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Autore: xBooBenny    29/10/2012    9 recensioni
« Non mi interessa più niente ormai. Avrò i soldi per quattro ragazzi. Ora l’unica cosa che voglio è ucciderti. »
« Accomodati pure allora.»
Noir.
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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As The Color Of Heart

Chapter 2

« State dormendo eh, stupidi canterini? Bhé, la nanna è finita, svegliatevi piccoli idioti! » Le urla agghiaccianti di Sam fecero sobbalzare i cinque ragazzi, che si erano addormentati per le troppe emozioni e la stanchezza. Non sembrava però essere passato molto tempo da quando Sam li aveva lasciati da soli.
« In piedi signorine, voglio divertirmi! » rise l’uomo, sparando un altro colpo di pistola verso il mucchio di sedie. I cinque balzarono in pedi e si avvicinarono l’uno all’altro. « Bene, bene. In quest’ora avete dormito eh? Le star si sono riposate? Spero che la stanza vi sia andata a genio e che avesse tutti i confort possibili!» ridacchiò ancora. I ragazzi gli mandavano delle occhiate disprezzate.
« Hey, che c’è? Cosa ho detto di male? Vi ho forse mancato di rispetto? Oh, scusatemi tanto signori! »  disse fintamente dispiaciuto Sam, facendo un inchino grottesco davanti ai ragazzi e scoppiando per l’ennesima volta a ridere.
« Brutto figlio di puttana. » sibilò Zayn, stringendo i pugni. Niall gli diede una leggera gomitata nel fianco.
« Che cosa hai detto, carino?» chiese Sam, avvicinandosi pericolosamente al gruppo e in particolare al viso di Zayn. Il moro poteva sentire il suo fiato freddo e puzzolente sfiorargli il viso. Arricciò il naso impercettibilmente: riconobbe l’inconfondibile tanfo di fumo e alcool.
« Allontanati da me, barbone. » sussurrò il ragazzo. Sam prese a ridere.
« Barbone? Ahahah! » e gli diede un pugno in faccia, talmente forte che il moro cadde all’indietro.
« Zayn! » urlarono in coro gli altri quattro, mentre Zayn si tastava il naso. Un fiume di sangue che gli sgorgava dal naso e dal labbro spaccato gli copriva il volto, le mani ormai erano tinte del rosso del suo sangue, in ugual modo la camicia e i pantaloni. Liam si protese per aiutarlo, ma l’ennesimo colpo di pistola lo fece fermare.
« Nessuno lo deve aiutare! » urlò arrabbiato l’uomo. Si avvicinò al corpo di Zayn, puntando la pistola contro gli altri, e gli diede un forte calcio nel fianco. Zayn urlò.
« Urla, urla, ragazzino, urla! Non ti hanno insegnato le buone maniere? Non sai che non si insultano gli adulti? La tua mammina non te le ha dette queste cose? » gli sbraitava contro divertito, continuando a prenderlo a calci. Zayn seguitava a urlare di dolore e a piangere, il sangue continuava a scorrere imperterrito.
« Basta, la prego, basta! » urlò Liam, in preda ai singhiozzi. Sam si bloccò, guardandolo.
« Vuoi che continui con te, ragazzino? » sputò l’uomo, avvicinandosi a Liam e puntandogli la pistola alla gola. « Perché se hai tanta fretta di morire, mi basta premere questo grilletto, e tutto finirà. »  Sam si passò la lingua sulle labbra, ghignando, e Liam, pietrificato dalla paura, trattenne il respiro e puntò i suoi occhi cioccolato ormai umidi nei pozzi neri privi di luce del rapitore, senza riuscire a staccarsi, mentre lacrime copiose iniziavano a sgorgare e rigargli il volto pallido.
« N-no, l-l-lascialo s-stare… » cercava di dire Zayn, provando ad alzarsi, ma fitte allucinanti lo costrinsero a rimanere per terra.
« Oh, l’ultima richiesta? O è un ordine? » disse Sam, allontanandosi leggermente da Liam, che riprese a respirare molto velocemente. Diede un altro calcio violento al povero Zayn, colpendogli lo stomaco, e il moro tossì, sputando sangue. L’uomo ghignò ancora e si riavvicinò a Liam, spingendolo violentemente verso il divano, ma Liam cadde prima e sbatté la testa contro la seduta del divano, immobilizzandosi.
« L-Liam? » chiese debolmente Harry, rimanendo immobile.
Il ragazzo si mosse leggermente, aprendo gli occhi e portandosi una mano dietro la testa con una smorfia di dolore ma poi sorrise in modo lieve, quanto bastava per far capire agli amici che stava bene. Louis tirò un sospiro di sollievo senza farsi vedere.
« Bene, vediamo un po’… adesso a chi tocca? » fece Sam, avvicinandosi agli altri tre, che si strinsero più vicini. L’uomo li raggiunse, puntandogli la pistola contro, all’altezza del cuore.
