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Autore: Sorella_Erba    11/05/2007    8 recensioni
Sirius Black è un uomo, un magnifico uomo. E come ogni magnifico uomo che si rispetti ha sempre avuto attorno a sé una calca ammaliata di donne. Donne che lo hanno amato, e che sono state amate da Black a loro volta. Eppure, fra queste molte donne, soltanto cinque hanno avuto un forte ascendente su di lui.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Evans, Sirius Black, Sorelle Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lily Evans Potter.


Ho cercato di contenermi, per quanto fosse difficile attuare questa mia intenzione. È stato faticoso riuscire a considerarla soltanto come una semplice, buona e cara amica. Lei meritava ben altro da me, molto altro.
Ma Lily Evans è proprietà di James Potter. Proprietà assoluta di mio fratello.
Lei è bella, fresca. Ostenta un aspetto fragile e delicato, ma gode di una tempra forte quanto scaglie di drago; analogamente al bel giglio bianco dal quale prende il nome: l’esteriorità candida come il latte porta le dita a sfiorarla con delicate carezze, per appurare la sua morbidezza. Tuttavia, se non si presta attenzione, si corre il rischio di venir macchiati dal dorato polline contenuto al suo interno.
Lily mi ha sempre affascinato, devo ammetterlo.
La prima cosa che mi colpì della sua minuta figura fu la splendente chioma rossa. Durante lo Smistamento, vidi la sua testolina fulva separarsi dal compatto gruppo di noi bambini del primo anno e dirigersi, con aria fiera, allo sgabello che tutti i novelli studenti temono. Non voleva mostrare la sua comprensibile apprensione, ma negli occhi smeraldini la si scorgeva. Grifondoro indiscussa, seppur dotata di spigliato ingegno; il coraggio e la fierezza in Lily non sono mai venuti meno.
James rimase colpito quanto me, se non di più. Quando la rinveniva per i corridoi o nel parco del castello, gli occhi nocciola gli si addolcivano e abbandonavano il luccichio malizioso che solevano ostentare; questo soprattutto al nostro ultimo anno.
Inizialmente, mio fratello riservava a Lily attenzioni pertinenti solamente alla passione; dopotutto, era noto come uno dei ragazzi più amati dalle dolci donzelle di Hogwarts - accompagnato dalla mia onnipresente persona. Lentamente, però, il suo interesse per la frizzante ragazza andava crescendo e approfondendosi, analizzando non solo il lato prettamente sessuale. L’ha corteggiata senza pudore, come un adolescente con gli ormoni in subbuglio, fino a comprendere che lei è il suo vero Amore. Immaginatevi che, per quanto fosse testardo e orgoglioso, mio fratello è riuscito a domare il leone altero che ruggiva nel suo petto. Unicamente per lei, che alla fine aveva dato il suo benestare per un appuntamento, dal quale poi è iniziata la loro storia.
James è stato uno dei pochi ragazzi che hanno conosciuto veramente Lily. Anzi, uno dei due unici ragazzi a denudarla completamente.
L’altro sono stato io.
Il Destino mi ha riservato quest’immenso onore.
Prima di James, prima del loro fidanzamento e della promessa finale, c’ero stato io, per quell’amabile bocciolo niveo.
Io.
Tutto accadde in quella scottante sera di Aprile del mio settimo anno a Hogwarts.
Era stata un’annata rovente; l’insostenibile caldo si era presentato già agli inizi della stagione primaverile e portava spesso gli studenti a scendere persino nelle ore notturne al parco, fino a giungere nei pressi del lago, per godere di qualche attimo di silenziosa pace e umida frescura. Ovviamente, fra quegli allievi era presente anche la mia figura. Solo che preferivo all’umidità lacustre la freschezza della Foresta Proibita. Solevo spesso prendere in prestito il Mantello dell’Invisibilità di James e lasciare il dormitorio per portarmi sin oltre la capanna di Hagrid. Amavo stare sdraiato sul fine e scuro manto verde, al limitare del vasto bosco, nascosto dietro un alto albero.
Quella notte la vidi, nei pressi di un rigoglioso cipresso.
Bellezza fiera e regale, gli odorosi capelli ramati sollevati a sfiorare la nuca in un’alta coda, la pelle ancor più lattea al chiaro di luna. Sembrava parte della natura stessa, grazie all’abito verde che indossava.
La divina Artemide, dea della caccia.
Il mio cuore perse un battito prima di ricominciare a palpitare, sempre più veloce, come il mio respiro anelante.
Lily era così bella, quella sera, più bella di quanto non sia mai stata. Ed era lì, dinanzi ai miei occhi, gli unici a poter godere di cotanta beltà.
Mi alzai e iniziai ad avanzare lentamente e il più piano possibile, per non far notare la mia presenza. Volevo coglierla di sorpresa.
 «Buonasera» soffiai, seducente, ad un centimetro dal suo orecchio. Ero giunto silenziosamente alle sue spalle, riuscendo nel mio intento. Il profumo della sua pelle era maledettamente inebriante; socchiusi gli occhi, inspirando, prima di sussurrarle quelle parole.  
Lily si lasciò scappare un flebile gemito prima di voltarsi verso il mio viso con occhi sbarrati dal panico. Rimasi così colpito da quegli smeraldi. Occhi grandi, luminosi, da cerbiatta e verdi, verdi come i nostri anni. L’età in cui è semplice commettere errori, che in futuro potrebbero apparire addirittura tragici.
«Black!» sussurrò, portandosi una mano al petto, rinfrancata nel constatare che fossi stato soltanto io ad interrompere il suo idillio di pace. «Mi hai fatto venire un colpo, quasi. Cosa ci fai qui a quest’ora?».   
«Potrei farti la stessa domanda» sorrisi malizioso, portandomi le mani ai fianchi. «Incontro notturno?».
Lily mi guardò torva e io mi limitai ad allargare il ghigno sulle mie labbra.
«No» bofonchiò, staccando lo sguardo dal mio e socchiudendolo.
Le sue tenere gote iniziarono ad acquistare più colorito e le sparse efelidi a nascondersi; le piccole e candide mani venivano chiuse in pugni e le labbra vermiglie come petali di rosa erano state serrate ed increspate. Ditemi se il suo crucciarsi non era incantevole. Tanto incantevole che mi portò a cadere nella sua rete.
La baciai.
Avvicinai il mio volto al suo, subitamente, nel momento stesso in cui quell’idea improvvisa aveva fatto capolino fra gli altri miei pensieri. Ad ogni centimetro annullato, il suo profumo diveniva sempre più forte, più pungente ed elettrizzante. Attimi di batticuore, di ebbrezza e di paradiso furono quando unii le mie labbra alle sue in una morsa scottante. Avevo lasciato socchiuse le iridi argentee appositamente per ammirare i suoi occhi chiudersi e perdersi nel nostro turbinio di passione.
C’era silenzio, eppure le mie orecchie erano gremite da rumori indefinibili. C’era pace intorno a noi, ciononostante percepivo uno strano trambusto. Il caldo era aumentato ed era difficile opporsi. Ma dovevo allontanarmi da lei, che mi aveva poi cinto le spalle, gettando le braccia esili attorno al mio collo, stringendomi passionale. Lily desiderava da me ciò che io desideravo da lei. Ciò nonostante non potevamo abbandonarci alla passione.
Cos’avrebbe fatto James, se l’avesse saputo?
Ci staccammo e allontanammo senza più proferir parola, ognuno per la propria strada, lei al castello e io ancora fuori.
Quello non fu il nostro ultimo incontro, comunque. Molti altri ce ne sono stati, prima che Lily accettasse di uscire con mio fratello e prima che lei si innamorasse perdutamente di lui, tanto da abbandonarmi.
James non sapeva nulla. Non è mai capitato che il mio animo sia venuto meno in situazioni in cui veniva richiesta la massima temerarietà, mai; salvo un caso: questo. Dovevo a James la verità, ne era più che degno. Tuttavia la codardia che non credevo di possedere si è fatta avanti, svelandosi e spodestando il coraggio che mi era necessario.
Non ho detto nulla a mio fratello per timore di perderlo. Conosco James, è molto simile a me: sarebbe stato capace di voltarmi le spalle e di abbandonarmi; e io non sarei riuscito a sopravvivere, se questo fosse avvenuto. James fa parte della mia vera famiglia, non potevo rischiare di perderlo solo per un’infatuazione adolescenziale.
Chi ero io per potergli proibire l’amore della sua vita? Che razza di fratello sarei stato derubandolo della persona più cara che adesso ha?
Al momento, sono trascorsi due anni.
Io ho continuato la mia vita da scapolo, da Casanova, cambiando e amando ogni singola donna che cadeva ai miei piedi e fra le mie braccia.
Lily ha sposato mio fratello James l’estate scorsa ed insieme hanno avuto Harry, il mio neonato e futuro figlioccio; è stato un matrimonio intimo e sono rimasto onorato e sorpreso quando mi hanno proposto il ruolo di testimone delle loro nozze.
Io, suggellatore del loro amore. Io, che ho amato la donna di mio fratello.
In un primo momento, volevo rinunciarvi; ma, incrociando le iridi di Lily, così gioiose e spensierate, illuminate dall’amore per James, non vi sono riuscito. Lei era felice, mio fratello era felice. Dovevo unirmi alla loro gioia e lasciare la donna che più mi ha segnato nel mio passato di Malandrino.
Posso avere ogni donna, qualsiasi donna; eppure bramo la più irraggiungibile.
Lily non può essere mia, è di James. Solo sua. Per sempre.


