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Autore: franceachira    26/10/2012    6 recensioni
Roxanne è una ragazza resa fredda e distaccata dal suo orrendo passato, che purtroppo si trasformerà presto in presente.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo diciannove.

Rimase immobile, paralizzata davanti  a tanta bellezza.
Quella era roba da film, erano quelle cose che le ragazze sognano per tutta la vita di fare insieme al loro bellissimo e romantico ragazzo, anche se sanno che non accadrà mai.
E ora lei era lì, spaesata e confusa a vivere il sogno di quelle povere ragazze.
Solo dopo alcuni secondi realizzò di non essere sola.
Si voltò e il cuore le fece una capriola.
Aveva riconosciuto la sua voce, ma erano mesi che non lo vedeva e ogni volta quella strana sensazione allo stomaco si faceva viva.
Zayn la fissava sorridente, bello come non mai, con i suoi occhi scuri e i capelli alzati in una di quelle creste che la facevano impazzire.
Balbettò qualcosa, mentre lui le si avvicinò un po’ di più.
“Io, davvero non so che dire” disse poi lei in preda al panico, lui le accarezzò una guancia dolcemente.
Il cuore le scoppiava nel petto ed era frastornata da tutte quelle emozioni.
Gli si buttò fra le braccia  e lo strinse come non aveva mai fatto.
“Sei un pazzo.” sospirò affondando il viso nell’incavo del suo collo che profumava intensamente.
“Perché?” chiese lui ridendo e accarezzandole i capelli.
Lei si  staccò dall’abbraccio e lo fissò un attimo negli occhi.
“Mi hai regalato un viaggio, una giornata di shopping e ora siamo sulla torre Eiffel. Sai, nella mia vita non accadono tutti i giorni cose del genere” lo informò lei con un tono schizzato nella voce.
Lui si chiuse nelle spalle “Io posso farle accadere però” si vantò mordendosi il labbro in modo provocante.
Roxanne scoppiò a ridere e lo spinse.
Si sporse di nuovo, tornando ad ammirare il panorama.
“E’ magnifica” sussurrò perdendosi in quelle costellazioni di luci.
Lui le si avvicinò e sospirò un ‘già’ estasiato.
“Da quassù sembra un enorme presepe” aggiunse poi guardandola, lei alzò un sopracciglio e ci ragionò un attimo e poi annuì “Hai ragione” osservò seria.
“Comunque grazie, Zayn. Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere” disse spostando lo sguardo su di lui, che la fissava serio.
Sorrise dolcemente e gli spostò i capelli dietro l’orecchio “Volevo farti sentire speciale” confessò poi, lei arrossì leggermente e abbassò lo sguardo.
“Credo che ci sei riuscito” entrambi sorrisero, lui si avvicinò leggermente al suo viso accarezzandole una guancia.
Il suo cuore iniziò di nuovo a martellare forte contro la gabbia toracica e le gambe a tremare.
“Chi è quello?” chiese poi indicando un uomo vestito da cameriere che li fissava da dietro la porta vetrata del locale accanto.
Zayn rimase un attimo a fissarla e poi sospirò deluso.
“E’ colui che ti servirà a tavola stasera” rispose poi sorridente, afferrandole la mano e trascinandola dietro di sé.
“Boinsoir” li salutò l’uomo indicando loro l’ingresso del ristorante.
Li accompagnò al loro tavolo che era accanto ad un’immensa vetrata che dava sul lato opposto della città, rispetto a quello che si vedeva dalla terrazza.
Si sedettero  e Roxanne sorrise a Zayn.
Era frastornata, confusa, agitata e indecisa su cosa fare.
Negli ultimi mesi si era convinta che Malik fosse solo un amico, che lui non provasse più niente per lei e ora, improvvisamente tutte le sue idee erano state contraddette.
Le veniva spontaneo pensare a Louis, a quei suoi due occhioni azzurri che la fissavano fra le coperte di quel letto.
Era storia passata ormai.
Era un capitolo della sua vita già letto. Ora doveva andare avanti, continuare a leggere e sperare in un lieto fine.
E senza dubbio era Zayn il suo lieto fine.
“Quale è il tuo cibo preferito?” chiese lui distogliendola da tutti i suoi pensieri.
Roxanne non ci pensò neanche e ‘Pizza’ esclamò felice.
Lui sorrise “Christopher” esclamò poi voltandosi e il cameriere uscì dalla cucina con due pizze fumanti servite nei piatti appoggiati sui palmi delle mani.
Roxanne si incantò un attimo su quelle due delizie e poi tornò a guardare Zayn.
“Ma come fai?” chiese  meravigliata, lui alzò un sopracciglio e si morse il labbro “sono un mago” sussurrò mentre l’uomo appoggiava i due piatti sul tavolo.
“Ti va bene così?” domandò lui, lei annuì “E’ perfetta davvero” lo rassicurò  “mercì” ringraziò poi Christopher.
“Mi fai sentire una regina, se mi tratti così” confessò lei mordendo il primo spicchio.
Sospirò e poi iniziò a masticare “E’ la pizza più buona che io abbia mai mangiato” esclamò inebriata da quel sapore.
Lui rise “Il cuoco è Italiano” spiegò “e comunque, era il mio scopo. Tutto questo è solo e soltanto per te Roxi. Sono settimane che organizzavo questo viaggio. Da quando ti ho visto ad Orlando in quelle condizioni. Non potevo permettere che tu stessi male.” spiegò lui serio e il cuore di Roxanne perse un battito.
Sospirò, non riuscendo a dire niente davanti alla dolcezza di quelle parole.
“Louis è stato un cretino, uno stronzo. Sono suo amico, ma questa cosa non gliela perdonerò mai. Mi ha raccontato tutto Harry e mi ha aiutato tanto nel progettare questa cosa, lui ci è rimasto davvero male che le cose siano andate a finire così…”  Roxanne annuì e si chiuse nelle spalle.
Pensò  a Harry, alla sua faccia da angelo e al viso vispo di Louis, che non meritava neanche una delle lacrime che aveva versato a causa sua.
“Sai, secondo me Harry è felice che ora quel bastardo sia single” affermò poi scegliendo uno spicchio con la crosta leggermente più cotta.
Zayn la fissò e poi scoppiò a ridere “Quelli sono segreti che non posso svelare.  Rimangono nella band”  rispose passandosi la mano sinistra nella cresta e cercando di nascondere il sorrisetto che gli era rimasto.
“Sapevo che c’era del losco” rimuginò lei, fra un morso e l’altro.

