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Autore: Mickyivy    26/10/2012    0 recensioni
Nient'altro che me stessa: dubbi di una 19enne nella società moderna. Paure e domande che nascono dalla sua personalità che ancora non sa definire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanto alla fine non ci si capisce. Io in una realtà, il resto del mondo in un'altra. Voglio solo sparire da qui, andare via, scappare. Perché così non riesco più ad andare avanti: forse il punto è semplice, ed è che non sono fatta per questa realtà. Non ce la faccio. Sono stanca, non ho risposte ai perché delle persone. Perché io so cosa voglio ma non si può fare ora. Ora non si può, ma il mio obiettivo è solo quello. Se nulla cambierà non so cosa farò: non sono fatta per questo mondo. Voglio solo sparire.

E' inutile il dialogo, il dialogo porta solo al conflitto, me l'avevano detto ma non ci credevo. Ora ci credo. E' vero. Voglio solo andar via e tornare solo quando sarò pronta. Se mai sarò pronta. Perché è una merda non riuscire mai. Non riuscire mai in nulla. Essere solo una delusione continua per le persone che ami. Perché vogliono altro da te. Non solo loro, tutti vogliono altro da te. E tu? Quel che vuoi tu non conta nulla? Le lacrime non bastano a far capire quanta sofferenza mi porto dietro. Non bastano mai. Perché loro vogliono solo che tu segua il corso che il mondo impone. E basta. Non esistono altre possibilità. Anzi, le possibilità me le hanno date e ora devo continuare e andare avanti. Non mi capiscono, mi dicono. Sono stanca, vorrei solo sparire. Fuggire. Correre. Volare via. 

Se non avessi un'ancora che mi tiene agganciata a questo mondo avrei già provato a volare via. Voglio solo volare via. Non ce la faccio più...... voglio più tempo. Ma il mondo non si fermerà mai per me, non lo farà per nessuno. Per questo mi sento un pesce fuor d'acqua. Come se non appartenessi a questa società. 

E poi la rabbia diventa solo tristezza. Perché quasi nessuno capisce. E tu non puoi fare le tue scelte. Perché ancora sei sotto il tetto di altri e non puoi permetterti il tuo tetto. E allora o fai quello che ti chiedono o diventi il responsabile di guerre interne. Ed è solo colpa tua. Solo colpa tua. Perché non possono cambiare, io sì invece devo. Perché devo adattarmi. Devo adattarmi al mondo. Ma non ci riesco. Non riesco ad essere come il mondo mi chiede. E piango. Piango perché non posso essere come mi chiedono. E sono troppo debole per impormi. Sono debole e fragile. E soffro. E non ho le palle per affrontare una guerra tutti i giorni. E devo esere come mi chiedono perché sennò perdo tutto. O quasi. Perdo l'importante. 

Sono giorni che piango: da raramente a tutti i giorni. Bel cambiamento. La Ivy fredda di ghiaccio non riesce a sopportare le pressioni a lungo. Non se ne capacitano che non possa fare qualcosa. Ma se manca la volontà come posso fare qualcosa? Allora l'unica soluzione è uno strizzacervelli. Perché se non riesco a stare alle regole del mondo allora ho bisogno di aiuto, perché non posso vivere in stand by, né fuori dal mondo. E io e la mia maledetta bocca... perché cavolo cedo, solo per non litigare. Ma la verità è che lo so: non sono capace di sostenere a lungo un'atmosfera lugubre. Non riesco a vivere nel disgusto di chi mi circonda. Preferisco ferirmi da sola che vivere così.
  
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