sognando dava vita a noi, è un po’ complicato lo so, ma è così.
Matt rimase sbalordito dalle parole uscite dal guarbenino che caddè in un sonno profondo, dopotutto era stanco, dopo la giornata passata lì. 
  
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