Finirono la pizza, parlarono di quello che era successo in quei mesi.
Christopher servì loro un dolce al cioccolato che era la fine del mondo e poi parlarono ancora.
Roxanne si sentiva così a suo agio e al sicuro con Zayn.
Quando sorrideva sentiva il cuore sparare i fuochi d’artificio.
Quel modo di guardarla che la faceva scogliere.
Le sembrava assurdo, non aveva mai notato quei piccoli dettagli prima d’ora.
Il modo in cui la sfiorava e le chiedeva se ogni cosa fosse perfetta.
Era stata una tale stupida e si sentiva una nullità dopo quello che lui aveva organizzato per lei.
E ora si ritrovava a fissarlo in quei due cristalli scuri, che emanavano una luce tutta loro e lui parlava e le neanche lo ascoltava tanto era presa dalle sue labbra, dalla sua lingua che sbatteva contro i denti bianchi  e dritti.
“Vieni, torniamo sulla terrazza” propose lui, poi alzandosi.
Lei annuì e lo imitò.
L’afferrò per una mano e la trascinò all’esterno.
La temperatura era calata rispetto a quando era arrivata sulla torre e un brivido le percorse la schiena, facendole venire la pelle d’oca.
“Come ti è venuto in mente di portarmi quassù? A me sarebbe andata bene anche una cenetta nel centro di Londra” disse Roxanne ridendo.
Lui si strinse nelle spalle e si appoggiò alla ringhiera affondando lo sguardo nella città immensa che si estendeva sotto di loro.
“Mi sono detto: voglio portarla in un posto romantico. E cosa c’è di più romantico che Parigi e della Torre Eiffel ?” spiegò lui non distogliendo lo sguardo da davanti a sé.
“Sei unico Zayn” concluse lei facendolo voltare.
Si sorrisero e restarono un attimo immobili, con il vento che faceva vibrare ogni singolo capello.
“Balliamo!” esclamò poi lui allargando il sorriso.
Lei tornò seria e scosse la testa “Non so ballare” rispose lei fredda afferrando la ringhiera scura, come per fargli vedere che non avrebbe mosso un passo.
Ma lui si avvicinò ridendo, l’afferrò per i fianchi e la trascinò al centro del terrazzo neanche accorgendosi della resistenza che lei gli stava opponendo.
“Neanche io, sono un cantante non un ballerino” spiegò lui mantenendo quel sorriso stampato sul volto.
E Roxanne avrebbe tanto voluto liberarsi dalla sua presa e mettersi seduta comoda, ma quel sorriso e quegli occhi la legavano, la intrappolavano, facendole perdere ogni volontà.
E così lui prese la sua mano e se la portò sulla spalla, mentre l’altra la stringeva nella sua.
Iniziarono a dondolare a ritmo della dolce melodia e ogni volta che Roxanne gli pestava un piede scoppiava a ridere e lui faceva lo stesso.
Poi Zayn si allontanò un attimo, si avvicinò al televisore che era attaccato alla parete del ristorante da cui proveniva la musica.
Spense il lettore DVD dove probabilmente aveva inserito un cd di cui immaginò il titolo “canzoni romantiche. Serata con Roxi” e trattenne un sorriso.
Scorse alcuni canali fino a che non arrivò su MTV, lasciò il telecomando sul tavolo e tornò sulla terrazza.
Roxanne lo guardò alzando un sopracciglio e poi la sua espressione si modificò in un sorriso imbarazzato e piena di dolcezza.
“Te lo ricordi?” chiese poi lui andandole in contro mentre una delle canzoni della “MTV hits top 20” rimbombava ovunque.
I ricordi le riempirono la mente.
La musica a palla. La voce di Zayn che sparava parole a caso. Le labbra che sapevano di thè alla pesca. Il copri divano grinzoso. La sua risata. La sua bocca. I suoi capelli.
E “sì” sospirò arrossendo “me lo ricordo”.
Lui cancellò la distanza tra di loro con un balletto stupido “can you blow my whistle baby” cantò in sincronia al cantante.
Si fissarono negli occhi e scoppiarono a ridere.
“Questo sì che era romantico” esclamò Roxanne avvicinandosi.
