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Autore: Aven90    31/10/2012    3 recensioni
Seconda minilong della serie Fred/Asteria! Questa volta il nostro occhio indagatore si soffermerà sui turbolenti avvenimenti del quarto libro, con tutto quello che ne è conseguito! Quali saranno le reazioni di asteria a una anno di distanza? E Fred, è un po' cresciuto? Harry sarà meno invadente? Lo saprete leggendo!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Superato lo scoglio Ballo del Ceppo e constatato che alla fine era andata a dormire alle dieci e mezza come le galline, Asteria chiese il conto a Fred Weasley.

“Perché non mi hai portata al Ballo? Dopo tutti i discorsi che facciamo la notte, giusto la notte del Ballo non facciamo tardi!”

Fred cercò di giustificarsi “Ma volevo invitarti, solo che non mi venivano le parole!”

Asteria sbuffò “Asteria, vieni al ballo con me! Che ci voleva? Lo sai cosa penso? Che sei un chiacchierone!”

E se ne andò, lasciando il ragazzo lì, perso nei suoi pensieri sconci.

Era possibile che un quasi maggiorenne avesse voglia di possedere una dodicenne?

Era possibile che il ragazzo più spiritoso della scuola decidesse che la ragazza della sua vita risiedeva in una ragazzina?

Sì, era possibile.

Solo che George non riusciva ad accettarlo.

“Cavolo, Fred! Ripigliati!” lo esortò ancora una volta. “Non avresti mai potuto portarla al Ballo, e tu lo sai!”

“Per colpa di quei cavolo di pregiudizi?” chiese Fred, bianchissimo e con le occhiaie, evidentemente provato dall’ennesimo due di picche ricevuto da quel semi sgorbio dodicenne. “Tutti sanno che Harry non sta bene con la testa, eppure nessuno fiata! E non solo, lo fanno anche partecipare al Torneo, pur sapendo che non si è presentato spontaneamente! Quindi, alla luce di questi ragionamenti, perché un Grifondoro e una Serpeverde non possono stare insieme?”

“Perché la Serpeverde ha dodici anni?” chiese ironico il gemello. “Faresti meglio a farti venire un’idea su come farci restituire i soldi da Bagman, piuttosto”

Ma Fred si alzò e andò a cercare Asteria.

Quest’ultima aveva parlato con Daphne.

“Io davvero non capisco! Più ti dico di non frequentarlo, più lo frequenti e, nonostante questo, ti da solo delusioni! Se non è questo masochismo, dimmi tu cos’è!” commentò la Greengrass maggiore, dopo aver ascoltato il resoconto di quello che aveva detto il Weasley, che comprendeva anche un insulto ai Serpeverde in generale.

“Tu chiamalo, se vuoi, masochismo” rispose Asteria “però devi ammettere che se ogni volta mi faccio il sangue acido è perché ci tengo!”

“Non ci tieni, Asteria” intervenne Draco Malfoy, dalla sua poltrona preferita della sala Comune, acquistata da suo padre.

“Ah, no? E a cosa tengo allora, tu che sai tutto?” chiese lei, adirata con il biondo.

“A me, tieni. E lo dirò a mio padre, che frequenti un Weasley” rispose Draco, calmo e serafico come sempre.

Asteria fece una smorfia di disapprovazione e se ne andò, persa nei propri pensieri a metà fra il romantico e l’omicida.

Altro che sconci.

Passarono i mesi, e dopo un periodo di guerra fredda, si arrivò a quella sera.

La sera cruciale del 24 Giugno 1995.

Fred, assorto nei suoi pensieri fra i capelli di Asteria, alzò lo sguardo perché erano dieci minuti che il fratello gli tuppuliava (bussava con l’onomatopea “tup tup”) la spalla.

“Insomma, che cosa vuoi? Non vedi che sto pensando ai problemi mondiali?” chiese brusco.

George lo squadrò “In realtà stavi solo guardando l’affascinante schiena di una dodicenne così frigida che al confronto sarebbe meglio sposare una suora… comunque, ce ne stiamo andando. Mi sa che Cedric è morto”

“COSA?” Fred era allibito.

“Già… e nemmeno Harry se la passa bene. Dice cose senza senso”

“Non che sia una novità” osservò Fred.

“Tu-Sai-Chi è tornato…” George si spinse oltre.

“Lo dice sempre e poi…” commentò Fred nostalgico.

“…E Cedric è stato ucciso da lui, non prima di avergli detto sottoforma di fantasma che adesso guida una Volvo e che legge nel pensiero” concluse George.

“Questa è davvero poco credibile anche per gli standard di Harry” disse Fred.

“Hai ragione” concordò il fratello.

Quello che non si aspettava fu che Asteria venisse da lui a commentare gli stralci di conversazione che venivano dall’Arena.

“Pare che Colui-che-non-deve-essere-nominato sia tornato e che abbia ucciso Diggory. O almeno è quello che ha detto Potter”

Fred si girò e con una luce maniacale negli occhi, rispose “E quindi? Vuoi avere una relazione con qualcuno prima che scoppi una guerra?”

Asteria rispose “No. Secondo me Potter si sta inventando tutto per attirare l’attenzione perché Cedric è diventato un Vampiro, superandolo”

Fred rispose ”Beh, che Harry qualche volta esageri non ci sono dubbi… però non ti permetto di insultarlo! E poi, conoscendo Cedric, non diverrebbe mai un Vampiro che gira con la Volvo!”

“Cos’è una Volvo?” chiese Asteria. “E fra l’altro non ti ho ancora perdonato per il brutto tiro che mi hai fatto!”

“Se è così, perché mi cerchi?” chiese Fred, temendo la risposta.

“Per permettere un terzo capitolo all’autore!”

 

E così sia, Asteria! Appuntamento dunque al terzo (ed ultimo) appuntamento con questa "affascinante" saga e ringrazio tutti quelli che fin qui mi hanno seguito, commentato, preferito, seguito e poi tolto senza commentare, insomma chiunque abbai letto almeno una sillaba! 

 


   
 
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