"Senza smettere di volare l’enorme creatura spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
La nave Galy II volava a bassa quota in un cielo praticamente privo di
nuvole, in direzione della città di Miran, capitale
dell'isola di Deewain; sul ponte Sariell ammirava l'orizzonte,
desiderosa di giungere a destinazione.
“Tutto bene, figliola?” la snella ragazza dai
capelli bruni si girò verso colui che le aveva fatto la
domanda rivelando il suo giovane volto da diciassettenne.
“Tutto bene, grazie capitano.” rispose lei.
“D’accordo allora...ah, prima che me ne dimentichi:
la cuoca sta servendo uno spuntino giù, in sala mensa, so
che non mangi da ieri sera.”
“Effettivamente.., disse Sariell massaggiandosi lo stomaco
reclamante, vado subito in sala da pranzo, grazie per
l’informazione!”
Il legno della nave scricchiolava in molti punti, sotto i passi della
ragazza, in alcuni puzzava perfino di marcio; a Sariell era parso di
capire che il capitano trattasse la Galy II come una figlia
perciò era certa l'avrebbe fatta visionare una volta
sbarcati all'idroscalo di Miran.
Un tipo strano quel capitano: da quando era salita a bordo sembrava
averla presa in simpatia, neanche lei sapeva il perché, ma
con il tempo si era abituata alla sua presenza e, anzi, gli dava
sicurezza, era la prima volta infatti che faceva un viaggio
così lungo da sola e, all’inizio, era un
po’ spaventata.
La giovane si apprestava a scendere le scale che conducevano al piano
adibito alla ristorazione quando un botto assordante fece traballare la
nave volante: uomini e cose furono sbalzati con violenza da una parte
all’altra del corridoio, senza neanche potersi rendere conto
di ciò che stava accadendo.
“Ma che diamine fanno là sopra!”
sbottò lei, irritata dalla violenta caduta.
Mentre rifaceva le scale per controllare che andasse tutto bene un
altro botto la colse facendola cadere.
“Grr…Questa volta mi sentono!” si disse
massaggiandosi il didietro dolorante, mentre riprendeva la sua salita.
Quando finalmente raggiunse il ponte vide marinai che correvano da una
parte e all'altra, apparentemente molto agitati.
”Ma che diavolo succede?” provò
inutilmente a domandare, sembravano infatti tutti molto indaffarati e
spaventati; Sariell aveva per natura un carattere molto irascibile e
odiava essere ignorata.
“Insomma…!”
Una nuova esplosione colse la nave proprio mentre la ragazza notava due
colonne di fumo ergersi dalla parte posteriore del mezzo.
“Ma cosa..?” si chiese la ragazza, nuovamente
dolorante e a terra.
Poi, finalmente, lo vide: un Dragone Nero, in tutta la sua terrificante
potenza stava volando a grande velocità in direzione della
Galy II.
Sariell era senza parole, il terrore le precludeva ogni tipo di azione.
Senza smettere di volare l’enorme creatura
spalancò le sue fauci e cominciò a raccogliere le
proprie energie in una sfera dal colore viola opaco, pronta ad essere
scagliata sulla nave: quello era un colpo di grazia.
La ragazza era pietrificata,.
“Ma, come? P-perché? Cosa
sta…?” improvvisamente, fu afferrata per un
braccio; si girò di scatto, era il capitano. La
tirò su.
“Capitano!” esclamò, come rinsavita.
“Cosa sta succedendo?” lui la trascinò
fino al bordo della nave: sotto di loro, i portelloni della Galy II
erano stati spalancati e i passeggeri, così come
l’equipaggio, si stavano buttando in mare, nella speranza di
trovare salvezza; il mezzo, nel frattempo, perdeva sempre
più di quota.
“Capitano, cosa diavolo ci fa qui un Dragone Nero?!”
“Niente domande, devo cercare di metterti in salvo.”
“Ma cosa dice, e lei?” l’acqua era sempre
più vicina, così come il drago pronto, ora
più di prima, a sferrare il suo attacco definitivo contro
l’inerme nave volante. Intorno a Sariell e al capitano i
rimanenti membri dell’equipaggio cercavano la salvezza
nell’oceano.
“Sai, non so cosa sia stato….ma non appena ti ho
vista mi ha subito riportato alla mente la mia Galy.” disse
improvvisamente l’uomo.
“Cosa? Le ricordo un’aeronave?”
“Uh, uh! Sai? La mia piccolina aveva più o meno la
tua età quando…” il capitano non
terminò la frase: accortosi che il Dragone aveva ormai
scagliato la sfera di energia spinse Sariell al di fuori della nave;
come ultimo gesto la salutò con un sorriso, dicendole :
“Perdonami ma devo rimanere qui, addio!”
Sariell non ebbe neanche il tempo di parlare, urlare, piangere: pochi
secondi e una luce avvolse la nave, seguì una gigantesca
esplosione che creò una spaventosa onda d’urto;
ogni cosa nel raggio di centinaia di metri fu spazzato via. Sariell si
sentì trascinare via fino a perdere i sensi.
Anche con tutta quell’acqua si potevano distinguere sul suo
viso lacrime di tristezza.