"Ramoso alzati!" urlò Peter, svegliandolo.
"Ehi James guarda! C'è la Evans! Prorpio accanto al tuo letto!" lo cansonò Sirius, e James, pur sapendo che era uno scherzo, aprì gli occhi sperando che fosse vero, sperando che lei fosse davvero affianco a lui. Ma ovviamente non c'era.
"Urlare il nome di Lily è l'unico modo per far svegliare James, ormai" osservò Remus con un sorriso divertito.
Una volta che Ramoso si decise ad alzarsi, i Malandrini indossarono le divise e scesero nella Sala Grande. Dopo colazione, come ogni matina, andarono nel cortile a prendere un po' d'aria fresca. Erano appoggiati alle colonne con quell' aria da fighi quando passò Piton.
"Ehi, Mocciosus!" urlò Sirius "Nemmeno stamattina di sei fatto lo shampoo?" disse e fece per agitare la bacchetta ma James gli bloccò la mano. Sirius alzò un sopracciglio come per dire 'sei impazzito?' e James rispose a voce alta, cosicchè anche Severus potesse sentire. "Penso che sia giunta l'ora di smetterla di chiamarlo Mocciosus e iniziare a chiamarlo con il suo nome, Severus Piton"
Sia i Malandrini che Piton lo guardarono increduli e, per tutta risposta, Ramoso sorrise e si diresse verso Severus. Sentì che gli occhi di tutta la scuola erano puntati su di lui e poi, con la coda dell'occhio, scorse Lily che lo guardava dubbiosa e, vedendola, seppe che stava facendo la cosa giusta.
Incredibile! Stava facendo tutto questo solo perché FORSE sarebbe riuscito a rendere felice Lily. Non lo faceva per fare colpo su di lei. No, lo faceva  solo per cercare di farle far pace con il suo migliore amico cosicchè sarebbe tornata ad essere felice. Per la prima volta stava davvero pensando a qualcun altro.
Si ritrovò di fronte a Piton e guardò dritto in quegli occhi neri. Erano cerchiati e arrossati, segno di una notte insonne passata a piangere.
James trasse un gran respiro e disse "Severus, mi spiace per averti maltrattato in questi anni. Mi dispiace davvero, sono stato infantile" gli porse la mano "Che ne dici di una tregua?" Piton lo guardò dubbioso, poi abbassò lo sguardo sulla mano, ma non la strinse. Rivolse a James un ultimo sguardo nel quale espresse tutto il suo disgusto e il suo odio nei suoi confronti, e se ne andò, senza una parola.
James abbassò la mano un po' deluso, ma non poteva certo biasimarlo. Comunque era sempre deciso a non dargli più fastidio.
Si voltò e si accorse che tutta la scuola lo guardava, ma lui cercò un solo sguardo, quello di Lily. La sorprese mentre lo guardava così andò da lei.
"Ciao Lily" le disse con dolcezza.
"Ciao" rispose lei con una vocina sottile.
Aveva gli occhi arrossati e cerchiati come quelli di Piton. Anche lei aveva passato la notte a piangere e il solo pensiero lo faceva stare davvero male.
"Tutto bene?" chiese incerto.
"Benissimo" ribattè lei con il suo solito tono saccente, ma prima che potesse mettere fine al discorso lui le avvicinò le labbra all'orecchio e sussurrò dolcemente "Quando sorridi sei molto più bella che quando piangi"
Lei gli rivolse un sorrisetto e se ne andò con lo sguardo fisso a terra.
James restò a guardarla per qualche secondo, poi si voltò e, facendosi spazio tra la folla che si era radunata per assistere alle sue scuse, si diresse verso il lago.