Zayn la fissava imbambolato davanti a quei capelli neri e quegli occhi troppo azzurri, a quelle gambe, a quella bocca e a quel sorriso bastardo, ma terribilmente bello.
E i loro corpi iniziarono a muoversi, a scuotersi in ogni direzione e su quella terrazza si sentivano più le loro risate che la musica.
Zayn, come ogni volta che c’era un po’ di musica, cantava indovinando una parola ogni dieci e Roxanne lo correggeva esasperata ridendo.
“Non ho più fiato” disse poi con le guance arrossate.
L’aria fresca era diventata fin troppo calda.
Zayn le si avvicinò e le strinse le braccia intorno alla vita, facendo aderire i loro corpi.
“Mi era mancata la tua risata” confessò sorridendo, con il cuore che batteva forte, premuto contro la sua schiena.
“Mi eri mancata tu” aggiunse trascinandola per terra e facendola  sedere fra le sue gambe slargando il vestito nero, tropo stretto per essere comodo.
Roxanne fissò  le loro dita intrecciate, lo smalto rosso, l’inchiostro nero sui loro polsi.
Si portò la mano di Zayn vicino al viso e se l’appoggiò su una guancia e “a me erano mancate le tue carezze” sussurrò avvicinandosi un po’ di più a lui, che le passò una mano intorno alla vita.
“Sai in questi giorni c’è una domanda che mi tortura” spiegò lui sbattendo due volte le lunga ciglia, facendo muovere le ombre lievi proiettate sulle guance.
“io e te cosa siamo?” chiese con un mezzo sorriso.
Roxanne avrebbe tanto voluto prendere tempo, pensarci, elaborare quelle parole e trovare una risposta adeguata, ma poi pensò a quella sera al concerto, ai tatuaggi, al divano, al thè alla pesca, alle montagne russe, allo zucchero filato, al prato, alle stelle, a quella strada che PER FORTUNA era sbagliata, alle lacrime, agli abbracci, al gatto, alla torre eiffel e la risposta adeguata si rese conto che forse c’è sempre stata.
Era sempre stata al centro del suo cuore dal primo momento in cui quegli occhi scuri l’avevano squadrata, quella voce calda, con quell’accento particolare, aveva pronunciato il suo nome, quei capelli avevano sfiorato le sue dita, quelle mani l’avevano  sfiorata e quella risata aveva riempito l’aria.
E così “Zayn” disse in un sospiro di liberazione, lo fissò un attimo e poi si avvicinò e senza aggiungere altro lo baciò.
Lo sentì sorridere, le labbra tirate e gli zigomi alzati.
Un bacio breve e sincero che si interruppe con un “speravo in una risposta così” che  fece sorridere anche lei.
E poi le loro labbra si incontrarono di nuovo, questa volta Roxanne le schiuse e come ogni volta tutto accadde per magia, in modo così spontaneo.
Sapeva di cioccolato e cannella, come il dolce che avevano mangiato a cena.
Le sfiorò  i capelli e poi le afferrò  i fianchi facendola avvicinare di più a sé.
Le loro bocche erano  fatte per incastrarsi, come le tessere  di puzzle.
I loro occhi per incontrarsi.
E mentre le loro labbra si sfioravano e le loro lingue si intrecciavano dopo fin troppo tempo, Roxanne si sentiva finalmente bene.
Si sentiva una sciocca nell’aver perso tempo con Louis, con Zac, con ogni altra persona non fosse Zayn.
Baci dolci, veloci, tra un sorriso e l’altro,  lui sospirò e la strinse forte facendo affondare il viso di lei nell’incavo del suo collo.
Poi una gocciolina microscopica d’acqua cadde sul braccio di Roxanne, poi un'altra e un’altra ancora.
“Ammettilo, hai guardato le previsioni in modo che iniziasse a piovere dopo cena per creare un’atmosfera ancora più romantica e poi hai prenotato il viaggio?” chiese ironica lei ridendo, lui fece lo stesso e scosse la testa.
Gli diede un bacio leggero sulla bocca  e “il meteo è dalla mia parte” rispose sorridendo.
