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Autore: april88    28/10/2012    3 recensioni
Sasuke è sempre presente nei pensieri nei suoi più cari amici.
Ma lui è sempre irraggiungibile, tante cose vorrebbero dirgli, così si mettono davanti ad uno specchio e immaginano di parlare con lui.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Sai, Sakura Haruno
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Parlando con Sasuke

Ognuno dei suoi compagni parla davanti a uno specchio, immaginando di parlare con Sasuke.
Pensatela così mentre leggete.


POV Naruto
Quando ti ho rivisto, non avrei mai immaginato un così radicale cambiamento in te.
Ricordo ancora molto bene la prima volta che ti rividi da quando hai lasciato il villaggio. L’unica cosa che sei stato capace di dire a me e Sakura dopo tanto tempo è stato: ‘CIAO’.
Già allora c’era qualcosa di diverso nel Sasuke che conoscevo: Il tuo sguardo.
Non eri felice di vederci, ma al contrario ne eri seccato; ci hai trattato con una freddezza tale da paralizzarci. Non eri più il ragazzo che conoscevamo... anche se sempre calmo e controllato, il nostro amico, sapeva sorridere... il ragazzo di quel giorno, invece, era rimasto freddo e impassibile dinnanzi a noi; non sapevamo come comportarci.

Non mi sono mosso quando ti sei avvicinato per parlarmi, sono rimasto immobile anche quando hai estratto la katana con l’intenzione di uccidermi… anche se poi è intervenuto Sai a fermare la tua mano, sono sicuro che non mi avresti fatto alcun male… ne a me ne a Sakura.
Già quella colta, la vendetta era il tuo chiodo fisso, ma per noi, eri quello di sempre… eri lo stesso ragazzo di tre anni fa, lo stesso che ho amato come un fratello.
Dopo quella volta ho seguito allenamenti molto duri per poter essere alla tua altezza… volevo diventare più forte per essere in grado di riportarti a casa… contemporaneamente, ho partecipato a molte missioni nella speranza di poterti incontrare di nuovo… e ne sono successe di tutti i colori… più di una volta sono stato a un passo dal ritrovarti.
Senza più Orochimaru… e con la tua vendetta ormai compiuta, credevo che sarebbe stato tutto più facile, invece il mio obiettivo non mi è mai sembrato così lontano come in questo momento.

Ora che ti rivedo, non ti riconosco proprio più, non sei più il Sasuke che conoscevo.
Hai attaccato il maestro Kakashi... stavi per uccidere Sakura... e le tue mani si sono macchiate del sangue di un uomo del nostro villaggio. Anche se so il motivo che spinge le tue azioni, non le condivido. Dovresti sapere che uccidendo, non riporteresti indietro la tua famiglia… e allora, perché continuare? Perché versare altro sangue? Perché? Quando mi sono girato per guardarti, non ho potuto non notare la sfumatura che hanno assunto i tuoi occhi: ormai sono opachi, spenti… velati di pazzia… sono occhi che non vedono più, non vedono quanto Madara ti stia usando per i suoi scopi… sei come una marionetta nelle sue mani… ma tu non lo vedi; non lo vedi perché la vendetta ti ha reso pazzo.

Hai sconfitto tuo fratello… credevi di essere in pace con te stesso… perché il tuo sogno si era realizzato.
Posso capire quanto hai sofferto dopo... dopo che Madara ti ha raccontato la verità. Il tuo odio, si è trasformato in rimorso. Rimorso per averlo ucciso. E hai rivolto il tuo odio verso Konoha. Odio e ancora odio.
Questo sentimento, ti sta pian piano consumando e mi rendo conto che il Sasuke che ho davanti non ha più un’anima.
Che il Sasuke che ho davanti non è lo stesso che fin da piccolo ho preso a esempio per migliorarmi.
Ogni volta che parliamo, mi rinfacci che non ti posso capire… ma quanto ti sbagli; fin dai tempi dell’accademia io sapevo come ti sentivi: solo... abbandonato a te stesso... come mi sento io da quando sono nato.
Non giocavi con gli altri bambini... ne parlavi con loro... non ti confidavi con nessuno... proprio come me.
Siamo entrambi cresciuti senza i genitori; entrambi abbiamo nascosto la nostra tristezza di fronte agli altri, l’abbiamo nascosta perché volevamo mostrarci forti. Ma la tua vita è comunque stata più felice della mia: i miei genitori sono morti il giorno che sono nato… per cui non ho mai vissuto con loro. Tu invece, questa possibilità l’hai avuta, hai conosciuto i sentimenti come l’amore e l’affetto… chissà quante volte da bambino la tua mamma ti ha stretto tra le braccia quando piangevi.

Io non ho mai trovato nessuno che mi abbracciasse, non avevo parenti in vita della mamma o del papà; venni affidato al Sandaime Hokage ma non ho mai considerato quel vecchio come un genitore.
Questo ruolo, l’ha avuto solo il maestro Jiraya: in lui vedevo il papà che non ho mai conosciuto e lui, mi ha trattato come fossi suo figlio. Quando l’ho perso, il mondo mi è crollato addosso… mi sono sentito ripiombare nella tristezza, mi sono sentito di nuovo solo, ma grazie a tutti i miei amici, mi sono ripreso, hanno asciugato le mie lacrime e grazie a loro, ho potuto fare qualcosa per il villaggio che mi ha sempre isolato.
Anche se ora non sono più solo, non ho mai scordato come ci si sente ad esserlo, e mi rattrista il fatto che tu sia ancora solo… si hai una squadra, ma non sono al tuo fianco per sostenerti, tranne una, ma tu volevi farla fuori… come puoi pensare di fare questo ad un compagno? Hai dimenticato anche tutti gli insegnamenti dell’accademia? Continui ancora a ripetere che non ti posso capire, perché insisti a dirlo? Sai che non è vero, o magari lo fai per convincere te stesso? Perché sei tu stesso a voler essere circondato dal buio più profondo? Non puoi volere questo… il buio è fatto di solitudine, è un luogo triste e nessuno può volercisi trovare di sua spontanea volontà, perché rischi di non tornare più indietro. Non voglio pensare che sia già troppo tardi per farti tornare il ragazzo di una volta.

Ora che te ne sei andato, mi rendo conto di non aver detto abbastanza, anche se forse un piccolo spiraglio di luce sono riuscito ad aprirlo in quegli occhi, un giorno sarò in grado di ridargli piena luce? Ho paura che la prossima volta dovrò faticare di più, ma ci devo riuscire.
Tornerai a Konoha con me e sarà per sempre, questa è una promessa!


Salve a tutti. Questa storia l'avevo scritta un pò di tempo fa, ma come sempre il blocco dello scrittore, mi ha colpito nel pieno svolgimento e sono riuscita a riprenderla solo... alle 2.24 di notte! Non so perchè ma stanotte mi sentivo ispirata.
Spero vi sia piaciuta.
Aspetto vostri commenti al più presto.
Grazie!

  
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