"Mi chiamo Atsui, e il mio nome significa “caldo”, ma non ha nulla a che vedere con me.
Io amo il freddo e la solitudine."
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Incontrò il mio sguardo e sembrò cogliere appieno i miei pensieri. Abbandonò al volo la maschera impertinente per rigettarsi nello sconforto totale. Lo avevo detto io, che era lunatica. Ero sempre più sicuro di averci preso in pieno.
- non sono più nulla, ragazzo. – disse, piano.
- mi chiamo Atsui –
- non sono più una delle mie, e non sono nemmeno un umana. Dove vado? – mi ignorò. Sospirai.