La pioggia si fece più fitta iniziando a bagnare dove cadeva “Non molto” esclamò lei alzandosi e trascinandolo all’interno quando le  piccole goccioline si trasformarono in un acquazzone.
“Credo che passeremo qui il resto della sera” notò lui serio, lei sospirò e si sedette sulle poltrone di pelle prendendogli la mano.
Restarono in silenzio, mentre Parigi sotto la pioggia sembrava una macchia sfocata.
“Iniziamo tutto da capo, okay?” quasi lo pregò lei passandogli una mano fra i capelli per far cadere le goccioline intrappolate fra i ciuffi scuri.
“Facciamo finta che tutto quello che è successo non sia mai successo” aggiunse poi fissandolo negli occhi.
Lui si liberò dalla sua prese e si allontanò uscendo dalla stanza.
Lei rimase immobile, con il cuore che batteva come impazzito, le gambe tremanti, i capelli umidi e il vestito grinzoso.
Poi la porta si aprì di nuovo e Zayn entrò nella stanza guardandosi intorno, sospese lo sguardo su i quadri attaccati alla parete e poi li posò su di lei e sorrise.
Fece un paio di passi per avvicinarsi e poi “piacere sono Zayn Malik” scandì bene con un sorriso stampato in faccia.
Lei si morse un labbro nascondendo l’entusiasmo e scosse la testa esasperata, poi afferrò la mano e “piacere Roxanne Aberdeen” ripose cortesemente.
“Bel nome. Da dove viene?” continuò lui la messa in scena sforzandosi di non ridere.
“Vivo a Doncaster e lei?” si sorrisero “Bradford. Siamo entrambi inglesi, che coincidenza!” esclamò lui e poi si fissarono increspando le labbra e lui emise una risatina strozzata .
“Vedo che ha dei tatuaggi, amo i tatuaggi” notò lui sfiorandole il braccio dove la scritta “I wanna be free” in inchiostro nero era intrisa nella pelle chiara.
“Oh anche io li adoro e mi piacciono molto i tuoi, specialmente le dita incrociate” recitò lei, lui alzò un sopracciglio “Mi avevi detto che ti facevano schifo” sbuffò lui.
Lei gli diede una leggera pacca sul petto “Io e te non ci conosciamo, non posso essere scortese” spiegò lei.
Lui annuì e sospirò un “capisco” serio.
Alcuni secondi di silenzio e poi “Senta signorina, ci siamo appena incontrati, ma vorrei tanto baciarla?” disse Zayn serio.
Roxanne fece finta di pensarci, gli afferrò il viso fra le mani e lo baciò prima che potesse aggiungere altro.
“Sai, credo di amarti già” sussurrò lui vicino all’orecchio di lei, sfiorandola con le labbra calde e umida per i baci.
“Anche io Malik” e tornò a baciarlo
Lui la prese per mano e la portò di nuovo sulla terrazza, anche se pioveva, non importava.
L’acqua bagnò subito i vestiti, i capelli, la loro pelle, ma loro continuarono a baciarsi e ridere.
“Restiamo qua, per un po’, per quanto ci fa voglia.” Propose lui spostandole una ciocca di capelli all’indietro.
Gli occhi scuri che la fissavano pieni d’amore, con le goccioline intrappolate fra le ciglia e che gli rigavano le guance e accarezzavano le labbra.
“Ma tu hai la band” si lamentò lei e lui gli prese il viso e la obbligò a guardarla.
“Io per te sono disposto a lasciare tutto, lo capisci?” puntualizzò lui, come un ordine.
Roxanne sentì le guance diventare calde e lo strinse forte.
“Allora sì, restiamo qui. Restiamo qui finche vogliamo” rispose lei stringendo la maglia bianca di lui nella mano destra.
“Va bene” sussurrò lui circondandola con le sue braccia, mentre la pioggia bagnava ogni cosa.
Ma cosa importava a loro? Cos’era un po’ d’acqua in confronto a quel sentimento così forte che era l’amore.
E ora Roxanne lo sapeva cosa era l’amore.
Sapeva finalmente cosa si provava ad amare qualcuno, qualcuno che finalmente era giusto per lei, qualcuno che la faceva sentire al sicuro e protetta, qualcuno che l’amava più di quanto non lo facesse lei.

