DRIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNN!!!!!!!!!
-Ma cazzo è?-
-Magari la mia sveglia darling.. Ti muovi? Sembra che qualcuno non abbia ancora digerito i postumi della sbornia di ieri, vero Serena?-
-Jenny ma tin senti quando parli? Secondo te una sbornia si digerisce, vorrei che me lo spiegassi.. e comunque è colpa tua se sono sbronza di lunedì mattina!- 
-Guarda tu questa! Volevi che ti lasciassi in mezzo un strada in balia dei peggiori depravati sessuali oppure sei arrabbiata con me semplicemente perché non ho offerto un posto letto anche a Ryan?-
La guardai fingendo d’essere offesa. Lei si voltò e guardandoci scoppiammo a ridere. Su una cosa aveva ragione: non avevo ancora smaltito la sbornia di ieri sera e ripensando a quello che avevo sognando ne fui solo più convinta.
-Jenny, lo sai che sogno assurdo ho fatto?-
-Vai spara ‘sta cazzata che tanto è mattino presto e nessuno si può far male.-
-Guarda che sono seria! È stato un sogno bruttissimo perché tu eri morta e Ryan mi aveva lasciato o forse era il contrario, non lo so, comunque perdevo la verginità e poi scopavo anche con Hal..-
Jenny mi guardò perplessa, come se ne sapesse qualcosa o tentava di nasconderlo. Poi prese la maglietta e se l’infilò.
-Serena, guardami e promettimi una cosa.- lo disse con una voce tremolante e con un’espressione così seria che fu impossibile non spaventarsi. Mi alzai e le sedetti accanto, abbracciandola.
-A me puoi dire tutto lo sai vero?-
-Sì, lo so e quello che volevo dirti è.. ne ho parlato con Ryan e siamo giunti ad una conclusione più che ragionevole. Non farti più le canne se non le reggi! Ahahahahaahahahahah!-
-Nooo! Questo dovevi dirmi?-
-Se ti fossi appena sentita, tu e il tuo sogno e la verginità data via a Ryan il maniaco, avresti detto la stessa cosa credimi!- continuava a ridere ma dovevo fargliela pagare. Mi aveva spaventato troppo.
-Che stronza, adesso vedi come ti faccio rimpiangere il tuo scherzetto.- e così dicendo cominciammo una lotta con cuscini, magliette e tutto ciò che ci circondasse adattabile ad un’arma, incuranti che fra cinque minuti sarebbe suonata la campanella, stavolta davvero.