« Il biondino… » disse, strofinando la pistola sulla gola di Niall, che chiuse gli occhi. «… o il riccioluto… » Passò ad Harry, ripetendo lo stesso gesto con l’arma. Il ragazzo cercò di sostenere il suo sguardo duro, provando a fermare le lacrime. « … o questo qui con le bretelle? » disse ancora, rivolgendosi a Louis, che lo guardava senza trapelare nessuna emozione. Sam rifece lo stesso gesto con la pistola sulle gole dei ragazzi per altre volte; la tensione era palpabile, nessuno osava muoversi o respirare troppo velocemente. Zayn e Liam erano pietrificati nelle loro posizioni, senza azzardarsi di muovere nemmeno un muscolo, troppo impauriti di poter commettere un errore fatale; gli altri tre erano immobili, e seguivano con lo sguardo i movimenti dell’uomo. Quest’ultimo, dopo alcuni minuti che sembrarono interminabili, si bloccò di colpo e sogghignò soddisfatto.
« Ho deciso. » affermò, colpendo con la pistola la gola di Niall, facendolo cadere per terra, e prendendo per un braccio Harry, che sbarrò gli occhi spaventato.
« No, Harry no! » urlò Louis, frapponendosi tra il riccio e il rapitore.
« Cosa? » ridacchiò Sam, tenendo ancora per il braccio il più piccolo.
« Prendi me. Lascialo stare. Prendi me. » ripeteva il ragazzo, mentre con un braccio spingeva Harry dietro di lui.
« L-lou no… » sussurrava, ma il più grande lo zittiva ogni volta. Sam sembrò pensarci su.
« E così ti offri volontario al posto suo, eh? Lo sai che non potresti uscirne vivo? » ridacchiò Sam, lasciando il braccio di Harry.
« Non importa. » Louis aveva un’espressione terribilmente seria e dura, continuava a fissare l’uomo barbuto senza timore.
« Hai fegato, ragazzo. E va bene, voglio accontentarti. » Sam tirò Louis con una bretella lontano da Harry e cacciò un paio di manette, che usò per bloccare i polsi del castano, che non fece alcuna resistenza.
« Ora usciamo di qui, che dici? » sussurrò al suo orecchio, spingendolo verso la porta.
« No, Louis! » urlò Harry, correndo verso di loro, ma Sam lo vide e puntò veloce la pistola alla tempia di Louis.
« Fermo li, ragazzino, o il tuo amichetto fa una brutta fine! » urlò, premendo ancora più forte l’arma contro la pelle del giovane. Harry si paralizzò.
« Harry, stai fermo li, non muoverti! » gridò Louis.
« Ma, Louis…» Le lacrime ricominciarono a scendere.
« Non preoccuparti, Hazza. Te l’ho detto, andrà tutto bene. » Louis gli inviò uno sei suoi stupendi sorrisi, uno di quelli che regalava solo a lui, solo ad Harry, e che nessun altro aveva mai avuto l’onore di ricevere.
 « Ecco, bravo così. Fermo. Ci vediamo dopo. »  disse Sam, aprendo la porta e spingendo fuori Louis con un calcio, facendolo cadere. Sputò dentro la stanza e fece un gesto a mo’ di saluto, chiudendo la porta.
Harry si mosse subito in direzione della porta, cercando di aprirla e colpendola con tutta la forza che aveva.
« Louis! Louis! Cazzo, Louis, mi senti? Aprite questa porta! » sbraitava, continuando a colpirla invano.
« E’ i-inutile Harry, non ti a-aprirà mai…» balbettò Niall, alzandosi a fatica e avvicinandosi a Zayn, immobile e immerso in un piccolo lago di sangue. Ma Harry non ascoltava: aveva ancora impressa la scena di Louis che si offriva come vittima di chissà quale sopruso al posto suo, Louis che, nonostante fosse consapevole di quello a cui stava andando incontro, sorrideva, Louis che lo calmava, a lui, il vigliacco che aveva permesso che quel bastardo portasse via il suo migliore amico, il suo Boo, e che gli facesse del male. Come aveva potuto essere così codardo? Harry non si dava pace. Continuava a dare pugni alla porta, mentre altre lacrime gli bagnavano le guance arrossate per lo sforzo.
« C-calmati Harry, vieni… » fece Liam, che si era alzato. Con una mano sulla spalla, lo costrinse a fermarsi e lo accompagnò al divano. Harry si sedette, senza smettere di piangere.
« Come ho potuto lasciarlo andare al posto mio? » sussurrava tra sé e sé, mentre gli altri due prestavano quanto soccorso possibile riuscivano a dare a Zayn. Niall e Liam lo presero e lo fecero stendere sul divano libero, facendo la massima attenzione, ma ad ogni momento, se pur impercettibile, il viso del moro si piegava in una smorfia di dolore.
« Mi sa che ha qualche costola rotta… » disse Liam, tirando su col naso, togliendosi il maglione e strappando un lembo della sua camicia per usarlo come tampone. Niall glielo prese dalle mani e iniziò a tamponare le ferite sul viso.
« Zay, hey Zay, mi senti? » mormorava l’irlandese, pulendogli il viso sporco, mentre Liam gli apriva la camicia e valutava la gravità delle ferite. « Zay, rispondimi… » continuava, gli occhi ancora lucidi. Il moro mugugnò qualcosa.
Niall sorrise. « Oh, sei vivo. Meglio di niente. »
Le labbra di Zayn si piegarono a formare un sorrisetto. Anche Liam sorrise.
« Riposati un po’. » disse, strappando un altro pezzo di camicia e tamponando le ferite sul suo petto, mentre Niall prese ad accarezzare i capelli sudati del moro.
 