“Promettimi che questa volta resti” Parigi sotto di loro, illuminata e tutta bagnata. Ombrelli colorati che da lassù sembravano dei coriandoli sparsi sull’asfalto.
“Se non restassi, sarebbe solo perché tu saresti con me” rispose Zayn serio e Roxanne cercò di nascondere quel sorriso che solo lui provocava.

The end.         



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Holaaaa.
Okay ci siamo, la storia è finita.
Mi sembrerà strano non ritrovarmi la sera alle undici a scrivere con un sonno, da non tener gli occhi aperti, perchè in ritardo nel pubblicare i capitoli lol
Apparte gli scherzi, mi mancherà tanto questa storia.
E' quella in cui ho messo più impegno e amore, anche se a molte di voi è piaciuta più quella di Fannie *piange*
amo Roxanne e la sua vita incasinata ed è stato bello mettersi nei suoi panni *lacrimuccia*
Mi mancherà: Zayn e la sua dolcezza;
Louis e la sua stronzaggine;
Niall che in questa storia è l'unico sano;
Liam che si fa Ashley lol;
Harry e il suo amore verso di Louis (per chi non lo avesse ancora capito eh lol);
Ashley e i suoi scleri da tipica troietta;
la mamma di Roxi che poveraccia ci ha salutato da un bel pò;
un tributo anche a quel bastardo del padre, che spero marcisca in prigione.
Bene, ora che siamo tutti spero che anche a voi questi capitoli siano piaciuti.
Spero di non avermi deluso con il finale, mi scuso con quelle che shippavano Rouis ahah
Aspetto come sempre alcune recensioni e un'illuminazione divina per la prossima FF, visto che scarseggio di idee.
Questo space sta diventanto immenso, quindi vi saluto.
Un abbraccio a tutti e a MASSIVE thank you per aver sempre letto e recensito, I LOVE YOU SO MUCH ♥
un bacio, vostra franci.
@shelovehissmile

Sia chiaro voglio sapere che ne pensate *minaccia con una pistola*



 

         

  
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