N/A.

Un capitolo tutto dedicato alla mia donna preferita della saga di Harry Potter, la bella e coraggiosa Lily Evans. Spero di avervi sorprese almeno un po’ con i sentimenti di Sirius ^^ sapete, il pairing Lily/Sirius è divenuto oramai uno di quelli che prediligo.
Ora, passiamo alla nota dolente. È finita, ragazze mie, amanti del caro Black. Questo, come vi avevo anticipato già due capitoli fa, è il nostro ultimo incontro con codesta fanfiction.
Non immaginate quanto stia male e bene, nel dirlo. Quando ho scritto le ultime righe, mi è sorto sulle labbra un sorrisetto di soddisfazione – è la prima ff sul fandom Harry Potter che concludo. Ma come può mancare la malinconia? Oserei dire di essere “cresciuta”, parlando come fanwriter; ho scoperto di potermi avvalere di uno degli stili che più amo, quello musicale e poetico, tanto per dargli una definizione ^^ Questa fanfic è stata una specie di esperimento, un gioco quasi. Però ho lavorato con tanta passione; ogni singola parola di questo scritto è satura della mia voglia di perfezionarmi. E la cosa più bella che mi si potesse fare era regalarmi recensioni meravigliose come le vostre, ragazze; grazie a voi, ho capito che almeno un minimo dei sentimenti che provavo mentre scrivevo, sono riuscita a trasmettervelo. È soddisfazione, signore; e il più alto ringraziamento va a Voi (_ _)

Un inchino finale e un fortissimo abbraccio alle amatissime Trick e caith_rikku, che non hanno mai smesso di seguire gli sviluppi di questa ff, e alla Cla, fidatissima e meravigliosa beta. Un bacio anche alle recensitrici degli scorsi capitoli.
A presto, spero! ^^
Macrì.

   
 
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