Un altro calcio. Ancora un altro. Ormai Louis aveva perso il conto. Ecco il divertimento di Sam: fargli del male, sentire le sue urla disperate, i suoi gemiti di dolore, le suppliche per farlo fermare, il suo sangue che colorava i pavimenti grigi di quell’edificio che era diventato ormai un inferno, un luogo di violenze dove l’unico colore predominante era il rosso vivo delle sue ferite. Era questo che voleva Sam – peccato che l’unica cosa che aveva ottenuto era solo il suo sangue.
 Louis aveva capito i suoi desideri e mai – mai – li avrebbe esauditi. Sam lo aveva preso a pugni, a calci, lo aveva spintonato contro i muri, ma lui non aveva mai cacciato un urlo, mai un lamento, mai niente. Sorrideva solamente, e questo non faceva altro che imbestialire il suo violentatore.
Un altro calcio. Louis sentiva ormai il sapore del sangue in bocca. Steso per terra, le sue labbra andavano a contatto con il freddo pavimento sporco di polvere di una delle tante stanze che avevano percorso durante quel tragitto che chissà dove portava. Sam aveva avuto quella malsana idea di torturarlo in diverse parti, quasi come se volesse dare colore a quelle tristi stanze, dargli un tocco - personale? Pittoresco? Macabro? – del suo passaggio.
Non aveva cacciato neanche una lacrima. Il dolore era forte, certo, ma lui si era trattenuto. E vedere che Sam stava impazzendo perché lui non reagiva, lo divertiva. Era possibile divertirsi in una situazione del genere? Forse una botta troppo forte alla testa lo aveva fatto uscire di senno. Bhè, meglio così, si disse, almeno prima di passare a miglior vita si sarebbe preso una bella soddisfazione.
Sam lo prese per il colletto della camicia ormai sporca del suo sangue e fradicia di sudore e pioggia, e lo fece alzare. A quel punto il suo bel completo per il concerto era ridotto quasi in brandelli, una bretella l’aveva ormai persa in una delle tante stanze di tortura; gliene era rimasta solo una, che ora penzolava giù sui pantaloni strappati. L’unica cosa intatta erano i suoi occhi azzurri, che risplendevano ancora di più sul suo viso ormai nero per lo sporco.
« Ti diverti eh, moccioso? » disse l’uomo, digrignando. Louis allargò il suo sorriso.
« Non sai quanto. » fece, ricevendo un pugno in piena faccia. Poi Sam lo scaraventò per terra, in una pozzanghera di acqua piovana, sparandogli contro e mancandolo per poco. Il suo sguardo era impazzito: aveva gli occhi sbarrati e la bocca storta in una smorfia.
« Perché non urli? Perché non ti lamenti? » sbraitò l’uomo, iniziando a gesticolare pericolosamente. Louis si alzò a fatica a causa dei polsi bloccati, mettendosi in ginocchio e sghignazzando. Sam diede un urlo terrificante e gli corse incontro, dandogli un calcio nello stomaco che fece piegare in due il giovane che sputò sangue, il quale si mischiò con l’acqua della pozza in cui si trovava, colorandola di un rosso sbiadito. Sam rise, convinto che quella volta Louis non poteva non lamentarsi, ma il sorriso gli morì sulle labbra quando il ragazzo alzò il viso sorridente e lo guardò. Rivoli di sangue continuavano a cadergli dalle labbra e dalla bocca, ma lui sembrava non accorgersene.
« Com’è possibile? » abbaiò Sam, riprendendo a dargli calci. « Urla, cazzo, urla! Devi soffrire! Devi lamentarti! Implora la mia clemenza, pregami di fermarmi! » continuava, senza fermarsi. Ma Louis niente.
L’uomo si allontanò e gli puntò la pistola contro.
« Pregami, implorami, altrimenti ti uccido. » sputò, la mano leggermente tremolante. « Supplicami! »
« Mai! » urlò con tutte le sue forze Louis, di colpo serio. « Non mi piegherò mai al tuo volere, non sentirai mai una mia supplica, un mio lamento, mai! Non ti pregherò mai di fermarti, preferisco morire! » Il ragazzo prese ad ansimare, continuando a fissarlo. Era stato difficile recuperare tutto quel fiato, ma la rabbia che sentiva dentro era troppo forte e lo aveva spinto a reagire.
Improvvisamente, un colpo di pistola lacerò l’aria.













ANGOLO DELL’AUTRICE – II CAPITOLO
Ma ciaaaao!
Ed ecco a voi il secondo e penultimo capitolo a distanza di una settimana precisa. Visto come sono brava?  u.u 
Questo è ovviamente più forte rispetto al primo, e non so se sono riuscita a descrivere bene tutte le situazioni.
 
Dunque,  questo capitolo è cortuccio ma ho dovuto fare per forza così perché l’ultimo non potevo dividerlo!
Cosa abbiamo qui? Violenze deliberatamente gratuite contro i poveri Zayn e Louis ç_________ç
Non pensate assolutamente che mi piaccia descrivere scene violente, soprattutto quando c’è almeno un componente dei One Direction in mezzo è.è Ho sofferto con loro ç_ç
Non picchiatemi se ho finito il capitolo così, ho dovuto per forza! °A°
 
Se odi Sam grido OOH! (?)
Ok, sto sclerando.

Voglio ringraziare ENORMEMENTE le 9 persone che seguono questa storia, l'unica che la tiene tra le ricordate, le 4 che la tengono nelle preferite e le 3 adorabili personcine che si sono prese la briga di recensire questa cosa obrobiosa *__* A MASSIVE THANK YOU! Cit.
 
Vi lascio, in attesa delle vostre recensioni che spero siano di più, così mi spingete a postare l'ultimo capitolo presto u.u :3 Uh, un'ultima cosa: oggi è uscita quella meraviglia di Little Things hoghpowhnoefhèqe è meravigliosa quella canzone. Voi che ne pensate? E per quanto riguarda le date italiane? Io sono di Napoli purtroppo e mi sa che non potrò andarci ç________ç

Se volete seguirmi su Twittah, sono @xpuffskein , ricambio subito e regalo ornitorinchi (?)
 
Ciaaaaao!

*scappa perché vede da lontano gente indignata per questa FF con forconi in mano*

Benny <3
Q
  
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